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20.12.15

Reprise "Dove vai sola?": una ragazza a Roma e i complimenti al limite del viscido e del mandrillo arrappato \ in calore delle forze dell'ordine

M'accingevo a scrivere il post d'oggi , riprendendo l'argomento del precedente post " Dove vai sola?": una ragazza a Roma e i complimenti eccessivi delle forze dell'ordine "mentre dallo stereo provenivano le prime note di Resta vile maschio, dove vai ? ( testo e video ) quinto album del cantautore italiano Rino Gaetano, uscito nel 1979,

Credevo    che tale post  suscitasse   come è successo via  privata  o i miei social  o  altri siti  in cui  ho messo la  news ,discussioni   Invece  no  ma  pazienza  . io continuo  lo stesso  per  la mia strada  .
Quindi rispondo  qui  , anche delle email    e  commenti in privato  . Eccone una in particolare  di una compaesana che le    riassume   tutte

(.... )  Parli  tu che  appena  vedi passare una donna la   mangi  con gli occhi e  poi  dopo che  è passata     le dici  che bocciu di canna [  figa  imperiale   ] o che  gnocca oppure  una vota  sei  non ricordo ma  dissi  : <<   ci  vorrebbe una passata  di  ..... >> (....). Ti sei dimenticato che  anche  da  poco  , mi pare  l'anno scorso \  due anni fa  hai fatto gli auguri  su fb ad  una ragazzina   chiamandola  bambolina  

Cara ****** L'ultima frase  è vera e risale  ad  una   dozzina  d'anni  fa  ed  a  distanza  di tempo  me ne vergogno  . Essa  era  una  risposta   cafona e  becera   ad  una ragazza di un gruppo d'amici  , la  quale  ci aveva rimproverato   non ricordo   adesso  per quale  motivo   >> .  Per   quanto riguarda  : << da     poco ha i fatto gli auguri  su fb ad  una ragazzina   chiamandola  bambolina  >>     Vero   , mi sono preso troppa confidenza  , ma non intendevo essere    volgare  o maschilista   in quanto era   u  riferimento espresso male  a  questa  canzone  ( qui  il  testo  )  di




Per  qulanto riguarda  : <<   appena  vedi passare una donna la   mangi  con gli occhi e  poi  dopo che  è passata     le dici  che bocciu di canna  figa  imperiale   o che  gnocca  ed  espressioni del genere   >>  Beh  sono  un uomo , logico  che fra  uomini si facciano delle simili battute ,. Ed    fatico nel liberarmi  e  mettermi in discussione i mio fallo centrismo e  maschilismo ,  ed  non sempre  ci riesco  .Ma mi controllo e  lotto   non diventare  per  uccidere il     howling wolf





o  il fantozzi arrappato  



  che   sono  in me   , e  come credo  in  ogni  di  noi  uomini      E  poi   come  giustamente  dice   nei  commenti al  video   di  repubblica     ( lo  trovi nel post  precedente  oppure  qui   con i relativi  commenti   )  





Nadia Tumbarello Per me un comportamento del genere e' totalmente inammissibile! Quindi se vai da un medico e questo ti riempie di complimenti mentre ti visita e' normale? Uno in divisa che fa ste pagliacciate e' normale? Sei pagato per vigilare sui cittadini e per proteggerli! Non per far il cascamorto! Poi quando finisci il tuo orario di lavoro puoi far tutto cio' che ti pare e piace !


