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10.6.22

sebastiani dessanay ha fermato su cd il suo viaggio doppio CD 377:

Il viaggio   di Sebastiano Dessanay, nei 14 mesi di pedalate tra il 2018 e il 2019 su e giù per l’isola Attraverso i monti, In laguna, sugli Altopiani basaltici, Sotto le pale eoliche, tra Spèndulas e Miniere,<< non è stata una competizione con fotofinish e podio a ogni fine tappa, con champagne, baci di miss e antidoping. Bensì una sessione di composizione a tappe, lunga tutto un viaggio e scandita dai tempi lenti della bicicletta. Ma una volta messe le 28 tracce su un buon impianto di trasmissione del suono, come da lui stesso suggeritoci, ecco che veniamo catapultati in quel suo particolare Giru de Sardigna da Nùgoro a Casteddu ritrovandoci deretu in fatu suo: un po’ come vettura ammiraglia con ruote e corde di ukubass di scorta; un po’ come inseguitori sulla sua scia, quasi nel tentativo di strappargli una maglia che gialla non può essere come al Tour, rosa nemmeno come al Giro e rossa neppure come nella Vuelta. Forse arancione, colore che domina l’elegante digipak di 377:, un telaio che una volta aperto vincola a sé due cd, come se fossero le ruote del biciclo, e una mappa. Ecco che ci viene quindi male parlare di ultima fatica del nostro riferendoci solo a quella discografica. Sa podda mera e sìnchera, la fatica sudata poi ricompensata dagli abbracci comunitari delle 377 biddas e tzitades>> Sebastiano la ha assaporata e  faticata   prima di comporre l’album: quando ha sfidato le incognite meteo-fisiche di questo outdoor culturale per raggiungere le rispettive destinazioni. Luoghi nei quali ha composto «frammenti sonori» («uno al giorno») c la  si può    sentire  già dalla prima traccia (Si parte!) con il fiatone su corona e pignone. Passando al resto      del doppio  cd  (l’ascolto è consigliato «in maniera lenta e creativa ), sono diversi i motivi per cui 377: questa settimana ha preso la tête de la course della  rubrica   di https://www.sascena.it/sebastiano-dessanay-377/ <<  Stiamo parlando di un album che dà musica alla letteratura di viaggio; stiamo parlando di un album che, appunto, può essere ascoltato leggendoci gli antichi resoconti di La Marmora, di Lawrence, di Valery; oppure di una colonna sonora del nostro viaggiare in quest’isola che è certamente diversa da quella del trio citato, ma che ancora poco conosciamo. E poi c’è la ricerca sonora: con la musica etnica che sposa il jazz riuscendo a dare luci nuove a una miscela che, a dirla tutta, non è certamente inedita; con gli arrangiamenti in perenne tensione con l’orografia de su connotu, con le insenature de su meledu con le campede de s’assussegu. Di spessore anche le incisioni del vivere quotidiano attraverso le musiche e le coralità della tradizione orale sarda: frammenti di canti come quelli a tenore, polifonici e a chiterra che sarebbero stati dei filler in un altro album ma non in questo diario di Incontros, Ammentos e Tramas coloridas. Sebastiano riprende il contrabbasso una volta in studio e con lui ci sono Peter Waters al piano, Roberto Migoni dietro le pelli e i piatti, Francesco Morittu alla chitarra classica e campidanese, «il lirismo degli ospiti Max De Aloe e Emanuele Contis» rispettivamente all’armonica e al sax. «Questi musicisti – spiega Dessanay – hanno contribuito a creare sonorità e atmosfere che descrivono bene in musica ciò che ho provato durante il viaggio: l’entusiasmo dell’inizio, lo stupore davanti a scenari incredibili, davanti alla natura, all’archeologia, la malinconia trasmessa da alcuni piccoli paesi in via di spopolamento, la calma ammirando alcuni paesaggi incontaminati e a volte desolati, l’energia degli abitanti di alcuni paesi vivaci, e anche la tristezza di alcune storie narrate». Buon viaggio a chi ha il disco tra le mani per la prima volta. Anche se, come da fiatone finale, Il viaggio continua.  >>
bello ed interessante . una musica tradizionale e moderna insieme lontano dai luoghi comuni e folkoristici della nostra identità fatti generalmente ad e consumo del turismo di massa . le canzoni , come il viaggio
non seguono un ordine cronologico ma ciò non toglie niente all'ottimo lavoro . Un guardare avanti senza perdere le origini . Uno di quei casi a cui si può rispondere quando ti chiedono ma che musica fai ?



    al prossimo viaggio   per i comuni  piccoli borghi   che  sono stati saltati   nel  frattempo  acquistate  il   cd 

Il bellissimo poster A3 realizzato da Valentina Vinci Illustrator che si trova all'interno del doppio CD 377: 🤩
Il CD è in vendita sul sito dell'associazione
https://www.377aps.org/negozio/
o sulla mia pagina Bandcamp
https://sebastianodessanay.bandcamp.com/album/377
oltre che nei seguenti punti vendita:
alta fedeltà Cagliari
I ricavati delle vendite andranno a supportare le prossime attività dell'associazione 377,

