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29.6.13

Rino Gaetano ucciso dalla massoneria deviata ? intervista a Bruno Mautone autore di " Rino Gaetano la tragica scomparsa di un eroe "


potrebbe interessare   anteprima  (  introduzione  e primo capitolo del  libro  ) 

E'uscito in questi giorni   "  Rino Gaetano, assassinio di un cantautore la Tragica Scomparsa Di Un Eroe" un libro  sulla  morte  di   Rino Gaetano . Esso  sarà   in data 13 luglio 2013 alle ore 19'30  presentato   presso Il Municipio Del Comune Di Agropoli .  Un  libro  che  analizzato  i testi   specialmente  quelli più sarcastici    e più ironici   di Rino  ipotizzando     che la  sua morte   sia un  omicidio  da  parte della massoneria  . Infatti in concomitanza con l'uscita del libro sara' presentato un esposto alla Procura Della Repubblica per l'apertura di un fascicolo correlato alla morte del Cantautore dall'avvocato Bruno Mautone  con  allegato il  libro




 E’ lo stesso autore  su http://www.blogtaormina.it/  in particolare qui a spiegare brevemente le
ragioni di questa teoria, secondo la quale il suo assassinio venne organizzato da una loggia massonica deviata.
«Quella notte» ha spiegato Mautone «Rino Gaetano aveva un appuntamento con la morte. Il cantautore è stato ucciso».Il cantautore avrebbe pagato con la perdita della propria vita l’esser venuto a conoscenza di diversi misteri della cronaca di quell’epoca: dal caso Sindona allo scandalo Lockeed alla morte di Enrico Mattei e sarebbe stato assassinato in quanto possibile “testimone scomodo” che avrebbe potuto rivelare da un momento all’altro, segreti che dovevano rimanere nascosti.Alla base della teoria ci sarebbero alcune strane coincidenze collegate all’incidente: «Ben cinque ospedali romani interpretarono non sufficientemente la gravità delle ferite riportate da Gaetano. – ha denunciato ancora Mautone – nonostante un gravissimo trauma cranico, il cantautore è stato praticamente lasciato morire. Tutto questo proprio il 2 giugno, festa della Repubblica. Un caso? Provate a leggere attentamente i testi delle canzoni di Rino Gaetano, e capirete che la sua morte, alla fine, non è stata una tragica fatalità».   
Ora  è  vero  che Rino  con la  sua ironia  aveva  anticipato  molte  cose  degli anni  avvenire   fra  cui   anche se  circostanze  in cui sarebbe morto  vedere la canzone qui  sotto 

 

Il  mio giudizio parziale  , da lettura   del  primo capitolo  e   dell'introduzione    che  trovate   qui  e  nell'url in cima  al post   corrisponde   più o meno a  questa affermazione  di  

  
Eugenio Fatone Alessandra Lorenzini  29 giugno 2013 07:06

Volendo porre un appunto' di cio' che è ed è stato Rino ...si puo' definire uno dei piu' celebri cantautori; dotato di particolare presenza scenica (basta riguardare l'interpretazione di Gianna) e di una buona dose di ironia. Musicalmente l'attivita' svolta in un arco temporale breve ma intenso, ha suscitato polemiche , diffidenze e ...dubbi tanto da essere definito UN ARTISTA SCOMODO sotto alcuni punti di vista. Certo che la sua produzione discografica, la sua attivita' concertistica, i suoi interessi durante il periodo storico il quale egli inizio' la sua carriere canora possono apparire come una PROTESTA attraverso l'espressione musicale ispirata da quella che è l'Italia diventando ben presto un icona. La sua figura nell'immaginario collettivo, ben presto si distacca dal Solito Cantautore. La Sua Tragica Scomparsa avvenuta in circostanze mai completamente chiarite, sembra essere stata volutamente oscurata nel corso degli anni. Oggi a distanza di 32 anni si è ulteriormente intensificato un fenomeno gia' largamente in auge quando egli era ancora in vita, poichè il cantautore è diventato un vero e proprio oggetto di culto e venerazione per molti che oggi lo riscoprono. L'autore Bruno Mautone partendo dai numerosi testi e senza censure ,distinguendosi da biografie varie Consacra il Mito di Rino e pone interrogativi per cui pare Rino gia' aveva dato delle risposte ma  da  li  a  dire 

