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6.12.24

Moshe Yaalon ex ministro israeliano ha detto che in Israele c'è un genocidio . Ci si inizia a rendere conto dei crimini che si stanno commettendo. Solo in Italia e in Usa qualcuno continua a dire che la parola "genocidio" sarebbe una bestemmia.

Le   risposte d'israele e  dei  suoi  seguaci   coerenti  e  banderuole   alle  critiche  ed  alle   accuse   per la  sua   condotta     dopo  il 7 ottobre    non  ha    , almeno  dovrebbe   avere ,  significato  d'antisemitismo  e  d'odio  verso  israele  in  quanto   un suo  stesso ex ministro della Difesa ha accusato Israele più  precisamente  il  governo  di «pulizia etnica»

leggo    su       https://www.ilpost.it  del  4\12\2024   che   

Moshe Yaalon ha detto che il governo di Benjamin Netanyahu sta «di fatto ripulendo i territori dagli arabi» In varie interviste nel fine settimana l’ex ministro della Difesa israeliano Moshe Yaalon ha accusato il governo di Benjamin Netanyahu di portare avanti una «pulizia etnica» nei confronti della popolazione palestinese.In una prima
intervista sabato Yaalon ha detto che ciò che stanno facendo il governo e l’esercito israeliano è «occupare, annettere e fare pulizia etnica», facendo espressamente riferimento alla zona settentrionale della Striscia. Ha anche sostenuto che Israele stia andando nella direzione di costruzione di insediamenti stabili a Gaza, come vorrebbero gli esponenti più radicali della maggioranza di governo, di estrema destra.
Quando poi l’intervistatore gli ha chiesto di chiarire se ritenesse che Israele fosse «sulla strada di compiere una pulizia etnica», Yaalon ha risposto:

Perché “sulla strada”? Cosa sta succedendo là? Beit Lahia [cittadina palestinese, ndr] non c’è più. Beit Hanoun non c’è più. Ora stanno operando a Jabalia. Stanno di fatto ripulendo il territorio dagli arabi.

Yaalon è stato prima capo dell’esercito, poi ministro della Difesa del governo di Netanyahu nel 2014, in un altro periodo di forte conflitto a Gaza. Le sue relazioni con l’attuale primo ministro si sono però interrotte nel 2016 e da allora è diventato molto critico nei confronti dei suoi governi In un’intervista successiva, domenica, Yaalon ha detto di temere che il governo stia esponendo i soldati israeliani al pericolo di azioni giudiziarie da parte della Corte penale internazionale (ICC), il principale tribunale internazionale per crimini di guerra e contro l’umanità: «Parlo a nome dei comandanti dell’esercito che stanno operando nel nord della Striscia. Mi hanno contattato per esprimermi preoccupazione per quello che sta avvenendo laggiù». Yaalon sostiene che l’esercito non sia responsabile di quanto sta succedendo, ma teme che gli ufficiali, seguendo le indicazioni del governo, «alla fine si ritrovino ad aver commesso crimini di guerra». Dieci giorni fa l’ICC ha emesso un mandato d’arresto contro Netanyahu, e contro l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant, licenziato lo scorso mese da Netanyahu. La decisione dell’ICC è stata fortemente criticata da tutti i partiti politici israeliani e in generale le critiche degli esponenti politici al modo di condurre la guerra sono molto rare, cosa che rende quelle di Yaalon ancora più notevoli. Netanyahu e vari esponenti del governo hanno respinto le accuse di Yaalon, sostenendo che «colpiscono Israele e aiutano i suoi nemici».

14.11.24

Belluno, coppia di Tel Aviv rifiutata da un hotel: «Israeliani responsabili di genocidio, non sono ospiti graditi»

l'accaduto
«Buon giorno, vi informiamo che gli israeliani, in quanto responsabili di genocidio, non sono ospiti graditi nella notra struttura. Pertanto, se vorrette cancellare la prenotazione, saremo lieti di garantila gratuitamente». Il testo è il contenuto di un Whatsapp spedito dal
titolare dell'Hotel Garnì Ongaro di Selva di Cadore a una coppia di Tel Aviv, che, attraverso Booking, aveva prenotato e pagato due notti nell'albergo bellunese nei primi giorni di novembre. Il messaggio di Patrick Ongaro ha raggiunto la coppia alla vigilia della partenza del volo per l'Italia. In un secondo momento, fatto su cui non c'è però conferma diretta, albergatore e clienti si sarebbero risentiti via telefono e l'invito a rinunciare all'ospitalità concordata si sarebbe strasformato in un, se possibile, più perentorio: «Non fatevi vedere qui...». 

 cosa  ne  penso  

Mai confondere i popoli con i loro governanti e con gli errori degli Stati. Ciò vale per gli israeliani come per i palestinesi .lo dico da critico del governo israeliano e  di , ovviamente  senza  generalizzare  ,   di   alcuni israeliani  i cosidetto coloni  . Per  il resto sono cosi  triste   che non so che  altro ire  ,  se  non   che    questi atti  di discriminazioni  svegliano  l'orgoglio e la  dignità di quella  parte del  popolo israeliano ch  vuole  la pace  e  la  convivenza  \  cosesitenza    con  il popolo ebraico . 

