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CONTROCOPERTINA di © Daniela Tuscano

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Sì, va bene, inutile scandalizzarsi. Al  non avevano niente in comune. Tranne me. Correva l'anno 1976 e un collega di mia madre, allora 27enne, decise di sbarazzarsi di alcuni vinili e li consegnò a lei, che aveva una figlia appena adolescente. La quale, forse, avrebbe apprezzato. La figlia adolescente, manco a dirlo, ero io. Una cosa è sicura, di quei tre o quattro dischi rammento solo quello di Al E mi sa che "Your song" l'ascoltai pe r la prima volta proprio da lui. Era seta calda, soavità sexy, come il titolo dell'album, "Glow", di cui ignoravo il significato ma che suonava così bene nella sillaba dolcemente sfumata. Poi gli altri titoli: "Rainbow in your eyes", "Fire and rain"... ricordavano atmosfere avvolgenti alla Tennessee Williams, ma senza morbosità. Sul retro di copertina, Jarreau esibiva il sorriso ormonale in un campo di stoppie. Bello, felice e innamorato. Di Susan, cui dedicava il disco, e che nei bran