Ora   se  ci si  basa   solo (  cosi mi sembra  dalla lettura  del primo capitolo e dall'introduzione   al libro che  trovate  nei  link   riportati   ) con i testi  delle  canzoni  e nessun documento tipo :   testimonianze  in merito   a simpatie  o   iscrizione    di Rino alla massoneria o  altri riguardanti  la notte  dell'incidente  (  verbale dei carabinieri , autopsia , referti medici  , fogli   degli ospedali  , testimonianze dei barellieri  ,  autisti delle  ambulanze , ecc  )  potrebbe  essere   solo una trovata  promozionale  per  il libro  . Comunque  appassionato sia  di noir  , complotti e  misteri ,   oltre   che  
Rino e  cantautori  degli anni  60\70  ( ma non solo ) ho deciso  di vederci  chiaro  ed  intervistare l'autore  del libro  foto a destra  )     e  da tale  intervista   credo   (  € permettendo  )    che lo comprerò.

 1)  oltre all'analisi dei testi delle canzoni ci sono altri elementi ( testimonianze , referti medici , ecc ) che fanno supporre che Rino sia stato ucciso ?
altre coincidenze sulla morte di Rino oltre quelle citate nelle interviste da te rilasciate ? 
Ci sono diversi elementi ulteriori e diversi, che si ricavano dalle modalità del sinistro, dalla stessa data del sinistro, e da tutte una serie di anomalie che riguardano l'ultima notte di Rino Gaetano e tutta una serie di incongruenze che sono legate al sinistro stradale, alle richieste di soccorso, al prelievo e trasporto in ospedale, alle cure somministrate.
ho contattato amici stretti del cantautore e condividono talune mie impostazioni. non sono più aprioristicamente, tali amici, contrari alla idea che Rino venne ucciso.

2)  che tipo d'anomalie e di incongruenze ?
 sugli orari, sulla congruenza, sulla funzionalità. Rino Gaetano era un generoso, aderisce alla massoneria per la sua innata e curiosa intelligenza, del resto ambienti legati alla loggia lo"iniziano" capendone la genialità autentica che pervade la sua persona e la sua arte. Rino Gaetano progressivamente si rende conto di essere capitato in un consesso riservato, potentissimo, nel quale si custodiscono e celano inquietanti risvolti di tanti fatti drammatici e\o scandalosi della recente storia italiana. La sua onestà intellettuale lo porta ad allontanarsi e a rivelare tra le righe fatti e notizie appresi in via riservata. sa di correre dei rischi, per il distacco e per la sottile opera di"svelare" fatti destinati a rimanere nell'oblio 

3) Come mai è poco nota l'adesione di Rino alla massoneria ? censura ( o pressioni da parte della famiglia verso i media ) o tabù ?


Rino Gaetano era un generoso, aderisce alla massoneria per la sua innata e curiosa intelligenza, del resto ambienti legati alla loggia lo"iniziano" capendone la genialità autentica che pervade la sua persona e la sua arte. Rino Gaetano progressivamente si rende conto di essere capitato in un consesso riservato, potentissimo, nel quale si custodiscono e celano inquietanti risvolti di tanti fatti drammatici e\o scandalosi della recente storia italiana. La sua onestà intellettuale lo porta ad allontanarsi e a rivelare tra le righe fatti e notizie appresi in via riservata. sa di correre dei rischi, per il distacco e per la   sottile operdi"svelare" fatti destinati a rimanere nell'oblio .nelle sue canzoni in più occasioni parla di vincoli e mancanza di libertà in altre addirittura preannuncia la morte, sa che aver compiuto una sorta di ripudio o comunque di distacco dal consesso esoterico in cui si è ritrovato è pericoloso.chiaramente le persone e gli amici cari ove mai venivano coinvolti o semplicemente resi edotti correvano rischi gravi e la generosità di Rino li esclude da tali potenziali pericoli.

