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9.11.14

Diario Halloweeniano ANZI MEGLIO DI LI MOLTI E E MOLTI

 Tornio ora  dopo un lutto  familiare  ( una prozia  di  90 anni  )  e problemi al pc   ,  ed impegni vari  fra lavoro  ( ne  accennerò  qui    nel post  )   e  associazione  fotografica (  stiamo preparando  una mostra  )  .
   
Inizio i post  d'oggi con una precisazione  , cosi  prevengono  eventuali strane domande  del tipo :<<  anche tu convertito alla  festa di Halloween ? , ecc  >> io  non odio la festa  in se   ma  il suo aspetto consumistico ed omologante  che  porta   alla  snaturazione   e perdita del senso originario delle tradizioni    . E la scelta  di tale  titolo  è in senso  sarcastico per prendere  in giro : 1)    l'ipocrisia della chiesa  che   non riuscendo  a   sradicarle    completamente  nonostante   spostò  dal 13  maggio al   1  novembre   la  festività  di ogni \   tutti  i santi  . Infatti  <<  tale data fosse stata scelta dalla Chiesa per creare una continuità cristiana con Samhain, l'antica festa celtica del nuovo anno (secondo le teorie dello storico Rhŷs)[3], a seguito di richieste in tal senso provenienti dal mondo monastico irlandese >>  (  da  http://it.wikipedia.org/wiki/Ognissanti )   dai noi in Sardegna  o  al sud   le  tollerava   ed  ora invece   che viene  reimportata dagli Usa  (  vedere  collegamento precedente  )  le  condanna  e  condanna   chi decide  di praticarlo  non solo per  moda  ma  per  esorcizzare  la morte  . 2)   chi  lo  fa   solo  per  moda 

31  ottobre  
Dopo  aver  imbustato  gli ultimi  crisantemi  (  vedere  foto  )


 
 
 
Sono  andato  come  ogni venerdì  a fare  il mio turno  nella  bottega del comercio equo & solidale  . E sono passati dei bambini in gruppo come si  faceva  un tempo  e facevamo anche noi un tempo a fare  la "questua"  per  i morti  .Inizialmente   mi sono detto << per tutti i " questuanti " dei morti  :  : non do niente a chi mi dice dolce e scherzetto , mentre dò ( eccetto i soldi , il vero spirito è prendersi quello che ti danno  ) quello che ho a chi mi chiede) a chi mi dice li molti e multi o i morti se non lo sa dire in dialetto .>&gt
Ma  poi vedendo  i visi  dei bambini  e la  loro allegria  , non m'andava  di deluderli ed  ho fatto buon viso  a cattivo  gioco  ed ho dato l'obolo  sia  da solo ( un pacco  di frutta  secca albicoche  per la precisione , ed  alcuni biscotti  quinoa-cacao ) .. Insieme ai colleghi di turno  un ovetto , che poi si  sono divisi in 3  . Mi  sono  divertito  , soprattutto  quando  un bambino con  molta  franchezza  mi  ha detto in dialetto ( credevo non fosse  più parlato   dalle nuove generazioni )  che  non gli piaceva. Poi  niente  d'eccezionale  sono andato al corso  di fotografia  

1 novembre   dopo la caffè settimanale  con gli amici  e  la fiera  sono andato  in cimitero  . Lo so che  i  fiori li aveva   portati mia madre  .  Ma  avevo bisogno    di " parlare   con i parenti   (  nonni paterni  e  i  genitori  di mio  nonno  paterno  , i mie  prozii )  e le persone care   che hanno  costituito in maniera  diretta e  indiretta la mia infanzia (  genitori di amici  , "  zi\e "  , i morti  della tragedia di  curraggia    [ I  II  ] ed elisabetta  naddeo  ). non avendo  fiori  e  vedendo  alcune    tombe    fiori  scartati perchè in eccesso o troppo piccoli  ho  preso quei   fiori  e  li  ho messi  in altre  tombe  senza  fiori  o  con fiori secchi  o  peggio finti   . Ho  come 




 


