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Visualizzazione dei post con l'etichetta cuore

Addio buio, nebbie... di Donatella@Camatta

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                   Addio buio, nebbie Non pensare che la nebbia non mi sfiori ma c'e' sempre l'anima che m'illumina e il cuore che mi guida ! Credi all'arte divina che hai dentro sfoglia il tuo libro segreto dei sentimenti, risultato appare luminoso il sereno arriva immacolato e un sorriso si appoggerà sul tuo volto addio buio, nebbie tutti i diritti Donatella@Camatta

la Piciridda con i piedi sulla sabbia

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  IL  film    la piciridda Storia intensa e commovente diretta egregiamente da un regista giovane , esordiente ed promettente e bravo Paolo Licata ed interpretata da un cast di attori di tutto rispetto fra cui la piccola Marta Castiglia che interpreta in maniera eccellente il personaggio di Lucia la Picciridda UNA STORIA DI DONNE INCASTONATE IN UNA NATURA IMPERVIA, RACCONTATA TRA I SILENZI DEI NON DETTI. un film triste . toccante.drammatico soprattutto la scena dello stupro familiare e la paura a parlarne in un contesto " arcaico " del sud degli 50\70 e la cui reazione e ribellione è " rivouzionaria per il contesto culturale dell'epoca . Ottimo , è quello che mi è piaciuto di più il ruolo e l'interpretazione di donna Maria la nonna di Lucia un ruolo fatto di Durezza senza perdere la tenerezza . E .... mi fermoi qui on voglio svelare troppo e togliere il la curiosità di vederlo . Comunque

Oney Tapia dal baseball al lancio con il disco e Porcellato francesca A 50 anni vince l'ARGENTO nella cronometro H3, sua 14esima medaglia in 11 Paralimpiadi (3 sport: atletica, sci, handbike)

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ho letto poco fa su twitter , poi ritwittato suul mio account , questo post della bellissima notizia Fra le   loro storie     ho  scelto quella   di Oney Tapia . La sua storia  è , come suggerito da lorenzo tosa , una delle storie di disabilità che merita davvero di essere raccontata.Cubano di nascita, una grande passione per lo sport nazionale, il baseball. Poi l’arrivo in Italia, nel 2002, a 26 anni, a un’età in cui la carriera di un atleta dovrebbe essere all’apice. Ma per lui, quella vera, non è ancora neanche all’orizzonte. Gioca professionalmente a baseball, poi a rugby. Solo che non basta per sbarcare il lunario, così Oney trova lavoro come giardiniere. È il 25 maggio del 2011 quando un enorme tronco, piegato dal taglio, gli crolla sul viso, all’altezza degli occhi, provocandogli lo scoppio dei bulbi oculari.La diagnosi dei medici è impietosa: << Mi dissero che non avrei più visto.All'inizio ridevo quando mi spiegavano quante cose possono

soldato americano di 96 anni ritrova i tre bambini abbracciati in quel lontano 1944

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 di  cosa stiamo parlamndo  repubblica  del 12\12\2020 La nuova missione del soldato Martin Adler: "Ritrovare quei tre bimbi abbracciati nel '44" di Valerio Varesi Arriva anche in Toscana l'appello dell’ex militare, che ora vive in Florida e ha 96 anni. Era sulla Linea Gotica con le forze alleate. Ha lanciato un messaggio sui social agli abitanti delle valli dell’Appennino tra Bologna e la Toscana indicando la foto scattata coi piccoli: "Sarebbe una bella favola di Natale ritrovarli"   missione  compiuta  infatti   come dice  repubblica  del  15\12\2020   BOLOGNA Spuntarono da un cesta nell'autunno del '44 e Martin Adler, ex militare statunitense dell'85esima brigata alleata, se li trovò davanti alla canna del mitra Thompson che aveva spianato entrando in quella casa di Monterenzio a cavallo della Linea Gotica. Bruno, Mafalda e Giuliana Naldi, oggi ultra ottantenni, vissero quell'incontro come un'avventura conclusa con la foto assieme al

chi lo ha etto che per vincere bisogno arrivare primi e altre storie di umanità ai margini maltrattate da burocrazia fake news -bufale e da hater -odiatori

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da http://iltirreno.gelocal.it/livorno/sport/2017/12/09/ L’onda perfetta di Mattei, è quarto al mondiale di adaptive surf Livorno, Massimiliano protagonista in California ai campionati iridati con la nazionale italiana: «Emozioni uniche, avanti così » di Eva Bertolacci LIVORNO. Obiettivo raggiunto, anzi, più che raggiunto per  Massimiliano Mattei   che torna dal Mondiale di adaptive surf di San Diego con addosso la medaglia di rame, primo italiano a raggiungere un risultato del genere in questa disciplina. Una medaglia che vuol dire quarto posto, ma se si pensa a come è stato raggiunto vale molto di più. «Quando sono arrivato in finale – spiega Mattei dopo il Mondiale californiano per diversamente abili – ho gareggiato contro un americano, uno spagnolo e un danese. Loro hanno la fortuna di vivere vicino all’oceano e di potersi allenare lì tutti i giorni, io no. Inoltre la mia lesione è diversa: loro hanno un minimo di sensibilità alle gambe, mentre io no. Non siamo abbastanz