 4)) hai trovato qualche testimonianza o "documento" che attesta l'iscrizione di Rino alla massoneria o è una semplice deduzione dai testi delle canzoni ?
documento sulla iscrizione non c'è. Fermo restando che la consorteria riservata in cui si è ritrovato Rino, aveva sede a Roma, era caratterizzata dalla presenza di uomini di spettacolo, politici ed esponenti legati ai servizi c.d. segreti. in tale ambito e solo in tale ambito piò aver appreso notizie "riservare" se non segrete che poi ha il coraggio di svelare. Non si può escludere che le pesone care (la sorella Anna) giustamente non dicano nulla per preservare serenità dei familiari (figli) sappiano qualcosa. Ti ripeto parlando con persone vicine all'artista si confermano circostanze che avvalorano quanto da me sostenuto moltissimi elementi nelle canzoni non una singola canzone, praticamente quasi tutte di Rino conducono alla massoneria
5) ) in che modo , se c'è stata , hanno influenzato sulla tua scelta di scrivere il libro e quindi sul'esposto alla magistratura , le teorie visto che sono anni che se ne parla , della uccisione di rino da parte della massoneria ?se ne parla da anni, ma l'assoluta novità del libro è quella di mettere in evidenza parola chiave di tante canzoni di Rino Gaetano e che portano ad illustrare e svelare la reale dinamica dei fatti più bui e brutti della storia contemporanea italia. tornando al discorso del consesso esoterico cui è approdato Rino una circostanza emerge in modo lampante, è una conserteria di ispirazione rosacrociana, poichè l'artista in maniera quasi maniacale ha modo di nominare il fiore coi petali in più occasioni e ijn più canzoni. secondo Paolo Franceschetti la loggia assassina di Rino Gaetano è l'ordine della rosa rossa e della croce d'oro.tuttavia nel mio libro per la prima volta si esaminano i testi delle canzoni di Rino (praticamente tutte le canzoni degli album) ed emerge l'incredibile coraggio di Rino Gaetano. Non canzoni demenziali e giochi di parole fini a se stessi, tra le righe fa riferimenti ai richiamati fatti della storia italiana, rilevandone aspetti destinati a rimanere segreti, allarmando moltissimo centri di potere.

6-7) se dovessero accettare il tuo esposto oltre le interpretazioni dei testi ha qualche asso nella manica se ti chiamassero a dibattimento o a un processo ? 

 vista l'importanza dell'argomento hai pensato di proporre questo tuo lavoro alle grandi case editrici ? oppure lo hai fatto e ti è successo come il libro il tonto di Aldo ricci che ha dovuto aspettare anni per trovare una casa editrice che non subisse le pressioni della lpobby di lotta continua ed una volta fallita ( secondo me da una chiaccherata con l' autore fatta fallire dai lobbysti in questione ) si è dovuto riacquistare i diritti sulle copie ancora disponibili e se li sta rivendendo ( ora non so se le ha finite tutte perchè sono d''anni che non lo sento ) 
inoltre, ribadisco, infarcisce le sue canzoni con fatti,, accadimenti e persone riconducibili al mondo massonico. questo indugiare su fatti e\o personaggi del mondo massonico è un altro modo per sottolineare la sua appartenenza al mondo stesso. Più avanti si va con gli anni, più le espressioni di ripulsa e di distacco diventano marcate nella opera artistica del cantautore di Crotone.oltretutto tali riferimenti e richiami vengono fatti in modo improvviso quanto geniale, quasi fuori contesto nelle singole composizioni gaetane  ciò dimostra la deliberata intenzione dell'artista di portare l'attenzione dell'ascoltatore al mondo di un consesso esoterico.la magistratura nonostante cinque ospedali, ripeto cinque ospedali, non abbiano curato in modo efficace e idoneo il cantautore , non risulta non aver mai preso alcun provvedimento se non addirittura avere preso una Nunziatina giudiziaria sull'accadimento. deve recuperare tutti gli incartamenti possibili, ove esistenti ed interrogare le persone che a vario titolo furono coinvolte. Ciò necessariamente deve presupporre una nuova inchiesta, ed appurare se in tali fatti vi sia stato del dolo, in questo caso il delitto non è prescritto. perché il san Giovanni, il San Camillo, il San Filippo Neri, il nosocomio della Garbatella non ritennero di fornire le giuste cure al degente, anzi le rifiutarono??? perché venne portato ad un ospedale (policlinico) ove il centro di traumatologia non funzionava?? gli orari e la identità di chi chiamò i soccorsi  ogni eventuale verifica sui mezzi. se ciò non venne fatto è una ulteriore circostanza per ...salvare il salvabile cioè recuperare ogni elemento utile, a distanza di tanti anni per fare chiarezza.Si ho pensato di proporre il libro a grandi case editrici ma rispondono che vogliono un "riassunto" e che poi si riservano di rispondere. E' assurdo il modo di fare delle c.d. case editrici grandi ove, peraltro, il ruolo di fratelli massoni è potentissimo. nonostante ciò Giuseppe il mio libro, nonostante non uscito ancora, ha avuto un riscontro grandissimo, con oltre 200 articoli dedicati, e con giornalisti , anche di testate importanti che mi contattano in via sistematica.il clamore che il libro sta avendo mi ha sorpreso e però mi fa piacere. se i riscontri tangibili vi saranno sarà pure una ideale vendetta nei confronti delle paludate grandi case editrici.

