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Visualizzazione dei post con l'etichetta vivere con lentezza

Pedalando lungo il mare tra le braccia di Alghero

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Ingredienti: un bagaglio leggero, strettamente personale, con  i jeans di ricambio, una giacca a vento peso-piuma e il libro del momento ma  anche  non , oppure  moleschina  \  pc portatile     e macchina   fotografica  e video camera  . Un percorso breve (100, 120 chilometri al massimo), una cena già prenotata e una camera per la notte o  un sacco a pelo  . Far marinare il progetto per un paio di giorni, contrattare (ma non troppo) con i compagni di viaggio, fissare i dettagli e partire. È un anticipo di quello che verrà, delle vacanze di Pasqua se ci saranno, dell’estate ancora lontana ma che si avverte già, dell’insopprimibile impulso di scrollarsi di dosso preoccupazioni contingenti e grigiore invernale. Insomma, è il weekend o la settimana  se  siete in pensione  , che in Italia può portarci alla scoperta di luoghi incantati, appartati, sorprendenti: la chiesa che custodisce un unico, preziosissimo dipinto rinascimentale,il piccolo museo curioso e unico al mondo, dagli

non è vero che l'ozio\ il cazzeggio sia cosi negativo

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da   http://www.lospiffero.com/attico Il cazzeggio è un’arte Scritto da   Elisabetta Stefanelli Pubblicato Domenica 24 Febbraio 2013, ore 7,00 Non bisogna sentirsi in colpa per aver rimandato a domani una cosa importante. Un filosofo spiega perché i rimandatari cronici sono individui produttivi ed efficaci, il cui potenziale può essere migliorato stimolando proprio la loro tendenza a “non fare”. “Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi”, è un vecchio adagio che spesso ci siamo sentiti ripetere, ma molti di noi lo hanno trovato e continuano a trovarlo incomprensibile. Perché non farlo domani? Sono i procrastinatori di professione, una folla impressionante di persone che non è detto non raggiunga o abbia raggiunto il successo, non si tratta di fannulloni ma di uomini e donne che di fronte ad una scelta netta vorrebbero sempre poter applicare l’arte della fuga. Ora in un delizioso libretto di stile anglosassone che attrae già dall'ossimoro del titolo,   La

LA RUOTA

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 da  http://www.volontari.org/lettere/ C'era  una volta una ruota alla quale mancava un pezzo.  La ruota voleva essere completa, perfetta, cosicché partì per cercare il pezzo che le mancava.  Siccome era incompleta, però, non poteva rotolare bene ed ebbe così molto tempo per guardare i fiori, gli alberi e tutte le meraviglie del creato, godendo anche dei raggi del sole.  Durante la sua ricerca trovò molti pezzi di ruota, ma nessuno che corrispondesse al suo pezzo mancante.  Continuò così a cercare nello stupore delle cose che via via vedeva. Un giorno trovò un pezzo che le andava perfettamente, e finalmente poté essere completa: non le mancava proprio niente ed cominciò così a rotolare con molta rapidità, tanto rapidamente che non vedeva più né fiori né alberi, né aveva il tempo per godere dei raggi del sole.  Quando si rese conto di questo, non ci pensò due volte, e lasciò sul bordo della strada il pezzo che aveva trovato, ricominciando così a rotolare le