 Quindi  cerchiamo di tenere  a freno il nostro testosterone   quando  passa  una donna  \  ragazza  Infatti sempre  secondo  Nadia Tumbarello: << Per me la divisa e' sinonimo di serietà' e di sicurezza! Mentre sei in servizio devo esser serio!!! Poi fai tutto cio' che ti pare! Dire Buongiorno e buonasera non e' minimamente paragonabile a cio' che fanno loro ! >>  ovviamente   ci riferisce  a quelli rpesentri nel  filmato  , non credo che tutti  gli appartenenti delle  forze dell'ordine siano  cosi viscidi ed  allupati .  Quindi  L'uomo che e' dentro di se lo può' far esplodere dopo l'orario lavorativo... o  dopo che  è passata   se  proprio non riesci a  resistere    fai   (  io a  volte  faccio cosi  )   come  nel finale  di   questa  canzone  




Ora   le  nuove  femministe ,  OVVIAMENTE SENZA  GENERALIZZARE E  IL CLASSICO DI TUTTA  UN ERBA  UN FASCIO   ,   invece  di  occuparsi  (   certo è  problema   etico  ed  importante  non trascurabile  )     solo di utero  in affitto    la smettessero di fare  simili   discorsi    simili  a     questi  (  sempre  dai commenti   del video  di repubblica  




Maria Massimi Mamma mia che santi e santarella.ma che avranno mai fatto, hanno fatto dei complimenti che ce di cosi strano. Tutti santi sono adesso







Maria Massimi Oddio ste femminucce sante invidiose perche nn li fanno a voi, volete che vigilano, volete che se avete bisogno li chiamate ma se fanno dei complimenti , che nn ce niente di male state tutti a dargli adosso ma vergognateve ste antiche


infatti  ci sono anche  donne  \  ragazze    che    non hanno mandato il cervello all'ammasso  e non si sono piegate   al maschilismo  




Nadia Tumbarello I complimenti possono far piacere, come no, ovvio. Dipende dal modo in cui si fanno, dal luogo in cui ci si trova, e dal tono utilizzato. O almeno, questo e' il modo che tollero io. Un uomo con la "U" maiuscola per dirti che sei bella non lo urla in mezzo a una piazza in questo modo rozzo, che poi lo stesso apprezzamento dalla stesso individuo verra' fatto ad altre 10000 donne. Poi a ognuno piace in modo diverso, ovvio. Maria Massimi, saro' pure antica, ma amo esser cosi'. Infatti ho scelto un marito che non mi ha fischiata come si chiama una pecora(Con tanto di rispetto a quest'ultima). Ha fatto il gentiluomo. E credimi, non sono invidiosa. Preferisco lasciare l'invidia per cose piu' intelligenti. Vi auguro una buona domenica.







Denise Toro La cosa più brutta è leggere commenti di uomini che sdrammatizzano per far s sembrare la cosa normale. Non abbiamo proprio la cultura per distinguere tra complimento e molestia, opportuno e fuoriluogo. Nemmeno i commenti delle ragazze straniere che dicono "da noi nessuno si comporterebbe così" vi ci fa arrivare. No, per voi la vita è bella e i problemi sono altri, un poliziotto in servizio che abborda una ragazza vi fa sorridere? Ma se io fossi un uomo mi vergognerei per quanto sono imbarazzanti.


Non so che altro dire  se  non alla prossima 






8.2.15

Turismo sessuale, italiani al primo posto: padri di famiglia a caccia di bambini



a chi nega la realtà dicendomi che esagero quando dico che noi italiani siamo maschi allupati visto che ci piace il sesso e la pornografia chiedo come spiegate questo allora ?



 da il messaggero    giovedì 6 giugno 2013 10:49

Turismo sessuale, italiani al primo posto: padri di famiglia a caccia di bambini
di Marida Lombardo Pijola





