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10.2.17

avere paura o non avere paura della morte ? tanto qualunque sia la risposta essa viene e ci prende per mano

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 Dopo aver   visto   (  lo recensisco prossimamente   ) il  film   :  k-pax  da un altro mondo mi è venuta  la  rifelessione (  vedere  titolo   e discussione sotto  ). Essa  mi ha  ,   dopo  la perdita  ( ovviamente  in  senso  metaforico   e non  fisico  in  quanto non ho più avuto notizie  di  lui  )  di Danilo Pilato    confondatore del vecchio blog  cdv.splinder , permesso  di trovare  anche  se    su facebook   ( a differenza  di quella  con Danilo . P alias  danny   che  era  avvenuta  online   ) un altra    devo solo chiederli   se  li va   di collaborare  anche  qui  se gli  va  



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per  il momento beccatevi questo dialogo avvenuto  fra me  e lei su facebook  






la morte è un qualcosa di cui non abbiamo nessun il controllo , quindi perchè sprecare tempo ed energie ad aspettarla ( tanto quando viene viene ) ed averne paura
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Commenti
Alessandra Marsilii Viviamo come già risorti 
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Alessandra Marsilii Caro Giuseppe, la paura della morte è amica, nel senso che ci da uno dei doni più importanti della vita: la prudenza. Quest'altra amica, a sua volta, ci dona l'equilibrio. Lui, grandioso amico, ci dona ciò di cui non dovremmo mai stancarci: miss logica. Logica x logica senza AMORE PER IL BENE noi non potremmo districarci da quelli che amano il Male... Così, "quando viene viene" si spalancano le porte dell'infinito: una x chi andava per la via del Bene, una x chi brama il Male. Insomma, oltre lo spazio ed il tempo, resta il senso: chi sei. La morte ti completa, l' ESSERE è infinito. Ingannare la mente con la "solfa" che non c'è vita dopo la morte è una immensa troijata tirata in mezzo x non fare i conti con se stessi. Esisti oggi? Sei nell'Universo, detto anche "Cosmo" che significa "Ordine". La nostra unica arma è la libertà, o libero arbitrio: possiamo usarla per ubbidire al buon senso o per essergli nemici. Mi spaventa di più mettermi contro il Signor " Cosmo" e preferisco ...vivere ogni momento come se fosse l'ultimo... x restare nell'aere armonica con "Lui" e non stonare da "scarabocchio"!!!!!!! sono già risorta 
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Giuseppe Scano infatti Alessandra Marsilii è per questo che io dico che non bisogna aver paura della morte . infatti 





1.9.13

Costa Concordia,Morto il pompiere-eroe della Concordia Il pompiere in crociera salvò dal naufragio un paraplegico quartese



prima stanno per mesi e mesi triturandoci i coglioni da mattina e sera con speciali e contro speciali su tale argomento quando se ne deve parlare solo qualche trafiletto in cronaca , scommettiamo se fosse morto Schettino o affondata la nave ne avrebbe parlato nelle prime pagine ? mentre di ciò un articolo per giunta su un giornale locale . 




dall'unione sarda del 1\9\2013



STORIE. Sconfitto da una malattia Paolo Rona, rischiò la vita per Davide Ruggeri
Costa Concordia,Morto il pompiere-eroe della Concordia
Il pompiere in crociera salvò dal naufragio un paraplegico quartese