La riparazione del dolore la storia di Antonio Butti, chirurgo

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anche se di solito concita De gregorio usa troppo il cuore e poco la mente stavolta nell suo ultimo intervento sula sua repubblica di repubblica d'oggi << Ho conversato a lungo con Antonio Butti, medico chirurgo, ci siamo scritti, scambiati foto, ho ascoltato la sua storia, ho letto il libro che ha scritto. E’ una bellissima storia d’amore, di cura – anzi di Cura, con la maiuscola – di riparazione del dolore. Anche il suo libro lo è, così come i frutti che ne nascono e la consolazione che genera. E’ una storia personale e politica, mi viene da dire usando un linguaggio di altre epoche. E’ il punto in cui la propria storia individuale genera azioni che riverberano nelle vite degli altri. La Cura della comunità, questo è la politica [ da non confondersi con la politika \ politica dei palazzi ] . Lascio che sia lui a raccontare.>> mi ha commosso perchè . Nel dolore ci si conosce, si cresce e si riesce ad andare oltre se stessi. infatti    

la 194 va potenziata non riformata o abolita la storia di Michela Napolitano che sceglie di non abortire e di tenersi il 4 figlio

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MICHELA NAPOLITANO AVREI DOVUTO ABORTIRE, MA NON ME LO SAREI MAI PERDONATA Di Alina Rizzi La notte che scoprii di essere incinta del mio quarto figlio, tutti i sogni e i progetti che avevo mi caddero addosso. Erano le due del mattino quando lanciai un grido che svegliò non solo i miei bambini, ma anche qualche villeggiante attorno alla nostra casa. Mi sentii precipitare in un abisso senza uscita. Non ce l’avrei mai fatta a portare avanti un’altra gravidanza, dopo aver avuto Edoardo, il maschietto, e poi le gemelline Silvia e Alessandra, in soli quattro anni. Mi sentii sopraffatta al pensiero dei problemi economici che avrebbe comportato quella nascita, ma soprattutto sapevo che sarebbe stato molto rischioso per la mia salute. Ricordavo bene quanto era stato faticoso portare avanti le gravidanze precedenti, il vomito continuo, i malesseri, il deperimento fisico. Per mio marito fu subito evidente che non potevo avere un altro bambino. Si prospettò l’idea di un’in

aggiornamento de4l caso di bullismo ad olbia oggi dovrebbe incminciare a lavorare in officina

fai del bene con il cuore ed senza aspettare niente in cambio, dare vuol dire umanità'..la colpa della povertà e la ignoranza ed indifferenza nostra..  qui la  vicenda http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2014/04/olbia-bullismo-al-panedda-spara-in.html  da la nuova sardegna  , eccetto il video  ,  del  3.4.2014  cronaca di Olbia-Gallura OLBIA. Comincia oggi la lezione di vita per il ragazzo terribile dell’istituto tecnico Panedda. Questa mattina il 15enne che ha sparato a una compagna di classe con una pistola a pallini, entrerà nell’officina del padre della ragazza di 14 anni ferita. Ieri il dirigente scolastico della scuola di via Mameli, Gianni Mutzu, ha accettato la richiesta dell’uomo, condivisa anche dalla famiglia dell’adolescente turbolento. Il meccanico aveva rinunciato a sporgere denuncia contro il feritore di sua figlia. In cambio aveva voluto dargli una possibilità di riscatto. Dal momento che il ragazzino è appassionato di auto e motori, ha pensato di

i viaggiatori

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 i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre “Andiamo”, e non sanno perché. I loro desideri hanno le forme delle nuvole.                              (I fiori del male - C. Baudelaire)

THE ARTIST di michel hazanavicius [ SPOILER ]

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M'ero ripromesso di vedere  il  film , tra un po'di tempo ed  aspettare  che passasse   il can can  mediatico fatto in genere  da  elogi   tipo questi  : <<   Un film  che  colpisce al cuore  (  la repubblica  ) ., un atto d'amore  per il cinema  ( il corriere della sera  )  , un sogno senza parole  ( la stampa  ) , ecc    e  d'altre  recensioni pre zzolate e poco obbiettive oltre i numerosi premi . Fin dalla  sua presentazione   in concorso al   Festival di Cannes 2011 , dove Dujardin ha vinto il premio per la   miglior interpretazione maschile . Inoltre  film ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali tra i quali spiccano cinque statuette ai   Premi Oscar 2012 , tre   Golden Globe , sette   BAFTA   e sei   Césa .    . Ma non ho resistito  .  E poi la mia vecchia  ... ehm... mia  madre  lo aveva noleggiato e visto ieri   e  alle mie  battute   aveva replicato ch'era  bellissimo  . Infatti  stavolta , una  delel pochè  volte  , in cui  i gusti

Non siamo tutti uguali

Da ieri sera, e per altre ventiquattro ore, la mailing list dedicata a Enzo Baldoni ( EnzoB@yahoogroups.com ) sarà aperta ai messaggi in occasione dei cinque anni dalla scomparsa del giornalista. Un lustro. Lustro come il ricordo, forse, oppure no. Giorni fa, su Facebook, ho inserito un video di Telepace, che informava dellatitolazione d'una piazza a lui, a Enzo. Non ho ricevuto nemmeno un commento. Lustra è la nostra memoria, appianata, morta, forse mai vissuta. Enzo è diventato, suo malgrado, un segno e una coscienza. Il corpo di lui, uomo così fisico, ancora non c'è. Enzo è associato a un passato che ci sormonta, alla dabbenaggine dei nostri governanti di allora, che sono gli stessi di adesso, alle ingiurie urticanti della stampa viscida e servile, alla foschia delle sabbie, ad altri Drogo persi, nel sole cisposo, manciate di minuti, secoli fa. C'è chi non ha dimenticato, si capisce. Molti, anzi. Ma non se ne parla in giro, pertanto non esistono . "Ci manchi"