Deborah, Pamela , la ragazza madre di Rogoredo, la ragazza etiope violentata a roma : donne , lasciate sole ,usate , strumentalizzate , sotto silenzio
Pur non essendo femminista e d essendo moto critico verso tali atteggiamenti ( vedere url sotto ) condivido mote delle loro battaglie . Infatti Pur condividendo istanze e lotte ho sempre pensato – e ancora in parte penso – che appartengano a un territorio di rivendicazione esclusivo, che richieda al maschio riconoscimento e impegno, ma gli suggerisca anche di non mettervi il il suo piede invadente e storicamente inopportuno. Insomma almeno nella rivendicazione dei diritti, si riconosca alla donna la prerogativa d i fare a meno di noi, che di quei diritti siamo spesso nemici. A noi il compito di ascoltare e provvedere, per quanto ci compete. Questa volta – però come fa anche Mario Alberto Marchi Giornalista, consulente di comunicazione su il fatto quotidiano in questi giorni – un poco femminista voglio esserlo, perché le cronache recenti offrono uno spunto di riflessione importante, al quale – da maschio – non voglio sfuggire . Quello che più mi ha colpi