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10.6.22

non sempre il silenzio è indifferenza ma è ancora sconforto è rassegnazione davanti ad orrori della realtà


  nel post precedente : senza parole davanti all'ennesimo stavolta doppio femminicidio sono stato in silenzio perchè   per  parafrasare   questa   frase     di  homer   Simpson   questa  frase     se la memoria  non m'inganna  è  questa   riporta  dal video   qua  sotto  


 ho preferito  non scrivere niente  piuttosto che dare  l'impressione  l'impressione di essere un  tipo retorico e moralista    ecco  che  ho scelto  di non scrivere niente  , ed ero ancora  scosso , visto che  stavolta     le  donne uccise  sono due   ,   ex  e  nova   partner  . Oltre ad essere  già  stato condannato ed  aver  fatto  un percorso  psicologico     che   evidentemente     è stato  causa  burocrazia  ,  e chissà  cos'altro  ,   fallimentare .  Quindi  il  mio  silenzio  non  è  , come mi  avete  accusato  via  email    ,  da indifferenza  . Infatti  in periodi  come      questi    che  stiamo attraversando  , mi  capita  di rifiugiarmi   in  quella   che   gli studiosi  (  seri e  improvvisati   )   di  scienze  sociali  chimano anestesia  sociale  che  può esere messo  in atto con  droghe  naturali o  sintetiche  , legalio illegali   o come nel mio caso  fantasia  ed  immaginazione  (  anche    se nel passato     non ho  disdegnato  , per  provare  e   farmi un esperienza   gli altri   casi  🤣😢  )  .
  E poi certi  fatti , mi hanno fatto esaurire  le parole   ed  i pensieri  razionali  , ed  per  evitare  di cadere nel  populismo \  qualunquismo  o peggio  nella pancia  . meglio il silenzio  e  lasciare  che a parlare  siano  i fatti  

20.12.16

Berlino, Fabrizia Di Lorenzo, la ragazza dispersa: una figlia dell'Erasmus con il sogno dell'integrazione .,e dubbi sull'attentato parte II

Leggendo sula  mia pagina  di fb   l'articolo di repubblica  (  condiviso  dalla amica  \ utente  daniela  tuscano  ) che  trovaste  sotto  ,  ho deciso di spostare l'altra  news   sul tentativo  di trovare  un capo espiratorio  o errore  sui  colpevoli dell'attentato  (  ?  )   eun altro post  sui  miie dubbi dell'attentato http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2016/12/dubbi-sul-vile-attentato-ai-mercatino.html


da repubblica  online


Berlino, Fabrizia Di Lorenzo, la ragazza dispersa: una figlia dell'Erasmus con il sogno dell'integrazione.
Cervello in fuga, 31enne di Sulmona, laureata a Bologna, lavora nella capitale tedesca per un'azienda di trasporti. I familiari in Germania per l'esame del Dna


di AGNESE ANANASSO






Fabzia Di Lorenzo (foto da Twitter) DOPO ore col fiato sospeso in attesa di notizie su Fabrizia Di Lorenzo, la 31enne di Sulmona (L'Aquila) dispersa dopo la strage di Berlino di ieri sera, le speranze che non sia tra le vittime non identificate si sono ridotte a un soffio. Lo stesso papà Gaetano, in partenza per la capitale tedesca ha affermato tra le lacrime: "Non dovrebbero esserci più dubbi, aspettiamo conferme, ma non mi illudo"
L'allarme è scattato in mattinata quando Fabrizia non si è presentata al lavoro ma i familiari hanno da subito temuto il peggio, da quando hanno cercato invano di mettersi in contatto con lei, senza ricevere risposta. Il suo cellulare è stato poi ritrovato sul luogo dell'attentato. Questa notte la famiglia si è messa quindi in contatto con la Farnesina e la madre e il fratello sono partiti immediatamente per la Germania per essere sottoposti all'esame del Dna. Solo dopo la comparazione del profilo genetico con le vittime non identificate le sue condizioni potranno essere ufficializzate.


