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23.7.25

essere per l'eutnasia o suicidio non è solo assassinio o andare contro la volonta di DIO ma anche una libera scelta se continuare a soffrire o porre fine alle sofferenze

 


Sono stato accusato per le mie prese   di  posioi in merito tali argomenti  in particolare  gli ultimi  due  post : quello    su  Archie Battersbee  e quello su Laura Santi   di  leggittimare  un omicidio    o     d'andare  contro  la  volonta  di Dio  . Ecco   la mia  risposta     diretta  ai  secondi  e  indirettamente  a  primi  . 

Lolly Mu
Lo so che mi darete addosso, ma non mi importa.
Chi si toglie la vita consapevolmente,
non potrà mai riposare in pace
Non illudiamoci.
Anche se a molti non piace sentirlo, solo Dio è padrone di dare e togliere la vita, non spetta all'uomo farlo
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Sere Nena
Lolly Mu ma hai letto?da anni soffriva di sclerosi multipla !hai mai visto una persona affetta di sclerosi multipla?dove e' il tuo Dio quando arrivano queste pene infernali?poi sei libera di pensare ciò che vuoi ma lei non si giudica
Giuseppe Scano @Lolly Mu -
Vero . però bisogna rispettare e non giudicare e condannare chi ha scelto- e messo in atto d'andare contro Dio per porre fine alle sue sofferenze . Serve anche rispetto oltre che una legge seria che permetta di poter scegliere se si vuole rimanere in vita attaccati alle macchine o dipendere in tutto da gli altri ( come l'ex attore
Bruce Willis, peggiorano le condizioni dell’attore: non può più parlare né muoversi
oppure morire con cure palliative oppure potersi come el suo caso darsi e farsi dare l'eutanasia \ suicidio assistito .



Di  solito     sia   fra i  pro che   i  contro   suicidio assistito     o  eutansia    c'è  un  po'  di  confusione   che   coinvolgere   tutti noi ,  sottoscritto compreso  .Provismo a fare  chiarezza  visto    che  la differenza tra eutanasia e suicidio assistito è sottile ma cruciale, soprattutto dal punto di vista giuridico
e pratico. Ecco una panoramica chiara  chiesta    a  Copilot   (  IA  di bing.com  )  :

🧠 Definizioni di base

  • Eutanasia: è l’atto con cui un medico o un’altra persona somministra direttamente un farmaco letale a un paziente che ne ha fatto richiesta, per porre fine alle sue sofferenze.

  • Suicidio assistito: consiste nel fornire al paziente i mezzi (come un farmaco letale) affinché sia lui stesso ad auto-somministrarselo, in modo autonomo  .

🔍 Differenze principali

AspettoEutanasiaSuicidio Assistito
Chi compie l’atto finaleIl medico o un operatore sanitarioIl paziente stesso
Ruolo del pazientePassivoAttivo
Legalità in ItaliaIllegale (è considerato omicidio del consenziente)Parzialmente legale in casi specifici  
Requisiti mediciRichiesta esplicita, patologia irreversibile, sofferenza intollerabileGli stessi, ma con capacità di auto-determinarsi

⚖️ In Italia

  • Eutanasia attiva è ancora considerata reato.

  • Suicidio assistito è stato depenalizzato dalla Corte Costituzionale nel 2019, ma solo se:

    • il paziente ha una patologia irreversibile,

    • soffre in modo intollerabile,

    • è dipendente da trattamenti vitali,

    • è pienamente capace di decidere .

💬 Un esempio pratico

Nel caso del suicidio assistito, il medico può preparare il farmaco, ma non può somministrarlo. Il paziente deve essere in grado di farlo da solo, anche solo premendo un pulsante.