8)  d'appassionato di Rino che ne pensi delle dichiarazioni di Antonello Venditti riguardo alla sua dipendenza di Rino dalla cocaina ? pubblicità ( anche male basta che si parli di me ) o verità ?

Le affermazioni di Antonello Venditti sono state ingigantite. in fondo Venditti poi ha precisato che nel mondo della canzone, e dell'arte in genere, circola molto alcol e molta droga, non che Rino Gaetano fosse un alcolizzato o un drogato. infatti la querela di Anna Gaetano , sorella di Rino, non sortì effetto poichè le frasi di Venditti erano state fraintese e ingigantite in sede di cronaca e commento.
  
  Non so  più che altro chiederli  .  E per  evitare  che  di togliere  a chi mi legge  la  voglia di comprarsi il libro  , indipendentemente  che sia  fans  o meno  di Rino Gaetano  , mi fermo qui  

13.1.13

Massoneria, prove di rinascita ? intervista di Giorgio Pisano al l Gran Maestro del Grand'Oriente d'Italia Gustavo raffi


  unione  sarda  del 13\1\2013  

Massoneria, prove di rinascita: «La P2? Una loggia di terroristi»

Appena rientrato da un congresso mondiale, il Gran Maestro del Grand'Oriente d'Italia si sente, come direbbero le note ufficiali, moderatamente ottimista. A mettergli buon umore sono le richieste d'iscrizione che si ammonticchiano nelle 757 logge disseminate nel nostro Paese. Piccoli massoni crescono. Perfino in modo esponenziale. A sentirlo, pare ci sia una sorprendente febbre da grembiulino, ammesso che si possa dire così.


Abito scuro (è quasi una divisa), mani enormi e ben curate, barbetta pepe e sale, Gustavo Raffi è un romagnolo da copione: sanguigno e immediato. Ogni tanto sembra ricordarsi all'improvviso d'essere il governatore dei ventiduemila massoni che aderiscono al Grande Oriente e dunque modera, sfuma, imbocca una risposta diplomaticamente triste. Sessantotto anni, due figli (uno è attualmente maestro venerabile nella loggia dove fu iniziato lui), vive e fa l'avvocato in una città che vanta una qualità della vita siderale: Ravenna.
da http://www.grandeoriente.it/home.aspx