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#Berlin. my cousin (Fabrizia Di Lorenzo) not replying to us since yesterday night. Some1 found her phone and metro pass on the site. #help12:55 PM - 20 Dec 2016

Cittadina del mondo, Fabrizia appartiene alla cosiddetta generazione Erasmus, ha scelto un percorso formativo orientato all’integrazione tra i popoli e alla lotta alla discriminazione. Dopo la laurea triennale alla Sapienza di Roma in Mediazione linguistico-culturale, ha conseguito la magistrale all’Alma Mater di Bologna in Relazioni internazionali e diplomatiche e un master alla Cattolica di Milano in tedesco per la comunicazione economica. Da qualche anno vive a Berlino, dove lavora in un’azienda di trasporti.
Una vocazione, quella di Fabrizia, che emerge anche da frasi, citazioni, immagini postate su Twitter, un susseguirsi di messaggi contro la discriminazione razziale e appelli a non confondere il terrorismo con l’immigrazione. L’ultimo cinguettio risale al 5 dicembre, con il video della scena del film "La meglio gioventù" in cui il professore universitario, durante un esame di medicina, invita Nicola (Luigi Lo Cascio) a lasciare l'Italia, un Paese di dinosauri, in cui non cambia mai nulla.

Berlino, i tweet di Fabrizia Di Lorenzo: "Non confondiamo immigrazione con terrorismo"





Insomma  una della  meglio  giovenbtù ched  non hanno   mandato il cervello all'ammmasso  come si diceva  un tempo   ovvero non si è defilippilizzata  


da  rai news  24 
(...) 
L'uomo, ha aggiunto, non compariva in alcun elenco di sospetti per attività terroristiche. La sua richiesta di asilo non era stata completata, ha aggiunto il ministro. "Forse non è lui" "C'è la possibilità che non si tratti del vero responsabile". Lo hanno detto gli inquirenti tedeschi nel corso di una conferenza stampa a proposito dell'uomo fermato ieri dopo la strage provocata da un camion piombato sulla folla in un mercatino natalizio a Berlino. "Al momento non abbiamo video dell'attentato. Ma collaboriamo con la polizia penale per un'analisi dettagliata dell'attentato anche attraverso sopralluoghi. Vogliamo raccogliere eventuali registrazioni video di questo camion con targa polacca. Dobbiamo ancora stabilire se vi siano più autori e se ci sono complici. Non sono state raccolte prove definitive. La persona fermata è di cittadinanza pachistana e c'è la possibilità che non si tratti del vero responsabile". Die Welt: sospetto ancora in fuga e armato Il pakistano fermato potrebbe dunque non essere l'autore dell'attentato. Lo riferisce la Die Welt citando fonti della sicurezza, secondo le quali il sospetto sarebbe invece ancora in fuga ed armato. La polizia e le forze speciali ne sarebbero state informate. Il testimone Intanto i media tedeschi raccontano che l'uomo è stato fermato grazie a un testimone che lo ha seguito e ha avvertito la polizia che lo ha arrestato poco distante dalla Colonna della Vittoria, nel cuore del parco Tiergarten: il testimone aveva assistito all'assalto del tir al mercatino, poi ha visto scendere il conducente dal camion e fuggire a tutta velocità. Ha deciso di seguirlo e, senza perderlo di vista, si è messo in contatto al cellulare con la polizia. E a due chilometri circa dal mercatino, quando era ormai all'interno del parco centrale di Berlino, varie agenti hanno bloccato il fuggitivo. Il vero autista Il vero autista del camion lanciato ieri sera contro la folla a un mercatino di Natale a Berlino sarebbe il 37enne polacco ritrovato morto a bordo del mezzo pesante: lo riferisce l'emittente polacca TVN24, ripresa dalla Bbc. L'uomo è morto perché colpito da colpi di arma da fuoco. Lo riferisce il sito dell'emittente N-Tv citando il ministro dell'Interno del Brandeburgo, Karl-Heinz Schroeterun che partecipava a una teleconferenza di ministri dell'Interno regionali tedeschi. Il cugino dell'autista, Ariel Zurawski, ha spiegato che il camion è stato dirottato mentre viaggiava dall'Italia a Berlino con un carico di travi d'acciaio. Zurawski ha aggiunto che il cugino avrebbe dovuto sostare a Berlino fino ad oggi a causa di un ritardo nella consegna. La polizia, segnala tuttavia la Bbc, ha affermato di ritenere che il camion è stato rubato da un cantiere in Polonia. Camion rubato poche ore prima l camion utilizzato nell'attacco di ieri sera a Berlino era stato rubato poche ore prima. Lo riferiscono i media polacchi. Il Tir ha targa polacca ed è di proprietà di una impresa di trasporti di Gryfino, vicino alla frontiera fra Polonia e Germania. Secondo i dati del Gps satellitare, riferisce l'emittente polacca TVN24, il camion è stato parcheggiato ieri verso mezzogiorno a Berlino con un carico di acciaio che doveva essere scaricato alle prime ore di questa mattina. Attorno alle 16, il motore del camion è stato acceso varie volte senza però che il mezzo si mettesse in moto, in quelli che potrebbero essere tentativi dell'aggressore per mettere in marcia il Tir. Il mezzo ha poi lasciato il parcheggio alle 19.45, poco prima di piombare sulla folla del mercatino di Natale. Il proprietario dell'impresa di trasporti aveva già detto di aver perso i contatti con il conducente del camion a partire dalle 16 di ieri pomeriggio. Camion partì da Italia il 16, no collegamenti Il camion era partito dall'Italia il 16 dicembre ma non c'è alcun collegamento tra l'attentato e il nostro paese. Secondo quanto si apprende da fonti qualificate della sicurezza, il Tir ha passato la frontiera del Brennero attorno alle 18 di venerdì scorso, dopo aver caricato dei laminati in uno stabilimento della Brianza, in Lombardia. - (....) continua http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Attentato-a-Berlino-il-pakistano-fermato-nega-media-killer-in-fuga-tra-i-dispersi-una-italiana-fd53ef2c-534c-4506-9837-ac3fb66db300.html

