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11.1.16

coincidenze o destino ? de andrè - david bowie morti nella stessa data



Un evento strano  e  forse  difficilmente irripetibile  quello  nel vedere morire  due  star cantanti  morti   nella   stessa  data  anche  se   in anni  diversi  .
Il primo  è morto  oggi ed  è David Bowie  non m  dilungo  perchè  non ho parole per descrivere  la  situazione ( magari a   freddo ,e nei prossimi giorni dopo che  il fiume  di parole e  d'immagini si sarà placato  \  attenuato  saprò    scriverne     qualcosa  )   lascio  che  a parlarne sia  l'articolo fresco , asciutto , ma  pieno di emozioni  (  sembra che lo abbia conosciuto   direttamente  )  che potete leggerlo qui  nel blog    della  co mpagna di strada    Daniela  Tuscano oppure se siete contro i miti e le mitizzazioni consiglio questo bellissimo articolo di Maria Antonietta Pinna una penna e scrittrice " bastard inside " e senza peli sula lingua . Una delle nuove leve degli scrittori italiani

Il secondo  è quello  su cui  mi  concentro oggi  è  Fabrizio de  andrè morto   esattamente  17 anni fa  .

Ricordo   che  stavo chattando  ( non so se  esiste  ancora     visto che  sul sito  ufficiale dell'inter  nonl'ho  trovata )   nella chat  il muro dei tifosi  ed  si parla  ,   cosa  strana  anzi che  di calcio  di faber    e dei suoi dischi migliori  o  preferiti  . Ma non ci feci  caso , anche perchè  dovetti  andare  aletto presto  visto ce  l'indoman dove  prendere  il primo pulman  per  sassari alle  6.20 .  Poi   ricordo   vagamente  ero   ancora addormentato  che in pulman   non  si parlava  d'altro .A sassari   , dopo aver   seguito alcune elezioni , tornai a casa per  mangiare  e  la televisione  apri il notiziario  che era  morte  de  andrè  . Neio  giorni successivi , raccogliemmo  articoli  di repubblica  e   dela nuovas   sardegna ed  unione sarda  da portare a mio  fratelo che all'epoca studia con l'erasmus  a  Barcellona .  
Ulteriori ricordi  sono legati oltre che alle immagini in tv   a  questa  foto  ( ed  al suo retroscena   ) 
 che è una sintesi    dell'evento e  vale  più di mille  parole   



 (....)  

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Ringraziamo il fotografo Stefano Goldberg che ci concede l’onore di pubblicare in esclusiva sul web, dopo che lo fece lo scorso anno “Il Corriere Mercantile” sull’edizione cartacea, le sue foto di quella mattina in cui il cuore di Genova si fermò e pubblichiamo, di seguito, il suo ricordo.
Non ricordo come la notizia mi sia arrivata ma ricordo perfettamente l’incredulità di tutti: De Andrè è morto.
La mattina del funerale giravo come un matto cercando un punto per fotografare, cosa praticamente impossibile data l’enorme quantità di persone che stava affluendo in Piazza Carignano.
Ero da poco entrato come fotografo in Publifoto e chiesi per telefono allo Studio di contattare la portineria dell’Ansaldo per farmi entrare nel palazzo che era proprio di lato alla Basilica.
Da una finestra aperta ai piani alti dell’edificio ho iniziato a fotografare la marea di gente che si radunava fuori dalla chiesa, fotografavo e pensavo che se ne era andata una persona credibile che con le sue canzoni ci aveva dato un pò più di consapevolezza su certi aspetti della vita.
Non potendo muovermi dall’unica postazione che avevo trovato ho lasciato fluire il racconto, fotografavo e cambiavo le ottiche mentre dalla piazza saliva il silenzio rotto da applausi e movimenti lenti che cercavano di convergere prima verso l’uscita della chiesa e poi verso la macchina nera.
Di tante fotografie scattate quella mattina due mi sono rimaste incastrate negli occhi, la prima è una veduta larga della piazza con migliaia di persone e definita dai tetti delle macchine posteggiate in fila indiana; la seconda racconta più da vicino una cassa alzata sopra le teste di tutti, sospesa, visibile e definitiva.
In questa seconda fotografia ci sono mani che applaudono, gente in silenzio, c’è chi fotografa e chi ha il pugno chiuso e teso, un signore si toglie il cappello, una mano accarezza Fabrizio.
La prima volta che le ho rese pubbliche è stato l’anno scorso quando le ho date a Monica Di Carlo, amica e giornalista del Mercantile che le ha pubblicate in esclusiva.
Stefano Goldberg
  (.. )  
 alla  prossima  spero più piacevole   stavolta  coincidenze  della storia  e  della vita    


12.5.13

quando il cinema riscopre la musica rapporto fra lezione21 di Baricco e la 9 di Bethoven

l'enigmatico film ( mica tanto per chi è cresciuto a musica classica e lirica ) lezione 21 di baricco 

 mi sta facendo riascoltare , proprio in questo momento , la sinfonia n° 9 in re minore op 125 corale ovvero la nona di Bethoven

«Io, maestra nera nella scuola italiana. Oggi c'è chi non si vergogna più di essere razzista» la storia di Rahma Nur

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