in sottofondo la canzone Cara democrazia - Ivano fossati ed in particolare questi versi
(...)
Siamo i ragazzi del coro Le casalinghe sempre d'accordo E la classe operaia Nemmeno me la ricordo Democrazie pubblicitarie Democrazie allo stadio Democrazie quotate in borsa Fantademocrazie Libertà autoritarie Libertà ugualitarie Democrazie del lavoro Democrazie del ricordo e della dignità
ma anche quest'altra , CSI - In Viaggio (Live @ Acoustica Videomusic)
dall'unione del 26\11\2013 pagina cultura
Viaggi nel tempo sospeso di un fotografo sociale
Un santino elettorale e l'immaginetta di un Cristo in Croce tra le macerie di un sogno industriale infranto. Dalle ceneri della Cartiera di Arbatax a un progetto che «racconta la scomparsa di realtà industriali e occupazionali che hanno cambiato la Sardegna e l'Italia dal punto di vista paesaggistico, antropologico, economico e sociale». L'obiettivo di Pietro Basoccu è quello di un fotografo sociale. Nato a Villagrande, medico pediatra con studio a Lanusei, ha creato nove progetti-racconti fotografici, rigorosamente in bianco e nero («il colore disturba», parola d'artista) per «descrivere le dinamiche sociali nelle loro molteplici angolazioni», spiega l'artista.
Così sono nati degli album di grande valore introspettivo. Da Familias a Madri e figlie, sublimate nell'unicità di un rapporto speciale, Uno sguardo dentro la realtà del carcere, Minorantias, intese come storie di sport minori (« sa murra, sa strumpa, il biliardo, la mountain bike»), Uguali, il diritto di essere diversi, che narra la vita in una casa famiglia. Eppoi l'universo scuola attraverso Voglia di crescere e Desaparecidos, ovvero la dispersione scolastica come perdita di futuro. La fotografia sociale di Baosccu certifica anche il Tempo sospeso «tra passato e presente, tra sogno e realtà» e Sacrifici, nella fattispecie quelli dell'animale resi attraverso «la sacra gestualità dei nostri padri».
Il post d'oggi ispirato sia alla mia pluriennale esperienza ospedaliera sia dallo stato di facebook di una mia amica ricoverata in ospedale in cui domanda se : << Qualcuno conosce un "trucco psicologico" per sfuggire al dolore (fisico)? Fino a mezzanotte è dura che arrivino altri antidolorifici ... >> e dalle risposte date da me a tale stato . Sia dai dolori che ho nell'uso , fortunatamente non necessitò di morfina o di altri
anti dolorifici potenti , e che mi sta creando una bolla sotto i denti braghettati ( vedere nel mio autoscatto a sinistra l apparecchio) otere in fuori un dente storto che miha cereato e mi sta creando problemi alla parte destra del mio corpo N.B ovviamente su ricbiesta dell'interessata o omesso i nomi e le foto dei profili eccetto il mio
Musica sparata al massimo nelle orecchie. 20 novembre alle ore 22.37 · Mi piace
Non posso! Ho dato l'iPod ai miei per farlo portare a casa (qua ciulano tutto), sono in una stanza con altre 5 persone, sentirebbero attraverso le cuffie...ahimè questo non è un ospedale privato dalle stanze singole! :,( 20 novembre alle ore 22.39 tramite cellulare · Mi piace
Parola d'ordine, distrazione.Hai enigmistica e/o sudoku? O un libro che ti isola dal resto? 20 novembre alle ore 22.41 · Non mi piace più · 2
Giuseppe Scano usa la fantasia , pensa al futuro , immagina che quello sia piacere e non dolore . io quando ero in ospedale o sono dal dentista faccio cosi . ed il 90 % funziona 20 novembre alle ore 22.41 · Mi piace · 1
Libro ce l'ho, è quello che devo studiare, ma mi hanno spento tutte le luci. Cercherò di pensare come ha detto Giuseppe... Unicorna lilla che vomitano arcobaleni pestando cacche di glitter... 20 novembre alle ore 22.48 tramite cellulare · Non mi piace più · 2
Pensare di essere sospesi o dentro dei liquidi a mare o pensa di chiudere gli occhi e riuscire ad allontanare il cervello da qualsiasi pensiero cerca di vedere solo nel nero con i tuoi occhi chiusi come se viaggiassi in un universo che lasci la tua testa senza pensieri vuoto silenzio buio niente .... Cerca di tenere la testa lontana da qualsiasi cosa sopratutto da lui lo so è difficile ma non ce altra scelta ti sono vicina e se eri qui ti davo antidolorifici e sonniferi veri!!!! 20 novembre alle ore 23.26 tramite cellulare · Non mi piace più · 1
Se puoi, ascolta questa:
20 novembre alle ore 23.28 · Non mi piace più · 1
Eh, ****** non posso proprio! Non ho nemmeno gli auricolari ;^;
******* ti ringrazio...proverò a pensare di essere immersa nel mare cullante e nero dei miei pensieri, ma che sia troppo scuro per riconoscerli...