                                                   Paolo Rona con Davide Ruggeri



Paolo Rona, 49 anni, vigile del fuoco a Pavia, è morto sconfitto da un tumore. Aveva rischiato la sua vita sul gigante della Costa che affondava, per salvare Davide Ruggeri, 48 anni. Maresciallo dell'aeronautica in pensione, costretto su una sedia a rotelle, era stato lasciato solo con la moglie nel fuggi fuggi generale.
Rona non lo aveva abbandonato, lo aveva sollevato di peso e accompagnato sino alla scialuppa. Era nata un'amicizia fraterna e indissolubile. Per questo Davide Ruggeri non è mancato ai funerali del vigile del fuoco che, quando gli salvò la vita, non sapeva ancora di essere malato di cancro.
Il vigile del fuoco di Pavia era in crociera sulla Concordia con la moglie. Salvò il paraplegico quartese abbandonato da tutti. Mercoledì è morto.Le luci erano spente da un pezzo, la nave inclinata su un fianco, quando la notte del 13 gennaio 2012 la voce del comandante Francesco Schettino uscì (troppo tardi) dagli altoparlanti per ordinare l'evacuazione della nave da crociera Costa Concordia, da lui condotta su una “secca” all'Isola del Giglio. Per raggiungere le scialuppe di salvataggio, al ponte superiore, se la diedero a gambe tutti. Quasi tutti. Non lo fece il primo maresciallo in congedo dell'Aeronautica militare Davide Ruggeri, 48 anni, perché reso paraplegico da un tumore pur sconfitto. Non lo fece sua moglie Cinzia Cocco, insegnante elementare di 38 anni, che di andarsene non aveva alcuna intenzione benché lui la implorasse: « Salvati almeno tu, vai ». Lo stesso invito non si era reso necessario per la coppia di amici seduti al loro tavolo, che se l'erano squagliata abbandonando i Ruggeri al loro destino («Li abbiamo cancellati», si amareggia Cinzia). Invece rimase la coppia di sconosciuti in viaggio di nozze d'argento seduta al tavolo a fianco, che non lasciò soli i coniugi quartesi, mentre lei piangeva disperata e implorava: « Non abbandonateci ». Una voce calma la rassicurò: «Mia moglie ora va su, ma io non vi abbandono».Era di Paolo Rona, quella voce: vigile del fuoco a Pavia, 49 anni, rischiò la morte con Cinzia per trasportare Ruggeri con tutta la carrozzina al ponte superiore e per scaraventarlo (letteralmente) sulla scialuppa, dando così inizio a un'amicizia con il suo salvatore che sa più di fratellanza. Poi, raggiunta l'Isola del Giglio, tornò indietro per ripescare altri naufraghi (che salvò) e alcuni dei 32 cadaveri di quella tragedia. Infine, stremato, disse: «Mi fa male un braccio, troppo sforzo».Ancora non lo sapeva, Rona, ma era il dolore di una delle tante metastasi che lo stavano aggredendo, e che mercoledì scorso hanno ucciso a Pavia l'eroe della Costa Concordia, conosciuto in tutta l'Italia perché i coniugi Ruggeri hanno partecipato a numerose trasmissioni delle tv nazionali per raccontare a tutti il suo gesto: l'ultima è stata “Eroi per caso”, con Paola Perego, su Raiuno in primavera. C'erano anche gli altri “eroi” di quella puntata, alle esequie, tra cui un carabiniere che si offrì a una banda di rapinatori in cambio del rilascio degli ostaggi: abbracciava Ruggeri, gli ripeteva “Capisco la tua disperazione”.Ai funerali di Rona, celebrati nella sala partenze del Comando dei vigili del fuoco di Pavia, c'erano migliaia di persone. Una arrivava da Quartu: era Davide Ruggeri, che per la prima volta da quando è in carrozzina ha affrontato un viaggio per conto proprio, lontano dalla sua inseparabile moglie: «Volevo vivere questa emozione senza che Cinzia mi assistesse continuamente, come fa sempre. Volevo essere lì solo per Paolo e pensare solo a lui, e poi volevo superare un ostacolo psicologico: io, disabile, in viaggio da solo. Paolo mi ha dato la forza, mi ha aiutato un'altra volta: ora credo di più in me, in quello che posso fare».Il comandante Giordano, i colleghi, i tanti salvati (anche a L'Aquila terremotata) dal pompiere di Pavia, la sua famiglia che non gli ha permesso di andare in albergo ma l'ha voluto a casa: Ruggeri ringrazia tutti. «Due le emozioni più grandi: il suono delle sirene al funerale e un signore che ha detto a Piera, la vedova, che Paolo aveva salvato suo figlio. Sapeva che un figlio di Paolo è disoccupato, e ha detto che lo assumerà lui. Il mio amico-fratello ha seminato amore, e amore raccoglie. Ora il mio scopo principale è fargli ottenere la medaglia d'oro al valor civile: vivrò per questo».
Luigi Almiento

12.10.12

Le Storie della Sergio Bonelli -IL BOIA DI PARIGI ( soggettio Paola Barbato -disegni Giampiero Casertano )


Ho appena letto tutto d'un fiato , isolandomi da tv , internet e isolandomi dal parentado Il 13 il primo numero di " le storie " nuova collana mensile della Sergio Bonelli Editore che presenterà le avventure di personaggi ogni volta diversi, raccontate da tutti i migliori autori (sceneggiatori e disegnatori) italiani che avranno, finalmente, carta bianca! Nell’ultimo Giornale Bonelli viene specificato: “Le Storie andrà a costituire, di mese in mese, un omaggio all’antica arte di raccontare, di suscitare emozioni, evocare “spazi mentali” entro cui vagare senza limiti, navigando tra i generi: dall’Avventura più classica al Giallo, dalle suggestioni fantascientifiche a quelle Horror, dai racconti di guerra a quelli Fantasy e persino Western. Infatti è << (....) Nel segno dell'Avventura, come da tradizione della nostra Casa editrice, nasce anche una nuova collana, che da metà ottobre vi accompagnerà ogni mese. le Storie, questo il suo nome, non introdurrà, però, nella famiglia bonelliana un nuovo protagonista fisso, ma verrà animata, di albo in albo, da personaggi ogni volta diversi. L'iniziativa, infatti, punterà molto sulla forza dei suoi autori, proponendo una carrellata di alcuni fra i migliori sceneggiatori e disegnatori italiani. Autori liberi di raccontare vicende che affondano le loro radici nella Storia (con la S maiuscola) o che le immergono nel regno della Fantasia. le Storie andrà a costituire, di mese in mese, un omaggio all’antica arte di raccontare, di suscitare emozioni, evocare “spazi mentali” entro cui vagare senza limiti, navigando tra i generi: dall'Avventura più classica al Giallo, dalle suggestioni fantascientifiche a quelle Horror, dai racconti di guerra a quelli Fantasy e persino Western. Ogni uscita, dunque, nelle sue 110 pagine di fumetto – racchiuse da una copertina dipinta da Aldo Di Gennaro (qui sotto    trovate un assaggio di quella del primo numero e  sopra   a sinistra  la copertina ), ci porterà in un luogo e in un tempo differenti, a scoprire le vite e le avventure di eroi (e anti-eroi). Si parte con "Il boia di Parigi", un racconto ambientato durante la Rivoluzione Francese, firmato da Paola Barbato e Giampiero Casertano. >> ( dall'ultimo numero de il giornale di sergio bonelli pagina delle anticipazioni delle uscite dell'omonima casa editrice ) .

