Il silenzio di questa camera ha il sapore di fumo secco,di ricordo esperto e senza letto,dopo sbarre e voci confuse,mi ritrovo a vagare negli stessi meandri vagabondi,nel riflesso sempre acceso della ragione altrui.....Cosa voglio non lo so,non lo capisco,vivo nel continuo ripiegarmi in me stesso,nell'ombra sempre accesa del mio infantilismo,non cresco,non muoio,ma non sono eterno.Mi vedo crescere nelle mie lacrime,nelle rughe di mia madre e nelle parole di mio padre,ma lo specchio è sempre lo stesso.Il vuoto che sento dentro è sempre lo stesso,mutuato nel lamento,nell'incomprensione di tutto quello che è esterno,non so,non capisco,non voglio.A volte mi illudo di essere un poeta,uno scrittore,ma è solo una illusione,un'onda in mare che si sperde nella paura di arrivare al porto,leggo altri,leggo molti,ma non li apprezzo,a mia voglia mi voglio fare apprezzare,ma solo sgomento,solo parole sfruttate per adattamento,per ipocrisia,ciò che proviamo ci rende unici e credere di cap