Nonostante abbia votato si ( alcuni anche con riserva non ricordo più con precisione quali fra i quattro ) al referendum sulla procreazione assistita,perdendo ( chi mi segue da quand il blog si chiamava cdv.splinder.com lo ricorderà ) com- pagni di strada \ di viaggio favorevoli all'astensione imposta,sono dubbioso su tale decisone che intende intrapendere questa signora
da http://www.leggo.it del 23\2\2015
La scienza compie passi da gigante e una donna potrà diventare mamma e
nonna nello stesso momento dando alla luce un solo bambino.
Una donna inglese di 59 anni ha chiesto al tribunale di essere
sottoposta a una procedura di fecondazione assistita utilizzando gli
ovuli della figlia morta circa 4 anni fa all'età di 20 anni a causa di
un cancro all'intestino. La ragazza aveva congelato gli ovuli nella
speranza di poter guarire e avere un giorno dei bambini.
La donna sostiene che fecondare quegli ovociti, da un donatore esterno,
sarebbe stato l'ultimo grande desiderio della figlia scomparsa e lei si è
detta pronta a portare in grembo questo bambino.
Come riporta anche il Mail,
se questa procedura dovesse essere approvata dal tribunale si
tratterebbe del primo caso al mondo. Anche se dovesse vincere la sua
battaglia legale nessuna clinica nel Regno Unito ha deciso di accettare
questo caso e la 58enne avrebbe deciso di emigrare negli Stati Uniti dove una clinica di New York potrebbe effettuare l'intervento al costo di 60 mila sterline.
La questione su cui si dibatte è di natura etica, morale, legale e
scientifica, perchè oltre le leggi e i modi di pensare secondo i medici
la procedura medica alla quale vorrebbe sottoporsi la donna è piena di
difficoltà, con probabilità di successo basse e il rischio di
complicanze che potrebbero essere anche letali.
E poi secondo
http://www.huffingtonpost.it/2015/02/23/mamma-nonna_n_6733950.html Diventare mamma e nonna contemporaneamente, dando alla luce il suo
stesso nipote. E' la controversa battaglia che sta combattendo una donna
inglese di 59 anni, su cui con ogni probabilità si
ritroverà a decidere
l'Alta Corte. La donna chiede infatti di essere sottoposta a una
procedura di fecondazione assistita utilizzando gli ovuli della figlia
morta ventenne 4 anni fa, congelati dalla ragazza nella speranza di
guarire dal cancro all'intestino che l'aveva colpita e di poter un
giorno avere un bambino.
L'aspirante mamma-nonna, che per
fecondare gli ovociti ricorrerebbe a un donatore esterno, sostiene che
questo è stato l'ultimo desiderio espresso dalla figlia prima di morire.
Se riuscisse a realizzare il suo sogno, sarebbe protagonista di un caso
unico al mondo.
La storia è stata raccontata dal '
Mail On Sunday'
e ripresa da vari media britannici, senza divulgare nomi. Al momento,
si spiega, nessuna clinica britannica ha accettato la richiesta della
donna che insieme al marito, 58 anni, vorrebbe emigrare negli Stati
Uniti dove
una clinica di New York potrebbe effettuare l'intervento. Prezzo
stimato: circa 60 mila sterline. Ma la Human Fertility and Embryology
Authority (Hfea) ha rifiutato alla coppia il via libera all'esportazione
degli ovuli negli Usa, in assenza di una volontà messa per iscritto
dalla figlia della donna prima di morire. La
madre si starebbe quindi preparando a procedere per vie legali.La
Hfea non entra nel merito del caso, ma manifesta solidarietà per il
dramma familiare e conferma che sulla vicenda sarà sentita la Corte
Amministrativa, divisione dell'Alta Corte, in una data ancora da
stabilire. La procedura medica alla quale vorrebbe sottoporsi la donna
viene considerata irta di difficoltà, con probabilità di successo "molto
basse" e il rischio di complicanze "pericolose per la vita".
I miei dubbi sono non perchè essa non abbia il diritto , ma perchè andrebbe contro l'etica . La soluzione migliore sarebbe stato se lei lo avrebbe fatto fare ad un altra donna esterna .