Quest'ultimo flash confermerebbe kla sua innocenza
    http://www.repubblica.it/esteri/2016/12/20/news/attentato_a_berlino_interrogato_nella_notte_migrante_pakistano_alla_guida_del_tir-154500269/  

7.8.14

Libri, Tv, Puzzette e altri rumori matteo tassinari di http://wwwhete.blogspot.it/

La  discussione avuta  via email  con un mio contatto di facebook  in cui  gli chiedevo  
Non esistono gli anarchici, le brigate rosse, Al Quaeda, ecc...Sono tutte emanazioni dei servizi italiani al servizio dei progetti mondialisti.
Per arrivare a smuovere un popolo in determinate direzioni, per farlo votare in un certo modo, per fare si che alcune cose divengano lecite ed altre no, e per molte altre ragioni, che hanno sempre a che fare col controllo delle nazioni.
Il male è l'imperialismo, e questo male non ha scrupoli anche nel provocare genocidi, come stiamo vedendo.
beh vero . cmq cosa ne pensi di quello che ti ho chiesto
Questo mondo non è fatto per degli esseri umani, ma solo per schiavi dipendenti da dei padroni, anche se alla gente sembra di vivere in un mondo libero. Nessuno di noi lo è. Siamo tutti parte di un sistema che manteniamo in piedi, al quale siamo stati conformati così bene, a cominciare dal momento della nascita, che crediamo sia l'unico possibile. Ma questa è solo illusione. Beh per la tua domanda ho implicitamente risposto sopra, le stragi di stato, e Piazza Fontana ne è un esempio, sono servite unicamente a creare il clima per traghettarci nel sistema odierno. Ritengo che chiunque affermi il contrario non veda il progetto nella sua interezza, ma solo una parte di esso.
Stessa cosa vale per il G8 di Genova, utilizzato ovviamente per creare un caso "pilota" da utilizzare poi per vari scopi, politici, di controllo, mediatici, ecc... Ogni notizia può essere utilizzata dai media per queste ragioni, oltre che per ragioni strategico militari e di condizionamento dell'opinione pubnlica. Così si mandano avanti le cose, in questo sistema progettato per sfociare in un Impero. Kissinger da molto tempo lo chiama così.
 trova  conferma  in questo  post  del mio  amico \  compagno di strada Matteo tassinari  http://wwwhete.blogspot.it/
Dal McRacconto
alla McPoesia





Scrittura Creativa:
ma per       favore!

