L’amara “festa” del papà di chi cerca il corpo del proprio figlio Il disperato appello del padre di Stefano Masala e la sua rabbia all’udienza per l’imputato accusato di avere ucciso il giovane di Nule
a chi mi accusa di riportare solo o per la maggior parte storie del nord est ecco una storia sarda la nuova sardegna del 19\3\2017 da la nuova sardegna L’amara “festa” del papà di chi cerca il corpo del proprio figlio Il disperato appello del padre di Stefano Masala e la sua rabbia all’udienza per l’imputato accusato di avere ucciso il giovane di Nule di Gianni Bazzoni marco masala Si può stare in silenzio, lontano da tutti. Sbattere ogni cosa che ti capita per le mani e considerarsi devastato in maniera così violenta da sentire troppo fragili le fondamenta umane. Oppure si può decidere di non contenere la rabbia, di non fermarsi e parlare sempre. Anzi, di urlare il nome del proprio figlio, reclamare giustizia in ogni posto, anche nelle aule dei Tribunali dove periodicamente passano coloro che possono sapere qualcosa e - con la loro testimonianza - restituire a un padre almeno il diritto di dare sepoltura a quel figlio che nessuno sa più dove sia.