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stranezze si esalta e si fa passare come leggitima difesa un omicidio ma s'ignora un caso come quello di alex pompa che ha ucciso il padre violento per non essere ucciso

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Leggendo      gli ultimi  casi di cronaca ed  il dibattito      che   n'è  scaturicato  , mi  viene   voglia     di mandare un abbraccio fortissimo ad Alex Pompa, il ragazzo di Collegno che è appena stato condannato in Appello a 6 anni e 2 mesi per aver ucciso il padre per difendere la madre dopo l’ennesima violenza domestica. Senza entrare nella sentenza, in quanto  non sono   un avvocato  e non ha   grandi  competenze  in merito  , non riesco a togliermi dalla testa, che Alex quel giorno del 2020, con quelle coltellate disperate, abbia salvato la vita di sua madre e scongiurato la vittima di femminicidio numero 64 di quell’anno. Abbiamo riempito paginate   cartacee e   non  di diritti delle donne e violenza di genere, spesso senza neanche sapere da che parte cominciare. Abbiamo sentito spesso parlare a sproposito di legittima difesa, usata come arma di propaganda politica, mentre per Alex Pompa basterebbe ascoltare le parole del fratello e della mamma che probabilmente ha salvato

diario di bordo n°18 anno I. nei più importanti bivi della vita, non c’è segnaletica” . La storia di Alessandra Musarra, dal femminicidio per soffocamento all’ergastolo di Cristian Ioppolo .e Paolo Nori L’uomo che (non) morì due volte

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due storie quelle , di questo n  del  diario  di  bordo,  che   nonostante la diversità unite da qiuesta  frase   : <<  Dobbiamo abituarci all’idea: ai più importanti bivi della vita, non c’è segnaletica >> di Ernest Hemingway ( ( Oak Park ,  21 luglio   1899  –  Ketchum ,  2 luglio   1961 ) La  prima  presa  da    https://www.fanpage.it/attualita smonta il mito  che  tutti  i  femminicidi    finiscano     con pene  irrisorie    e  con  assoluzioni     Essa  è  La storia di Alessandra Musarra, dal femminicidio per soffocamento all’ergastolo di Cristian IoppoloAlessandra Musarra, 29 anni, viene uccisa la sera del 6 marzo 2019 nella sua casa di Messina dal fidanzato Cristian Ioppolo. Il 26enne, condannato in appello all’ergastolo, l’ha picchiata e soffoc ata. A cura di Chiara Ammendola                 Alessandra Musarra (a sinistra) e il suo assassino Cristian Ioppolo (a destra) La mattina del 7 marzo 2019 Alessandra Immacolata Musarra viene trovata morta nel su

amore e fedeltà al tempo d'internet e dei social

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ricolleganomi    allo scritto per  questro blog  di  margherita  todesco    ecco  dai social  (  a  volte  capita  di trovarci qualcosa  d'interessante   )   uno  spunto  che  lo  conferma  e  lo approfondisce  .    dalla  comunity  facebook     Utopia.   2 2   h    ·  Mia moglie dormiva accanto a me e improvvisamente ho ricevuto una notifica di Facebook, una donna mi ha chiesto di aggiungerla. Così l'ho aggiunta. Ho accettato la sua richiesta di amicizia e le ho inviato un messaggio chiedendole: "Ci conosciamo?. Lei ha risposto: "Ho sentito che ti sei sposato ma ti amo ancora". Era un'amica del passato. Era molto bella nella foto. Ho chiuso la chat e ho guardato mia moglie, dormiva profondamente dopo la sua faticosa giornata di lavoro. Guardandola, stavo pensando a come si sente così al sicuro da poter dormire così comodamente in una casa nuova di zecca con me. È lontana dalla casa dei suoi genitori, dove ha trascorso 24 anni circondata dalla sua famiglia. Q

L'incontro. Agnese e Adriana, la forza di uscire dalla prigione del rancore

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L'articolo    che  segue    mi ha  riportato  alla  mente  ,  non so  se  comprarlo  o  meno ho  la stanza  troppo piena  di  libri e di  cd   devo decidermi a  fare  un ripulisti  e  regalare  a mercatini di riciclo   o  lotterie   delle feste   qualcosa  ,   questo   fumetto  ( foto  a  destra  )    sfogliato da poco in libreria e la  sua  frase   sula  quarta  di copertina  : <<   A  volte  il passato   viene  a  cercarti  per  chiederti di  fare  pace  . E se  l  ignori  t'intrappolerà  per sempre   >> . La  " storia    che  vi apperestate   a  leggere  presa dal sito  https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/   trovata     tramite l'interessnte   sito in particolare     la sezione https://www.alganews.it/category/storie/   trovato   sulla bacheca  (  non riesco  a   smetterla  di   condividere   e  di leggerla nonostante  abbiamo litigato   tanto  da   farmi dire  : << [...]   Inutile richiedere l'amicizia. Ormai per me non esisti più >

Musicista fugge dalla Siria per amore e per la lirica e si rifugia a Mantova Il regime di Assad lo bolla come dissidente. E lui si rifugia a Mantova con la fidanzata Marta

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da  http://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2018/02/15/ Musicista fugge dalla Siria per amore e per la lirica e si rifugia a Mantova Il regime di Assad lo bolla come dissidente. E lui si rifugia a Mantova con la fidanzata Marta: "Se torno mi arrestano solo perché ho tolto una foto del presidente dal mio ufficio e non gli metto mi piace su Fb"  di Roberto Bo Musicista fugge dalla Siria per amore e si rifugia a Mantova Il regime di Assad lo bolla come dissidente. E lui si rifugia a Mantova con la fidanzata Marta: "Se torno mi arrestano solo perché ho tolto una foto del presidente dal mio ufficio e non gli metto mi piace su Fb".  L'articolo MANTOVA. Da Damasco a Mantova per amore di Marta, insegnante di danza al liceo Isabella d’Este, e della musica lirica.  Nahel Al Halabi , 41 anni, musicista compositore e direttore d’orchestra, è stato per cinque anni alla guida della Syrian Philharmonic Orchestra e per un anno direttore dei con

i libri e la cultura ti fanno vivere meglio i caso di Sebastiano Prino una dela banda dela strage di chilivani ed altre storie ( adotta i figli dell'amica morta di cancro , una donna che fa il barbiere )

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A miei lettori, comprendendo  anche qulli di googleplus,che mi  chiedevano    che fine avessero fatto i miei post   con il tag le storie  . eccoli accontentati   .  La  prima storia    è  quella  del percorso   di riabilitazione  (  il carcere   ti cambia    sempre  che  lo voglia  o meno   )  carceraria   che   sta  affrontando  Sebastiano Prino     uno degli appartenti  alla banda    che   partecipo   alla strage di Pedesemene, più nota come strage di Chilivani Ora non riuscendo a  copiare  questo articolo   dell'unione sarda del 13\6\20116  dal pdf  del quotidiano in questione  scaricato  tramite http://avxhome.in/newspapers   (    N.B  r icordatevi  di mettere  navigazione anonima   o di cambiare l'ip   visto  che dall'italia   non vi  si  può  più  acedere  direttamente  )  lo riprongo  qui tramite   il cattura  schermata  di  windos la  seconda   è la storia dell'amicizia  fra  due    donne   dove Stephanie  adotta  i  sei figli  dell'amica Be