Il mio 8 marzo sono storie come questa di Annalisa Malara, 38 anni, anestesista di Cremona, è il medico dell'ospedale di Codogno che ha cambiato la vita di tutti con un'idea folle: intuire che Mattia era stato attaccato dal coronavirus.
il medico anestesista che, a Codogno, ha capito per prima il focolaio italiano della malattia, individuando il coronavirus nel paziente 1 italiano che era stato ricoverato all’ospedale di Codogno con una polmonite leggera ma resistente alle terapie. In poche ore lui si è trasformato nel paziente 1 in Italia e lei ha scoperto di essere il medico che ha individuato il focolaio italiano. Grazie alla sua 'pazzia clinica', il nostro Paese e il resto del continente hanno avuto il tempo per tentare di rallentare ( ? ) l'epidemia. Per gli straordinari medici anonimi dei piccoli ospedali di provincia, la storia di Annalisa e di Mattia è una rivincita insperata: un grande riscatto.
Infatti