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8.9.19

"Elisa Pomarelli uccisa due volte: come donna e come lesbica" ed il comune di Genova finanzia lo show dello scrittore che scherza sulle donne sfregiate con l'acido

Se anche a sinistra ( ed soprattutto anche da molte donne purtroppo ) si nega il femminicidio come fenomeno endemico della cultura maschilista e etero patriarcale italiana temo che non ne vedremo mai la fine e che tutte le "conquiste" femminili  ( e non solo )  degli anni 60\80 verranno perse nel corso dei prossimi anni, è un processo inevitabile soprattutto se e una cosa non la si cura e si la ogni giorno cioè si da già per acquisita finisce che qualcuno te la toglie o la rimette in discussione e debba lottare per riprendertela  . 
La donna tornerà ad essere una figura minoritaria nella società e a ricoprire il ruolo  angelo del focolare, madre e casalinga ed il femminicidio già preoccupante aumenterà e sarà ulteriormente " giustificato " dai carnefici .

-di

Come  sembra    testimoniare  il  fatto    e scusate  se  lo riporto integralmente  ,  ma  non riesco a  sintetizzarlo  , quello  che   sta  succedendo a Genova  






Il Comune di Genova finanzia lo show dello scrittore che scherza sulle donne sfregiate con l'acido Il Municipio supporta finanziariamente l'evento "Come incastrare un uomo a norma di legge" contro la legge sullo stalking





Il Comune di Genova finanzia lo show dello scrittore che scherza sulle donne sfregiate con l'acido

Il Municipio supporta finanziariamente l'evento "Come incastrare un uomo a norma di legge" contro la legge sullo stalking

Il caso di  Elisa Pomarelli strangolata a Piacenza da un simil Rambo che non poteva accettare un rifiuto è l’ultimo caso. L’ultimo di una serie infinita di donne vittime di uomini. Il contrario fino ad oggi non è statisticamente accertato e neppure che le leggi sullo stalking siano diventate arma di distrazione di massa da parte di donne astute e spregiudicate con la complicità di una classe forense che guadagna su queste vicende. Eppure è questa la tesi di uno scrittore blogger genovese Davide Stasi creatore di un sito, pagina Facebook e libro intitolati Stalker sarai tu.
Fin qui nulla di troppo insolito visto quello che circola on line.
Il caso nasce nel momento in cui queste tesi trovano l’appoggio ufficiale del Comune guidato dal sindaco Marco Bucci di Genova e addirittura il supporto finanziario del Municipio di Levante, quello guidato da Francesco Carleo, Fratelli d’Italia, già denunciato in procura dal M5s per i suoi post inneggianti al fascismo e per questa ragione indagato per apologia di fascismo. I loghi del Comune e del Municipio compaiono (assieme a quelli della fantomatica Lega degli uomini d’Italia e Papà separati Liguria sul manifesto che pubblicizza questo evento: il 20 settembre alle ore 17.30 nel Castello di Nervi sulla passeggiata Anita Garibaldi Davide Stasi presenta  l’evento “Apertitivo con lo stalker. Come incastrare un uomo a norma di legge. Tre spiragli: visioni alternative su uomini e donne”.
Il patrocinio del Comune deve passare attraverso il vaglio dell'assessora alal Cultura Barbara Grosso e la stessa struttura deve dare l'approvazione alla richiesta di patrocinio del Municipio, secondo la recente riforma voluta da Bucci proprio per accentrare i controlli sui Municipi.
Tra i post di Stasi sulla usa pagina Facebook anche uno agghiacciante con il quale scherza su Lucia Annibali, la donna sfregiata con l’acido dal compagno e divenuta un simbolo delle donne vittime di violenze.





