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22.5.25
la nuova legge sulla caccia una cambiale pagata ai cacciatori e alle lobby venatorie
7.3.24
DIARIO DI BORDO N° 37 ANNO II .dubbi , falsi moderati , marchette elettorali , fregature della propaganda ,elemosine di stasto , repressione del dissenso , truffa truffa verità,
fonti il fatto quotidiano e the social post
Ppe . i centristi si rimangiano i Green Deal di Von der Leyen e sposano il modello Sumak per i mgranti in Ruanda . Se questi sono i moderati cosa resta alle destre ?
Bonus mamme, la beffa: più Irpef e a rischio l’assegno unico

Mamme sul piede di guerra. Il motivo è presto detto: le le lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato hanno scoperto che il “bonus mamme” introdotto quest’anno vale molto meno di quanto sbandierato dal governo Meloni. Perché dipende da quanto guadagni: viene mangiato dalle tasse e rischia di compromettere altri aiuti, facendo salire l’Isee.
Il Bonus mamme
Inserito nella seconda manovra del governo Meloni, il bonus in realtà è una decontribuzione. Equivale cioè a uno sconto dei contributi previdenziali versati ogni mese all’Inps dalle lavoratrici dipendenti con contratto stabile fino a un massimo di 3 mila euro lordi annui, ovvero 250 euro lordi al mese (ma la pensione futura rimane intaccata: copre lo Stato). La misura, ricorda Repubblica, vale per il triennio 2024-2026 in favore delle madri con tre o più figli, di cui almeno un minorenne. E per il solo 2024 anche per le madri con due figli di cui almeno uno sotto i dieci anni. Non c’è un limite di reddito. Ma un limite dello sconto, come detto. La platea potenziale delle beneficiarie è di 681.335 mamme, secondo la Ragioneria: 570 mila con due figli e 111 mila con tre o più.
La beffa fiscale
A conti fatti, le mamme, si aspettavano 250 euro in più, anzi 500 euro aggiuntive, visto che è stata pagato anche il mese di gennaio. Non è andata così per due motivi.
Primo motivo, spiega Repubblica, i 250 euro rappresentano un valore massimo, non è una cifra fissa e corrisponde a una retribuzione lorda da 2.692 euro. Sarebbe meglio ragionare in termini percentuali: lo sconto vale il 9,19% della retribuzione lorda, fino a un massimo di 250 euro. Quindi varia con la retribuzione. Per le lavoratrici con stipendi da 1.000 euro lordi al mese, il bonus vale circa 92 euro lordi.
Secondo motivo, la decontribuzione fa salire il reddito imponibile lordo su cui poi calcolare le tasse (Irpef nazionale e locale): il bonus netto è per forza di cose più basso. Quindi quando si dice che al massimo vale 250 euro lordi al mese, 3 mila euro lordi all’anno, significa che lo sconto sarà al massimo di 142 euro netti al mese e 1.700 euro netti all’anno.
Il nodo Isee
Ma se il reddito lordo si alza, fa crescere anche l’Isee dell’anno prossimo. C’è il rischio dunque che nel 2025 si abbassi l’importo dell’assegno unico per i figli. E che sfuggano molti altri bonus, dall’asilo alle bollette.
Fa notare la Fisac Cgil che in realtà il bonus mamme si sovrappone al già esistente esonero contributivo, il “taglio del cuneo”. Quindi il governo Meloni ha aggiunto per le mamme solo pochi euro in più. Tra l’altro avvantaggiando solo le lavoratrici stabili e con redditi alti, da 3-4 mila euro lordi. Fuori rimangono le precarie, le autonome, le lavoratrici domestiche.