24.4.24

DIARIO DI BORDO N 46 ANNO II .domande innoportune ? ., a ridateci gli sfottò ., incidenti la colpa è di chi lavora ., i servzi segreti nelle scuole ., candidature fallaci il caso illaria salis ., medico dice di cercare su google


"Lei è ebrea?". E' bufera sulla domanda fatta dal conduttore Giorgio Zanchini alla senatrice FdI Ester Mieli ( foto a sinistra ) durante la trasmissione Radio Anch’io su Radio 1.non sapevo che chiedere se una persona è ebrea fosse un insulto antisemita .

Viva Andrea Agnelli che sfotte l’Inter per la sua seconda stella venti anni dopo la Juventus. Inguardabile, invece, il tweet di congratulazioni da parte della società bianconera. Se la Milano interista vince lo scudetto, Torino rosica non si complimenta. Avete reso buonista anche il calcio: ridateci gli sfottò.

-  vittimismo della destra .A Maglie è stato imbrattato un comitato elettorale del ministro Raffaele Fitto con la scritta “fascisti al rogo”. il giornale << Ci dica, Antonio Scurati, anche questo significa avere “un mirino in faccia” oppure vale solo per gli intellettuali di sinistra ?>> certo non è una bella cosa perchè il passo dalle minacce all'agire è , soprattutto in un clima come questo , breve . Ma il paragone con Scurati non regge

-  L’imprenditore della cava definisce gli operai “deficienti” perché non seguono le norme di sicurezza, Report lo sputtana (si può dire?) e la sua società… vola in borsa. Che bello il capitalismo che se ne frega del perbenismo.

- I servizi segreti si promuovono nelle scuole. L'intesa prevede l'organizzazione di iniziative di divulgazione e formazione per ampliare l'offerta formativa degli studenti delle scuole superiori, favorendo la consapevolezza sulle funzioni assegnate all'Intelligence italiana. La mostra termina con un quiz per testare le proprie abilità di "agente segreto" e con la consegna a tutti i partecipanti di un tesserino da "007 in erba”. Prima lezione: come copiare il compito senza farsi scoprire.

- Secondo un sondaggio Tecné, Alleanza Verdi e Sinistra sarebbe sotto la soglia di sbarramento del 4% alle Europee. Cosa significa? Che Ilaria Salis rischia di non essere eletta e dunque, stando alle parole del padre, di essere “massacrata” nelle carceri ungheresi. Anche qualora andasse oltre il 4%, i sondaggisti fanno sapere che il collegio del Nord Ovest, dove Ilaria è capolista, è il più difficile per Avs per far scattare il seggio. Brutte notizie.

 - 
«Bevo due bottiglie di vino al giorno»: mamma alcolizzata chiede aiuto al medico, lui le risponde di cercare su Google 
La dipendenza da alcol è una malattia. Non un vizio, non una debolezza ma una malattia che non risparmia nessuna categoria umana e guasta da dentro, bicchiere dopo bicchiere, nutrendosi di fragilità. Non c'è cura efficace a priori se non quella di ammettere di avere un problema e chiedere aiuto. Lo sa bene Louise Westhead, mamma di due figli che ha iniziato a bere prima moderatamente e poi ha perso il controllo. La donna da un bicchiere di vino al giorno è passata a due bottiglie. «Ho iniziato a bere moderatamente, poi non so cosa sia successo - ha spiegato Louise Westhead - Sono arrabbiata, bevo qualcosa così mi calmerò». Questo pensavo prima di bere un bicchiere di vino. Dopo è diventata una
vera e propria dipendenza». A riportare tale notizia è The Mirror.
Con il passare del tempo, Louise ha iniziato a bere sempre di più. «Ho nascosto la mia dipendenza alla mia famiglia - ha spiegato Louise - Quando ero da sola bevevo tranquillamente perché potevo fare quello che volevo. Quando ho iniziato a percepire il problema con l'alcol ho chiesto aiuto al mio medico che mi ha detto di trovare la soluzione su Google. Ho pensato: Se questa è la sua reazione, forse non è poi così grave. In realtà, sapevo che era solo un'altra scusa per continuare a bere». «Cosa mi ha aiutato a dire basta? I miei figli - ha concluso la donna - Mi sono sentita abbandonata e quindi ho trovato l'associazione We Are With You, che aiuta le persone con dipendenze». Louise ha iniziato così a partecipare alle riunioni settimanali ed oggi è riuscita a smettere completamente di bere.

23.1.24

perchè il 27 gennaio , cioè il giorno della memoria non DOVREBBE ESSERE solo una giornata pulicoscienza

 Il 27 gennaio 2024 ricorerrà il XXVI Giorno della Memoria e, più che mai, vogliamo mantenere vivo il ricordo di coloro che hanno subito orrori indicibili nei campi di sterminio. Ebrei, omosessuali, sinti, rom, oppositori politici, disabili: l'Olocausto non deve essere solo un capitolo dei libri di storia, ma una ferma testimonianza dell'importanza di difendere i valori umani, la dignità e la libertà.Con determinazione e impegno, dobbiamo assicurarci che gli errori del passato non si ripetano mai.Il Giorno della Memoria è sempre di più un richiamo alla nostra responsabilità collettiva di preservare la storia e di promuovere la tolleranza e la democrazia. Di più non riesco a dire



