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15.3.13

l'ormai prossimo topolino n 3000

il 22 maggio " il mio settimanale " preferito   topolino toccherà il n 3000.
 Png  da  https://www.facebook.com/notes/mickey-mouse-mystery-magazine/artibani-racconta/511733058859006
.Un grande traguardo per un fumetto cosi longevo sia se si tiene conto delle edizioni Nerbini degli anni 30\40 ( qui e qui ulteriori dettagli ) sia quelli Mondadori ( anni 50 fino al 1988 ) quelli della walt disney italia 1988 ad oggi .Infatti già circolano alcuni post nostalgia come questo 
 su http://devilsfruit.forumcommunity.net/?t=52521956

Io son letteralmente cresciuto a pane e Topolino, custodisco ancora gelosamente tutti i numeri che ho acquistato e collezionato negli (e ancora adesso, una tantum, per sfizio lo prendo ancora) anni, e questo 3000 lo sto aspettando da anni, non vedo l'ora che esca! 
Spero solo che non sia una delusione... il 2500 era carino, ma a mio parere il 2000 è praticamente inarrivabile... doppio (quasi 400 pagine!), con bellissime storie e tante chicche all'interno, tra cui diversi omaggi da parte di alcuni autori storici... 
Io son letteralmente cresciuto a pane e Topolino, custodisco ancora gelosamente tutti i numeri che ho acquistato e collezionato negli (e ancora adesso, una tantum, per sfizio lo prendo ancora) anni, e questo 3000 lo sto aspettando da anni, non vedo l'ora che esca!  Spero solo che non sia una delusione... il 2500 era carino, ma a mio parere il 2000 è praticamente inarrivabile... doppio (quasi 400 pagine!), con bellissime storie e tante chicche all'interno, tra cui diversi omaggi da parte di alcuni autori storici...  prossimi numeri tondi, sempre ammesso che la cadenza resterà settimanale e con l'uscita al mercoledì, si faranno attendere: il numero 3500 dovrebbe uscire il 25 dicembre 2023 mentre per il 4000 se ne riparlerà addirittura il 25 luglio 2033.E voi? Qual è il vostro rapporto con il "Topo"? Lo leggevate da bambini, lo leggete tuttora? Prenderete anche voi questo speciale Topolino 3000?

Ecco la mia risposta


Lo  che  come dicono  i miei vecchi  sono ormai grande  quasi  alla soglia dei  40   e  dovrei smettere di comprare  e leggere  fumetti  e passare  a letture  più serie  . Ma  è più forte  di me  . E poi e  grazie  al topo   ehm topolino  e i fumetti della Bonelli   che  ho iniziato ad appassionarmi  ulteriormente  alla letteratura  e  al cinema  . 
Ora  non lo colleziono più per  motivi  economici e  di  spazio  nella  libreria  , ma  mi piace   conservare  alcuni numeri  ( come   i n  2737, 2808,2969 e  altre  che ora  non ricordo  neppure  dove  sono  finite   nel caos  della libreria  )  . Non sono solito conservare i gadget  perchè  non ho nipoti     ma  uno  lo tego  e lo uso  come porta  fortuna (  o ninnolo come lo chiama mia madre   )  


E poi con topolino  ci sono cresciuto , anche se  per motivi  € e  non   me n'ero allontanato ( perdendo magari storie  bellissime  ) concentrandomi su  Martin Mystere  e dylan Dog   dal 1993  per  via    a  volte  capita  in  qualunque  fumetto o cartone  animato della monotonia   e ripetitività dei finali o nele tematiche .Per   poi  rientrare  dopo  aver letto  alcune storie  su tiopolino raccolta  del periodo perso   ed  altri n   da mia nipote   acquisita (  la  figlianipote  di un cugino in primo di mio padre  )  venendomi  i sensi di colpa  d'avermi perso il  n 2000   e  ho rincominciato  nel  2007\8   sia  per la  curiosità   di vedere   come   topolino  avrebbe  messo in opera   il romanzo e  il  film il signore  degli anelli  . Curiosità in parte  è  una mezza delusione  anche  se  l'ho conservata   perchè certe storie   della saga  sono stupende e sia  come  sono state sceneggiate  sia come sono disegnate    ( ma  questa  è un altra storia   )   della  mezza cagata pazzesca  della  serie  Wizzard of  Micky .