 Visita   anche  al cimitero   monumentale  perchè  spesso  anche  nei piccoli cimiteri  c'è una Père-Lachaise per  citare il  più noto ed il iù classico dei cimiteri monumentali  ecco ad esempio quella di Cagliari di Bonaria
 



 
 La prossima  volta    fotografo   alcune tombe  di di quello  di tempio  ovviamente    quando  c'è  più calma  e  silenzio   onde  evitare   polemiche  "etiche  "  che mi sono state   fatte  quando  ho in un gioco  fotografico fra  amici\che   di facebook   riportato   questa  poesia  estrapolata  (  ovviamente  tolto il nome  e la  foto   per  privacy  e   rispetto  alla  famiglia del  defunto  ) e modificata   cosi  : <<  presto il buio della notte sarà squarciato dall'accecante, radiosa Luce... state sereni, anche se il buio incombe all'apparenza sovrano >>   nella discussione  sul mio  fb  (  qui  il post   completo  )   da  padre  di  un mio conosciente  morto   tre  \  quattro  anni fa
Di solito  quando torno  da tali  visita   mi  viene il magone  sia  ( vedere sopra  )  la  situazione d'abbandono , o  di  "tombe   di cui  non si vedono ne  i nomi   nè    i volti   delle lapidi   o  di morti vedere  foto  fatte  di nascosto"  con il telefonino    che  non si  sono consumati completamente  allora  liberano i loculi e li mettono in terra  . Ma  stavolta  complice la bella  giornata   mi sento    come   lo stato di mia zia ( cugina  in primo di mio  padre  )   che   riassune  la mia concezione della   morte 

che  ha  perso   sua  figlia    7  anni fa  ancora  nel  fior  degli anni per  un  tumore   al cervello  




23.10.13

BASTA HALLOWEEN


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Ora molti \e di voi, magari facendosi ingannare dal titolo del  post   mi diranno che sono all'antica \ jurassico , probizionista .ecc.Ma io me ne frego perchè : chi mi conosce sa cosa sono realmente .

Io non voglio proibire halloween ne tanto meno lo odio in se . Mi da fasti do ed odio ( vedere post sull'odio http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2013/03/cosa-intendo-per-gioia-e-oddio.html) il fatto ci sono regioni d'Italia , specie del sud , che celebrano il giorno dei morti da secoli e secoli prima che gli Usa nascessero...e si usa regalare dolcetti e giocattoli ai bambini....ma nessuno , chiesa compresa se ne è preoccupato mai.
Ora invece basta ribattezzarla Halloween e dire che viene dagli Usa per vedersi riempiti tutti i mass media con una festa nata l'altro ieri.Mi pare una gran c..zata, quella di utilizzare modi e tradizioni non nostre quasi a voler nobilitare una festa che, invece, è sempre stata importante in molte religioni italiane. Penso sia un fattore di " moda", \ omologazione che pubblicità e tv ed la gente che ha mandato il cvervello all'ammasso \ in cassa integrazione e fa tuttto acriticamente \ passivamente obbligano a rispettare.Infatti concordo con quanto dice Pegasus : << Ciao Ilaria e grazie per aver esteso miti e realtà su questa tradizione.L'identità degli italiani è il frutto di una cultura e tradizioni millenarie che ci portiamo dentro. Nuove tradizioni, nuovi usi e costumi non hanno altro proposito che quello di cancellare quello che siamo e renderci uguali agli altri, in altre parole ci annientano.
Essere quello che siamo è fantastico, perchè adeguarsi alle mode degli altri? Non siamo antiquati credetemi. Come popolo non siamo mai stati attaccati all'occulto, perchè inglobare nella nostra cultura questi simboli e tradizioni? La nostra è una via piena di luce non di oscurità e vogliano vedere chi ci sta di fronte e non baciare un entità nel buio.Rifiutiamo di accettare ad occhi chiusi quello che ci viene offerto sia come tradizione che come modo di vita, perchè a lungo termine non paga. >> su http://www.letterealdirettore.it/forum/testo/topic/9712-3.html . Un altro aspetto di haloween ops giorno dei morti che più mi da fastidio è questo