9.11.23

Treviso, il post choc della prof di matematica: «Hitler aveva ragione, ebrei andate all'inferno». Ora rischia la sospensione

 leggi anche

  da  thesocialpost.it   e  da  fanpage.it   del  9\11\2023   che  


E’ pronta la sospensione per la professoressa di matematica Hanae Hammoud, l’insegnante salita alla ribalta delle cronache per aver postato sui social un messaggio sconvolgente, tanto da farle rischiare il posto da docente alla scuola internazionale H-Farm di Roncade di Treviso.La docente, di origine libanese [ non è    importante  di che    se  araba   \  medio
orientale  o  occidentale    sempre  un insulto   becero  ed  vergognoso   è    aggiunta  mia
] in un momento incontrollato di rabbia – come riporta Il Corriere del Veneto – ha postato sul suo profilo Instagram un video che mostra gli orrori della guerra tra Israele e Palestina corredato di una semplice frase: “Andate all’inferno, Hitler aveva ragione su di voi ebrei”. Il video postato tra le “stories” – ha raccontato la stessa docente ai dirigenti scolastici – è rimasto online per una manciata di minuti ma è bastato per scatenare la bufera. Una studentessa ha notato il contenuto e ha fatto screenshot e ha mostrato il contenuto del telefono ai genitori. La foto inneggiante a Hitler è velocemente rimbalzata sulle chat dei genitori degli altri studenti.


Posso capire  avercela  con  la  classe   dello  stato  d'israele     e ti suo    tipo  di  stato  che  andrebbe    rifondato  da  capo    su nuove  basi  . Ma    contro il popolo ebreo   no  perchè quasi  2 mila  anni   di  discroimiazioni   e  di persecuzione   che  essa   ha  dovuto subire    dovrebbero essere  sufficenti   a  farci capire  che  non  è  giusto   . La   motivazione  adotttata      da Hammoud  ai dirigenti scolastici di vivere un momento di forte difficoltà psicologica per la drammatica situazione in Medio Oriente.
Le giustificazioni fornite dalla docente  che   per  giunta   non non dovrebbero come  afferma   il ortale thesocialpost.it   metterla al riparo da un provvedimento disciplinare da parte di H-Farm che oggi stesso potrebbe valutare anche la sospensione.  Infatti Da fonti di H-Farm, la società a cui fa capo il Campus che ospita 1.500 studenti e all'interno del quale insegna la docente, già prima della decisione della sospensione è trapelato che l’insegnante in queste ore sta incontrando gli studenti per spiegarsi e per scusarsi per l’accaduto. Sarebbe "devastata" per quanto scatenato dal video postato per qualche minuto sui social.Hammoud si sarebbe confrontata anche con gli altri docenti e dirigenti scolastici, mentre l'azienda sottolinea di essersi "dissociata immediatamente" dalle affermazioni della prof su Instagram, "non solo per quanto detto ma per il ruolo di educatrice" della propria dipendente.Hanane Hammoud insegna matematica a studenti di scuola superiore di più nazionalità, coinvolti di frequente dal Campus stesso in confronti su temi di attualità che hanno riguardato nel recente passato, oltre che la questione palestinese, anche il conflitto in Ucraina. La scuola di Roncade infatti promuove da sempre modelli di inclusività, multiculturalità e si fa vanto della provenienza internazionale degli studenti e dei docenti. Più che  sospenderlòa dovrebbero   mandarla in  gita nel lager   o farla  vivere  per  una settimana  (  anche  tre  giorni     dovrebbero bastare  )   come  hanno vissuto  gli  ebrei   sotto   l'inquisizione    spagnola   o  se si  vuole  vedere  i secolo  scorso   con le  leggi  razziali ( Germania  ed  italia    soprattutto  )  e poi nei lager  tedeschi  ed  italiani   o    vagoni  piombati    \  campi di transito     e  vedremo  se  lo ripeterà  ancora  .

2.3.23

Boom di commenti vergognosiantisemiti contro Schlein dopo la vittoria alle primarie

 premetto   che questa  volta  non  ho votato  alle primarie    perché  :  condivido   quanto  detto  da  Rosy  Bindi 

  da  https://www.iltempo.it/personaggi/2023/01/24/news/cosa-fa-ora-rosy-bindi-pd-perche-non-partecipo-primarie-candidati-34636766/


ha ribadito con fermezza che un conto è la forza politica, un conto è il prossimo segretario. In pratica la pensa come il filosofo Massimo Cacciari: “Non parteciperò perché non sono stata convinta da nessuno dei candidati. – ha detto con sorriso sornione Bindi -. Avrei voluto una capacità maggiore di evidenziare le loro differenze. I finti unanimismi non restituiscono una linea e un’identità alle forze politiche. Temo che anche questa volta andrà così”. E ha chiuso il suo intervento con una puntura più velenosa che sarcastica: “Tutti hanno detto che cacceranno la vecchia classe dirigente fermo restando che quella stessa classe dirigente sta tutta dietro ai candidati, quindi non so come faranno, una volta che hanno vinto, a far fuori i loro sostenitori…”.


 sono  critico   verso lo  stato  d'Israele  scadendo  (  ora  non più  o  quasi    )  nell'antisionismo  .  Ma   qui   si  scade     ed   ha  già  fatto  danni   immani   nella  storia   nel becero ed  odioso  antisemitismo ovvero   odio  allo stato puro 

Repubblica  del 1\3\2023



(ansa)
L'osservatorio antisemitismo del centro di documentazione ebraica di Milano ha rilevato una serie di post e tweet sulla nuova segretaria del Pd ribattezzata "Elly Shloma" e "garante dell'ebraismo internazionale"