Caccia, no alla legge spara-tutto della Lega: il Parlamento la fermi
Il centrodestra va all’assalto della legge sulla caccia con l’intenzione di stravolgerla per favorire i cacciatori. Ovviamente a discapito degli animali – che saranno uccisi in numero ancora più elevato – della biodiversità e della sicurezza pubblica. Prima ci ha provato Fratelli d’Italia, addirittura proponendo di dare il fucile in mano ai sedicenni (iniziativa per fortuna ritirata). Ma ora i partiti di maggioranza hanno fatto quadrato intorno alla proposta della Lega. Che cosa prevede? Caccia libera su tutto il territorio nazionale, sette giorni su sette (dunque cancellando i due giorni di silenzio venatorio) per più di cinque mesi, durante i quali non sarà mai garantita la sicurezza per escursionisti e amanti della natura. Caccia in tutte le forme consentite, persino coi visori termici, riduzione delle già ridicole sanzioni contro chi spara in periodi vietati e nei terreni privati vietati alla caccia. E ancora: il gravissimo attacco alle associazioni ambientaliste, il cui prezioso lavoro di salvaguardia della legalità verrà cancellato con un colpo di mano, non potendo più impugnare i calendari venatori delle Regioni di fronte ai giudici amministrativi; l’enorme sanatoria per i bracconieri che trafficano illegalmente (e utilizzano) i richiami vivi per la caccia d’appostamento.A fronte di tutto questo c’è il rischio che la proposta di legge, nel corso dell’iter legislativo, venga addirittura peggiorata con l’approvazione di altri emendamenti. Ecco perché è fondamentale che venga ritirata e fermata. Ma non solo: il documento, oltre a configurarsi come incostituzionale (l’articolo 9 della nostra Costituzione si pone a tutela degli ecosistemi e degli animali), viola le direttive dell’Unione europea. Significa che in caso di approvazione, sull’Italia penderebbe la spada di Damocle di una procedura d’infrazione, cioè una sanzione da pagare coi soldi pubblici: soldi di tutte le cittadine e di tutti i cittadini.Alla petizione lanciata da il Fatto Quotidiano aderiscono le associazioni Animalisti italiani, Anpana, Cabs, Enpa, Gaia, Lac, Lav, Leal, Legambiente, Leidaa, Lipu, Lndc, Oipa, Pro Natura e Wwf. Salviamo gli animali, gli ecosistemi e la natura: no alla caccia senza regole, il Parlamento blocchi la proposta di legge del centrodestra.
7.1.20
Andrea Altea, assessore di Aggius, è morto durante una battuta di caccia. Il post choc di un medico vegano pugliese: “Ha avuto quello che lui aveva riservato ad un altro essere vivente”un tempo

Andrea Altea, assessore ucciso durante caccia cinghiale/ Sardegna, colpito da fucile

Premetto che come
Elisa Mascia Antonio Tamburrano la caccia può anche far schifo molti sono contro ma non si permettono di augurare la morte a dei cacciatori perché fanno qualcosa che non ci piace. O esultare per la morte di quest'uomo poco importa se aveva una famiglia vero!?
uno dei commenti civili che ho trovato sula sua bacheca io non amo la caccia, ma rispetto le persone : che praticano la caccia sia che la praticano come sport anche se non capisco come si possa chiamare sport spare sugli animali , sia tradizionalmente cioè contro gli animali in sovrannumero ( come i cinghiali ) e che danneggiano , quel poco che ancor a rimane di campagne e d'allevamenti non intensivi \ industriali ancor di più quando succedono disgrazie,sia che la praticano come sport . ciò che lei non ha fatto, mancando di rispetto a questo ragazzo di 43 anni tanto meno ai suoi familiari, si vergogni !!!! L'unico... da tastiera e '"stato lei nel momento che ha scritto quel post!!.Passando perchè i coglioni non stanno mai da una parte sola allo stesso livello degli ebeti che l'hanno insultata .Capisco la sua apatia e il suo non provare un briciolo di pietà verso i carnefici degli animali cioè i i cacciatori in questo caso ma un po' di silenzio o meglio collegare il cervello alle mani non avrebbe fatto male e le avrebbe evitato : la cancellazione ( meno male che lo hanno salvato ) del suo post originale sia di questo ( la toppa è peggiore del buco )
Pasquale Mario Meleam Bacco è con Dal Torinese Vincenzo e altre 37 persone.
Ieri alle 11:38 ·
LA CACCIA, IL MEDICO E I COGLIONI DA TASTIERA
Facebook ha cancellato il mio post sulla caccia, anche in seguito alle segnalazioni dei signori cacciatori.
Questi signori in privato mi hanno augurato la peggiore morte, a me, amici e vegani in genere.