Il Comune di Genova finanzia lo show dello scrittore che scherza sulle donne sfregiate con l'acido

Stasi spiega nella sua pagina che la legge anti stalking “ Nella maggioranza dei casi ha danneggiato in diversa misura persone innocenti, o persone perseguibili per altri reati che non gli atti persecutori. Non solo ma secondo lui  la legge sarebbe stata concepita “essenzialmente per rispondere a una pressione proveniente dalla cronaca, dalle rappresentazioni mediatiche, dalla necessità di acquisire consenso politico ed elettorale e dall’esigenza di alimentare un ricco business legato alle cause di separazione e ai cosiddetti “centri antiviolenza”.
Stasi cita poi una non meglio precisata indagine via internet dalla quale emergerebbe che: “Tre uomini su cinque vittime di stalking, sette su dieci di violenza fisica, quattro su cinque di violenza psicologica ed economica e due su cinque di violenza sessuale. Con una proiezione sul livello nazionale stimata in quasi 8 milioni di uomini vittime di violenza per mano femminile”.
Tesi sulle quali, evidentemente, il Comune di Genova concorda.
Sui social sono già partite le prime richieste al sindaco di disconoscere l'evento. Fra queste quelle di un gruppo di avvocatesse. Ad esempio Alessandra Volpe, penalista e membro del consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Genova. Dura presa di posizione anche dell'associazione Non una di meno.
Sul caso duro intervento di Raffaella Paita deputato Pd: "Provo sconcerto nell’apprendere che il Comune di Genova guidato da Marco Bucci,  abbia deciso di  sostenere ufficialmente  un blogger genovese,  creatore di un sito  e pagina fb, che propone un evento per negare che esista il fenomeno drammatico degli stalker che tormentano, minacciano e speso uccidono centinaia di donne. Si tratta dello stesso personaggio che con un orrendo post ha offeso la mia collega Lucia Annibali. Tutto ciò è raccapricciante.  Lo show sarebbe inoltre finanziato dal Municipio di Levante, guidato da Francesco Carlao di Fratelli d’Italia,  già indagato per apologia di fascismo. Si tolga qualsiasi sostegno pubblico ad  una iniziativa vergognosa  . Mi attendo che  l’assessore alla Cultura Barbara Grosso, che avrebbe già dato il suo via libera, ritorni sui suoi passi e blocchi immediatamente questa iniziativa".


 Quindi care donne e non , non limitiamoci solo ad , giustamente , ad accusare solo i giornali . ma spiegate   come  prova   ( una delle poche  voci fuori dal coro ) in questo articolo  l' ottimo  https://www.bufale.net/  lo so che non è bello sostituirsi a loro o insegnare cose che magari sanno già ( ma è necessario ) come ...... si scrive un articolo su fatti del genere . Allora la vostra ed la nostra sarebbe produttiva , e non solo semplice indignazione verso tali giornali ed giornalacci , che Come al solito, l’unico punto di vista rivenduto a piene mani è quello dell’assassino con l’umiliante oblio per la vittima. come dice il bellissimo commento ( se pur incompleto per  i motivi elencati  prima      ) di Giulio Cavalli che trovate qui su https://www.tpi.it/   del 8\9\2019  . Ed  se dovesse    risultare  vero  ma  anche  no    quello che    dice Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center,  
Elisa Pomarelli è stata uccisa due volte: come donna e come lesbica, perché ha rifiutato il suo assassino”, dichiara Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center.
Marrazzo ha così commentato l’omicidio della 28enne di Piacenza, perpetrato dal 45enne Massimo Sebastiani: “Un femminicidio premeditato e compiuto come atto punitivo per Elisa, in quanto donna lesbica. Quanto accaduto dimostra quanto siamo indietro sui diritti delle donne e delle persone lesbiche, gay e trans”.
″È importante che al più presto venga approvata una legge contro l’omofobia, che preveda anche percorsi formativi e culturali dalla scuola primaria e nella società, per abbattere il pregiudizio e la discriminazione contro le donne e le persone lesbiche, gay e trans. L’assassino dovrebbe essere condannato due volte e giudicato senza alcuna attenuante”, ha aggiunto il portavoce del Gay Center.
[...] in questo articolo de https://www.huffingtonpost.it/






non so che altro dire ed ho già detto troppo , mi fermo qui . Ponendomi le solite domande e  risposte  destinate a finire nel vento
 come dimostra  questo  servizio del   tg2 