1  https://www.laleggepertutti.it/594477_eutanasia-e-suicidio-assistito-differenza
2   https://www.vidas.it/approfondimenti/differenza-tra-eutanasia-e-suicidio-assistito-cosa-dice-la-legge-sul-fine-vita/
3  https://www.eutanasialegale.it/approfondimenti-eutanasia/suicidio-assistito-eutanasia-differenza/

  Iincuriosito   dalla  proposta    della IA      : <<  Se vuoi, posso anche spiegarti la differenza tra eutanasia passiva e sedazione palliativa altre due pratiche spesso confuse. Vuoi approfondire anche quelle?  >>  ho scelto    d'approfondire  sia  per  me  che   per  me     che  per  voi   l'argomento  accettando  tale    domanda <<  Qual è la relazione tra eutanasia e cure palliative?  >>

La relazione tra eutanasia e cure palliative è complessa e spesso oggetto di dibattito etico, medico e sociale. Sebbene entrambe si occupino del fine vita, hanno obiettivi profondamente diversi:

🌿 Cure palliative: vivere fino all’ultimo respiro

  • Scopo: alleviare la sofferenza fisica, psicologica, sociale e spirituale del paziente.

  • Principi: affermano la vita e considerano la morte come un processo naturale.

  • Non accelerano né ritardano la morte.

  • Approccio: accompagnano il paziente e la sua famiglia, promuovendo dignità e qualità della vita.

⚰️ Eutanasia: anticipare la fine

  • Scopo: porre fine alla vita di un paziente su sua richiesta, per evitare sofferenze insopportabili.

  • Modalità: tramite somministrazione attiva di farmaci letali.

  • Obiettivo: interrompere la vita, non accompagnarla.

🔄 Differenze fondamentali

AspettoCure PalliativeEutanasia
FinalitàAlleviare la sofferenzaTerminare la vita
Ruolo del medicoSupporto e accompagnamentoAgente attivo della morte
Etica medicaBasata su non-maleficenza e beneficenzaDibattuta e controversa
Legalità in ItaliaGarantite dalla legge (L. 38/2010)Attualmente illegale

🧭 Posizioni a confronto

Molti professionisti delle cure palliative ritengono che l’eutanasia non sia compatibile con il loro approccio, perché rischia di trasformare il fine vita in una scelta obbligata per chi si sente un peso. Le cure palliative, invece, offrono un’alternativa dignitosa alla sofferenza, senza ricorrere alla morte come soluzione.

 1 https://www.tempi.it/cure-palliative-suicidio-assistito-non-compatibili/
 2 https://www.adhocnews.it/cure-palliative-e-suicidio-assistito-due-strade-inconciliabili/


con questo   è  tutto    se Dio viuole  e  i carabiieri   lo permettono 




31.10.19

quando l'uccidere una persona sofferente non e liberazione ma omicidio . il caso Catania, uccideva i malati sull’ambulanza per «venderli» alle pompe funebri

 di cosa stiamo   parlando

 corriere  della sera  del 22 dicembre 2017

Catania, uccideva i malati sull’ambulanza per «venderli» alle pompe funebri: arrestato
Catania, arrestato un barelliere. Tre casi accertati, ma si indaga su 50 morti sospette
di Felice Cavallaro





CATANIA Ha ucciso almeno tre malati terminali, ma il sospetto è che ne abbia fatti passare all’altro mondo cinquanta. Opera di un barelliere diventato assassino, Davide Garofalo, 42 anni, casa e famiglia ad Adrano, fino alla scorsa estate in servizio davanti all’ospedale di Biancavilla su un’ambulanza privata trasformata in carro funebre anche per conto della mafia. Mani esperte e rodate. Una siringa usata per iniettare aria nella cannula dei pazienti che morivano per embolia all’interno dell’ambulanza, stando all’accusa e a un testimone, un giovane collaboratore dei clan, un pentito adesso pronto a confermare una verità echeggiata lo scorso maggio in tv: «La gente non moriva per mano di Dio». ....  continua   qui 

La notizia   dell'arresto di Davide  Garofalo  ( vedere  sopra  e qui  )  mi ha  riportato  alla mente    il  n 1    della  collana  le   storie  della bonelli  il boia  di  parigi ( da me   recensito in queste pagine   e  di  cui  trovate nel  video  sotto  maggiori informazioni )



Risultati immagini per il boia di parigi
 ovvero Charles-Henri Sanson, il “boia del Re”, ha servito con diligenza la  monarchia   ma ora – divenuto “boia del popolo”   e uccisore  di  Luigi XVI e  di maria  Antonietta  d'Austria  .

