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16.2.20

intervista a Sebastiano Dessany sul suo , appena concluso , 377 project ovvero un comune e un pezzo musicale sardo al giorno

  Dopo  un po'  di  tempo  , problemi miei  di  salute  , attesa  che  lui  finisse  il  viaggio    (  Il viaggio è partito il 26 ottobre 2018 da Nuoro, luogo di origine dei suoi   antenati, e si è concluso a Cagliari,luogo di nascita, il 21 dicembre 2019)  n modo  da  non  disturbarlo  e  farli magari domande  originali    pubblico la  mia  intervista   Sebastiano Dessanay, 

Risultato immagini per sebastiano dessanay
 da https://www.linkoristano.it/prima-categoria/2018/12/12/
compositore, contrabbassista e professore di musica residente a Birmingham (Regno Unito). La sua musica (registrata in diversi CD e regolarmente eseguita in prestigiose sedi internazionali)   come   testimoniano  i  suoi pezzi   e  questo mio  video rubato di questa  sua  jam session  con   Daniele  Ricciu  un artista locale  durante la sua 176° tappa   a tempio pausania avvenuta  il  20.5.2019  ( vedere  qui   il mio reportage  d'essa )



 spazia dalla contemporanea al jazz, ed è caratterizzata da un forte senso della melodia e da una grande attenzione alle tessiture e atmosfere sonore. Il contrabbasso ha un ruolo preminente nella sua ricerca e le sue composizioni hanno spesso un carattere improvvisativo.  Testimonianza    di  una  identità   aperta   e  non chiusa  . 

Ecco l'intervista  

  visto  che  sei  dovuto  andare  all'estero     ti  senti  di più  emigrato o cervello in  fuga  ?
 Ne’ emigrato ne’ cervello in fuga. Per me andare all’estero è stata un’esigenza di crescita e di espansione degli orizzonti. Nessuna decisione forzata ma cosciente e voluta, anzi desiderata.
L'immagine può contenere: Sebastiano Dessanay, persona seduta e chitarracosa  farai   dopo la  brexit  rimarrai   nella perfida   Albione   o  ritornerai  in Italia    \ in sardegna  riportando   tutto a  casa  ( per  parafrasare un   famoso  disco   degli Mcr  )  
Non so ancora cosa farò, certamente continuerò ad avere collaborazioni professionali in UK e proverò a ritagliarmi dei piccoli spazi anche in Sardegna per portare un po’ di quello che ho acquisito in questi anni
L'idea del progetto 377 ovvero un viaggio per i 377 comuni della sardegna   ovvero 377 project  è nata   per  far  conoscere    altri lati       della nostra isola   all'estero che  non  siano i  soliti luoghi  ei vip  o  del turismo di massa  oppure  da nostalgia   ricerca  delle   tue  radici  voisto  che    il  tuo  tour   è partito  da  Nuoro    città dei  tuoi avi ?
L’idea è nata come esigenza personale di conoscere la Sardegna, e di capire cosa c’è in essa che veramente mi appartenga, e realizzare un progetto artistico da lei ispirato e a lei dedicato, secondariamente per far conoscere la Sardegna fuori, e non solo le rinomate coste, ma anche il suo interno, fino ai paesi più piccoli e remoti.
hai già bloccato  il materiale  sonoro   registrato   nelle diverse  tappe   del tour  o  ancora  ci stai lavorando ?
 Durante il viaggio ho preso “appunti musicali” ma ci vorrà molto tempo per renderli fruibili sotto forma di vere e proprie composizioni che usciranno nel disco che ho in programma di realizzare
sara  solo un cd  musicale   oppure  come  visto il tuo  interesse   antropologico ( almeno dall'idea  che mi sono fatto  dal  nostro incontro    quando sei venuto a tempio   )  sarà un lavoro  tipo   quello di sandro fresi  http://www.iskeliu.org/Home/pagina-3/?
Il disco non sarà un disco di musica “sarda” o tradizionale, ma un disco di musica scritta contemporanea che avrà certamente delle influenze di quello che ho scritto in viaggio ispirato da elementi sardi. La parte antropologica credo andrà a finire nel libro narrativo che ho in programma di scrivere in una fase successiva al disco e al volume fotografico.
 le  jam session    ci saranno anche  quelle  ?
 No le jam session, come tutta la musica improvvisata, svanisce nel momento stesso in cui si crea…
percorso più  duro  , percorso più leggero  ?
Percorso più duro: per lunghezza Burcei-Villasimius, per dislivello Sadali-Esterzili ed Esterzili-Villanova Tulo (ma ce ne sono tanti altri, Triei-Talana, San Vito-Villasalto, Fonni-Desulo etc)  Percorso più leggero: Flussio-Tinnura (ma ce ne sono anche altri, paesi attaccati, Baratili San Pietro-Riola Sardo, Muros-Cargeghe, Norbello-Abbasanta etc)
facciamo un bilanco   cosa  butti  e  cosa   tieni di questo  viaggio  ?
 cosa butto: tutto il brutto e le problematiche pesanti che affliggono la nostra terra che ho toccato con mano; cosa tengo, la bellezza dei luoghi, le importanti testimonianze del passato e la generosità e umanità delle persone che ho incontrato.