Elly Schlein ribattezzata 'Elly Shloma', definita 'garante dell'ebraismo internazionale', una ebrea o 'direttamente collegata a loro'. La vittoria alle primarie della candidata emiliana è stata accompagnata da tutta una serie di commenti e riferimenti di natura antisemita pubblicati sui social e segnalati dall'Osservatorio antisemitismo del Centro di documentazione ebraica di Milano. "Alcuni utenti - si legge nel report del Cdec - riprendono il mito accusatorio dell''ebraismo internazionale', degli 'ebrei ashkenaziti e di Soros, sempre legando tutto alle sue origini ebraiche paterne per alimentare l'idea che tutto faccia parte di un complotto ebraico. Una utente sostiene che gli ebrei, dopo 2.000 anni, si stanno vendicando degli italiani che 'li hanno cacciatì da Israele, mentre un altro sostiene di cominciare a comprendere Hitler'". La 'colpa' di Schlein per l'appunto sarebbe quella di avere un papà ebreo, nonostante lei stessa nella campagna elettorale abbia specificato di non essere tale. L'Unione Giovani Ebrei d'Italia (Ugei) denuncia poi che questo tipo di contenuti sono stati condivisi anche da alcuni politici: Chiara Bonomi, assessore alla sicurezza urbana del comune di Abbiategrasso (Mi) e Nella Corrado, consigliere comunale ad Arluno (Mi), che nel fare un un elenco dei 'difetti' di Schlein hanno menzionato l'essere 'ebrea ashkenazita'. Oppure vedi in forma indiretta l'ex senatore e ultracattolico della Lega Simone Pillon, su Twitter. Un misto degli stilemi classici affibbiati agli ebrei o presunti tali, magari in virtù non tanto della loro adesione religiosa ma per la propria origine familiare: e quindi ricchi per antonomasia, cosmopoliti, degli sradicati senza Patria, potenziali traditori della nazione.

Ora   può    anche    piacere  o   non piacere    .  Ma   un conto è combatterla   con le  idee   un  altro   con ideologie   vergognose    che  ormai  dovrebbero    essere  condannate  ed  abbattute  dalla storia    e  quindi  estinte    visti  i  danni    ed  le  aberrazioni    portate   con  se  . Infatti    sempre  secondo repubblica   

Come ricorda il Cdec, la teoria cospirativista ebraica è divenuta oggetto di grande popolarità nei primi decenni del XX secolo, con la pubblicazione dei Protocolli dei Savi di Sion: un pamphlet redatto dalla polizia segreta russa che contiene relazioni totalmente false e pretende di svelare i particolari di una presunta cospirazione internazionale degli ebrei volta alla progressiva conquista e dominio del mondo. Negli ultimi anni i continui riferimenti al finanziere (o 'usuraio', altro stilema ancora) George Soros seguono la scia di questa narrazione, antica ma purtroppo sempre al passo coi tempi.


 concludo facendo mie  queste parole  di  Lorenzo Tosa

Ah, e ancora una cosa.
A quegli orfani di cultura e dignità che in queste ore ripetono a pappagallo che Elly Schlein non può parlare di ultimi, di migranti e di privilegi perché è nata in Svizzera da una famiglia di origini ebraiche (il tocco antisemita non manca mai…), ricordo sommessamente che non bisogna essere per forza nati poveri per parlare di povertà, come non bisogna necessariamente aver vissuto guerra, fame e miseria per sentire il dolore di chi rischia la vita su un barchino per dare ai propri figli fosse anche una sola chance per sfuggire a tutto questo.
Che anche Enrico Berlinguer discendeva da una famiglia nobile ed era figlio di un avvocato, ma questo non gli ha impedito di essere per decenni una delle figure più ascoltate, rispettate e amate fino alle lacrime da 12 milioni di lavoratrici e lavoratori.
Basta avere una cosa che in moltissimi politicanti da strapazzo e privilegiati verissimi che fingono di appartenere al popolo non sanno neanche dove stia di casa e che nessun certificato di nascita, origine, classe sociale ti garantisce. Si chiama Umanità. Ed empatia.
E questa donna qui, consentitemelo, ha dato dimostrazione, per anni e anni, di averne entrambe da vendere.
Ora tornate pure a ragliare, che giusto questo.




20.1.23

Benghabrit e la sua attività nella Grande Moschea di Parigi PER SALVARE GLI EBREI ALGERINI da lafarfalladellagentilezza

  A salvare    gli  ebrei  dai nazi  fascisti      furono     anche    i  mussulmani    come riporto     questa  vicenda     ripresa     dalla bellissima  pagine    Facebook