di Matteo Tassinari
Inveire contro argomenti blindati e uno stile a prova di tradizione, è un conto da tener conto proprio per la sua antica locuna. Un problema più grosso è se i Programmi di Scrittura e la logorante catena di montaggio dei loro workshop che sfornano un-racconto-ogni-due-settimane possano, alla fine, abbassare tutti gli standard ed i livelli di qualità, accelerare una mediocrità letteraria generalizzata, equivalente alla narrazione di quella che Donald Hall chiama la"McPoesia”, una forma di mecenatismo letterario, oltre che un’occasione per la comunità letteraria, corriamo il rischio di ritrovarci con una catena del McRacconto da far impallidire Ray Kroc.

Chi approccia

il verbo
Perché non è solo la struttura malsana del Programma di scritture Creative a rovinare le persone che abbozzano il desiderio di scrivere, con gli strani vincoli creativi che deve imporre tanto agli insegnanti quanto agli studenti. L'ebete disponibile a conformarsi alle regole solo perché è il modo più comodo di sopravvivere è deplorevole in qualsiasi studente, è un metodo scientifico per tenere in possesso il controllo della mente e la formazione a rotta di collo continuo. Ma chi approccia il verbo, sono solo i sintomi. Ecco la malattia in termini di rigore: pretese, richiesta emotiva e intellettuale, tantissimi Programmi o corsi di Scrittura Creativa che non sono altro che ridicole barzellette. 
Secondo alcuni Gianroberto Casaleggio è la seconda reincarnazione in terra di Gesù Cristo. Ciò non è vero in quanto è stato deciso, tramite sondaggio sul forum del Movimento, che è in realtà il Cristo ad essere la reincarnazione di Casaleggio


















Pochi richiedono
agli iscritti un minimo di preparazione letteratura, critica, attualità editoriale, composizione, lingue straniere, arte o cosa pensa dello scrivere, come lo vive, cosa rappresenta. Niente di tutto questo. Tutti fanno moneta, soprattutto i più stupidi, nel caso si tratti di donna, si volge al femminile. Non ci sono scuse, solo magre figure. Può darsi che sia proprio ciò che rende il nostro anti-intellettualismo tanto osceno da farlo diventare estremamente temporaneo.
Gli sceneggiati, dove la mente eclissandosi, viene in mente Andrea De Carlo
Chi stabilisce i
confini?
Pensate, per esempio, a come l’esposizione prolungata agli sceneggiati televisivi rende ciascuno di noi più innaturale e allo stesso tempo meno riflessivo. Una cultura basata sempre più sul vedere finisce col corrompere il rapporto fra chi vede e la cosa vista. Guardiamo vari attori interpretare vari personaggi coinvolti in vari rapporti e situazioni. Pensiamo al fatto che l’unica caratteristica profonda condivisa dal personaggio con gli altri personaggi e con l’attore che lo rappresenta è che tutti sono guardati. Il fatto che siamo fortemente incoraggiati ad identificarci con personaggi per i quali la morte non è un’eventualità creativa sostanziale, ha costi in tutti sensi, reali.
Noi come pubblico,
tu individuo laggiù e io qui, perdiamo ogni senso di significato o fine intrinseco e allo stesso tempo letteralmente eterno. Se siamo gli unici animali a sapere in anticipo che moriremo, siamo anche gli unici a sottometterci allegramente alla prolungata negazione di questa tremenda novità. Il pericolo è che, man mano che nell’intrattenimento le negazioni della verità sono sempre più efficaci, pervasive e seducenti, finiremo col dimenticare come vivere.
 Periodo vitale
Il comportamento degli attori e, in un modo complesso, attraverso lo sceneggiato in cui sono calati anche dei personaggi, è sempre rivolto a un pubblico per il quale si comportano o, meglio, in virtù del quale esistono anzitutto come attore o personaggio, dietro il vetro dello schermo. lperbole? È importante ricordare che la televisione per lo più non è puro intrattenimento, ma anche narrazione, corruzione culturale. Che gli esseri umani siano animali narrativi è una verità ormai assodata. Ogni cultura si spaccia come tale o divulga, attraverso un racconto, il proprio mondo. Ogni persona concepisce il proprio periodo vitale come una serie organizzata e raccontabile di eventi e cambiamenti con almeno un inizio, una parte centrale e la terza, l’ultima, il finale.



