16.2.20

intervista a Sebastiano Dessany sul suo , appena concluso , 377 project ovvero un comune e un pezzo musicale sardo al giorno

  Dopo  un po'  di  tempo  , problemi miei  di  salute  , attesa  che  lui  finisse  il  viaggio    (  Il viaggio è partito il 26 ottobre 2018 da Nuoro, luogo di origine dei suoi   antenati, e si è concluso a Cagliari,luogo di nascita, il 21 dicembre 2019)  n modo  da  non  disturbarlo  e  farli magari domande  originali    pubblico la  mia  intervista   Sebastiano Dessanay, 

Risultato immagini per sebastiano dessanay
 da https://www.linkoristano.it/prima-categoria/2018/12/12/
compositore, contrabbassista e professore di musica residente a Birmingham (Regno Unito). La sua musica (registrata in diversi CD e regolarmente eseguita in prestigiose sedi internazionali)   come   testimoniano  i  suoi pezzi   e  questo mio  video rubato di questa  sua  jam session  con   Daniele  Ricciu  un artista locale  durante la sua 176° tappa   a tempio pausania avvenuta  il  20.5.2019  ( vedere  qui   il mio reportage  d'essa )



 spazia dalla contemporanea al jazz, ed è caratterizzata da un forte senso della melodia e da una grande attenzione alle tessiture e atmosfere sonore. Il contrabbasso ha un ruolo preminente nella sua ricerca e le sue composizioni hanno spesso un carattere improvvisativo.  Testimonianza    di  una  identità   aperta   e  non chiusa  . 

Ecco l'intervista  

  visto  che  sei  dovuto  andare  all'estero     ti  senti  di più  emigrato o cervello in  fuga  ?
 Ne’ emigrato ne’ cervello in fuga. Per me andare all’estero è stata un’esigenza di crescita e di espansione degli orizzonti. Nessuna decisione forzata ma cosciente e voluta, anzi desiderata.
L'immagine può contenere: Sebastiano Dessanay, persona seduta e chitarracosa  farai   dopo la  brexit  rimarrai   nella perfida   Albione   o  ritornerai  in Italia    \ in sardegna  riportando   tutto a  casa  ( per  parafrasare un   famoso  disco   degli Mcr  )  
Non so ancora cosa farò, certamente continuerò ad avere collaborazioni professionali in UK e proverò a ritagliarmi dei piccoli spazi anche in Sardegna per portare un po’ di quello che ho acquisito in questi anni
L'idea del progetto 377 ovvero un viaggio per i 377 comuni della sardegna   ovvero 377 project  è nata   per  far  conoscere    altri lati       della nostra isola   all'estero che  non  siano i  soliti luoghi  ei vip  o  del turismo di massa  oppure  da nostalgia   ricerca  delle   tue  radici  voisto  che    il  tuo  tour   è partito  da  Nuoro    città dei  tuoi avi ?
L’idea è nata come esigenza personale di conoscere la Sardegna, e di capire cosa c’è in essa che veramente mi appartenga, e realizzare un progetto artistico da lei ispirato e a lei dedicato, secondariamente per far conoscere la Sardegna fuori, e non solo le rinomate coste, ma anche il suo interno, fino ai paesi più piccoli e remoti.
hai già bloccato  il materiale  sonoro   registrato   nelle diverse  tappe   del tour  o  ancora  ci stai lavorando ?
 Durante il viaggio ho preso “appunti musicali” ma ci vorrà molto tempo per renderli fruibili sotto forma di vere e proprie composizioni che usciranno nel disco che ho in programma di realizzare
sara  solo un cd  musicale   oppure  come  visto il tuo  interesse   antropologico ( almeno dall'idea  che mi sono fatto  dal  nostro incontro    quando sei venuto a tempio   )  sarà un lavoro  tipo   quello di sandro fresi  http://www.iskeliu.org/Home/pagina-3/?
Il disco non sarà un disco di musica “sarda” o tradizionale, ma un disco di musica scritta contemporanea che avrà certamente delle influenze di quello che ho scritto in viaggio ispirato da elementi sardi. La parte antropologica credo andrà a finire nel libro narrativo che ho in programma di scrivere in una fase successiva al disco e al volume fotografico.
 le  jam session    ci saranno anche  quelle  ?
 No le jam session, come tutta la musica improvvisata, svanisce nel momento stesso in cui si crea…
percorso più  duro  , percorso più leggero  ?
Percorso più duro: per lunghezza Burcei-Villasimius, per dislivello Sadali-Esterzili ed Esterzili-Villanova Tulo (ma ce ne sono tanti altri, Triei-Talana, San Vito-Villasalto, Fonni-Desulo etc)  Percorso più leggero: Flussio-Tinnura (ma ce ne sono anche altri, paesi attaccati, Baratili San Pietro-Riola Sardo, Muros-Cargeghe, Norbello-Abbasanta etc)
facciamo un bilanco   cosa  butti  e  cosa   tieni di questo  viaggio  ?
 cosa butto: tutto il brutto e le problematiche pesanti che affliggono la nostra terra che ho toccato con mano; cosa tengo, la bellezza dei luoghi, le importanti testimonianze del passato e la generosità e umanità delle persone che ho incontrato.









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