    https://www.facebook.com/lafarfalladellagentilezza
Quando Albert Assouline iniziò a raccontare la sua storia, molti non gli credettero. Ma lui si ostinava a raccontarla, perché voleva che il mondo sapesse chi gli aveva salvato la vita. Per questo, molti anni dopo, nel 1983, scrisse un articolo su una rivista dei veterani francesi, per saldare il suo debito di riconoscenza. Ma ciononostante, molti continuarono a non credergli. Però nel 2005 la sua storia fu confermata, quando il celebre cantante algerino, Salim Halali, morì all’età di 85 anni. Halali si era trasferito giovanissimo in Francia, e lì divenne famoso per la sua voce, ma pochi conoscevano il suo passato. Eppure, alla sua morte, venne fuori la sua storia di sopravvissuto durante la Seconda guerra mondiale, una storia molto simile a quella di Assouline. Erano infatti entrambi ebrei algerini, entrambi in pericolo nella Francia nazista della Repubblica di Vichy. Ed entrambi si salvarono grazie al signore nella foto a destra : Si Kaddour Benghabrit, il Rettore della grande Moschea di Parigi. Benghabrit (di origine algerina ma che da anni ormai viveva in Francia dove era molto stimato), infatti, accolse centinaia di persone in difficoltà, nei sotterranei della Moschea per nasconderli dai rastrellamenti dei nazisti. Non solo: per proteggerli e permettere loro di fuggire, Benghabrit (probabilmente aiutato da una rete di partigiani algerini) falsificò centinaia di documenti, facendo passare per musulmani molti ebrei, uomini, donne e soprattutto bambini. Grazie a questo stratagemma Assouline riuscì a fuggire e a unirsi alla Resistenza francese, e Halali potè sopravvivere agli anni della guerra.Non si sa esattamente quante persone si siano potute salvare in questo modo. Alcune fonti parlano di circa cinquecento, altri ritengono che furono circa 1600. Ma in fondo non è poi così importante tenere una contabilità precisa, perché chi salva una vita salva il mondo intero. E anche se fosse stata solo una, la vita salvata, sarebbe comunque una bella storia di altruismo e solidarietà. Ma soprattutto una storia di speranza e fiducia negli esseri umani, che in certe occasioni riescono mettere umanità e fratellanza avanti a tutto il resto.

🦋La farfalla della gentilezza 🦋
(Nel libro di Robert Satloff, “Tra i giusti. Storie perdute dell’Olocausto nei paesi arabi”, Marsilio 2008, c’è un capitolo dedicato a Benghabrit e alla sua attività nella Grande Moschea di Parigi).

1.10.21

"Che il Signore ti protegga, Maryan", scritto da un'amica israeliana, dice tutto.Maryan Ismail da oggi è imam, la prima in Italia nel suo genere. Amica degli ebrei, tenacemente ostile a integralisti e Fratelli musulmani

da il tulipano gruppo facebook gemello della nostra pagina facebook ho trovato questo post "Che il Signore ti protegga, Maryan", scritto da un'amica israeliana, dice tutto.
Maryan Ismail da oggi è imam, la prima in Italia nel suo genere. Amica degli ebrei, tenacemente ostile a integralisti e Fratelli musulmani ("non passeranno" è il suo motto), Maryan è una musulmana che si batte per un islam diverso. Liberale o democratico. Compatibile con lo Stato di diritto. Io non ho mai amato né usato molto l'espressione "musulmano moderato": fa pensare a qualcuno che è musulmano solo "un po'", e sembra suggerire che i musulmani veri, i musulmani pienamente tali, siano i fanatici. È il contrario, in realtà. Nessuno è più musulmano di Maryan, e dalla sua fede tira fuori il meglio. Non è facile. Non sono in molti. Non è comodo, né sicuro.
Maryan avrebbe potuto strappare. E invece vuole tessere, vuole cucire qualcosa. O al contrario avrebbe potuto tacere, "accasarsi" comodamente fra le braccia dell'islam politico egemone, quello finanziato da chissà chi (sappiamo), quello coccolato dall'Unione europea e riverito in ogni sede. Poteva mettere su un bel velo 🧕
sarebbe stato pittoresco quanto basta per ottenere inviti televisivi, servizi, incarichi e riconoscimenti. Poteva farlo. Ma avrebbe tradito la sua storia, il nome di suo fratello ucciso da Al Qaeda, e le sue convinzioni. Ha scelto la strada più difficile. "Sono una donna che non si fa velare o zittire" ha detto una volta, a Milano. Questa è una donna coraggiosa, e non ha scelto la sicurezza e la comodità. Correndo dei rischi, ha scelto la libertà. E nel giorno in cui in Tunisia viene incaricata una premier donna, tutto ciò assume un significato particolare. Maryan Ismail, che il Signore ti protegga. Non passeranno
Incuriosito sono andato sula sua bacheca facebook , ne trovate nelle ultime righe dell'articolo sopra l'url ( indirizzo ) , ed ho trovato quest articolo di Alberto Giannoni del https://amp.ilgiornale.it/news/ del 29 Settembre 2021 - 07:51
precisazione prima dell'articolo

a chi mi dice che mi contraddico con quanto espresso precedentemente qui in questo post e sui social dico solo questo : Dialogo, confronto e scambio culturale, sono le basi della comunicazione tra le persone e un ottima " arma " per evitare o ridurre le guerre ed i conflitti

Maryan Ismail: «Orgogliosamente musulmana, ma l'islam si apra e si attualizzi»


La prima donna imam africana e liberale. Maryan Ismail fa un altro passo avanti. Orgogliosamente musulmana e tenacemente ostile agli integralisti, sorella di un diplomatico ucciso dalle forze localqaediste, dopo anni di impegno civile questa coraggiosa italo-somala milanese ora ha in mano il «diploma» di «imama» rilasciato dall'Università di Padova. Molto più di un attestato formale.