16.1.18

le nullanews un altro metodo per combattere le fake news e l'informazione inutile dei media .intervista a Christian De Iuliis

Christian De Iuliis è come  si   evidenzia  dalla presentazione    fatta  sul  suo  sito   un    tipo sagace  ed  ironico  che  di professione  fa  l'architetto  come vedete  da questo suo portfolio   e  nel  tempo libero  \  seconda professione    fa lo scrittore

Ecco  i primi due   suoi libri

copertina
L’Architemario. Volevo fare l’Astronauta è il nuovo (primo) esilarante libro di Christian De Iuliis, arricchito con 40 illustrazioni originali di Roberto Malfatti, che racconta le avventure della vita quotidiana degli architetti.Ma non lasciatevi ingannare: non si tratta di un libro per gli architetti, quanto di un libro per tutti perché tutti, oggi, hanno a che fare con gli architetti.Ce ne sono talmente tanti che ognuno di noi ha un architetto nella propria vita: come amico, fratello, sorella, padre, cugino, collega. Oppure egli stesso si sente “architetto dentro” o lo è veramente.“Mentre la penna di Christian De Iuliis racconta, nel suo stile fluido ed ironicamente amaro, la matita di Roberto Malfatti illustra la realtà e le peripezie più curiose e paradossali del mondo di chi da piccolo, in fondo, sognava di fare solamente l’astronauta”.Per saperne di più: https://www.facebook.com/architemario?ref=hl Per acquistare il libro  invece  clicca qui

copertina totale


  
copertina Righeira617
quarta di copertina
“Vamos a la playa” (Homo Scrivens) è un saggio semiserio di antropologia culturale che ci conduce, con dissacrante comicità, alla scoperta dell’ “Homo Righeira” presente in ciascuno di noi: una sorta di ominide onnivoro, sommariamente inquadrato come sottospecie dell’Homo Sapiens. Comparso a partire dagli anni Ottanta, ancora oggi si rivela, soprattutto nella stagione estiva, indiscusso protagonista di un escursionismo nomade, singolare e chiassoso, che neanche la globalizzazione è riuscita a omologare e sconfiggere. Il libro si avvale delle inappuntabili illustrazioni di Giancarlo Covino.Il libro sarà in distribuzione dal 2017, per adesso è possibile acquistarlo sul sito della Homo Scrivens più precisamente  qui e  su Amazon: clicca qui
e scrive sull pagina fb “Comitato Lista del Nulla” pubblica quotidianamente.


Le #Nullanews ne  trovate  sotto  una 

Comitato Lista del Nulla
ell’edilizia ramo trasporti lungo percorsi gradonati, ha deciso di fare obiezione di coscienza etica, rifiutandosi di collaborare alla realizzazione di un’opera abusiva in costa d'Amalfi, per la quale era stato destinato all’approvvigionamento del cemento. L’animale ha preteso che gli venissero esibite tutte le autorizzazioni necessarie, prima che iniziasse il suo lavoro. Il mulo avrebbe dovuto trasportare 5 quintali di cemento, arrampicandosi lungo 500 scalini pari ad un dislivello complessivo di circa 130 metri. Secondo una statistica sono sempre di più i muli che, diventando obiettori di coscienza, si rifiutano di partecipare ad opere illegali. Disperato il costruttore che ha dovuto arrangiarsi con un vecchio asino in pensione da anni, ma senza scrupoli.
Questa è una #Nullanews

 sono una rubrica di notizie surreali che Christian De Iuliis dalla pagina fb “Comitato Lista del Nulla” pubblica quotidianamente. Riguardano principalmente la Costa d’Amalfi con sporadici richiami all’attualità nazionale. Nate per provocazione nei confronti dell’informazione inutile (nulla appunto) e come parodia delle fakenews che invadono il web, cercano di esplorare la coscienza critica (laddove ve ne fosse ancora) dell’utente medio capace di credere a tutto e a niente, indistintamente. Per merito di una buona immaginazione, alcune sono giudicate credibili. Tutti gli scritti di Christian De Iuliis sono su christiandeiuliis.it 


 ecco  la mia intervista  



1) QUANDO E COME E' NATA L'IDEA DELLE NULLANEWS ?

