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9.7.24

a che se noi ci crediamo assolti siamo per sempre coinvolti . Manuela Petrangeli si poteva salvare: il messaggio del killer all’amico 40 minuti prima dell’omicidio

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Pubblicato: 09/07/2024 14:39
Manuela Petrangeli messaggio killer

 Manuela Petrangeli si poteva salvare: il messaggio del killer all’amico 40 minuti prima dell’omicidio

  da  thesocialpost  
 Delfina Rebecchi
Cronaca
Pubblicato: 09/07/2024 14:39

leggi anche  
Omicidio Manuela Pietrangeli, le parole shock di Molinaro dopo l’agguato: “Speriamo che l’ho presa bene”


Manuela Petrangeli si sarebbe potuta salvare dalle due fucilate che l’hanno raggiunta e uccisa lo scorso 4 luglio. Infatti, secondo quanto si legge nell’ordinanza della gip di Roma, Valeria Tomassini, che ha disposto il carcere per l’assassino della donna, Gianluca Molinaro, e che Repubblica ha potuto visionare in esclusiva, sarebbe “mancata quella partecipazione sociale che avrebbe potuto strappare alla morte la 51esima donna ammazzata in Italia da un uomo” dall’inizio del 2024.
L’ordinanza spiega che un amico e la madre dell’assassino avrebbero potuto avvertire le forze dell’ordine anche 40 minuti prima del femminicidio di Manuela Petrangeli. Ma ciò non è accaduto. E così Gianluca Molinaro è rimasto solo, fuori di sé e armato. Alle 13.04 del 4 luglio Molinaro scrive a un amico della palestra che frequentava: “Dai forse oggi pio due piccioni co’ na fava”. L’amico si chiama Emanuele e dichiara a sua volta: “Ho ricevuto strani messaggi tramite l’applicazione Whatsapp da Gianluca. Ma non mi sono soffermato ad ascoltare con attenzione perché erano dal contenuto poco chiaro”.


Ma Emanuele si presenterà in caserma dai carabinieri in zona Casalotti soltanto intorno alle 14, dopo che Molinaro gli invia una foto del fucile appoggiato sul sedile della sua Smart. Solo a quel punto ascolta i messaggi dell’amico e scopre che alle 13.16 gli ha detto “di essere confusamente giunto al limite della sopportazione dell’ex compagna perché ‘Sono fatto alla vecchia maniera’. Parlando con la voce biascicante gli ha comunicato di trovarsi sotto al lavoro della donna e di essere in attesa che la stessa finisse il turno di lavoro alle 13.30”, si legge ancora nell’ordinanza.
Insomma, se l’amico avesse ascoltato prima quel messaggio, forse avrebbe potuto fare qualcosa per convincere il killer a calmarsi. Purtroppo però, già alle 13.44, Gianluca Molinaro gli manda un altro messaggio in cui è scritto: “Gli ho sparato, gli ho sparato du’ botte, gli ho sparato, l’ho massacrata, è finita”. Poi, dopo essersi costituito, Molinaro “riceve una chiamata sul cellulare dalla madre, come costatato dagli operanti dalla visione dello schermo dello smartphone, alla quale risponde al solo fine di comunicarle che si trova in caserma e dice ‘Sono in caserma dai carabinieri di Casalotti, è successo quello che ti ho detto, senza che vieni qui’”. Insomma, anche la madre sarebbe stata a conoscenza delle sue intenzioni omicide, ma non avrebbe fatto nulla.

25.4.23

se non ti uccide il carnefice ed il femminicida ti uccide lo stato e l'opinione pubblica il caso di Barbara Bartolotti

leggi  anche 
Donna picchiata e ridotta in fin di vita racconta la sua storia ▷ "Chiedo giustizia di fronte a uno Stato che non c'è!" (radioradio.it)

dal  gruppo   facebook  ColorPorpora

 Barbara Bartolotti nel 2003 è stata colpita con martellate al cranio, coltellate all'addome (con perdita del feto che portava in grembo), calci e pugni al fine di sfigurarla, ed è stata data a fuoco da un collega geloso del fatto che lei avesse un marito e lo avesse rifiutato. La forza di questa donna l'ha portata a fingersi morta per poi scappare sulla tangenziale per chiedere aiuto, mentre era mezza carbonizzata.


Dopo 10 giorni di coma, 6 mesi di ospedale, 27 interventi e la paura di morire è rinata più forte di prima.Il collega di lavoro avrebbe dovuto fare 25 anni di galera per tentato omicidio della donna.
Reo confesso e dopo vari patteggiamenti, gli danno 4 anni di domiciliari. Con L’ indulto non ne ha scontato nemmeno uno.
Lei non trova più lavoro: le dicono che non la vogliono perché "fa impressione". Lui lavora in banca, ha fatto carriera e si è sposato. Lei è stata licenziata da quella banca, perché tra i vari capi c'era lo zio dell'aggressore. Nel 2016, Barbara ha fondato l'associazione Libera di Vivere.

30.3.22

Carol Maltese uccisa due volte [ reprise UCCISA E DEMONIZZATA MEDIATICAMENTE IN UNA SOCIETA’ MORALISTA] adesso ci si mette anche il comico l'humor nero non gli s'addice pietro diomede comico

leggere prima  iniziare la 1° parte

Neppure io che uso , con risultati altalenanti e cadute di cinismo , l'ironia ( ed l'auto ironia ) come arma contro le brutture della vita reputo questa battuta fuori luogo e poco rispettosa . Io non arriverei a tanto . Infatti Nella vergognosa narrazione ( vedi precedente post trovate l'url in cima al post ) con cui in queste ore molti media hanno raccontato il femminicidio di Carol Maltesi , vedere post precedente trovate sopra l'url , c’è chi è riuscito a fare addirittura di peggio. Si tratta di tal Pietro Diomede, sedicente comico, che ha commentato così, con questo tweet immondo a dir poco , la notizia, nel misero tentativo di dire “esisto” nonché promuovere la sua partecipazione al prossimo Zelig. Qual è la buona notizia in questo scempio? Direte voi. Le proteste e l’indignazione sono state talmente forti ed indignate che Zelig

ha dovuto cancellato il suo nome da ogni programmazione. Perché questa non è né una battuta né satira, è solo immondizia con rispetto per l'immondizia e mostruoso sciacallaggio. Meglio tardi che mai.
















Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Pietro Diomede @PD... 18h Che il cadavere di una Pornostar fatto a pezzi venga riconosciuto dai tatuaggi e non dal diametro del buco del culo non gioca a favore della fama della vittima. #CharlotteAngie #CharlotteAngie #carolmaltesi #DavideFontana"


l'humor nero non gli s'addice . Egli fa battute sul filo del rasoio . Egli dovrebbe , e non risulta che  fin ora lo abbia fin ora fatto , chiedere scusa ai familiari della povera Carol e non solo limitarsi a cancellare dai suo twitter il post anzi meglio i post visto che ne fece un altro cinico  su Bebe Vio.
Solo cosi la questione sarà chiusa e cadrà il silenzio e il fango ed la povera carol riposerà in pace ed  imparerà   spero che “Fare i simpatici” facendo riferimento a tragedie come quella avvenuta a Carol Maltesi o su una dolorosa vicenda personale, come quella di Bebe Vio, è da sciacalli e non può esistere alcuna giustificazione in nome di una presunta libertà di satira, perché una satira che sia realmente tale dovrebbe  schernisce i potenti, mette in ridicolo i tic della società, colpisce in generale categorie di persone “forti”   soprattutto  

FEMMINICIDIO DI CAROL MALTESI: UCCISA E DEMONIZZATA MEDIATICAMENTE IN UNA SOCIETA’ MORALISTA

Carol Maltesi ( foto a centro  da https://www.infoaut.org/femminismo-genders   ) , 26 anni, di origine metà italiane e metà olandesi, cresciuta nella provincia di Varese, poi trasferitasi vicina a Milano, ritrovata cadavere nei giorni scorsi, a pezzi, in un dirupo della Val Camonica in Provincia di Brescia.



Finalmente ,almeno mi sembrava  dal video che riporto sotto


 i giornali o almeno  la maggior parte  descrivessero il turpe fatto , senza giudicare la sua scelta o concentrarsi solo su il fatto che fosse una pornostar , ma  invece

@EugenioCardi
·15h

È stata ammazzata e fatta a pezzi. Aveva solo 26 anni e un bambino di 6. Ma non si parla di lei in quanto persona, in quanto donna, in quanto vittima di femminicidio e di vile e violenta sopraffazione maschilista. No, si guarda solo al fatto che fosse una pornostar. Che schifo.

Sono_Mia
@K_a_t_i_a_M
·19h

Una donna muore ammazzata, fatta a pezzi. Ma la notizia è che era una pornostar. #femminicidio

Marvi
@hazsmyall
·4h

come sempre, purtroppo, nei casi di femminicidio le vittime sono sempre vittime due volte, Carol Maltesi è stata fatta a pezzi, tenuta in un congelatore e poi messa in sacchi gettati in un dirupo, ma la notizia è che faceva filmini hard
Infatti  :<<  Più che una denuncia sembrava lo sfogo di una donna, una madre, che per il mestiere che aveva scelto subiva critiche, attacchi e violenze psicologiche da lei giudicate altrettanto gravi di quelle fisiche. L'uomo che l'ha uccisa è un impiegato di banca con il quale aveva avuto una relazione.>>
( repubblica  ).  


Oltre all'efferatezza di questo gesto, a lasciare stupiti è anche il fatto che nessuno sembrerebbe essersi accorto della scomparsa della 26enne. come  fa   notare  quest  articolo  di https://www.fanpage.it/milano   L'ennesima dimostrazione di come, in una #societàpatriarcale, ci siano uomini che vedono il corpo delle donne come un oggetto di dominio. Come qualcosa di loro proprietà che possono deliberatamente distruggere, cancellare, ridurre in pezzi e gettare come spazzatura. Un femminicidio che – così come gli altri – ha lasciato rabbia, tristezza, ma soprattutto amarezza perché Carol, purtroppo, è stata vittima due volte: di chi l'ha brutalmente ammazzata e di chi non si è nemmeno accorto che fosse sparita.
 Non sto  a  dilungarmi ulteriormente    sulla  vicenda  perchè  è  stato  (ed  sarà  scritto    nei  prossimi  giorni )  abbastanza   di questa vicenda,  mentre i giornali (  la  maggior  parte  😢😖) si concentrano sui dettagli della sua vita da modella e attrice hard, noi insieme  a 
https://www.infoaut.org/femminismo-genders/ vogliamo concentrarci sul femminicidio, su sicurezza e diritti nelle nuove forme di lavoro e sul ruolo della società con Pia Covre, attivista e fondatrice del Comitato per i diritti civili delle prostitute. Ascolta o Scarica.

  00:33            22:31         
 

Sulla narrazione tossica di alcuni media italiani che stanno affrontando in queste ore il femminicidio di Carol Maltesi l’intervista a Renata di Non Una di Meno Brescia. Ascolta o Scarica.

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Da Radio Onda d'Urto

Non so cos'altro dire se non  sto  andando  a  prendere  un fazzoletto  per  asciugarmi le  lacrime   e  che per rispetto non guarderò e non userò i suoi video per ..... Ci siamo capiti 😏🧐😜 al  prossimo  post    spero  più allegro e  meno  triste

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...