Ero ero stato attirato all'acquisto e  ho  acquistato  in un periodo con € contingentati  sia dal tema ( uno dei periodi storici preferiti  ed uno  dei più importanti ) la rivoluzione francese-il periodo napoleonico sia da questa anticipazione uscita su il forum di  http://www.glamazonia.it  << (....) Storie sarà una collana caratterizzata da storie autonclusive ambientate in contesti narrativi sempre diversi e non collegati tra di essi. La collana, dunque, avrà una struttura che ricorderà la classica e indimenticata Un uomo, Un'avventura, pur conservando, a quanto pare, il formato classico "a quaderno" delle pubblicazioni edite dalla Bonelli (una formula che sembra essere, in poche parole, simile a quella dei Romanzi a Fumetti Bonelli, ma che differirà da questa per periodicità - mensile - e numero di pagine - si parla di volumi da 130 pagine).
Altra caratteristica della collana è che le storie pubblicate sotto la sua testata avranno una struttura della tavola meno rigida di quella classica bonelliana, per consentire agli autori coinvolti una maggiore libertà. >>. Ma in particolare dal vedere come La barbato ( foto a destra tratta con cattura schermata dalla presentazione su youtube del fumetto online davvero ) riuscisse , cosa perfettamente riuscita  a mio avviso  , a cimentarsi con una storia che non sia Dylan Dog e su come venisse reso in ambito fumettistico il personaggio  di  Charles Henri Sanson e  la  sua leggenda   ( trovate qui e nei link sotto ulteriori approfondimenti fra cui le sue memorie ) .
Uno spaccato di vita francese preso nelle concitate fasi della rivoluzione, dove emerge un carismatico protagonista  .
Infatti la  storia  è  Ottima ben  sceneggiata  Paola   è andata  a cercare ,per   trovarli  e renderli benissimo, la personalità e il vero carattere  del Sanson  . E'  riuscita  a liberali   da quegli interstizi della  storia   in cui   le ragioni profonde   degli avvenimenti visibili   vanno  a nascondersi  . Una    una risposta a chi dice che la filosofia e morta ed inutile . Si può fare lo stato discorso che si fece nel film Arancia meccanica sulla differenza contrapposizione tra la bestialità dell'uomo e quella più strutturale organizzata delle istituzioni . In quanto ne il boia di Parigi c'è un rapporto con la morte malato. Anzi. Un rapporto paritario tra vittima e carnefice , di grande dignità: lui la comprende, la rispetta e pretende rispetto. E quella del potere (I giacobini ) che la fanno diventare macelleria .
 Il tutto reso dall'abilità e dal tratto  di  Giampiero  Casertano  (  foto   cattura  da  http://www.mydylandog.it/   a  sinistra  )   ispirato più  del solito e  <<   capace di riportare  in  vita  con rara   efficacia le luci , ma soprattutto , le ombre   di una Parigi  sospesa  >>  [come dimostra l'anime e il manga di Lady Oscar ]   sul confine   tra modernità  e medioevo [...] >>(Gian Maria Contro   dall'introduzione  al Il boia di parigi   ) Concordo , giudizio più che azzeccato ed indovinato con quanto dice il commento di Tommaso << E' una storia molto francese, ci sento dentro un'amarezza e un'ironia acre che sarebbero piaciute al primo De André >>  su http://prontoallaresa.blogspot.it/ più precisamente qui nella recensione di tale album )  .   che altro dire  se  non buona lettura  di questa  splendida storia  in stile  De Andreiano   come la   la  canzone    di cui trovare  sotto  il video  e  che  costituisce  la  colonna sonora    dell'intero post







Concordo , giudizio più che azzeccato ed indovinato con quanto dice il commento di Tommaso << E' una storia molto francese, ci sento dentro un'amarezza e un'ironia acre che sarebbero piaciute al primo De André >>  su http://prontoallaresa.blogspot.it/ più precisamente qui nella recensione di tale album )  .   che altro dire  se  non buona lettura  di questa  splendida storia  in stile  De Andreiano 










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