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4.9.21

La 'danza' della balena sotto la tavola da paddle: le immagini dal drone

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Le incredibili immagini catturate da un drone in Argentina: Analia Giorgetti durante un giro in mare con la sua tavola da paddle si è imbattuta in una maestosa balena che le ha girato intorno, incuriosita, in quella che può sembrare una danza elegante. "E' stato un momento magico e un privilegio per me", ha affermato la donna, che nello stesso giorno festeggiava il suo compleanno. Le immagini sono state realizzate dal fotografo naturalista Maxi Jonas

13.6.21

Michael e la balena il pescatore ingoiato come Pinocchio

 Mi  sa  che  collodi   con il suo pinocchio lo avevo previsto.  

  da  repubblica   online  del 13\6\2021

L’uomo è finito in bocca al cetaceo che poi lo ha sputato fuori: probabilmente perché era troppo grande per essere digerito  



IN BOCCA alla balena! La crasi fra due dei più celebrati esclamativi beneauguranti di cui tradizionalmente disponiamo è riuscita a un americano che si chiama Michael Packard. Ha cinquantasei anni, vive al nord della East Cost, nei paraggi di Provincetown, (Massachusetts), sulla punta adunca della baia di Cape Cod, dove impiega il suo tempo nel settore aragoste. Più precisamente è considerato un espertissimo pescatore subacqueo, forse l’ultimo veterano di un mestiere attualmente considerato un po’ troppo duro e pericoloso. Dobbiamo però concludere che per quanto navigatissimo Packard non avesse messo in conto proprio tutti i rischi del mestiere, se la sua fotografia più famosa lo ritrae a pollice alzato, nel suo letto di ospedale. Senza alcun dubbio è una delle immagini più sorridenti e foriere di buon umore che mai siano state scattate a un capezzale ospedaliero.



Lo scorso venerdì, alle otto del mattino Packard era già alla seconda immersione dalla sua barca, quando ha sentito uno strano urto e tutto si è fatto buio attorno a lui. Era successo che una balena, della specie delle megattere, lo aveva inavvertitamente risucchiato nella propria vasta cavità orale.Non si era accorto subito, il biblico bestione, che il boccone aveva dimensioni abbastanza differenti da quelle dei crostacei, molluschi e plancton che come tutte le sue consimili va a procacciarsi vicino alle coste. Sembra che quando spalancano la bocca le balene non vedano più nulla: a selezionare quello che vi entra dovrebbero essere quelle lamine dette fanoni che hanno al posto dei denti. Questa volta qualcosa non deve avere proprio funzionato perché nulla ha trattenuto il povero Packard dal fare ingresso nella bocca del cetaceo.Essere però inghiottito dall’esofago, che è assai meno pervio, quello non gli è toccato. Non appena si è riavuto dallo smarrimento, Packard ha impiegato la sua attrezzatura da sub per abbreviare al possibile il suo soggiorno nella salle à manger della balena. Balena che nel frattempo si era un po’ agitata: chissà se ha provato il panico che per noi è usuale quando un boccone ci va di traverso. Sta di fatto che dopo una quarantina di secondi - certo non i più fulminei della sua esistenza - e qualche sgraziato conato Packard stava di nuovo nuotando nel mare.Involto un po’ arduo da mandar giù, persino per una balena, Packard è dunque tornato libero e a galla, ricordando a tutti i lettori della Bibbia la sorte del profeta Giona e a tutti gli italiani quella di Geppetto e Pinocchio, sia pure al netto delle incertezze tassonomiche del pur grande Carlo Collodi. Giona però non voleva pescare aragoste: Dio gli aveva dato un compito (andare a predicare a Ninive) e lui, non avendone voglia, aveva cercato di eluderlo: ovvero, come diciamo chissà se in sua memoria, aveva “marinato”. I tre giorni passati nella balena erano stati l’altissima punizione per il suo fallo. Geppetto non aveva invece fatto, lui, nulla di male: voleva solo cercare Pinocchio in mezzo al mare e in bocca alla presunta balena o “Pesce-cane” dovette permanere un paio di annetti.Due storie molto diverse, ma entrambe caratterizzate dall’esistenza di un livello di lettura morale, salvifico, forse addirittura anagogico, che infatti ha in entrambi i casi prezioso valore catechistico. Giona non oserà più opporsi ai voleri divini e persino Pinocchio, una volta passato dentro e poi fuori dalla bocca del mostro marino, diverrà ubbidiente e sconterà tutte le sconsideratezze della sua burattinesca esistenza precedente.Ma Packard? Sappiamo che poco a sud di Cape Cod c’è Nantucket, l’isola da cui il capitano Achab e la sua disgraziata ciurma salpa per andare a caccia di Moby Dick. Una balena! Il segno bianco, vuoto, misterioso, dell’incongruo abitante dell’oceano si è offerto alle più emozionanti interpretazioni simboliche.La disavventura avrà conseguenze su Packard? «Considererà l’aragosta», secondo il precetto enunciato dallo scrittore David Foster Wallace e sottinteso dal fervido animalismo contemporaneo? Non possiamo saperlo.Dal suo letto d’ospedale, sembra solo congratularsi con sé stesso per essersela cavata senza conseguenze né letali né gravi. Ecco: ora non si metta in cerca di lupi, per carità.

