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27.8.14

Il battesimo? Il parroco dà l’ok alla celebrazione ma striglia i genitori Trinità d'Agultu e Vignola, nullaosta con riserva : «Avulsi dalla vita parrocchiale»

Leggendo oggi, 27\8\2014  la  nuova  sardegna   sia    le  news  sui  funerali dei due protagonisti dell'omicidio -.suicidio avvenuto   due giorni fa  . 


Omicidio-suicidio a Oliena, folla ai funerali di Sandro e Sara - FOTO

L’omelia del vescovo di Nuoro Mosè Marcia: «Non saranno le pallottole a separarli dall’amore di Dio» .«Chi di noi può giudicare un gesto così forte? - ha continuato il vescovo - Sandro e Sara non sono da giudicare, forse si può giudicare il nostro essere distratti, il nostro non esserci quando chi vive accanto a noi ha bisogno di aiuto. Ecco dov'è la nostra colpa».
sia    questo fatto di cui parlo approfonditamente   sotto  

 di Sebastiano Depperu
TRINITA’ D’AGULTU. Il battesimo s’ha da fare, ma non per merito dei parenti. È il senso del contenuto di un nullaosta rilasciato ad una coppia di Trinità d’Agultu dal parroco, don Giampaolo Pais. I due giovani, infatti, hanno espresso il desiderio di voler battezzare il loro bambino nella parrocchia di un paese vicino e si sono rivolti al sacerdote: la risposta del parroco, messa nero su bianco, li ha lasciati a bocca aperta. La vicenda è accaduta qualche giorno fa.Tutto è iniziato quando la nonna paterna si è recata dal parroco per chiedere il nullaosta. Nessun problema. «Torni tra qualche giorno», le è stato detto dal prete. E, come previsto, dopo due giorni, la consegna del documento in busta chiusa. La donna porta al figlio e alla nuora la busta ricevuta dal parroco. E quando la mamma del bambino apre la busta rimane sorpresa. Un’unica pagina dove si legge: «Richiedendomi il nulla osta per il battesimo mi rallegro di questa decisione. La motivazione positiva si lega al fatto di non privare della Grazia questa nuova creatura». E poi arriva lo sorpresa della ragazza quando proseguendo nella lettura del nullaosta legge le seguenti parole: «Dal punto di vista morale non garantisco sulla testimonianza di fede dei suoi parenti, essendo totalmente avulsi dalla vita parrocchiale».La neo mamma a quel punto fa leggere il pezzo di carta al compagno. «Siamo rimasti molto male quando abbiamo letto queste righe – dicono i due giovani – non credevamo ai nostri occhi. Noi e i nostri parenti veniamo, così, tacciati di essere cattivi cristiani solo perché siamo poco praticanti? Il buon cristiano si misura da quante volte va in chiesa o da altro? E poi, cosa c’entrano i parenti? Non sarebbe stato giusto parlare solo di noi genitori?». Ma le dodici righe scritte da don Giampaolo Pais finiscono almeno con un augurio: «Mi unirò comunque nella preghiera, confidando per il fanciullo sull’aiuto di Dio».  

 che  fra  i due preti preferisco la decisione di quello d'Oliena  a quello di Trinità  . Ma  soprattutto    ho conferma  di quello che  hio sempre  detto  da  quando   sono in rete  (  circa   13  anni  )  ho detto  in gior  per  il web  ( social  , forum , chat  )   Ecco  perchè la  gente  perde  sempre  di più  la fede     . Quando ci sono preti   che   si comportano cosi  .  Secondo me   non è detto che per  essere  buoni  credenti  si debba per  forza  andare  a messa tutte le  domeniche  , basta  mettere  in atto  i  principi  in cui si crede   che affermano  testi  della sua religione . Ovviamente  adeguandoli  all'oggi   e non prendendoli completamente  alla lettera  onde  evitare  fondamentalismi  . Condivido in pieno   questi due commenti   riportati online all'articolo  



Michele S. Sechi ·  Top Commentator
Avrebbero dovuto fare come fece una persona di mia conoscenza davanti ai problemi posti dopo la richiesta di battezzare la figli, nata fuoribdsl matrimonio. "Siccome io, al contrario di lei, Monsignor Xxxx, sono una persona che ha un gran rispetto per il prossimo, per rispettare fin da ora mia figlia, lasceró decidere a lei quando sarà grande ed invece in grado di giudicare i nostri errori" la figlia ha fatto una vita normalissima, la Chiesa HS atteso che la ragazza diventasse grande. Dopo 18 anni da quella brutta figura, la ragazza ha deciso di farsi battezzare. Proprio un ottimo risultato! Il Parroco dovrebbe meditare sulla sua ottusità e su un ora intolleranza che non ha molto a che fare con il Culto che rappresenta.



Mario Sardo ·  Top Commentator · Lavora presso Pavia
Non è certo suo compito garantire! Suo compito e portare la parola di Dio e pregare per quelli che non l'accolgono...e rallegrarsi e basta senza fare commenti quando qualche cristiano anche se tiepido decide comunque di battezzare il proprio figlio: Un certificato non è certo il luogo per esprimere perplessità e opinioni....oggi era il giorno di Sant'Agostino sulla base di questo modo di vedere le cose non avrebbero dovuto ne battezzarlo ne comunicare questo Grande Santo sulla base del suo passato godereccio!! Ci sono davvero dei preti poco degni.
Cominciassero molti parroci a non chiedere soldi per far dire messa, funerali, cresime e comunioni e battesimi come fanno attualmente in spregio alle parole di Gesù " gratuitamente ricevete e gratuitamente date "

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