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20.1.19

Il regalo del fotografo Salgado ai ragazzi di Binario 49, una mostra con le sue foto inediteBinario49 ha condiviso una foto. 2 h · Già è tutto vero ! La realtà, se si vuole, è un sogno meraviglioso.


L'immagine può contenere: 1 persona, nuvola, cielo e spazio all'aperto
Inizialmente ero  incredulo ,  credevo  fosse  una   bufala  \ fake news    perchè  è rarissimo (   ed  questo  è uno dei rarissimi casi  )    in  cui  fotografi  professionisti   e  altamente  quotati  come  Salgado       regali    ad  un locale  appena  aperto   un anteprima  nazionale  di una  mostra    , per  lo   più  con foto inedite  . Ma   poi  leggendo   un post        trovato  sulla pagina    facebook  del locale in questione  Scopro   che  ciò'  È tutto vero. 

Ecco    quindi   La storia dei ragazzi di provincia che convincono @sebastiaosalgadoofficial a portare una sua mostra, inedita in Italia, in via Turri a Reggio Emilia è reale. È in arrivo una nuova esposizione a Binario49 e Spazio Gerra, organizzata da Casa D’Altri con il nostro Team e con il contributo del @comunedireggioemilia



Ora    va bene ed è  comprensibile    che   Repubblica (    trovate  sotto   un mio  tentativo   di  riportane  una  foto     con l mio cellulare  )   non pende più  sold pubblici e  si basa  sugli abbonamennti dei  lettori  ,  ma  almeno  gli articoli  più  importanti  potrebbe  metterli   o  free     oppure   far  pagare lo  quell'articolo e non costringerti  ad  abbonarti  all'intero  giornale  

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  Un post  che  sarebbe rimasto  incompleto  ,   visto  che  gogle  riportava   solo  l'articolo  a  pagamento  di repubblica  ,  ma  per  fortuna ho  avuto l'intuizione  di   cercare  su  fb     (  di vui  trovate  la  foto  a  centro )    la  pagina  del  locale che  mi  ha permesso di trovare





questo articolo  di  https://www.reggiosera.it/2019/01/



Il regalo di Salgado ai ragazzi di Binario 49, una mostra con le sue foto inedite

Sarà inaugurata il 9 febbraio nel locale di via Turri e nello spazio Gerra: cento scatti mai visti dei suoi viaggi in quel continente. Il grande fotografo: "Chi lavora controcorrente deve essere aiutato"
REGGIO EMILIA – Una mostra in prima nazionale, il 9 febbraio, a Binario 49, del grande fotografo brasiliano Sebastião Salgado, inedita per l’Italia. Si chiamerà Africa (nella foto un’immagine della mostra “Africa” (Etiopia 1985). Foto Sebastião Salgado / Amazonas Images) ed è stata regalata dall’artista che si è innamorato del progetto dei tre giovani reggiani, Claudio Melioli, Alessandro Patroncini e Khadija Lamami, che hanno scommesso sull’apertura di un caffè letterario in via Turri, nel cuore del quartiere più multetnico e problematico della nostra città.
Non è un caso che Salgado abbia scelto questi ragazzi. Proprio una riproduzione gigantesca della affollatissima stazione di Bombay, presa da una foto scattata da Salgado, è appesa al muro di Binario 49, a ricordare che, in fondo, tutti questi posti sono uguali: luoghi di scambio, brulicanti di umanità. E Claudio Melioli, ricercatore astrofisico e ceramista, ha lavorato per dieci anni in Brasile come operatore sociale e come astronomo.
Claudio ha pensato che le cose impossibili sono, forse, le uniche che si possono realizzare e, tramite suoi amici brasiliani, ha iniziato a cercare Salgado fino a che, una domenica mattina, il grande fotografo lo ha chiamato e gli ha detto: “Sono Salgado, so che mi state cercando. Cosa posso fare per voi?”. Dopo la conversazione telefonica ha deciso di regalare una mostra a Binario 49. Si chiamerà Africa: cento foto originali, il riassunto di trent’anni di viaggi in quel continente. La mostra è talmente grande che non starà tutta a Binario 49, ma verrà suddivisa fra via Turri e lo Spazio Gerra.
Binario
Salgado proverà a venire per l’inaugurazione se ce la farà, dato che ha subito un’operazione per un tendine rotto durante i suoi sopralluoghi nella foresta amazzonica. Ci sarà sicuramente il figlio Juliano, autore delle sequenze di quello che, assieme a Wim Wenders, è diventato il film “Il Sale della tera”.
Ha detto il grande fotografo in un’intervista a Repubblica: “E’ il mio regalo a questi amici mai visti. Quello che sta succedendo ai nostri due Paesi è molto simile. Qui la vittoria di Bolsonaro è una minaccia per gli indios, i neri, la povera gente. Da voi crescono la paura e l’ostilità verso i migranti. Chi lavora controcorrente deve essere aiutato”.




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