La sua nomina risale al 1999 (è quasi un Papa) e andrà avanti fino al 2014. Riceve un'indennità annua di centoventimila euro. Amici e avversari gli riconoscono un grande sforzo per aprire l'istituzione all'esterno. «È la mia glasnost», precisa con orgoglio. In un remotissimo passato è stato esponente del Pri, culla di tanti liberi muratori.Ha lasciato part time la vita profana (come direbbero loro) nel 1968: quell'anno, mentre il mondo studentesco saliva sulle barricate per inseguire una rivoluzione poi fallita in corso d'opera, è entrato in massoneria. Non trovava niente di meglio da fare? Sorride, fa ruotare il mezzo toscano tra le mani e spiega: «Le risposte della politica non mi convincevano». Giura che a folgorarlo sulla via della loggia sia stata l'educazione al dubbio, la scoperta che «ammettere un proprio errore è già una vittoria».Molto di quello che fa e pensa è condensato in un libro ( In nome dell'uomo ) dove, superata un'agiografica e prona intervista introduttiva, tenta di trovare una ragione e una logica a un movimento che per molti, nella migliore delle ipotesi, è soltanto folkloristico. Raffi sa molto bene che si potrebbe dire infinitamente peggio sulla massoneria ma sull'argomento è ferratissimo. Ha cultura e intelligenza, soprattutto autoironia, per affrontare le critiche più velenose. Tra le 225 pagine del suo manifesto, il tono oscilla a tratti fra l'evangelico e il romantico non senza qualche inciampo di conclamata autostima. Pagina 26: La massoneria nel terzo millennio si pone come sentinella etica contro le trionfanti ideologie del non pensiero . Esagerato: a tratti sembra Vendola in raptus di lirismo acuto. «Il paragone non mi offende. Nella vita deve trovar posto anche la poesia».
Che senso ha essere massoni nel XXI secolo?
«Si tratta di vedere se un uomo ha la capacità di interrogarsi, se ha la forza di chiedersi che senso abbia la sua vita, cosa sia giusto fare e cosa non fare. La massoneria è l'educazione a coltivare il dubbio».
Per tanta gente siete soltanto un gigantesco comitato d'affari.
«Questo qualcuno ha sbagliato porta. È un modo di pensare tipicamente italiano. Per quanto ci riguarda abbiamo certamente una colpa: in passato non abbiamo fatto niente per farci comprendere».
Sicuro sia solo un problema di comprensione?
«Senza dubbio. Oggi la massoneria è un'istituzione aperta. Fior di intellettuali sono venuti a sentirci: mi riferisco a persone come Margherita Hack o a premi Nobel come Rita Levi Montalcini».
Siete una lobby che non dichiara, non interviene, non commenta...
«Non è così. Questo è uno dei tanti pregiudizi che resistono sul nostro conto».
Falso dire che vi piace giocare a nascondino?
«Falso. Il fatto è che ci sono norme precise, dobbiamo rispettarle. Ci vietano di parlare di religione o di politica, tutto qui».
A proposito, come vedete Mario Monti?
«Ho appena detto che non posso esprimere opinioni politiche in senso stretto».
Provi a dirle in senso largo, allora.
«Sulla carta ha credenziali di tutto rispetto, non è certamente un uomo improvvisato. Fatta questa premessa, la nostra disponibilità a parlare riguarda i grandi temi, non le questioni spicciole. La scuola, per esempio».
Che vuol dire?
«Significa che la massoneria è per la scuola pubblica. Perché, mi domanderete. Perché rappresenta l'unica via che consenta a un individuo di formarsi una coscienza; di diventare, se davvero lo vuole, un uomo libero».
Ci sono massoni coperti, noti cioè solo al Gran Maestro?
«Nemmeno uno. Non ne esistono».
C'erano.
«C'erano. Ma in realtà non hanno senso. Se si riferisce a quella struttura deviata...»
Si chiama P2, avvocato. P2. La guidava Licio Gelli.
«Storicamente quella loggia era segreta perché i fratelli che ne facevano parte rappresentavano il potere e dunque bisognava metterli al riparo dai postulanti».
Comunisti?
«Comunisti, cosa?, se oggi ce ne sono nelle nostre fila? Sicuramente. Ma non vado a spulciare gli elenchi degli iscritti: è un'operazione che non mi piace e non mi interessa. Punto ad altro».
A cosa?
«A far emergere le intelligenze senza sottoporle a indagini. La massoneria, così ci capiamo, non è una camera di compensazione per frustrati e falliti».
Preti?
«Ce ne saranno anche».
Questa è una risposta andreottiana.
«Dico spesso che in giro ci sono tanti massoni senza tessera e altrettanti tesserati che massoni non lo saranno mai».
Come si fa ad essere massoni e cattolici insieme?
«Questione complessa. La massoneria non è una Chiesa, è religiosa ma non ha religione, pretende che i suoi iscritti siano credenti. Il fatto che poi uno possa essere cattolico o musulmano per noi è secondario».
Però non appena vi iscrivete siete automaticamente scomunicati.
«Oggi come oggi la scomunica in quanto tale è stata depennata dal codice canonico. C'è però il Papa che ha comunque ribadito il distacco del Vaticano».