30.1.17

Chiedi alla polvere Un popolo nomade in cammino al confine con l’Etiopia, una nuvola nel paesaggio arido, una foto per portare un po’ di loro con sé.ed altre storie



Rivedendo il catalogo  della mostra  genesi ( che è un estensione del  film  documentario il sale della terra /  ) di Sebastião Salgado vista a Genova l'anno scorso  mi è ritornato alla mente   questo articolo letto  durante  il mio cazzeggio nei meandri della rete e  che non il perchè l'avevo salvato   di ANDREA SEMPLICI giornalista e fotografo per il http://www.messaggerosantantonio.it  04 Gennaio 2017






Gente afar in cammino. Donne afar in cammino. Una piccola carovana femminile ai confini dell’Etiopia. In Dancalia, terra arida, difficile. Un clan familiare si muove, nei primi giorni del nostro nuovo anno, lungo la strada che va verso le montagne di Gibuti. Per loro, il calendario dei mesi non ha importanza: valgono le stagioni, le piogge, i pascoli. Non so perché stiano viaggiando: si spostano per cercare nuovi pascoli, acque per dissetare gli animali, seguono il ritmo delle scarse piogge. Gli uomini sono avanti con i greggi delle capre. I bambini più piccoli sono stati «imprigionati» sulla gobba dei dromedari, protetti da una gabbia di legni ricurvi. Altri bambini sono appesi ai seni delle giovani madri. Altri ancora vengono strattonati quando non riescono a tenere il passo.
Le capanne a cupola degli afar sono smontabili, i legni degli architravi sono sui fianchi degli animali. Camminano veloci, queste donne.
Strana sensazione: da molti anni vado in Dancalia, ho «amici» laggiù. So sempre dove trovarli. Gli esperti mi dicono del nomadismo circolare degli afar. Ma in questi anni non ho mai visto le persone che conosco spostarsi di mezzo metro. So dov’è la loro casa, il loro piccolo accampamento. Poi, all’improvviso, m’imbatto in questa carovana, nel suo vortice di polvere, nel suo andare. Sono un intruso, cammino con loro per poche centinaia di metri. Per fotografarli. Nessuna lingua ci unisce. So di essere un fastidio incomprensibile. Queste donne non mi guardano, non si voltano nemmeno un istante, la donna piega il volto verso terra e accelera il passo a capo basso. Vorrei dire: voglio venire con voi, almeno per queste ore che mancano al tramonto. L’incontro non è possibile, posso solo fermarmi, lasciarli andare via.
Scatto una foto, mi giustifico e dico che si scattano da sole. No, non è così, sono io che scatto, che mi intrometto, che voglio «qualcosa» da riportare a casa. Da mostrare, da pubblicare. Da tenere nelle mia mente. Mi fermo, guardo la carovana andarsene in un orizzonte grigio e senza colori. Mi prendo addosso tutta la loro polvere.

 concludo   con quest'altro  " viaggio  "

A passeggio sulle... acque, anzi sulla sabbia del fiume Po in secca


BORETTO. Domenica insolita quella trascorsa da un gruppo di amici nella Bassa reggiana. Grazie alla siccità che dura da due mesi, e che ha ridotto il fiume Po a una sorta di... torrente, i ragazzi hanno potuto camminare sulla sabbia, percorrendo centinaia di metri là dove, nel novembre scorso, c'era una piena importante (video di Ermes Lasagna).



«Io, maestra nera nella scuola italiana. Oggi c'è chi non si vergogna più di essere razzista» la storia di Rahma Nur

  corriere  della sera   tramite  msn.it  \  bing    Rahma Nur insegna italiano, storia e inglese alla scuola elementare Fabrizio De André d...