Ora  come l'autore  del post citato   mi chiedo  come  sarà  il n 3000 e  se  le  anticipazioni  di 

(....)  Acqua sotto i ponti ne è passata tanta, e altrettanto inchiostro sulle tavole. Qualcuno non c’è più, altri sono arrivati. Le loro opere restano tutte e, anzi, ogni tanto spunta persino ancora fuori qualcosa (Romano Scarpa è fra questi). Del nuovo numero con tre zeri e un tre in cima se ne parla, com’è naturale, da tempo, e su internet le discussioni aperte sono diverse. Si intensificheranno man mano che la data si avvicinerà. E’ un bel traguardo, per una pubblicazione, e sarà una bella soddisfazione per Direzione, Redazione e Autori, festeggiarlo degnamente. I nostri cugini francesi l’hanno fatto nel 2009 (click qui), giacché Paul Winkler fece uscire il primo numero di quella rivista nel lontanissimo 21 ottobre 1934. Per l’italiano Topolino libretto bisognò attendere il primo dopo guerra, nel 1949, in aprile. Ma Topolino era già stato un settimanale edito da Nerbini, nel Natale del 1932. Ottanta anni fa. Questo potrebbe spingere la Disney italiana ad anticipare di qualche mese, in tutto o in parte, i festeggiamenti? O saranno tutti in prossimità del mese di uscita? Ancora un poco di pazienza e lo sapremo.

aspettiamo allora  ed  piombare in edicola  a  comprarlo concludo   canticchiando  questa    famosa  canzone     di  Eugenio Finardi    che   mi è ritornata  alla mente  , mentre  scrivevo ( e cercavo news  )  questo  post




buona  giornata   a  tutti\e   amici  e nemici del fumetto  


9.11.12

Camminate per 75 minuti e vivrete due anni in più

il problema  non è camminare o  farlo    , ma farlo velocemente   \  a passo svelto per  chi  è  abituato  a  camminare  e  fare m tutto  o  quasi  troppo lentamente



e non  a macchino alla  follia  come  il protagonista del precedente   post :   L'uomo che cammina 24 ore senza mai fermarsi se non...  e spesso     non  ho



Comunque  è utile    vedere sia  l'articolo   sotto riportato da cui  ho tratto il tutolo  del post  d'oggi   sia ( la  trovate  come  secondo    articolo )   la recensione    del libro   Camminare  e rivoluzionario  di Adriano Labbucci   tratta dal sito della  casa editrice   http://www.donzelli.it