Pochi giorni fa, Maryan Ismail ha superato a pieni voti - con lode - l'esame finale del «corso per imam e ministri di culto musulmani», riconosciuto dal ministero dell'Interno nell'ambito della tanto invocata preparazione dei ministri del culto italiani, per evitare gli «imam fai da te», più facilmente veicolo di discorsi d'odio e radicalizzazione. «L'ho fatto - spiega al Giornale - perché, come previsto dal patto col Viminale, è necessario uscire dalla improvvisazione di questi personaggi che non si capisce bene da dove arrivino e come». Maryan non è la prima «imama» in assoluto, ma è la prima che in Italia ambisce a guidare la preghiera. «Il divieto della preghiera non è contemplato - spiega - ma le donne sono state via via escluse. Eppure oggi abbiamo esempi di donne imam in America e in Germania. L'Italia è un laboratorio interessante, possiamo costruire qualcosa di importante e iniziare a cambiare, ed è essenziale che ci sia una partecipazione delle donne. Le donne vanno già in moschea, ma oggi sono invisibili. Una moschea co-gestita potrebbe anche essere più rispettosa di tutti. Radicalizzazione e jihadismo sono anche l'effetto perverso della separazione, del purismo, delle suggestioni sull'uomo forte musulmano». Quella di Maryan Ismail è una figura importante. Cinque anni fa ha lasciato il Pd, accusandolo di aver scelto un islam «oscurantista». «La gestione dei rapporti con l'islam a Milano - riflette ancora - negli ultimi anni è stata fallimentare. L'approccio è stato divisivo: è improponibile un dialogo solo con una parte, occorre aprirsi, mettere al centro le donne, le minoranze, la laicità dello Stato».
Quella di Maryan è una battaglia senza strappi con la fede, anzi è ostinatamente orientata a tessere la possibilità di un islam rispettoso dello stato di diritto e della Costituzione. Un'imam donna incarna la speranza di questo cambiamento. «Sul tavolo - dice oggi - ci sono ancora questi temi e le linee guida per la formazione di un islam europeo sono uno strumento per risolvere i problemi che conosciamo: la poligamia, una lettura contraria ai diritti delle donne, compreso il fatto che possano esser picchiate - perché la tradizione di una lettura distorta questo insegna - e poi i matrimoni combinati e forzati, la negazione del diritto all'istruzione e altro ancora». «C'è il mio impegno perché si cambi - conclude - da qualche parte bisogna pur iniziare. Non basta dire che l'islam è una religione di pace rimuovendo i problemi, tiriamo fuori questa pace, accettiamo la realtà e dialoghiamo con la realtà cercando la via giusta nella pratica»


1.5.19

la femminista ebrea e la teologa islamica nel giornale del papa

Un esempio di #condivisione e di #dialogoreligioso un antidoto si fondamentalisti e alle violenzenelnome di Dio o della sua diversa interpretazione che ciascuna confessione /religione tende a dare. Da Repubblica del 2.5.2019

  L'immagine può contenere: 3 persone, persone che sorridono

23.2.19

mala tempora currunt .A Radio tre si parla di Primo Levi e alcuni ascoltatori protestano. "Basta con gli ebrei, non fate politica"





   da  repubblica  22\2\2019

La conduttrice Loredana Lipperini spiega sul suo profilo la scelta di leggere i commenti intolleranti arrivati durante il programma Fahrenheit. La Comunità ebraica di Roma: "Antisemitismo ora anche da ambienti dove non aveva mai preso piede"

Radio Tre, si parla di Primo Levi e ascoltatori protestano: "Basta con gli ebrei, non fate politica"


La conduttrice del programma culturale Fahrenheit su Radio Tre Loredana Lipperini denuncia l'intolleranza di alcuni ascoltatori nei confronti degli ebrei. Ieri durante la puntata si è parlato di Primo Levi. Sono arrivati alla redazione alcuni messaggi di chi diceva "basta con questi ebrei" oppure "dovete fare cultura, non politica". Ma la conduttrice racconta in un post su Facebook come lei e il resto della redazione abbiano scelto di leggere comunque i messaggi, di pubblicarli. "Perché questa è la realtà, scrive. Ed è indispensabile conoscerla...per combatterla".


Loredana Lipperini
Giovedì
Abbiamo parlato dunque di Primo Levi e dunque sono arrivati messaggi di chi diceva "basta con questi ebrei" e "dovete fare cultura, non politica". Rispetto a qualche anno fa, un peggioramento: questi sms arrivavano quando parlavamo di rom. Dunque la platea dell'odio si allarga. Comunque li ho letti, li abbiamo pubblicati. Non è tolleranza, è esposizione della realtà. Questi sono ascoltatori di radio tre. Amano i libri e la musica, ma non vogliono sentir parlare di ebrei. Che piaccia o no, è la realtà, e penso sia indispensabile conoscerla. Per quanto mi riguarda, dismessi i panni della conduttrice, aggiungo: per combatterla.

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Mentre dalla Comunità Ebraica di Roma fanno notare che "gli atti di antisemitismo sono sempre più frequenti e provenienti da ambienti dove si riteneva che l'antisemitismo non avesse ancora preso piede. Come se il lavoro sulla memoria di questi anni non fosse mai stato fatto. I social, poi, sono diventati lo strumento peggiore attraverso cui diffondere le tesi più assurde senza alcun controllo, nonostante le denunce fatte in questi anni".


10.2.19

CI STANNO INONDANDO PASSANDO DA TUTTI I PORTI DI QUESTO PAESE NON LO DISSE SALVINI MA .....