Chi controlla il passato,controlla il futuro
Come l’esistenza, la vita: nascita, crescita, morte. Ecco perché la vita e l’arte non sono affatto per nulla dissimili. La narrazione ci serve come ci serve lo spazio-tempo, ci è utile per passare tutte le consegne ai nostri poveri posteri, quelli per cui oggi molti rubano e lasciare un posto di merda ai loro figli o come fanno gli infermieri quando si danno il cambio notturno:“Allora Paola, al signor Livio Visani 30 gocce di Cianuro, 2 pillol2 di Peyote a Paolo Guidi, un po’ di sciroppo all’oppio a Gustavo Angoloni, 15 astine sublinguali di Morfina alla cara signora Antonella Dinnetti e 3 trip lisergici alla bambina Gina Bonetti. Mi raccomando, quelli col principio attivo alto, l’ho visto troppo razionale oggi, deve essere più frastornata”.
E’ connaturata ormai.
Oggi, con gli scrittori, gli schemi narrativi ai quali gli umani colti vengono esposti con maggiore regolarità, accade la stessa cosa. Ma attenzione, succede spesso che i media vi faranno odiare le persone che vengono oppresse e amare quelle che opprimono, come dice Malcom X. Infatti, una delle malattie più diffuse, è la diagnosi e i medici starebbero male se nessuno sta male. A questo punto, come non citare lo script fulminante dei fratelli Marx: "l'ultima volta che sono andato dal dottore mi ha dato tante medicine che, una volta guarito, sono stato male per un mese intero".
Il più buono di tutti

E, anche a voler essere buoni,
la televisione è una forma di arte narrativa piuttosto misera. E’ un’arte narrativa che non si sforza di cambiare nemmeno di cambiare, illuminare, ampliare e orientare, ma semplicemente sempre di avvincere, di attrarre, di porsi sul piedistallo, parlare solo di e su sé stessi senza porre mete da raggiungere, imporre sempre gli stessi modelli culturali. Cosa che in Sud America non avviene, forse per uno spirito o un avventura o la natura stessa che induce chi vive a contatto ravvicinato con il Creato nelle sue esposizioni che li rende più sbrigliati e vergini per nuovi stili poetici e narrativi.
Tutti in piedi, arriva lo "Strega", gli "Amici della domenica"











I Soloni
Il suo fine, quello dei soloni che ogni anno si scambiano l’appuntamento del prossimo anno allo Strega con gli “Amici della domenica” (giuria), poi al Bancarella a Pontremoli, al Campiello tra gli Industriali del Veneto, al Bagutta, vecchia trattoria, scoperta dallo scrittore Riccardo Bacchelli e dal suo elzevirista e critico cinematografico Adolfo Franci, il Mondello di Francesco Lentini, giudice e intellettuale, che seguì il premio fino al 2000, anno della sua morte. Tutte categorie, premi letterari italiani che - dichiarato apertamente – servono ad assicurare una visione protratta, garantita, sedata, per mettere a tacere lo spirito di ogni teleutente o lettore.
Con pochi azzardi. Non si può sempre
parlare male, che tutto non funziona, perché alcuni premi, pochi, sono seri. Altri – molti – sono esposizioni pubblicitarie che con la letteratura o la narrativa o la poesia non centrano nulla, ma molto di più contano chi sono i giurati, quali appoggi hai come scrittore, se rientri nei progetti degli editori alla Fazi che vuole andare allo Strega con una biografia sua scritta da sua moglie. Trovo la vicenda molto imbarazzante, ma conoscendo Fazi, non mi meraviglia, perfetto soggetto al Cafonal di D’Agostino. Di Fazi editore, ho sempre amato la linea editoriale che s’è imposta la casa editrice, abolendola. Dal 1994 che l'editore pubblica di tutto, dal porno alla narrativa sovietica del '700, trovandosi a volte in situazioni imbarazzanti, luoghi dove di respirava disagio, altri dove era un Gagà. E' un uomo ipnotico Fazi, forse è questa la sua più grande attrattiva, come la televisione, che avvince senza pretendere nulla.