il  primo articolo    preso da  repubblica del 9\11\2012

 PER SAPERNE DI PIÙ

ELENA DUSI


Roma .Meglio   un peccato di  gola che indulgere all’ozio. Tra i due sentieri che portano a una lunga vita,quello dell’attività fisica è più efficace di quello della dieta,purché sia percorso a passo
svelto e per almeno 75 minuti  alla settimana. A tanto infatti  ammonta l’esercizio fisico capace di regalare 1,8 anni in più  alla nostra vita.ma non a cantare, secondo la definizione tecnica. Se lo sport
prescelto è invece classificato come “vigoroso” (non si riescono a pronunciare più di poche parole), i vantaggi in termini di vita allungata si raggiungerebbero molto prima. Nelle raccomandazioni degli Istituti Nazionali per la Salute americani, infatti, le 2,5 ore a settimana di camminata rapida consigliate
per mantenersi in forma equivalgono a 1,25 ore di esercizio intenso. 
Anche se basati su un campione molto ampio (650 mila persone con almeno 40 anni di età, seguite per un lasso di tempo che arriva fino a 40 anni), i dati di Harvard sono comunque frutto di un’elaborazione statistica, e vanno dunque considerati cum grano salis. Tutte le informazioni su attività fisica svolta e durata della vita sono state ricavate da sei grandi studi (5 americani e uno svedese svolto dal Karolinska) progettati per calcolare il legame fra stili di vita e rischio di ammalarsi di tumore. Ma come
sempre avviene per questi enormi database, che comprendono decine di migliaia di volontari arruolati addirittura per decenni e raccolgono miriadi di dettagli sulla vita quotidiana, ogni ricercatore è libero in seguito di scavare nei dati per estrarne l’aspetto che più gli interessa. In  questo caso è toccato all'esercizio fisico, e al raffronto fra i suoi benefici e quelli della dieta. 
Un dato che sembra comprovato al di là di ogni dubbio sui limiti della statistica è poi quello
che lega l’esercizio fisico alla salute del cervello. Il primo novembre sul giornale dell’American Heart Association è uscito solo l’ultimo fra le decine di studi che indicano come camminare, pedalare, nuotare o andare in palestra mantengano il cervello ben irrorato di sangue, prevenendo la degenerazione delle
cellule e allontanando il rischio di ammalarsi di demenza del 40 per cento. Per chi come motivazione non trova sufficiente il benessere che segue a una bella camminata, da oggi c’è la forza dei numeri a convincerlo che  indossare le scarpe da ginnastica ha i suoi vantaggi. 
da  http://images.google.it/ alla  voce  camminare  
Camminando per 450 minuti nell'arco di sette giorni (poco più di un’ora al giorno) si può arrivare ancora più lontano, guadagnando 4 anni e mezzo al tempo che ci sarebbe stato assegnato se fossimo rimasti fermi. E purché l’esercizio fisico sia stato abbondante, anche permettersi uno stravizio a tavola è concesso. I ricercatori del Brigham and Women’s Hospital di Boston e di Harvard che si sono dedicati a quantificare i benefici dello sport, infatti, hanno messo a confronto sportivi più o meno in regola con la bilancia. Ne è  emerso che un individuo attivo,anche se leggermente sovrappeso, vive in media 3,1 anni in più rispetto a un magro sedentario. Il divario più ampio in termini di età raggiunta si ha quando si confronta uno sportivo magro con un ozioso obeso: ben 7,2 anni di differenza nella durata del la vita. «L’esercizio regolare allunga la sopravvivenza in tutti i gruppi che abbiamo preso in
considerazione: persone che mantengono la linea, in sovrappeso e perfino obese» ha commentato Steven Moore, uno degli autori della ricerca. 
Il ruolo benefico dell’attività fisica è tanto grande da uguagliare quasi quello negativo del fumo. In passato è stato infatti calcolato che l’abitudine della sigaretta toglie in media dieci anni di vita. E una ricerca svolta dal Karolinska Institutet di Stoccolma, pubblicata ad agosto sul  British Medical Journal, aveva individuato fra i fattori che allontanano la vecchiaia una vitasociale intensa, hobby, lavori casalinghi e volontariato. Messi  insieme allo sport, questi fattori possono allungare la vita di un 85 enne di altri quattro anni. Anche limitandosi alla sola ricerca di Harvard, appena pubblicata dalla rivista ad accesso libero Plos Medicine, costi e benefici dell’attività fisica possono essere soppesati. Se camminare 75 minuti a settimana, ovvero 65 ore all’anno (poco più di 2 giorni e mezzo) basta a guadagnare  quasi due anni di vita, il gioco sembra valere la candela. Anche perché i ricercatori americani hanno calcolato i benefici di un’attività fisica piacevole e rilassante come il camminare a passo svelto, in cui il fiato basta a sostenere una conversazione ma non a cantare, secondo la definizione tecnica. Se lo sport prescelto è invece classificato come “vigoroso” (non si riesco-
no a pronunciare più di poche parole), i vantaggi in termini di vita allungata si raggiungerebbero molto prima. Nelle raccomandazioni degli Istituti Nazionali per la Salute americani, infatti, le 2,5 ore a settimana di camminata rapida consigliate  per mantenersi in forma equivalgono a 1,25 ore di esercizio intenso. 
 da  http://images.google.it/ alla  voce  camminare 
Anche se basati su un campione molto ampio ( 650 mila persone con almeno 40 anni di età, seguite per un lasso di tempo che arriva fino a 40 anni), i dati di Harvard sono comunque frutto di un’elaborazione statistica, e vanno dunque considerati cum  grano salis. Tutte le informazioni su attività fisica svolta e durata della vita sono state ricavate da sei grandi studi (5 americanie uno svedese svolto dal Karolinska) progettati per calcolare il legame fra stili di vita e rischio di ammalarsi di tumore.
 Ma come sempre avviene per questi enormi database, che comprendono decine di migliaia di volontari arruolati addirittura per decenni e raccolgono miriadi di dettagli sulla vita quotidiana, ogni ricercatore è libero in seguito di scavare nei dati per estrarne l’aspetto che più gli interessa. In questo caso è toccato all’esercizio fisico, e al raffronto fra i suoi benefici e quelli della dieta. 