(Ps.: oggi mi hanno dato per la prima volta la morfina!
Ma hanno creduto che una sola dose bastasse....tzé! Menomale che ho portato il Tramadolo da casa...sennò sì che erano guai...)
20 novembre alle ore 23.31 tramite cellulare · Mi piace
Volevo scrivere questo post tempo ma non trovavo l'incipit e l'avevo accantonato ma poi sia questa canzone
il bel tempo ( anche troppo ) e la solitudine estiva ( i miei amici hanno dei lavori principalmente stivi ceramista , chittarrista per i villaggi turistici , oltre i soliti impegni fasmiliari sono sposati o lo stanno per essere , il tempo di coglionare è finito ) . Dopo questo sfogo , eccovi il post vero e proprio . E' già estate e tempo di partenze , per chi può , o per chi causa crisi o causa lavoro ( come nel nostro caso si lavora principalmente d'estate , sono finiti i bei tempi quando l'azienda era ancora piccola e c'erano poche piante ) .
Molti mi chiedono come .ecco come faccio io .
mi sdraio sul letto o schiena permettendo con gambe incrociate o semplicemente seduto , lo si può fare dipende dall'allenamento di ciascuno di noi o in silenzio o con rumori di fondo , e inizio a pensare a quello che farò o avrei voluto fare oppure di ritornare bambino ed immaginare cosa avrei fatto da grande , ecc
immagino d'essere altrove
d'essere un protagonista di qualche film o romanzo o protagonista di fumetti fantastico
oppure con la musica ecco alcuni miei hit
Si puo' sognare di palleggiare da Dio e di giocare a San Siro, ma poi bisogna riconoscere la vita reale.
Un altra cosa e' pianificare con la fantasia, e' lavorare con la fantasia. Ulteriori consigli da me usati quando iniziai a viaggiare li trovate qui e qui in questi tre url IIIIII
A chi mi dice che è impossibile e che sono utopista oppure uno sfigato un perdente rispondo cosin
con un'altro dei mie hit oppure i miei consigli non dovessero funzionare vorrei suggerirvi , ovviamente non miei , dei metodi per viaggiare pur rimanendo nello stesso luogo ( città , paese , frazioni ) .
IL primo viene dall'editoriale di Valentina de Poli sull'ultimo numero del settimanale topolino
Cari amici di Topolino,
questa settimana… si parte? Metto il punto di domanda perché vorrei augurare a tutti voi una vacanza infinita, un viaggio lunghissimo e avventuroso ma so che, mai come quest’anno, non tutti avranno la fortuna di fare lo zaino e partire. Però, sì, dai: si parte! Perché un viaggio può essere affrontato anche con la fantasia, grazie a una storia a fumetti o un sogno ad occhi aperti… Io vi aiuto “regalandovi” il mezzo di trasporto virtuale: potete scegliere tra l’auto di DoubleDuck o una delle “crazy cars” che trovate da pag. 74 di Topolino 2955.
Ma vi immaginate come deve essere un viaggio a bordo di una Tritauto? O di un veicolo con i tacchi di dodici centimetri? Non sono questi bellissimi spunti per cominciare una storia chilometrica che può trasformarsi nel vostro indimenticabile viaggio? Guardate, se non credete a me chiamo in causa qualcuno di più autorevole. Leggete qua cosa scriveva Fernando Pessoa, il grande poeta e scrittore portoghese: “Viaggiare? Per viaggiare basta esistere. Passo di giorno in giorno come di stazione in stazione, nel treno del mio corpo, o del mio destino, affacciato sulle strade e sulle piazze, sui gesti e sui volti, sempre uguali e sempre diversi come in fondo sono i paesaggi. Se immagino, vedo. Che altro faccio se viaggio? Soltanto l’estrema debolezza dell’immaginazione giustifica che ci si debba muovere per sentire…” . Buon viaggio a tutti, allora!
E' inutile compiere lunghi viaggi, andare lontano a vedere le grandi montagne, i grandi fiumi, le grandi città del mondo, se non ci accorgiamo del filo d'erba bagnato di rugiada che cresce davanti alla porta di casa.