Il racconto della mia amica e compaesana ma d'adozione Genovese Giulia ***** alias sui social Giulia Acerba siu facebook o giuliaacerba83 su Istagram conferma che spesso come ho raccontato qui o sui social la mia esperienza si ottiene a volte con meno sforzo e più facilità la stessa cosa che sui social trovi con ritardo . Infatti i vecchi sistemi a volte da soli altre volte inegrati , con nuove tecnologie sono efficenti . Infatti come dicevo nel titolo essere all'antica ( o jurassici come dice mia nipote ) non sempre è da snob o da nostalgici dei bei tempi andati quando per cercare una cosa o lavorare dovevi faticare ma anche i suoi pregi e i suoi vantaggi vedi post sotto
Ho pensato, mentre mi veniva incontro, ecco adesso mi chiede dei soldi.
- Ciao, scusa ti posso chiedere un favore? Mi fai fare una chiamata, posso usare il vivavoce.
Allora, nella sua domanda lei ha messo le mani avanti come per dire “lo so che pensi che ti rubi il cellulare,
ma mettiamo il vivavoce così lo tieni tu in mano”.
Questa ragazza indossava uno di quei giubbotti che hanno un grande tascone davanti.
Dal tascone spuntava una siringa, dentro la sua confezione.
Aveva gli occhi chiari, la mascherina un po’ abbassata, le mani sporche e il corpo spento.
Mi son fatta dettare il numero, chiamiamo con il vivavoce e niente, non rispondeva nessuno.
Poi mi ha chiesto se poteva riprovare e le ho dato il cellulare in mano.
Nello specifico, il mio cellulare è un Nokia da 29 euro.
E allora mi è venuto spontaneo dirle:
- ma tienilo pure tu in mano, il tuo coraggio ci vuole a prendermelo!
(e credo che questa frase non suoni benissimo in italiano, temo di averla tradotta pari pari dal gallurese “lu coraddhiu toiu vi ho a piddhammillu!)
E lei mi fa:
-eh, sì in effetti…
Neanche alla seconda chiamata hanno risposto, mi ha restituito il cellulare e mi ha salutato. Le ho chiesto:
- ma se mi richiamano cosa dico?
- di’ che era la Betti.
Ci ho pensato tanto durante il giorno, avrei voluto chiederle tante cose, della sua vita con le siringhe in tasca. Forse anche lei avrebbe voluto chiedermi perché non avevo uno smartphone.
Ho un rapporto di amore e odio con la tecnologia e quindi alterno Nokia a smartphone in maniera disordinata. Perchè fondamentalmente avere internet nel cellulare mi fa perdere tempo e i gruppi whatsapp mi fanno venire l’orticaria quindi ne ho pochi, ma buoni. E la sveglia del Nokia funziona anche se lo spegni senza stare a schiacciare mille impostazioni. Secondo me un Nokia dovremmo averlo tutti, da usare un maniera più o meno costante. Fa molto preistoria, ma pulisce un po’ il cervello e le mani.
Giulia Acerba