Dove in questo albo Sanson viene rappresentato come un uomo disincantato e scettico, che rifiuta l'appellativo di macellaio e preferisce quello di carnefice, cioè colui che dà la morte cercando di arrecare meno dolore possibile, tanto da aver richiesto lui stesso, con una lettera al Ministro della Giustizia, la costruzione di una ghigliottina. Sanson prende molto seriamente il mestiere di boia e vede come un dovere morale assistere i condannati a morte, visitando personalmente ognuno di essi alla prigione della Conciergerie per pregare e parlare con loro, preparandoli al momento della dipartita. Il boia disprezza in egual misura il Popolo, da lui definito "barbaro e incivile", e i cosiddetti "Rivoluzionari" come Robespierre e Saint-Just, pur essendo molto amico di Danton, che considera degli arrivisti demagoghi. A un certo punto Sanson si trova, senza volerlo, esaltato come un eroe dal popolo, che prima lo disprezzava e che ora, adesso che taglia la testa ai nobili, lo esalta come il "boia del popolo" anche per idea di Robespierre, che cerca di usarlo come strumento per garantire il proprio potere a Parigi. Sanson si rifiuta di essere la marionetta del dittatore, attirandosi l'odio di Robespierre e del suo sgherro Saint-Just, ed è schifato dal Terrore instaurato dal Comitato di Salute pubblica, che ha trasformato le esecuzioni in uno spettacolo da circo denaturandole della loro sacralità. Gli tocca assistere impotente a quella che lui definisce la macellazione di Luigi XVI, che gli era stato impedito di incontrare per il rito della preparazione, a causa di un errore degli uomini di Robespierre nel montare la ghigliottina e dopo ciò, in un colloquio con l'Incorruttibile, gli confesserà il suo disprezzo per la sua demagogia: "Come vi riempite la bocca di questa parola... "popolo". Voi non capite il popolo più di quanto il popolo capisca voi" - "Diversamente da voi, vero, Sanson?" - ribatte Robespierre sarcastico - "Voi ricambiate la loro devozione con tutto il cuore!" - "No. Io li disprezzo profondamente... Sono barbari, incivili... Ma la differenza è che io non mento loro." Alla fine, spinto dal suo amico Danton (che aveva dovuto decapitare) e da una nobildonna (cui era molto affezionato perciò Robespierre, sperando in questo modo di fiaccarne la resistenza, lo incaricò della sua esecuzione), ordisce un piano per liberare Parigi della tirannia giacobina, che porterà alla caduta di Robespierre, il quale verrà infine, con estrema soddisfazione di Sanson, ghigliottinato dal boia stesso.

Ora  qui non si tratta   di uccidere  per  pietà   o alleviare  le sofferenze  ( testamento  biologico , cure  palliative  , suicidio assistito o eutanasia  su richiesta  )  insomma  far morire  con dignità  malati terminali o  gravi    che non hanno altra  speranza  che  la  morte per  mettere  fine alle  sofferenze  . Ma  di  un omicidio   vero e proprio   , senza  nessuna  motivazione  ed  a freddo  come  quello    descritto   da questo bellissimo   romanzo  

«Addossati al cespuglio, il caporale ed io rimanemmo in agguato tutta la notte, senza riuscire a distinguere segni di vita nella trincea nemica. Ma l’alba ci compensò dell’attesa. […] Il nemico, il nemico, gli austriaci, gli austriaci!… Ecco il nemico ed ecco gli austriaci. […] Macchinalmente, senza un pensiero, senza una volontà precisa, ma così, solo per istinto, afferrai il fucile del caporale. […] Avevo di fronte un ufficiale, giovane, inconscio del pericolo che gli sovrastava. Non lo potevo sbagliare. Avrei potuto sparare mille colpi a quella distanza, senza sbagliarne uno. Bastava che premessi il grilletto: egli sarebbe stramazzato al suolo. Questa certezza che la sua vita dipendesse dalla mia volontà, mi rese esitante. Avevo di fronte un uomo. Un uomo! Un uomo! […] Fare la guerra è una cosa, uccidere un uomo è un’altra cosa. Uccidere un uomo, così, è assassinare un uomo. […] “Sai… così… un uomo solo… io non sparo. Tu vuoi?” Il caporale prese il calcio del fucile e mi rispose: “Neppure io”».


Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO

 Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...