 da www.greenstyle.it/ tramite  http://oknotizie.virgilio.it/

Halloween si avvicina e, come tristemente riportato gli scorsi anni, si ripropongono i rischi per i gatti neri. Riti sacrificali, messe sataniche, torture dovute all’ingiusta fama che da secoli colpisce questi felini: anche per il 2013 l’associazione AIDAA chiede che sia mantenuta alta la guardia. E promette azioni di sorveglianza nelle località più a rischio.
È Lorenzo Croce, presidente dell’associazione animalista, a parlarne dalle pagine de Il Messaggero: ad Halloween sono migliaia i gatti neri che rischiano la morte per pratiche del tutto insensate. Le zone più a
rischio sarebbero quelle di Terni e Perugia, dove l’associazione ha rilevato lo scorso anno il ricorso ai mici per pratiche esoteriche, ma anche il Piemonte, il varesotto e la zona a cavallo tra Viterbo e Roma. Tutte aree che AIDAA promette di sorvegliare nella notte delle streghe, il prossimo 31 ottobre, con delle vere e proprie ronde in difesa dei felini.
Nei giorni a cavallo del 31 ottobre ci saranno ronde formate da gruppi di quattro persone che vigilano su sessanta obiettivi (quelli dove sappiamo che si svolgono riti satanici), per controllare che non si verifichino ancora sacrifici di gatti neri o altri animali. Dalle 22 alle 2 della notte, i pattuglioni gireranno armati di solo telefono e torce pronti a chiamare la polizia nel momento in cui verificassero situazioni allarmanti.
I luoghi più soggetti a casi di maltrattamento di animali sarebbero i cimiteri, le chiese sconsacrate, i boschi difficili da raggiungere e lontani dalle abitazioni. Ogni anno sarebbero 35.000 gli animali uccisi per pratiche esoteriche o semplice divertimento, per questo la notte di Halloween è particolarmente a rischio, in particolare per le tradizioni che si rifanno ad antichissime consuetudini pagane. Non sarà però una caccia alle streghe, come AIDAA promette, anche se si consiglia ai proprietari di un gatto nero di avere un occhio di riguardo in quei giorni per l’amico a quattro zampe.



sia che lo festeggiate alla vecchia maniera cme si faceva fino a qualche anno fa ( io che sono al generazione di mezzo ) ne ho sentito gli echi , sia che si festeggi seguendo la pagliacciata americana o religiosamente buon ponte del 31\10\2013 -1 e 2\11\2013

31.10.12

HALLOWEEN VS FESTA DEI MORTI Una ricorrenza intima Tra tradizione e globalizzazione




 A  chi mi dice  che  è  << beati  voi sardi che mantenete le usanze     e resiste te alla  globalizzazione contro  le americanate  di halloween >>  ebbene  cari signori\e  vi  sbagliate  perchè tali tradizioni e resistenze  si trovano in tutto  il sud  d'italia  , ecco un articolo  , con foto   al centro annessa  ,   tratto da  http://livesicilia.it/2012/10/30