"Giornalista: come l'avete trovato?
Carabiniere: era molto scosso. È stato un raptus per l'amore che aveva per questa persona
Giornalista: ha pianto?
Carabiniere: ha pianto molto
Giornalista - continua il servizio oltre l'intervista - l'uomo ha detto di essere distrutto , che la sua vita è finita con quella di Elisa. Il corpo è stato trovato coperto da una coperta in segno di pietà. L'uomo , non è andato mai via dal luogo in cui ha portato il corpo della donna, tutti i giorni andava a trovarla e le parlava."
D  Fino a quando ? Fino a quando una narrazione maschilista cercherà di indurre il pubblico a provare empatia per l'assassino ? Fino a quando si insinuerà subdolamente il dubbio che la donna vittima di femminicidio se la sia cercata ?

R  Elisa non è stata uccisa per troppo amore, Elisa è stata uccisa perché ha detto no al suo assassino, perché lo ha respinto, perché era lesbica e non le interessava andare oltre l'amicizia con lui.
È stata uccisa e il suo corpo nascosto in un luogo impervio, e che non si parli di pietà da parte di chi le ha tolto la vita a 28 anni.
L'amore non c'entra nulla. L'amore non possiede, non distrugge, non uccide.Elisa è morta e lui è un assassino.Qualsiasi parola o atto di comprensione per colui che le ha tolto la vita uccide Elisa un'altra volta.

  non so  che altro dire  con questo  è  tutto al  prossima  

22.11.14

come si resiste alla crisi e alle prepotenze dello stato ed i suoi apparati come equitalia che pretendono anche un centersimo d'arrettratto

La storia   che  ha  ispirato il post  è questa  : << Equitalia pretende un centesimo dal Comune di Orune >>>
da   Cronaca - la Nuova Sardegna
21 novembre 2014 
 
Il sindaco risponde con ironia: «Provvederemo subito al rimborso, non vorrei che il mio ente acquisisca fama di cattivo pagatore»
 
ORUNE. Leggendo la comunicazione di Equitalia, Michele Deserra, sindaco di Orune, [  foto sotto al centro  ] per un istante avrà pensato a qualche errore di calcolo. Invece no, nessun errore. Peraltro l’importo era riportato sia nella lettera che nel prospetto di pagamento; un centesimo, a «restituzione delle somme anticipate ai sensi dell’art. 26, comma 1 del D.Lgs. 112/99».
 
 
Deserra ha provato, per tutta la mattinata di ieri, a contattare l’agenzia, ma senza successo. «Provvederemo subito al rimborso, anche perché il centesimo ci è stato chiesto con cortese sollecitudine – ha dichiarato con sottile ironia il primo cittadino – e non vorrei che il Comune di Orune acquisisca fama di cattivo pagatore e di ente moroso. Quello che mi lascia stupefatto sono due cose. La prima – ha detto – è che non solo si deve provvedere a saldare il debito celermente, con relativo ordinativo di pagamento; cosa che da sola ha un costo di gran lunga superiore al centesimo. Ma dovremo comunicare per iscritto a Equitalia l’avvenuto adempimento».
«Ho il massimo rispetto per i servizi di riscossione – ha proseguito – ammiro la precisione e la puntualità, e per quanto posso, mi adopero affinchè anche il Comune lo sia nei confronti dei cittadini e delle istituzioni. Sono però una persona pratica e vorrei capire – si chiede Deserra – perché Equitalia non ha trattenuto il centesimo dalle entrate che riscuote a nostro titolo e che provvede a versarci».
In effetti, come ha fatto notare mostrando l’ingiunzione di pagamento, l’incongruenza poteva essere regolarizzata con una semplice compensazione, come prospettato dagli stessi funzionari dell’agenzia. «Avremmo evitato perdite di tempo e iter burocratici che alla fin fine – ha detto – si traducono in costi ben superiori. Anche l’invio di una semplice lettera è sessanta volte l’importo richiestoci». 
Ci sarebbe    da  ridire  in quanto  è una storia   anche se  a  ruoli invertiti   alla peppone  \ don camillo che  facevano ridere   i mie nonni e bisnonni  e  me  da  bambino .  Ma  invece   in tempi come  questi   c'è  da paingere , anzi  peggio da  indignarsi  , ma  preferisco autocensurarmi per  non scadere  nel b ecero  qualunquismo e  volgarità gratuita  abbassandomi al  loro  livello  e  poi  ho come il video sotto 
 