A pronunciare questa frase terribile non è stato Matteo Salvini bensì un giudice inglese della prima metà del XIX secolo, Herbert Metcalfe, il quale condannò ai lavori forzati tre ebrei che si trovavano in Inghilterra, rei di essere apolidi.

  da  http://infocontrovento.altervista.org/



Ma come mai quei tre ebrei si trovavano in Inghilterra? Come mai erano considerati apolidi? Come mai un giudice inglese si sentì autorizzato a parlare con questo disprezzo? Per capirlo dobbiamo parlare di una conferenza, la conferenza di Evian, che abbiamo dimenticato troppo in fretta.
Nel 1938 il presidente statunitense Roosevelt convoca una conferenza, che si tenne ad Evian in Francia, per decidere la sorte degli ebrei tedeschi, ormai in gravissimo pericolo a causa delle leggi di Norimberga del ’35, leggi che condannarono migliaia di ebrei tedeschi a diventare apolidi e nemici della razza ariana.
In questi anni, dal 1935 al 1938, lo spettro dell’antisemitismo coinvolge oltre che la Germania anche l’Austria, l’Ungheria, l’Italia, la Romania e la Polonia: salvare gli ebrei dovrebbe essere, per gli stati rimasti democratici, un dovere morale e storico; inoltre una ripartizione equa degli ebrei in questi Stati europei non rappresenterebbe un evento epocale in quanto si tratterebbe di salvare essenzialmente gli ebrei tedeschi gli unici che hanno la possibilità di “scappare” per vie legali.
Ma gli stati democratici non vogliono ospitare gli ebrei ed anzi fanno di tutto per impedir loro di passare le frontiere: La Svizzera decide di apporre un J sui passaporti degli ebrei per impedir loro di rimanere a lungo in Svizzera, l’Inghilterra, come abbiamo visto, si rifiuta di considerare gli ebrei come profughi in cerca di salvezza, la Francia ,che vanta tradizione antisemite di antichissima data, introduce, nel 1932, delle soglie massime di migranti da far entrare nel Paese; l’opinione comune è che gli ebrei possano arrivare a togliere il lavoro ai lavoratori autoctoni ed addirittura, con una vigliaccheria imbarazzante, l’Australia arriva a sostenere di non voler accogliere gli ebrei per la precisa volontà di evitare la diffusione dell’antisemitismo nel paese dei canguri.
Gli Stati democratici occidentali si dimostrano totalmente privi di volontà di salvare gli ebrei, gli unici stati che decidono di salvare gli ebrei sono infatti la Bolivia e Santo Domingo; successivamente la Francia arriverà a riportare in Germania gli ebrei in fuga dal nazismo, gli USA accetteranno 85mila richieste su 300mila richieste ricevute, il Canada chiuderà i porti ad un mercantile con 900 ebrei a bordo che era riuscito a salpare da Amburgo, l’Inghilterra per anni insinuerà, attraverso la grande stampa, una corresponsabilità del popolo ebraico nella situazione che si era venuta a creare, l’Italia, come sappiamo, promulgherà le leggi razziali condannando a morte migliaia di ebrei che si consideravano a tutti gli effetti italiani.
Raccontare questa storia ha per noi un obiettivo ben preciso ossia far capire alla cittadinanza che la Shoah, ossia una delle più grandi stragi perpetuate in Europa ai danni di un gruppo umano ben preciso, non è solo la camera a gas, talmente terribile da non essere più storicamente “ripetibile” ,bensì la Shoah è anche la burocrazia che in maniera inflessibile ha rispedito in Germania gli ebrei che cercavano rifugio in Francia, la Shoah è anche la vigliaccheria della Svizzera che non ha concesso ospitalità agli ebrei per non inimicarsi la Germania, la Shoah è anche la banalità del male di migliaia di cittadini che hanno preferito bollare gli ebrei come portatori di disordine, la Shoah è anche la politica della meschinità che ha preferito unire i cittadini contro un nemico comune.. tutte queste cose, al contrario della camera a gas, sono ripetibili anche nel XXIesimo secolo.. anzi qualcosa di molto simile è già in corso.


ma  la  gente   ,  o  almeno la  maggior  parte  ,   non lo capisce    eo non vuole  capirlo  .   forse  quando  sarà  troppo tardi  

26.1.19

fiamola con la giornata rompi e pulicoscienza del 27 gennaio . non serve una data fissa per ricordare simili brutture

