Leggendo sula mia pagina di fb l'articolo di repubblica ( condiviso dalla amica \ utente daniela tuscano ) che trovaste sotto , ho deciso di spostare l'altra news sul tentativo di trovare un capo espiratorio o errore sui colpevoli dell'attentato ( ? ) eun altro post sui miie dubbi dell'attentato
http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2016/12/dubbi-sul-vile-attentato-ai-mercatino.html
da repubblica online
Berlino, Fabrizia Di Lorenzo, la ragazza dispersa: una figlia dell'Erasmus con il sogno dell'integrazione.
Cervello in fuga, 31enne di Sulmona, laureata a Bologna, lavora nella capitale tedesca per un'azienda di trasporti. I familiari in Germania per l'esame del Dna
di AGNESE ANANASSO
Fabzia Di Lorenzo (foto da Twitter) DOPO ore col fiato sospeso in attesa di notizie su Fabrizia Di Lorenzo, la 31enne di Sulmona (L'Aquila)
dispersa dopo la strage di
Berlino di ieri sera, le speranze che non sia tra le vittime non identificate si sono ridotte a un soffio. Lo stesso papà Gaetano, in partenza per la capitale tedesca ha affermato tra le lacrime: "Non dovrebbero esserci più dubbi, aspettiamo conferme, ma non mi illudo"
L'allarme è scattato in mattinata quando Fabrizia non si è presentata al lavoro ma i familiari hanno da subito temuto il peggio, da quando hanno cercato invano di mettersi in contatto con lei, senza ricevere risposta. Il suo cellulare è stato poi ritrovato sul luogo dell'attentato. Questa notte la famiglia si è messa quindi in contatto con la Farnesina e la madre e il fratello sono partiti immediatamente per la Germania per essere sottoposti all'esame del Dna. Solo dopo la comparazione del profilo genetico con le vittime non identificate le sue condizioni potranno essere ufficializzate.
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#Berlin. my cousin (Fabrizia Di Lorenzo) not replying to us since yesterday night. Some1 found her phone and metro pass on the site. #help12:55 PM - 20 Dec 2016
Cittadina del mondo, Fabrizia appartiene alla cosiddetta generazione Erasmus, ha scelto un percorso formativo orientato all’integrazione tra i popoli e alla lotta alla discriminazione. Dopo la laurea triennale alla Sapienza di Roma in Mediazione linguistico-culturale, ha conseguito la magistrale all’Alma Mater di Bologna in Relazioni internazionali e diplomatiche e un master alla Cattolica di Milano in tedesco per la comunicazione economica. Da qualche anno vive a Berlino, dove lavora in un’azienda di trasporti.
Una vocazione, quella di Fabrizia, che emerge anche da frasi, citazioni, immagini postate su Twitter, un susseguirsi di messaggi contro la discriminazione razziale e appelli a non confondere il terrorismo con l’immigrazione. L’ultimo cinguettio risale al 5 dicembre, con il video della scena del film "La meglio gioventù" in cui il professore universitario, durante un esame di medicina, invita Nicola (Luigi Lo Cascio) a lasciare l'Italia, un Paese di dinosauri, in cui non cambia mai nulla.
Berlino, i tweet di Fabrizia Di Lorenzo: "Non confondiamo immigrazione con terrorismo"
Insomma una della meglio giovenbtù ched non hanno mandato il cervello all'ammmasso come si diceva un tempo ovvero non si è defilippilizzata
da rai news 24
(...)