Ovvero vi ha depenalizzato, come ha fatto Berlusconi col reato di falso in bilancio.
«Bravo, proprio così. Qualcosa del genere. Ufficialmente la scomunica non c'è più».
Che rapporti avete col Vaticano?
«Formale, rispettosa e civile convivenza».
Non avete più la coda e le corna, insomma.
«Sì, ma va detto che papa Paolo VI è il pontefice che preferiamo. A lui si devono le aperture del Concilio Vaticano II, aperture che oggi sono state cancellate. Sono tornati al primato della Dottrina. E il discorso si fa inevitabilmente diverso».
Su cosa?
«La dico in breve: Benedetto XVI condanna il relativismo. Noi siamo relativisti. Non abbiamo come lui una verità assoluta, indiscutibile e inattaccabile».
Si dice che l'Opus Dei sia la massoneria della Chiesa.
«In passato hanno attribuito all'Opus Dei tutte le nefandezze che a suo tempo attribuivano a noi».
Ci sta dicendo che sono pure martiri?
«Rispondo indirettamente: l'Opus Dei non è un mio problema».
Dite che l'uomo è libero se è libero dal bisogno. Siete un club borghese?
«Al nostro interno ci sono iniziative umanitarie, mense e rifugi per gli ultimi. Non facciamo esclusioni».
Crisi di vocazione niente, vero?
«Da quando il Grand'Oriente ha lanciato la politica della trasparenza facciamo qualcosa di assolutamente nuovo e inedito: controlliamo gli accessi, non accettiamo più di un certo numero di iscritti l'anno».
La massoneria come la Bocconi: a numero chiuso.
«Non è questo il problema. Si tratta di non far implodere l'istituzione ed evitare scompensi. Mica si può passare l'anno a iniziare nuovi fratelli».
Tratteggiamo i nuovi iscritti.
«L'età media di quelli che sono entrati durante il mio...»
... regno.
«Magistero. Sono repubblicano, la monarchia non mi è mai piaciuta».
Allora, chi sono i nuovi massoni?
«Artigiani, professionisti, lavoratori di ogni tipo: non ci sono discriminazioni».
Secondo lei perché in Italia si parla di grembiulini dietro a ogni affare importante?
«È un luogo comune. Leggende metropolitane. Servono prove concrete per dare consistenza alle chiacchiere».
L'esclusione delle donne: patetica, ridicola o soltanto antistorica?
«L'apertura alle donne non può essere una decisione del solo Grande Oriente d'Italia. Deve essere una scelta condivisa con i fratelli delle altre massonerie regolari».
Ma il cittadino Gustavo Raffi che ne pensa?
«Il mio parere è francamente irrilevante».
Seconda risposta andreottiana.
«Mannò. Il fatto è che il Gran Maestro non può pronunciarsi su tutto e su tutti come se stesse discutendo di una partita di calcio».
Dite che i riti servono a suscitare dubbi e interrogativi. Senza, elettroencefalogramma piatto?
«I riti hanno un loro fascino, un ruolo e un peso. Ha presente un sindaco con la fascia tricolore? Per noi i riti sono, grosso modo, la stessa cosa».
Definisce l'Italia un Paese stanco e moralmente demoralizzato .
«C'è pure bisogno di spiegarlo? Quando, durante le fasi pre-elettorali, compaiono i Masaniello vuol dire che qualcosa non sta funzionando».
Masaniello, per caso, fa Grillo di cognome?
«L'ha detto lei. Mi allarma il pericolo di una demagogia incombente».
Altra citazione: La laicità dello Stato viene violata attraverso espedienti...
«Ci riempiamo la bocca con la Costituzione e sulla sua laicità. Dopodiché troviamo mille trucchi per aggirarla».
Sta insinuando che Santa Romana Chiesa è più di un vicino di casa?
«Mi sembra lampante».
La massoneria non si schiera, dite voi. Allora perché nel '94 stavate con Berlusconi?
«No, no, assolutamente no. Non mi risulta. Posso giusto riconoscere che dei massoni, dei massoni e non i massoni, possano aver visto con simpatia Forza Italia. Ma niente di più».
La P2 era una scheggia impazzita nel Grand'Oriente, giusto?
«Giustissimo».
Lei ha addirittura paragonato i piduisti ai terroristi, giusto?
«Giustissimo».
Significa che i vari Berlusconi, Costanzo, Cicchitto e company erano terroristi?
«Quando mai, non facciamo discorsi provocatori. Mi spiego: le Brigate Rosse stanno ai partiti della sinistra come la P2 stava al Grande Oriente d'Italia».
Il Piano di Rinascita democratica firmato Gelli era un golpe?
«Non mi sono mai preso la briga di leggerlo...»
Terza risposta andreottiana.
«Vabbè vabbè. Ho il sospetto che si sia trattato di una ricostruzione postuma, cioè che abbiano voluto far trovare quelle carte per dare una veste nobile a un'iniziativa che nobile non era».
Nobile?
«Allora la dico ancora meglio: secondo me la P2 era un comitato d'affari che agiva in sinergia col cardinal Marcinkus, il banchiere Roberto Calvi e soci per obiettivi non propriamente evangelici».
Parliamo del dopo. Avete accolto tra le vostre braccia piduisti pentiti?
«Chi ci dice che gli elenchi trovati a Castiglion Fibocchi sono veri?»
D'accordo ma la domanda era: avete perdonato?
«Qualcheduno. Sto parlando di poveri diavoli, non di cervelli».
pisano@unionesarda.it

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...