il 3/4MAGGIO con il gruppo escursionistico di Cammianalimbara abbiamo fatto una gita nel nuorese .Ecco il reportage e le impressioni e dove è possibile anche delle foto mie
Il 3 maggio
abbiamo visitato il complesso ( ancora non del tutto portato alla luce , infatti può essere considerato una “ pompei “sarda , infatti
Il complesso si estende per circa 7 ettari in un fitto bosco di sughere, sull'altopiano di Bitti, rilievo granitico del Nuorese settentrionale. È prossimo alla sorgente del fiume Tirso.
Romanzesu costituisce uno dei più importanti complessi abitativi e cultuali della Sardegna nuragica, con un centinaio di capanne, cinque edifici di culto un tempio a pozzo e quattro a "megaron" - e un grande recinto cerimoniale. È costruito col granito locale. Qui le foto sono esterne in quanto visto che stava piovigginando avevo paura a tirare fuori la macchina fotografica
altre le trovate su wikipedia trovate sotto l'url
per approfondire
sul luogo di romannzesu
- http://it.wikipedia.org/wiki/Complesso_nuragico_Romanzesu
- http://tinyurl.com/58b2jr
sul contesto archeologico
Civiltà nuragica
La civiltà nuragica
La Sardegna nuragica
I nuraghi. Torri preistoriche della Sardegna I
I nuraghi. Torri preistoriche della Sardegna II
La bella età dei giganti di pietra
Ora molti diranno che c'entra il trekking con la visita ai monumenti ? rispondo che Trekking significa viaggiare a piedi: il modo migliore per scoprire e capire il mondo. Camminare e' semplice e immediato, naturale e indispensabile, non servono accorgimenti o attrezzature complicate. Dal camminare traggono beneficio tutte le funzioni fisiologiche. Ognuno di noi puo', secondo la stagione e delle capacita', scegliere dove e con chi andare. Dividere il percorso con altri, ci fa sentire vicini e gioire d’emozioni comuni.
Camminare e' anche l’occasione per conoscersi, capirsi, capire gli altri e la realta' che ci circonda. Riscoprire la propria natura nella natura, in ambienti incontaminati far riemergere l’essere umano. Inoltre sempre dall'introduzione del nostro sito : << La filosofia alla base di CAMMINA LIMBARA e' di camminare per conoscere l’ambiente del Limbara, viverlo nei suoi pregi e nei suoi difetti, perche' solo con la conoscenza si puo' amarlo, proteggerlo e usarlo con intelligenza e parsimonia. Esplorare il Limbara (che puo' essere conosciuto e apprezzato solo abbandonando la macchina e le strade che lo attraversano), significa inoltrarsi a piedi negli ambienti che lo caratterizzano: boschivi, di macchia, rocciosi, torrentizi, steppici.Camminare quindi! Camminare per conoscere e capire.>>
Nelle escursioni la meta e' di volta in volta:
Un bosco di lecci, di agrifogli
Un tasso secolare, un prato di peonie
Una cima che ha una forma particolare o un gruppo di cime ancora senza nome
Dei torrenti, che lungo il loro corso incontrano dei gradoni granitici costringendoli a dei salti spettacolari
Un sito archeologico
Ed ecco aprirsi una realta' inaspettata di tesori naturali e storici che con le nostre esplorazioni intendiamo far conoscere e valorizzare. Un ambiente aspro e selvaggio, inciso da erosioni e profonde gole, modellato da ciclopici massi di granito, colorato e profumato dai rari fiori e piante officinali.
dopo questa breve parentesi veniamo ala giornata del 4 maggio
abbiamo fatto l'Escursione ad Oliena in Località Monte Corrasi, in collaborazione con l’Associazione “SU GOLOSTIU” di Bitti.
una cartina presa dala rete
Qui le foto sono mie
Sveglia all'alba perchè avendo mangiato pesante durante la cena in agriturismo e avendo in camera gente che russava come tromboni e soffrivo di disturbi di stomaco poi passati la mattina , mi sono alzato 45 miuti primna dela partenza prevvista dall'agriturismo e ne approfittato per fare alcune foto del monte in cui saremo andati il giorno ed ecco le prime foto
S'attraversa un ambiente lunare interrotto qua e la da vetusti tassi, contorti ginepri e solitari aceri montani ma anche gigantesche guglie calcaree, grotte e doline che ci daranno l'impressione di attraversare una sorta di paradiso terrestre dall'inizio alla fine .
Ma la vera sorpresa la si avrà una volta arrivati in cima ( io non sono salito , mi sono fermato sotto a 100\50m metri , mi facevano male i piedi avevo delle scarpe da trekking leggere e non quelle dure e quindi avevo male ai piedi ) un solitario leccio, ( che purtroppo non ho fatto in tempo a fotografare perchè la sosta è stata breve ) posto quasi a guardia, ci preannuncia l'arrivo sul bordo della falesia che improvvisamente si apre mostrandoci uno scenario che forse non ha paragoni in Sardegna: tutto attorno a noi, si stende a corona, selvaggio e frastagliato, attraversato da imponenti gole e rigogliose foreste, tutto il supramonte sino alle superbe cime del Gennargentu, la Valle di Lanaitthu con la sua storia è poco sotto e a perdita d'occhio ancora foreste e montagne selvagge che saranno il meritato scenario per una giornata speciale. La discesa facile , ma dura per chi causa lavoro ,, impegni e nel mio caso a volte anche pigrizia è già tanto se fa 1km \ 2 al giorno .Ma tutto sommato ne è valsa la pena .
P.s
Se le mie foto non vi dovessero piacere o essere scarse qui ne trovate di più belle e migliori