L'uomo, ha aggiunto, non compariva in alcun elenco di sospetti per attività terroristiche. La sua richiesta di asilo non era stata completata, ha aggiunto il ministro. "Forse non è lui" "C'è la possibilità che non si tratti del vero responsabile". Lo hanno detto gli inquirenti tedeschi nel corso di una conferenza stampa a proposito dell'uomo fermato ieri dopo la strage provocata da un camion piombato sulla folla in un mercatino natalizio a Berlino. "Al momento non abbiamo video dell'attentato. Ma collaboriamo con la polizia penale per un'analisi dettagliata dell'attentato anche attraverso sopralluoghi. Vogliamo raccogliere eventuali registrazioni video di questo camion con targa polacca. Dobbiamo ancora stabilire se vi siano più autori e se ci sono complici. Non sono state raccolte prove definitive. La persona fermata è di cittadinanza pachistana e c'è la possibilità che non si tratti del vero responsabile". Die Welt: sospetto ancora in fuga e armato Il pakistano fermato potrebbe dunque non essere l'autore dell'attentato. Lo riferisce la Die Welt citando fonti della sicurezza, secondo le quali il sospetto sarebbe invece ancora in fuga ed armato. La polizia e le forze speciali ne sarebbero state informate. Il testimone Intanto i media tedeschi raccontano che l'uomo è stato fermato grazie a un testimone che lo ha seguito e ha avvertito la polizia che lo ha arrestato poco distante dalla Colonna della Vittoria, nel cuore del parco Tiergarten: il testimone aveva assistito all'assalto del tir al mercatino, poi ha visto scendere il conducente dal camion e fuggire a tutta velocità. Ha deciso di seguirlo e, senza perderlo di vista, si è messo in contatto al cellulare con la polizia. E a due chilometri circa dal mercatino, quando era ormai all'interno del parco centrale di Berlino, varie agenti hanno bloccato il fuggitivo. Il vero autista Il vero autista del camion lanciato ieri sera contro la folla a un mercatino di Natale a Berlino sarebbe il 37enne polacco ritrovato morto a bordo del mezzo pesante: lo riferisce l'emittente polacca TVN24, ripresa dalla Bbc. L'uomo è morto perché colpito da colpi di arma da fuoco. Lo riferisce il sito dell'emittente N-Tv citando il ministro dell'Interno del Brandeburgo, Karl-Heinz Schroeterun che partecipava a una teleconferenza di ministri dell'Interno regionali tedeschi. Il cugino dell'autista, Ariel Zurawski, ha spiegato che il camion è stato dirottato mentre viaggiava dall'Italia a Berlino con un carico di travi d'acciaio. Zurawski ha aggiunto che il cugino avrebbe dovuto sostare a Berlino fino ad oggi a causa di un ritardo nella consegna. La polizia, segnala tuttavia la Bbc, ha affermato di ritenere che il camion è stato rubato da un cantiere in Polonia. Camion rubato poche ore prima l camion utilizzato nell'attacco di ieri sera a Berlino era stato rubato poche ore prima. Lo riferiscono i media polacchi. Il Tir ha targa polacca ed è di proprietà di una impresa di trasporti di Gryfino, vicino alla frontiera fra Polonia e Germania. Secondo i dati del Gps satellitare, riferisce l'emittente polacca TVN24, il camion è stato parcheggiato ieri verso mezzogiorno a Berlino con un carico di acciaio che doveva essere scaricato alle prime ore di questa mattina. Attorno alle 16, il motore del camion è stato acceso varie volte senza però che il mezzo si mettesse in moto, in quelli che potrebbero essere tentativi dell'aggressore per mettere in marcia il Tir. Il mezzo ha poi lasciato il parcheggio alle 19.45, poco prima di piombare sulla folla del mercatino di Natale. Il proprietario dell'impresa di trasporti aveva già detto di aver perso i contatti con il conducente del camion a partire dalle 16 di ieri pomeriggio. Camion partì da Italia il 16, no collegamenti Il camion era partito dall'Italia il 16 dicembre ma non c'è alcun collegamento tra l'attentato e il nostro paese. Secondo quanto si apprende da fonti qualificate della sicurezza, il Tir ha passato la frontiera del Brennero attorno alle 18 di venerdì scorso, dopo aver caricato dei laminati in uno stabilimento della Brianza, in Lombardia. - (....) continua
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Attentato-a-Berlino-il-pakistano-fermato-nega-media-killer-in-fuga-tra-i-dispersi-una-italiana-fd53ef2c-534c-4506-9837-ac3fb66db300.html
Quest'ultimo flash confermerebbe kla sua innocenza
http://www.repubblica.it/esteri/2016/12/20/news/attentato_a_berlino_interrogato_nella_notte_migrante_pakistano_alla_guida_del_tir-154500269/