Bancarella di dolci Festa dei morti 


Da qualche anno, da quando ha preso piede l’abitudine di festeggiare Halloween a pochi giorni dalla festa dei morti, c’è chi lamenta la “colonizzazione” delle nostre usanze, in favore del consumismo e della spettacolarizzazione che viene d’oltreoceano. Ma le celebrazioni del culto dei morti, presenti in culture diversissime, hanno subito influenze reciproche già in epoche antiche. (Guarda la fotogallery della tradizione dei morti QUI)
Mancano due giorni alla All Hallow's Eve,la vigilia di Ognissanti, la festa pagana trasformata in cristiana e poi ancora in consumista: il 31 ottobre si avvicina e con esso il giorno dei Morti. E in Sicilia tira a tratti un vento che porta storie ancestrali, che sussurra nelle orecchie le parole dei nostri defunti.
Spesso la festa di Halloween è stata paragonata alla Festa dei Morti, radicata in terra sicula da secoli. La All Hallow's Eve è retaggio di una cultura antica appartenente ad altre isole: l'arcipelago britannico per anni è stato focolare di una magia celtica, contaminata però dall'influenza di Roma. Con sorprendente sincretismo, la festa celtica dei morti coincideva con le celebrazioni romane per l’inizio del nuovo anno, il 1 novembre. Il lavoro nei campi era concluso, il raccolto al sicuro e i contadini celebravano la fine della stagione della semina. Era dunque il momento di ringraziare tutte le divinità pagane ed era allora che le porte di passaggio ultraterrene si aprivano, solo per una notte, e gli spiriti dei morti erano liberi di camminare tra i viventi.
Ed ecco che le storie siciliane si riallacciano a storie altrettanto magiche: appena 24 ore dopo Halloween, nell'Isola si celebrano i morti. Goliarda Sapienza, ne “L’arte della gioia”, scrisse, a proposito del tentativo del regime fascista di sradicare nei siciliani l’attaccamento alla Festa dei Morti: “La gente [...] continua a ricordare, ed ad aprire, la notte del primo novembre, la porta ai nostri morti, che in punta di piedi entrano nelle case a portare doni e messaggi ai nostri carusi. Dolci e giocattoli perché non dimentichino che c'è la morte, e che loro anche nella morte sono vivi”. Queste righe riassumono in effetti la tradizione siciliana.
Sia l'Halloween anglosassone che la Festa dei Morti sono stati senz'altro influenzati, nel corso della storia, dalla tradizione d'oltreoceano: l'America ha fatto della spettacolarizzazione della leggenda uno dei suoi punti forti e la globalizzazione spesso ha influenzato più le culture del passato che quelle moderne. Ma il culto dei morti da Trapani a Catania, passando per Palermo ed Enna, richiama i siciliani alle tradizioni della terra: l'usanza di camminare per i paesini indossando lenzuola funebri o di portare regali ai più piccoli - quasi fosse un “trick or treat” senza troppi fronzoli - e ancora la speranza di vedere i propri cari riemergere dalla terra per una notte all'anno.
E prepotentemente, come in qualsiasi ricorrenza sicula, la cucina diventa parte fondamentale della leggenda. Alcune famiglie continuano ad andare a pranzare nei cimiteri per stare in compagnia dei propri cari scomparsi, portando con sé i dolci della tradizione: a Palermo c'è “u cannistru”, il tipico cesto di frutta di martorana che viene portato in dono nel giorno dei morti; nei paesi delle Madonie si mangiano biscotti prodotti con i frutti della terra: taralli glassati, pupatelli ripieni di mandorle, tetù bianchi e marroni. E ancora, i pupi ri zuccaru e la muffoletta, una pagnotta “cunzata” che si mangia la mattina del 2 novembre in commemorazione dei nostri defunti.
È vero che, da qualche anno, la credenza isolana si è vestita delle maschere macabre o sexy che fanno parte dell’iconografia dei film e telefilm americani, di scheletri di plastica appesi ai balconi e di zucche intagliate in facce crudeli. È vero che i nostri pupi ri zuccaro hanno dovuto cedere alle esigenze di business, e così i classici cavalieri e damine sono quasi scomparsi dagli scaffali delle pasticcerie, per fare posto ai personaggi dei cartoni animati come Dragon Ball o le Winx. Ma è pur vero che, ogni anno, nonni, genitori, figli adolescenti reduci da party sfrenati (magari con ancora segni, sul viso, del trucco da zombie) e bambini che fiutano l’occasione per soddisfare un nuovo capriccio, riescono a trovare il tempo per una visita al cimitero o per mangiare insieme quei dolci di una volta. A conferma della vera natura di questa festa per i siciliani: un’occasione, intima e familiare, per ricordare chi non c’è più.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa Agitu Ideo Gudeta, la regina delle capre felici.

Il 29 dicembre 2020 veniva uccisa la regina delle capre felici.È stata ferocemente uccisa Agitu, la regina delle capre felici, con un colpo...