ROMA - Sono così piccole da non raggiungere in altezza l’anca dei predatori che se le vanno a comprare nei bordelli, e poi le stuprano, e prima trattano il prezzo parlando quasi sempre lingue occidentali, e 80.000 volte all’anno in media la lingua è l’italiano.
Sono così leggere che a prenderle in braccio pesano poco più di un bebè. Sono così truccate che sembrano bimbe a Carnevale. Sono così sottili che, se non fossero coperte di stracci succinti e colorati, indosserebbero le taglie più piccole degli abitini per bimbi occidentali. Le stuprano, tra gli altri, certi italiani che a casa sembrano gente qualunque, gente a posto. Che mai e poi mai potreste riconoscerli dal modo di fare, dalla morfologia.
Figli, mariti, padri, lavoratori. E poi un aereo. E poi in vacanza al Sud del mondo. E poi diventano il demonio. Italiani, tra quelli che ”consumano” di più a Santo Domingo, in Colombia, in Brasile. Italiani, i primi pedofili del Kenya. Attivissimi, nell’olocausto che travolge 15.000 creature, il 30 per cento di tutte le bambine che vivono tra Malindi, Bombasa, Kalifi e Diani. Piccole schiave del sesso per turisti. In vendita a orario continuato, per mano, talvolta, dai loro genitori. In genere hanno tra i 14 e i 12 anni. Ma possono averne anche 9, anche 7, anche 5. Minuscoli bottini per turisti. Burattini di carne da manipolare a piacimento. Foto e filmati da portare a casa come souvenir. Costa quanto una buona cena o un’escursione. Puoi fare anche un pacchetto all inclusive: alloggio, vitto, viaggio, drink, preservativi e ragazze per un tot. Puoi cercare nei forum in Rete le occasioni, ci sono i siti apposta. Puoi scegliere tra ”20 mixt age prostitutes”, dalla prima infanzia in su. Puoi avere anche le vergini, mille euro in più. E poi torni da mamma, dai figli, dalla moglie, in ufficio. E poi bentornato, e quello che è successo chi lo sa?
L’allarme è dell’Ecpat, l’organizzazione che in 70 Paesi del mondo lotta da sempre contro lo sfruttamento sessuale dei bambini: sono sempre di più, i vacanzieri che vanno a caccia di cuccioli umani nei Paesi dove, per non morire di fame, si accetta ogni tortura. Sono un terzo dei tre milioni di turisti sessuali in tutto il mondo. Sempre più giovani, tra i 20 e i 40 anni. Sempre più depravati per scelta, e non per malattia. Solo il 5 per cento di loro, infatti, è un caso patologico. Gli altri, informa l’Ecpat, lo fanno per provare un’emozione nuova, in modo occasionale (60%), oppure abituale (35%).
I MONDIALI DI CALCIO
E il demonio si sta mobilitando in Brasile, per rifornire il mercato, sebbene i bimbi sfruttati siano già 50.000. L’impennata arriverà coi Mondiali di calcio del 2014. «La settimana prossima ci incontreremo a Varsavia -racconta Marco Scarpati, direttore di Ecpat Italia- per pianificare, assieme alle Polizie di tutto il mondo, qualcosa che impedisca una replica, in Brasile, di quanto avvenne in Ucraina nel 2010 e in Sudafrica nel 2012: il racket trasportò bambini da tutti i territori circostanti, per accontentare la richiesta. Purtroppo tutto questo accade sempre, in occasione di eventi sportivi. E i controlli sono spesso labili, insufficienti, inefficaci». Ecco perché domenica, al grido Un altro viaggio è possibile, una marcia ciclistica lungo le strade di 29 città, organizzata dall’Ecpat e dalla Fiab, porterà in giro l’indignazione contro lo sfruttamento sessuale dei bambini. Pedalando, si segnalerà che questa è un’emergenza. Che un milione e duecentomila bimbi sono sfruttati nel sesso, nell’accattonaggio, nei lavori forzati. Stime ufficiali, queste. Quelle ufficiose propongono ben altri conti: solo i piccoli schiavi del sesso sarebbero almeno due milioni. Ognuno di loro frutterebbe 67.200 dollari all’anno. Per il racket, il budget complessivo supererebbe i trenta milioni di dollari all’anno.
E a chi non ha i soldi per il viaggio, basta girare l’angolo: tra i 10 e i 12.000 di quei bambini si trovano in Italia. Migranti. Nomadi. Minori non accompagnati. In vendita a casa nostra, per le nostre strade, o anche su ordinazione. Solo a voler guardare. Solo a voler sapere.

«Io, maestra nera nella scuola italiana. Oggi c'è chi non si vergogna più di essere razzista» la storia di Rahma Nur

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