                      FUTURI NARRATIVI

E GIOVANI DA BATTAGE
Non si sforza di cambiare, illuminare, ampliare e nemmeno di intrattenere, ma semplicemente di avvincere, di attrarre, di schiacciare il vociare della gente col suo vociare in sottofondo, quello che le casalinghe durante i lavori di casa dicono: "La Tv? La tengo accesa perché mi fa compagnia, mentre faccio i lavori". E la mente lavora mente non sa neanche dove sia, lasciando di fondo i consigli per gli acquisti. E' gioco-forza, ma imposto da chi? Ognuno ha i propri massacratori, è un diritto anche di che morte voler morire. Non facciamo i candidi, tanto uno che ha la cirrosi epatica e beve, sa che la sua morte non sarà la Leucemia. Anche questo è un passaggio vitale, coatto, imposto e da affrontare. Quante cose diamo per scontato, è una vergogna. E' una vergogna già il fatto che non ci si vergogna ci questo sciupìo di tempo, è una vergogna la superficialità di tutti su tutto, siamo una vergogna, tutti quanti insieme.  
La quantità ha forti influenze
sulle menti deboli,
come la televisione















Col cazzo, è che vivi una vita senza senso! Il suo unico fine, dichiarato apertamente, è assicurare una visione protratta, lunga, che occupi tempo nella giornata dell’acquirente, interminabile, prolungata ma lenta affinché il suo messaggio accompagnato dal battage viene memorizzata anche da chi non è interessato al prodotto, posticipato. La più grande attrattiva della Tv, è che avvince senza volere niente. Puoi riposarti mentre ti sottoponi alla stimolazione di un film o un Talk Show.



Che due Marò
I Marò
Ricevere senza dare. E’ questo che ci attrae. Quante volte vi siete trovati, invorniti come seppie, il telecomando in mano, lo sguardo ebete, idiota, imbecille, stupido? Lo stesso vale per tutta l'arte bassa che ha come scopo l'attenzione protratta e la condiscendenza. Attrae proprio perché è divertente e allo stesso tempo facile. E il radicamento di una cultura tendente al basso, costruita sull'Attrattiva delle nuove tecnologie, che amplificano questo livello “basso”. Non mi stancherò mai di dire e scrivere che il tempo trascorso in un qualsiasi Social Network è sempre e in ogni caso tempo sprecato, disperso e sperperato. E il tempo è forse la moneta più cara che possediamo, anche se una dottoressa mi ha augurato di morire presto. Come buttare via ciò che abbiamo di più caro al mondo? Noi non ci facciamo neppure caso allo scempio che ci riserviamo.
Vivacchiamo sciocchi.
In un momento in cui in America i veri scrittori di narrativa discreti, bravi e bravissimi sono più di quanti ce ne siano mai stati, un pubblico americano che gode di un’istruzione e di un reddito disponibile senza precedenti spende l’enorme mole del suo tempo per la lettura e dei suoi librodollari in narrativa che è, secondo ogni ragionevole criterio, spazzatura. La narrativa spazzatura è, quanto a intenti e attrattive, del tutto simile a quella della televisione: avvince senza pretendere nulla. Gli intrattenitori sanno distrarre, avvincere e magari anche consolare. Solo gli artisti sanno trasfigurare. Gli odierni scrittori spazzatura, sono intrattenitori che sfruttano il terreno altrui o degli artisti. Questo di per sé è una novità. Ma l’estetica della televisione e l’economia simil-televisiva, hanno reso possibile una popolarità e compensi mai visti. Un disastro.
Paul Auster 


Allora, per
non essere
solo Cassandre, virate verso Paul Auster, faro attuale della letteratura americana contemporanea. Quando tutti gli asini ce l’avevano con Allan Bloom, che digrigna i denti ai liceali che hanno come massima aspirazione quella di poter accendere un mutuo, qui parlo di diventare scrittori. Noi come generazione corriamo il pericolo di giustificare T.S.Eliot più delirante se tramite un misto di stasi accademica e disinteresse intellettuale dimostriamo con insoddisfazione di tutti che la cultura o è cumulativa o è morta, vuota ai due lati di un Adesso sociale che non ammette passione per il futuro né curiosità per il passato. E’ triste eh?

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...