Visto che la  gente  si  sofferma  sul  titolo   e crede  chissà   cosa   magari l'opposto  di quello che  l'articolo dice , chiarisco  subito che  il  mio post d'oggi  ha  volutamente  un titolo   provocatorio   .  Infatti non  intendo negare  o smettere  di ricordare il  genocidio    nazista  cioè   la  shoah  o    olocausto  che dir  si voglia  ma  evitare      che    la   con il continuo parlarne    per  lo più  in maniera  ipocrita      visto  che    non  si  ricorda  e    non s'affronta  :  1)  i rapporti che  tali ditte  ed  industrie   alcune   ancora  attive  hannno  avuto  con  il regime  hitleriano  e     con  il  suo progetto di  soluzione  finale   ., 2)  il silenzio ambiguo  infatti  cosi  come  mai   non  ha  ancora  aperto    i  suoi archivi   per  il  periodo    dal 1920 al  1948   e    ne  favori  poi la  fuga  dall'europa   di molti esponenti  . Ma   allo stesso tempo  lavoro  per  nascondere  famiglie  ebree   e dei esponenti Nessuna descrizione della foto disponibile.dell'antifascismo    in silenzio    per  paura  di ritorsioni   dalla Germania  nazista   e  dal regime fascista (  o quello che  ne  rimaneva   dopo  il  25 luglio  1943  )   da  parte del  vaticano  . 3 )  come mai  se  gli alleati russi compresi   sapevano   non fecero nulla  ,  neppure  tentarono  di bombardare    gli ingressi ferroviari ai campi   di transito e  di sterminio  .,  Addirittura  nel  1939    respinsero il transatlantico tedesco Saint Louis, che con a bordo oltre 900 passeggeri ebrei in fuga dalla Germania nazista, fu respinta da Cuba, Usa e Canada e dovette tornare in Europa, malgrado i coraggiosi tentativi del capitano Gustav Schroeder di trovare una soluzione qui  tutta la  storia)
Ma soprattutto  si  parla  al 90 %   di un unico  olocausto  \  genocidio  ovvero   quello degli ebrei  come   se  nei lager  e  nei campi  nazifascisti   ci  fossero stati  solo loro nei lager    e nei campi nazi fascisti o e  nelle camere  a  Gas .  Come  se  esistessero      genocidi  di serie  A  e  di serie B. Infatti   come già  dicevo   nel post   <<olocausto o  shoah    sempre  genocidio ed  olocausto si tratta     basta  questioni    di lana  caprina  e   ricordiamo  senza   inutili distinzioni  "bambinesche "  >> 
 Lo so  che    cosi  m'attirerò  attacchi  e  critiche   tipo   questa 

Un altro olocausto di cui non si parla ci si concentra solo su quello degli ebrei
TOPBUZZ.COM
Torna in libreria "Gli uomini con il triangolo rosa", il libro dello studente universitario, amante di un kapò, Heinz Heger che nel 1972 per la prima volta rife
Commenti
  • ****** Condivido il link, non il tuo commento
    • Giuseppe Scano  *****ok . La verità è scomoda .allora come ti spieghi che in TV o sui giornali quando si celebra la settimana della memoria e il.27 gennaio si parla solo di Shoah e non degli altri olocausti /genocidi come quello dei rom , dei gay , testimoni di Geova . Insomma esistono celebrazioni di serie A e serie B
    • ******* Giuseppe Scano Ma che c'entra, a me verità scomoda non lo dici perche perché io non ho mai nascosto niente. Il punto è un altro. Non si può parlare di tutto e del contrario di tutto. Il 27 gennaio è degli ebrei. E gli ebrei sono il simbolo di tutti gli altri. Infatti io NE PARLO, ma li tengo distinti. O prima o dopo. Non si tratta di serie A e di serie B, si tratta di capire. Certo che parlare di "serie" riguardo a stragi del genere è rivoltante.
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ma io duro e granitico come sono continuerò imperterrito a parlare d'entrambi perché : 1) non esistono genocidi più importanti o meno importanti , 2) tutti nella loro diversità culturale sono passati per un cammino non solo e alcuni addirittura sopravvissuti alla soluzione finale .
E quindi tutte le vittime dell'assurdo ed aberrante genocidio , pur nella loro diversità e specificità , meritano d'essere ricordati alla stessa maniera senza nesuna distinzione di etnia , identità e religione .
questa è anche la risposta    all'elucubrazione che mi facevo nel precedente post : << dopo la citazione twitteriana del senatore Elio Lannutti dell’infame falso storico dei Protocolli di Sion mi chiedo vale ancora la pena parlare della shoah \ olocausto ? 
Ora     cio   non significa    che   non  bisogna  ricordare   tali  nefandezze   e  orribili  fatti   ma un conto   è  farlo   sempre  non importa  come  o  quando  un altro  è   farlo a  date  fisse  . Infatti  è  per  questo  che  cerco  di  farlo ,  combattendo contro  il  mulini a   vento  come  un donchisciotte 


indipendentemente  dalla   data   ormai  diventata  settimana   ,della memoria  e   con articoli   poco  noti (  infatti i  miei post  hanno  ottenuto pochissime letture nnostante  il blog  sia  collegato    configurato  con i social  : G+ o  meglio Google+  Facebook  , Twitter   )   o insignificanti per  i media ufficiali  .Quindi ecco  che per la giornata del 27  preferisco  







piuttosto    simili   commenti


Francesco Abbruzzese‏ @F_Abbruzzese

In risposta a @RaiNews e @_Carabinieri_

BASTA... Con le celebrazioni della shoa... ogni occasione è buona, ormai un 30% dei giorni dell anno ci sta in modo o nell altro la shoa. Basta Buonismo, basta cazzate.

Alcuni crederanno    che   condivida  tali   pensieri  . Invece  NO   sono :  contento ,  orgoglioso ,  consapevole , perchè   come  mi hanno scritto   in un comento ad  un mio post  su  facebook
Flavy Fois Giuseppe Scano La consapevolezza e' importante..😉 Peggio ancora è chi crede di essere sano e non lo è. 😂😂😂😂 Al giorno d'oggi trovare uno sano è un'impresa.





di ricordare e parlare contro la virulenta ed mai morta , vedere un parlamentare m5 che cita attualizzandoli protocolli di sion il falso storico usato come base dallo stesso nazismo i protocolli dei savi di sion






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