Un dato che sembra comprovato al di là di ogni dubbio sui limiti della statistica è poi quello che lega l’esercizio fisico alla salute del cervello. Il primo novembre sul giornale dell’American Heart Association è uscito solo l’ultimo fra le decine di studi che indicano come camminare, pedalare, nuotare o andare in palestra mantengano il cervello ben irrorato di sangue, prevenendo la degenerazione delle cellule e allontanando il rischio  di ammalarsi di demenza del 40  per cento. Per chi come motivazione non trova sufficiente il benessere che segue a una bella camminata, da oggi c’è la forza  dei numeri a convincerlo che  indossare le scarpe da ginnastica ha i suoi vantaggi. 



il secondo   articolo

da  http://www.donzelli.it/libro/2282
«Non c’è nulla di più sovversivo, di più alternativo al modo di pensare oggi dominante. Camminare è una modalità del pensiero. È un pensiero pratico. È un triplo movimento: non farci mettere fretta; accogliere il mondo; non dimenticarci di noi, strada facendo». 
«Avviso ai lettori. Lasciate stare. Se cercate insegnamenti sul camminare all’ultima moda, con tanto di lezioni, corsi universitari e relativi professori, oppure sul camminare come cura di sé, o infine pagine e pagine di resoconti di camminate che si perdono invariabilmente tra il noioso, l’elegiaco o il paranoico, ripeto a scanso di equivoci: lasciate stare. Questo libro non fa per voi». Inizia così l’itinerario che Adriano Labbucci suggerisce al lettore e che del camminare si serve come di una bussola per percorrere un paesaggio insieme geografico e mentale, alla ricerca di punti di riferimento, alla scoperta di un modo diverso per impostare il nostro rapporto con gli altri e con il mondo che ci circonda, in un tempo invece in cui forse un po’ tutti la bussola la stiamo perdendo. Al punto che il camminare non solo è un’attività ormai poco praticata, ma spesso è anche guardata con sospetto e fastidio; un atteggiamento che può sfociare in frasi paradossali come questa: «Il pedone rimane il più grande ostacolo al libero fluire del traffico». Potrebbe sembrare una battuta di Woody Allen, ma in realtà è stata pronunciata da un gruppo di urbanisti consulenti del sindaco di Los Angeles: si tratta, scrive l’autore, dell’«espressione tragica e surreale di quel mondo capovolto che è il nostro». Così, pagina dopo pagina, scopriamo che

15.7.12

LA RUOTA



 da http://www.volontari.org/lettere/





C'era una volta una ruota alla quale mancava un pezzo. La ruota voleva essere completa, perfetta, cosicché partì per cercare il pezzo che le mancava. 
Siccome era incompleta, però, non poteva rotolare bene ed ebbe così molto tempo per guardare i fiori, gli alberi e tutte le meraviglie del creato, godendo anche dei raggi del sole. 
Durante la sua ricerca trovò molti pezzi di ruota, ma nessuno che corrispondesse al suo pezzo mancante. 
Continuò così a cercare nello stupore delle cose che via via vedeva.
Un giorno trovò un pezzo che le andava perfettamente, e finalmente poté essere completa: non le mancava proprio niente ed cominciò così a rotolare con molta rapidità, tanto rapidamente che non vedeva più né fiori né alberi, né aveva il tempo per godere dei raggi del sole. 
Quando si rese conto di questo, non ci pensò due volte, e lasciò sul bordo della strada il pezzo che aveva trovato, ricominciando così a rotolare lentamente.
Quando accettiamo che l'imperfezione sia parte di noi stessi e viviamo senza rinunciare a godere della vita, abbiamo conquistato l'integrità alla quale gli altri possono solo aspirare.
Il Signore non ci chiede di essere perfetti, né che non commettiamo mai errori, ma di essere integri. Se abbiamo sufficiente cuore per amare, per perdonare, per rallegrarci delle piccole cose, e saggezza per riconoscere il valore immenso che rappresentiamo per Dio, allora saremo completi, benché possiamo sembrare di essere imperfetti.

