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Visualizzazione dei post con l'etichetta quando la stampa a giustificare la violenza sulle donne

La stampa che giustifica la violenza sulle donne è irresponsabile oltre ad essere carta straccia

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. Nella seconda metà di luglio dell'anno 2016, in Italia, e più precisamente in Lombardia, può capitare di leggere testate, come "La Provincia di Varese", che in prima pagina, taglio medio, inseriscono uno strillo intitolato "E' riuscita a distruggermi la vita. Ha vinto lei, vi chiedo perdono". Richiesta, all'apparenza, del tutto illogica: perché mai un uomo la cui vita è stata distru tta invocherebbe il perdono? Dovrebbe farlo chi gliel'ha rovinata, no? Poi, addentrandosi nella lettura, il mistero comincia a diradarsi. La distruttrice di vite non può più chiedere perdono, è morta. Non di morte naturale. L'ha ammazzata il distrutto. Che non era uno qualunque. Bensì il marito (pur se, ironia della sorte, si chiama Scapolo). Distrutto. Dalle continue angherie di lei: "non un violento" ma - come testualmente riferito dall'autrice (!) dell'articolo, Simona Carnaghi - "un uomo mite, lavoratore, che voleva anda