Da un pò di anni, attraverso un assessorato fittizio che ho chiamato "al Nulla" conduco una sorta di notiziario di notizie ironiche, dichiaratamente surreali. A volte queste notizie, in passato, sono state corredate da finti servizi di un tg del Nulla (potete cercarli su youtube). Finchè ho deciso di provare a farne una rubrica quotidiana, inventandomi la Nullanews, con cose inerenti principalmente al territorio della costa d'Amalfi. Il fatto, mascherato da notizia, prova a far riflettere su eventi di cronaca, attraverso l'arma della satira che rimane una delle più fastidiose per la vittima.

2) NON C'è IL PERICOLO VISTO LA CONTINUa CRESCITA DELL'ANALFABETISMO DI RITORNO E DEL COMPLOTTISMO OLTRE CHE UN INFORMAZIONE SEMPRE PIù SCADENTE CHE PORTRTA A CREDERE CHE PORTA CREDERE ALE FAKE NEWS 

Le Nullanews sono molto differenti dalle fake-news, innanzitutto perchè non possono creare nessun danno. Non diffamano, non parlano mai di persone, non sono volgari e soprattutto non creano false speranze. Sono dichiaratamente episodi di satira. Ovviamente c'è sempre qualcuno che ci crede, ma si tratta di persone distratte che farebbero bene ad imparare ad usare meglio il mezzo internet per non essere vittime di bufale molto più pericolose. 

3) TI E' MAI CAPITATO  CHE UNA TUA NULLANEWS  VISTO CHE , GENERALMENTE IL 90 % SONO ACCHIAPPALINKE E SPAZZATURA ,   SIA STATA PRESA SUL SERIO E DIFFUSA OLTRE DAI SITI E GIORNALI ANCHE DAI SITI PIU' O MENO SERI 

Non mi è mai capitato, tranne in un caso (ma per colpa di un giornalista che volendo raccattare like sulla sua pagina, pubblicò la notizia senza i dovuti accorgimenti), perchè ho sempre fatto in modo che non capitasse. Innanzitutto citando sempre l'hashtag #Nullanews e poi arricchendo la notizia con qualche particolare che la rendesse chiaramente incredibile. Se volessi farmi prendere sul serio, ci riuscirei facilmente ma non mi interessa. La fase della burla all'informazione l'ho passata molti anni fa, quando nessuno ancora la praticava. Anni fa, feci credere che dopo la colorazione in rosso della fontana di Trevi, qualche burlone avesse colorato di rosso anche la fontana del mio paese. Finii in prima pagina sul corriere del mezzogiorno, quella fu la prova che potevo far quello e anche molto peggio, ma non mi interessava allora e non mi interessa ora.

4) LA NULLANEWS PIU' BELLA 
Alcune sono più riuscite di altre. Io adoro quelle molto surreali. Restando nell'ambito del mio lavoro (sono architetto) è adorabile quella della scoperta di un cantiere edilizio con tutte le carte a posto.

5) QUALI SONO OLTREAD I RIFERIMENTI  LETTERARI  : CAMPANILE , BENNI  , MURAKANI  ED LA REALTA'  I TUOI RIFERIMENTI 

Per generare cose come le Nullanews (e molte altre cose che mi sono inventato negli anni) bisogna possedere un background particolare. Fatto di molto Renzo Arbore, Paolo Villaggio, Nino Frassica, Gene Gnocchi, Squallor, Luciano De Crescenzo, comici improbabili ma anche nuovi talenti, come il sito Lercio.it o Spinoza. C'è tanta inventiva in rete, basta sapersela andare a cercare. Per quanto riguarda la letteratura leggo molto, specialmente contemporanei. In estate ho letto molto Carver, ora mi sto leggendo tutti i libri di Paolo Cognetti, anche se in questo momento sul comodino ho "Il mare dove non si tocca" di Fabio Genovesi, uno scrittore molto bravo, tra l'altro mio coetaneo.