 
 
Ma  fortunatamente mi rasseno  con  queste  altre due storie   .
La prima  sempre    dalla  Nuova  Sardegna 

Emigrare? Meglio allevare lumache

La scommessa di due giovani nuoresi: un terreno a Baddemanna, le prime 10mila chiocciole, e tanta buona volontà

NUORO. «I nostri parenti? All’inizio soprattutto ci hanno detto che eravamo strani, ma noi abbiamo spiegato a tutti che lo stiamo facendo per crearci un posto di lavoro senza chiedere niente a nessuno. E perché non vogliamo essere costretti a emigrare come tanti nostri coetanei. Per questo abbiamo deciso di tornare alla campagna, per noi è il vero futuro».
 Felpa sportiva, mani infilate nelle tasche per liberarsi dall’umido penetrante delle campagne di Baddemanna, Giampiero Salis e Gianni Barroccu, raccontano la loro avventura imprenditoriale con la naturalezza che deriva dalla passione unita a un pizzico di sana incoscienza.

Entrambi sui 36 anni, entrambi nuoresi, entrambi con la voglia di scrollarsi di dosso l’idea di un futuro senza lavoro, o con una occupazione stressante e priva di prospettive, qualche mese fa, i due amici hanno deciso di tentare il tutto per tutto e lanciarsi in un nuovo businness: quello della lumaca.
«È nato tutto per caso – spiegano, mentre sistemano alcune reti nel loro terreno a Baddemanna, a pochi chilometri da Nuoro uscendo dalla zona di Mughina – è nato perché volevamo fare un’attività tutta nostra, senza dover niente a nessuno, e senza lo stress che spesso nasce da un lavoro dipendente, o peggio dalla mancanza di un lavoro. Né volevamo fare come alcuni nostri amici che sono dovuti emigrare per trovare un posto».
E così, un bel giorno di diversi mesi fa, Giampiero Salis, di professione barista, e Gianni Barroccu, ex guardia giurata, dopo aver fatto le dovute ricerche di mercato su internet, capiscono che il business della chiocciola potrebbe fare al caso loro. Giampiero, del resto, ha un terreno di famiglia a Baddemanna, e il pallino di trasformarlo prima o poi in qualcosa di utile. E poi vuoi mettere la campagna con lo stress che nasce dallo stare tutti i giorni dietro il bancone di un bar? Così, i due amici nuoresi, si lanciano a capofitto nella nuova scommessa. Ma lo fanno per bene: seguono corsi di elicicoltura in alta Italia, cominciano a tessere rapporti con chi conosce il settore più di loro, imparano tutto quel che c’è da sapere su lumache, allevamento e dintorni. E partono alla grande. Siamo allo scorso febbraio e ai due amici tocca arare il terreno che hanno scelto per impiantare il loro allevamento di simpatiche chiocciole.

