La scorsa settimana, come ogni anno, sono riprese su Rai 1 le puntate di “ Ulisse il Piacere della Scoperta” di Alberto Angela, la prima puntata e stata dedicata a Roma ed agli imperatori che si sono succeduti e di quanto sia stato importante il loro operato per la città di Roma e l’Impero.Tra i tanti imperatori ho scelto di parlare dell’imperatore Adriano.
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Publio Elio Traiano
Adriano, noto
semplicemente come Adriano (in latino: Publius Aelius
Traianus Hadrianus; Italica, 24 gennaio 76 – Baia, 10 luglio 138),
è stato un imperatore romano, della dinastia degli imperatori
adottivi, che regnò
dal 117 alla sua morte.
Successore di Traiano, fu uno dei "buoni
imperatori" secondo lo storico Edward Gibbon. Colto e appassionato ammiratore
della cultura greca, viaggiò per tutto l'impero e valorizzò le province. Fu
attento a migliorare le condizioni dei militari. In Britannia costruì un vallo fortificato, il Vallo di Adriano. Inaugurò una nuova strategia
militare per l'impero: all'espansione e alla conquista sostituì il
consolidamento dei confini e della loro difesa. Mantenne le conquiste di Traiano, a parte la Mesopotamia che assegnò a un sovrano vassallo. Il
suo governo fu caratterizzato da tolleranza, efficienza e splendore delle arti
e della filosofia. Grazie alle ricchezze provenienti
dalle conquiste, Adriano ordinò l'edificazione di molti edifici pubblici in
Italia e nelle province, come terme, teatri, anfiteatri, strade e porti. Nella
villa che fece costruire a Tivoli riprodusse i monumenti greci che amava di più
e trasformò la sua dimora in museo. L'imperatore lasciò un segno indelebile
anche a Roma, con l'edificazione del Mausoleo, la Mole
Adriana, e con la
ricostruzione del Pantheon, distrutto da un incendio.
Sulla
sua vita la scrittrice Maurguerite Yourcenar scrisse un libro
intitolato le “Memorie di Adriano”
Recensione di Daniela Bionda
Si tratta di un libro in forma epistolare, dove un Adriano malato e stanco, sapendo di non poter guarire, scrive una lettera di "memorie" a suo nipote Marco Aurelio. Una lettera, a tratti nostalgica, in cui l'imperatore ripensa alla sua vita "politica", ricordando il percorso che lo ha portato al potere, alle sue conquiste, alle imprese come la costruzione del Vallo che porta il suo nome. "Privata", caratterizzata dalla sua passione per la caccia, le lunghe cavalcate, il nuoto. Un Adriano che si diletta di astrologia, poesia e filosofia, della conoscenza della cultura e lingua greca. Un inno alla vita ed all'amore, come quello che nutre per il suo amato Antinoo. Un racconto dove la scrittrice, sapientemente, crea una sorta di legame intimo tra il lettore e l'imperatore.