6) HAI MAI PENSATO DI CREARE UNA RUBRICA TIPO LKA CATENA DI SAN LIBERO CHE FECE RICARDO ORIOLES  CON LA SUA   " CATENA  DI SAN  LIBERO  "  

Non conoscevo Orioles, ho letto solo ora di cosa scrive e come. I suoi argomenti, l'antimafia, mi sembrano molto più seri dei miei. Le mie rubriche sottoforma di articoli (un paio a settimana) sono nel mio sito christiandeiuliis.it , ci sono articoli divertenti ma anche robe più serie. Ultimamente anche poesie, rigorosamente in rima. Ho pensato che forse da grande farò il poeta.

14.1.16

RADIO LIMBARA IL LERCIO SARDO ?

Oggi intervisto i curatori di Radio Limbara un sito http://radiolimbara.altervista.org/blog. Un sito di comicità esilarante , appena all'inizio ma pronti per diventare come quelli di aspirina tv ( 1 2 ).  Esso  è   nato nell'Ottobre 2014 con il preciso scopo di dare spazio a tutte quelle notizie che riguardano il mondo della Sardegna e che spesso passano in sordina presso le fonti di informazione "ufficiali".  <<  I nostri inviati son sempre appostati presso i peggiori frascalzi di Sardegna pronti a captare qualsiasi voce, qualsiasi loroddhu degno di essere portato all'attenzione dei nostri fedeli fans! >> ( dalla destìcrione della loro pagina di facebook https://www.facebook.com/radiolimbara/  ) .  Se  volete   contattarli oltre  fb  ecco la loro  email radiolimbara@yahoo.it







Ma ora bado alle ciance ecco l'intervista a questa gabbia di matti  , simpatici, intelligenti e colti , auto ironici    ( cosa  rara    per  chi fa  satira  ) ,dissacratotici,