«Lo abbiamo arato – spiegano – e poi ci abbiamo piantato cavoli, bietola e trifoglio. Le lumache ne sono ghiotte. Quando le piantine arrivano ai circa 15 centimetri di altezza, allora sullo stesso terreno mettiamo le lumache-fattrici, quelle che poi figlieranno. Siamo partiti con un quintale di fattrici, corrispondono a circa diecimila lumache, laprima raccolta l’abbiamo fatta ad agosto scorso, poi abbiamo venduto le fattrici a Sassari. Poi abbiamo continuato ad allevare le chiocciole piccole e le abbiamo raccolte qualche settimana fa, a ottobre».
Sono giornate piene, insomma, quelle dei neo-allevatori di lumache. Piene, a volte un po’ faticose, ma per fortuna ricche anche di altrettante soddisfazioni. «Che dire? Gli affari, dopo un inizio “a passo di lumaca” stanno cominciando a ingranare. Le lumache ce le chiedono dalla Francia, qui in Sardegna ovviamente dal Sassarese dove ne consumano tante, e da noi ce le chiedono per tantissime sagre, cortes apertas, spuntini di caccia. La nostra grande soddisfazione è che siamo riusciti a fare tutto da soli, senza dover chiedere favori a nessuno. Certo, avremmo sperato in qualche contributo per i nuovi agricoltori ma in futuro contiamo di avere qualcosa. L’altra grande soddisfazione è stata quella di essere riusciti a “convincere” le lumache ad adattarsi anche a vivere in un terreno in collina come il nostro e in mezzo agli alberi. E per il futuro abbiamo tanti progetti».
  
Scelta  coraggiosa   questta   di        Gianni Barroccu e Giampiero Salis che hanno preferito  resistere   e  non emigrare   cioè  hanno preferito fare  come la  tavola ,  riporta  qui  a  sinistra  ,  di  Sergio Staino tratta  da  Bobo  Novecento  capitolo  sul fasismo 
 
La seconda invece  è  presa  da   http://www.ijobs.it/13487/brunello-cucinelli.htmlun imprenditore  non  neccessariamewnte  capitalista  o  capitalista  democratico   decide  di 

Imprenditore divide con i propri dipendenti 5 milioni di utili dell’azienda

Brunello Cucinelli ha deciso di dividere il proprio utile societario con tutti i dipendenti. Ogni stipendiato riceverà così un bonus da 6 mila euro sulla propria busta paga.
 
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Brunello Cucinelli è il titolare dell’omonima azienda italiana, eccellenza nazionale nel mondo del cachemire. La notizia di oggi, tuttavia, non è legata alla straordinaria qualità dei suoi prodotti, quanto il fatto che il manager abbia deciso di ripartire il proprio utile aziendale con tutti i suoi dipendenti.
Questo vuole essere un dono di famiglia” – ha precisato Cucinelli a chi gli domandava le ragioni di questo gesto di forte significato, in un contesto di enorme criticità quale quello attuale – “qualcosa che va al di là dell’azienda che è quotata in Borsa, abbiamo voluto dare un premio a chi è cresciuto insieme a noi e l’abbiamo comunicato ai dipendenti
Ma quale sarà il “premio” che ogni dipendente riceverà in busta paga? Il bonus si aggira intorno ai 6 mila euro a testa, per una cifra che farà sicuramente piacere a tutti i 783 stipendiati della società.
I meglio informati ricorderanno che questa non è la prima notizia meritevole per la quale Brunello Cucinelli sale alla ribalta delle cronache. Tra gli anni ’80 e gli anni ’90, la società era stata protagonista dei lavori di restauro e di riqualificazione del Borgo medioevale di Solomeo (città nella quale ha sede la società), mentre tra il 2002 e il 2008 l’azienda è parte integrante delle attività di supporto alla realizzazione del complesso “Foro delle Arti”, con un teatro, un anfiteatro e un giardino pensile, oltre al finanziamento del restauro della casa dell’Accademia, sede della Biblioteca Neoumanistica. Più recentemente, nel 2011, la società ha finanziato i lavori di restauro dell’Arco Etrusco di Perugia.
Nel 2012, la società ha fondato la Fondazione Brunello Cucinelli, finalizzata ad iniziative culturali pertinenti all’ideale etico ed umanistico, con pubblicazione di saggi e studi specialistici, istituzione di borse di studio, corsi di aggiornamento e di formazione culturale.

Uno schiaffo in faccia a quelli che hanno svuotato le aziende, le hanno messe in concordato è lasciato alla fame tantissimi lavoratori !

emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...