TI POTREBBERO INTERESSARE  :


http://www.vivereconlentezza.it/node/124
http://naturalmentefelice.blogspot.it/2012/06/vivere-lentamente-e-consapevolmente.htm
il mio precedente  post  anzi  che viaggi grandi   faccio  viaggi piccoli 

14.7.12

anzichè grandi viaggi faccio piccoli viaggi quotidiani

Volevo  scrivere questo post  tempo  ma  non trovavo l'incipit   e l'avevo accantonato ma  poi  sia   questa  canzone  





il  bel  tempo   ( anche  troppo  )   e  la  solitudine    estiva  (  i miei   amici hanno   dei lavori  principalmente  stivi    ceramista  , chittarrista  per  i villaggi turistici   , oltre i soliti impegni fasmiliari   sono sposati o   lo stanno per  essere  , il tempo di coglionare   è finito  )  .
Dopo   questo   sfogo  , eccovi il post vero e proprio  .
E'  già estate e tempo di partenze , per  chi può  , o per  chi  causa  crisi o causa lavoro (  come nel  nostro  caso si lavora principalmente  d'estate  , sono finiti i bei tempi  quando l'azienda  era  ancora piccola  e c'erano poche piante  )  . 
Molti mi chiedono come  .ecco  come faccio io  .

  •  mi sdraio  sul letto  o schiena permettendo  con gambe  incrociate  o  semplicemente seduto   , lo si può fare  dipende dall'allenamento  di ciascuno di  noi  o  in silenzio  o con rumori di fondo  , e inizio a pensare  a quello che farò  o avrei voluto fare  oppure  di ritornare  bambino ed immaginare  cosa  avrei fatto da grande  , ecc 
  • immagino d'essere altrove  
  • d'essere un protagonista  di qualche  film o romanzo  o  protagonista  di  fumetti   fantastico  
  • oppure  con la musica  ecco alcuni miei hit   














Si puo' sognare di palleggiare da Dio e di giocare a San Siro, ma poi bisogna riconoscere la vita reale.
Un altra cosa e' pianificare con la fantasia, e' lavorare con la fantasia. Ulteriori consigli da me usati quando iniziai a viaggiare li trovate qui e qui in questi tre url I II III
A chi mi dice che è impossibile e che sono utopista oppure  uno sfigato un perdente   rispondo cosin 




  con un'altro dei mie  hit  oppure   i miei consigli non dovessero funzionare vorrei suggerirvi , ovviamente non miei , dei metodi per viaggiare pur rimanendo nello stesso luogo ( città , paese , frazioni ) .


IL primo viene  dall'editoriale  di Valentina   de Poli   sull'ultimo numero del settimanale  topolino  



Cari amici di Topolino, 
questa settimana… si parte? Metto il punto di domanda perché vorrei augurare a tutti voi una vacanza infinita, un viaggio lunghissimo e avventuroso ma so che, mai come quest’anno, non tutti avranno la fortuna di fare lo zaino e partire. Però, sì, dai: si parte! Perché un viaggio può essere affrontato anche con la fantasia, grazie a una storia a fumetti o un sogno ad occhi aperti… Io vi aiuto “regalandovi” il mezzo di trasporto virtuale: potete scegliere tra l’auto di DoubleDuck o una delle “crazy cars” che trovate da pag. 74 di Topolino 2955.

Ma vi immaginate come deve essere un viaggio a bordo di una Tritauto? O di un veicolo con i tacchi di dodici centimetri? Non sono questi bellissimi spunti per cominciare una storia chilometrica che può trasformarsi nel vostro indimenticabile viaggio? Guardate, se non credete a me chiamo in causa qualcuno di più autorevole. Leggete qua cosa scriveva Fernando Pessoa, il grande poeta e scrittore portoghese: “Viaggiare? Per viaggiare basta esistere. Passo di giorno in giorno come di stazione in stazione, nel treno del mio corpo, o del mio destino, affacciato sulle strade e sulle piazze, sui gesti e sui volti, sempre uguali e sempre diversi come in fondo sono i paesaggi. Se immagino, vedo. Che altro faccio se viaggio? Soltanto l’estrema debolezza dell’immaginazione giustifica che ci si debba muovere per sentire…” . Buon viaggio a tutti, allora!


Il secondo   dal mio contatto di fb   http://www.facebook.com/chicca.signorinafantasia che mi ha suggerito    questo pezzo  di in Notte Infinita Romano Battaglia





E' inutile compiere lunghi viaggi, andare lontano a vedere le grandi montagne, i grandi fiumi, le grandi città del mondo, se non ci accorgiamo del filo d'erba bagnato di rugiada che cresce davanti alla porta di casa.

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...