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16.10.22

Milano, magia della musica classica: la pianista e il senzatetto insieme alla Scala per la sinfonia di Tchaikovsky

repubblica  online   del  15 OTTOBRE 2022 ALLE 09:34

Milano, magia della musica classica: la pianista e il senzatetto insieme alla Scala per la sinfonia di Tchaikovsky Milano, magia della musica classica: la pianista e il senzatetto insieme alla Scala per la sinfonia di Tchaikovsky
L'idea della musicista ideatrice del progetto 'Musica nell'aria: "Vorrei parlare con Riccardo Chailly del mio progetto di aprire le porte del Teatro almeno una volta alle persone fragili"

                                   di Francesca Robertiello


La passione per la musica classica li ha fatti incontrare. Non in un teatro sfarzoso o in un auditorium elegante, ma nel contesto naturale del Parco Nord di Milano. Eppure lo scorso 9 ottobre i protagonisti della storia, Lucia Martinelli, pianista che ogni domenica si esibisce all'alba nella distesa verde del capoluogo lombardo, e Robert, 47enne di Berlino, 'senzatetto' che ha scelto quell'area all'aperto come sua 'casa', hanno trascorso una serata speciale al Teatro alla Scala. Insieme, infatti, hanno assistito al Concerto Rachmaninov n.2 e Sinfonia di Tchaikovsky.
La rete solidale di Martinelli: "Una colletta per acquistare il biglietto"
Così la musicista professionista ha voluto condividere i dettagli dello spettacolo sui social network, con tanto di testimonianze fotografiche. "È stata un'esperienza che difficilmente dimenticheremo io, Robert e la sua compagna Manuela - racconta Martinelli, ideatrice del progetto 'Musica nell'aria' che, con l'aiuto di altri musicisti professionisti, porta i grandi classici fuori dai teatri  - . Robert era felicissimo, ha seguito il concerto con molta attenzione e i suoi occhi luminosi hanno dato un senso al regalo". Un dono che la pianista ha potuto acquistare grazie ai sostenitori del suo progetto: "In segno di gratitudine ho scelto di raccontare pubblicamente quello che è successo - sottolinea Martinelli -, perché dietro c'è una rete solidale incredibile, dalla colletta per acquistare il biglietto alla ricerca dell'abito, del cappello e delle scarpe eleganti che lui ha indossato per l'occasione".Robert "non è passato inosservato alla Scala"



Così il senza fissa dimora ha potuto vivere una serata diversa proprio nel tempio della musica milanese: "Si guardava sempre attorno stupito, tra specchi e velluti rossi - spiega la pianista - È alto, ha barba e capelli lunghi e anche in questo contesto non è passato inosservato". Infatti "sotto al post che ho condiviso - aggiunge - una musicista e una persona del pubblico hanno scritto di averlo notato e di aver pensato che Robert fosse un artista". Ma della sua vita precedente e del perché abbia scelto di vivere ai margini non si sa quasi nulla. "Le nostre chiacchiere sono state sempre e solo incen
trate sulla musica e di proposito non ha mai scavato nel suo passato", racconta Martinelli.


C'è voluto quasi un anno per formare questo sodalizio musicale simbolico
E c'è voluto quasi un anno per formare questo sodalizio musicale simbolico: "Nonostante si mettesse in ultima fila durante le mie performance, mi sono accorta della sua partecipazione - spiega Martinelli - Dopo qualche tempo mi sono avvicinata a lui e mi ha subito espresso la sua passione per Bach".
 Da allora è nata l'idea di fargli un regalo a tema, anche se "vorrei che l'intero Teatro alla Scala aprisse le porte almeno una volta alle persone fragili, come Robert - sottolinea la pianista -. Immagino sempre di parlare con Riccardo Chailly del mio progetto perché, anche se queste persone non possono permettersi il costo di un biglietto o di un abbonamento, non significa che non vorrebbero partecipare a una serata simile". Dopo questa esperienza il senza fissa dimora spera di trovare un lavoro che lo gratifichi e "mi ha anche confidato di voler imparare a suonare l'ukulele - conclude Martinelli - Proverò a procurargli lo strumento e a intercettare qualcuno che voglia impartirgli qualche lezione".

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