Questa gentaglia non è abituata a rispettare le opinioni altrui, perché i cacciatori sono abituati ad uccidere e trucidare altri esseri viventi senza nessuna difesa (tra mille sofferenze).
Quindi questa gente, in campagna, mentre fuma, piscia, scorreggia e parla di fica, si DIVERTE ad uccidere altri esseri viventi.
Ogni tanto si sparano tra di loro e si ammazzano, provando cosa significa essere sparati. E questo mi dovrebbe dispiacere? Beh no, non mi dispiace affatto.
A me i cacciatori fanno schifo e non sarò mai dispiaciuto per la morte di uno che per “sport” uccide e causa atroci sofferenze ad altri esseri viventi.
E se avete le palle mettete in pubblico quello che mi avete scritto in privato. Sperando in un mondo con sempre meno cacciatori, vi saluto.
Ogni tanto si sparano tra di loro e si ammazzano, provando cosa significa essere sparati. E questo mi dovrebbe dispiacere? Beh no, non mi dispiace affatto.
A me i cacciatori fanno schifo e non sarò mai dispiaciuto per la morte di uno che per “sport” uccide e causa atroci sofferenze ad altri esseri viventi.
E se avete le palle mettete in pubblico quello che mi avete scritto in privato. Sperando in un mondo con sempre meno cacciatori, vi saluto.
qua con annessi insulti e minacce di altrettanto coglioni che so'abbassano al suo livello . ecco quindi che un po' di silenzio non avrebbero guastato . Quindi concludo questo mio post suggerendole , tanto buddismo e vegan hanno molto in comune , diventi buddista cosi potrà sia continuare ad essere vegano ed a rispettare gli altri evitando la prossima volta di : cagare fuori dal vaso ed risposte minacciose di altri coglioni
7.7.16
Trento Cacciatrici e «modelle»: gli insulti corrono sul web Una delle doppiette che aveva posato per il calendario 2016 ha denunciato i commenti alle foto su Facebook ritenuti diffamatori e anche minacciosi
da http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/trento/cronaca/2016/07/07/news
Cacciatrici e «modelle»: gli insulti corrono sul web
Una delle doppiette che aveva posato per il calendario 2016 ha denunciato i commenti alle foto su Facebook ritenuti diffamatori e anche minacciosi
Una denuncia contro la quale la procura ha chiesto l’archiviazione ma il legale ha presentato opposizione aggiungendo altro materiale a quanto già depositato a gennaio quando era stata presentata la querela.
Ma per spiegare la vicenda è necessario fare un passo indietro al novembre dello scorso anno quando il gruppo cacciatrici trentine presenta (e non si trattava della prima edizione) il calendario. Cercando su Facebook la notizia della loro iniziativa si sono imbattute nel profilo di un trentino (animalista) e soprattutto nelle sue riflessioni pesanti e anche in qualche modo grevi. Seguite da commenti di altri utenti del social network dello stesso tenore.
Con paragoni con i calendari dei camionisti con gli pneumatici sostituiti dai fucili. Oppure frasi come «vogliamo parlare delle “donne” (le virgolette sono dell’autore del post, ndr) di questa provincia succhiasoldi. A parte che sono una più.... dell’altra, (...) la cosa allucinante è che sono delle assassine».
Una frase fra le tante che riportiamo per far capire il tenore degli interventi. Corredati da alcune immagini del calendario presentato nei giorni immediatamente precedenti.
Ma a spingere una delle cacciatrici a presentare la denuncia sono state quelle frasi che lei ha avvertito come una minaccia diretta alla sua attività commerciale e ai suoi clienti. Con la promessa di un’attività di boicottaggio. Che, nei fatti, non si sarebbe mai tramutata in azioni «reali».
Pensieri e frasi che hanno causato nella donna un profondo stato di malessere tanto da spingerla ad affidarsi
ad un legale per veder condannati chi l’aveva diffamata e minacciata. Una denuncia per la quale, come detto, la procura ha chiesto l’archiviazione e ora la «palla» passa al giudice che dovrà esprimersi sull’opposizione all’archiviazione che è stata presentata dal legale della cacciatrice.
29.7.15
Walter Palmer UN VOLGARE ASSASSINO.
Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO
Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...
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