 che  non  finirà  di riservarci  sorprese in futuro  


Come è nato il nome al vostro sito poi divenuta pagina facebook?  
Il nome del sito è nato quasi per caso: a volte, in paese, per indicare la fonte generica di una voce di paese (de unu loroddu) si dice “l’ho saputo da Radio Limbara”. Quindi il nome è nato così, da qualcosa che vagamente già esisteva e che abbiamo voluto consacrare definitivamente rendendolo un modo di dire “ufficiale” e diffuso. La pagina Facebook è nata parallelamente al sito col preciso scopo di avere un contatto più diretto con i lettori e facilitare la diffusione dei contenuto del sito, rendendoli contemporaneamente accessibili ad un pubblico più ampio (quale appunto l’utenza Facebook) rispetto al pubblico di nicchia che potrebbe avere un sito o un blog che resti “relegato” entro i confini del proprio dominio. Abbiamo anche un account Twitter collegato, per cercare di diversificare il più possibile i mezzi di diffusione dei nostri articoli.
In quanti siete a dirigere la baracca? 
Inizialmente il progetto è nato da una persona singola a cui, tra un parere e un’idea, si sono affiancate altre due persone. Durante l’estate la “redazione” ha raggiunto le 4 unità (i famosi 4 amici al bar, per rendere allegoricamente l’idea): ognuno di noi ha il proprio stile e le proprie idee, ma cerchiamo di presentarci al pubblico in maniera molto compatta e non inseriamo alcun acronimo che possa distinguere ciò che pubblica uno piuttosto che un altro.
Siete tutti tempiesi o galluresi ? oppure c'è anche qualche oriundo ( sardo d'oltre mare , gallurese/tempiese d'adozione) o di qualche altra parte dell'isola? 
In realtà siamo tutti e quattro Berchiddesi. Storicamente Berchidda è un po’ l’anello di congiunzione tra il Logudoro e la Gallura (anche se la subregione storica è quella del Monte Acuto) e quindi viviamo questa ambiguità tra un territorio gallurese come quello del Limbara (da cui prende il nome la pagina) e la parlata e le tradizioni logudoresi.
La "redazione" è composta solo da uomini come (almeno io l'interpreto così) si legge anche dal tono degli articoli, o anche da donne? 
Come traspare (quasi sicuramente) dagli articoli, la redazione è interamente maschile. Non per un motivo preciso, quanto più perché è composta da un gruppo stretto di amici. Lo stile dei nostri articoli piace comunque anche a molte donne e ragazze che ne apprezzano la schiettezza e il tono tra il serio e il divertito che potrebbe avere un racconto fatto durante una serata tra amici ed amiche
Come mai parlate solo di alcool e spuntini? 
Dire che parliamo solo di alcol e spuntini è forse un po’ riduttivo, anche se dobbiamo ammettere che molti dei nostri racconti ruotano attorno a questi due temi. Diciamo che sono degli argomenti privilegiati in quanto sono cose quotidiane che si possono vivere in un paese; inoltre sono spesso questi due elementi che danno vita alle situazioni più strane e divertenti che si vivono nelle piccole realtà sarde. Sono un po’ la benzina delle situazioni e dei fatti (a volte surreali) che divengono poi delle vere e proprie leggende nei paesi, e su cui intere generazioni ridono durante i racconti che si fanno nei pranzi e nelle cene in famiglia o fra amici. Ovviamente cerchiamo per quanto possibile di diversificare i temi che trattiamo per non essere ripetitivi e monotoni.
Come mai non avete ancora un canale YouTube?  
La nostra pagina lavora con gli articoli che pubblichiamo sul sito e qualche immagine (ad esempio la rubrica cinematografica), per cui non sentiamo la necessità di avere un canale YouTube su cui caricare dei video.
Basti pensare che, ad oggi, sulla pagina è stato caricato un solo video. Probabilmente, in un prossimo futuro, quando avremo qualche idea legata alle realizzazione di video divertenti in linea con i contenuti della pagina, potremo pensare di aprire un canale YouTube in cui caricare questi lavori.
Quali sono, oltre la vostra immaginazione, i punti di riferimento comici sardi e non sardi?
Beh, partiamo dal presupposto che “nessuno nasce imparato”. Prima di avviare la pagina ci sono ovviamente stati dei modelli che hanno influenzato il nostro modo di proporci e di concepire l’umorismo “made in Sardigna”. Siamo cresciuti, come tutti, con le cassette e gli spettacoli di Benito Urgu e Giuseppe Masia che propongono una visione profondamente auto-ironica della Sardegna. Arrivando a tempi più recenti abbiamo seguito con molto interesse la nascita e la crescita della pagine ironiche e satiriche sarde e italiane: Lercio è sicuramente (visto il tipo di pagina e l’impostazione che abbiamo noi) il nostro punto di riferimento. Molte persone ci dicono “voi siete il Lercio sardo”, probabilmente senza sapere che Lercio è sardo (o per lo meno è nato da fondatori sardi, ma ha sempre avuto un’impronta molto più “nazionale” rispetto alla nostra pagina che si rivolge quasi esclusivamente ai sardi e alla Sardegna). Dopodiché vengono le altre pagine umoristiche sarde: partiamo dalla famosissima “Laura Laccabadora” (che ad oggi conta oltre 100mila fans) che seguiamo quasi dalla nascita e che ci ha regalato tante grasse risate; a seguire pagine più piccole e locali (oggi inattive) come “Faghe unu ziru a contu meu”, “Link a sa pattadesa” o “Bezze cazzada”. Infine non possiamo dimenticare la nostra amica “Donna Franzisca” (originariamente “Sos irroccos de Donna Franzisca”) con cui abbiamo collaborato allo sviluppo e allo scambio di alcune idee che si son tradotte in articoli nostri o immagini della pagina di Donna Franzisca, e con cui rimaniamo tutt’ora in contatto per collaborazioni saltuarie.
Progetti per il futuro? 
A dire la verità non sappiamo neppure noi come si evolverà la pagina! Sicuramente proseguiremo sul filone degli articoli ironici e satirici che è la trave portante di Radio Limbara. Senza di loro, la pagina non avrebbe senso di esistere. Tra i progetti “secondari” e di contorno agli articoli, abbiamo da poco cominciato a sperimentare la rubrica “CineLimbara Productions” (che si occupa di fare le parodie di famose citazioni da film e adattarle alla nostra vena umoristica) che sta avendo un discreto ed incoraggiante successo che ci invoglia a proseguire anche in questo senso. Abbiamo in mente poi di studiare qualcosa di nuovo per coinvolgere maggiormente chi ci segue, ma sono ancora delle idee piuttosto abbozzate e non vogliamo svelare nulla. Ci auguriamo comunque che la pagina continui nella sua crescita e che sempre più persone possano apprezzare le nostre idee e tutto il lavoro che c’è dietro.

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...