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il caso di Romina Marceca “Mi ha stuprata nel mio letto. Non ho paura di mostrarmi, è lui che deve nascondersi”: il racconto della prima vittima del netturbino Stefania Loizzi, ex banconista di una gelateria, racconta la notte in cui fu violentata. Ha denunciato Ubaldo Manuali: “Metto la mia faccia sul giornale per tutte le altre come me”

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 repubblica   IL coraggio   di   Stefania Loizzi (  foto a  destra  )    che   sta cercando di scalare la montagna della paura. È sopraffatta, non riesce a dormire al buio, a camminare da sola in strada la sera. «Tutta colpa di quell’uomo maledetto che si chiama  Ubaldo Manuali  . Ha rovinato la mia vita in meno di un anno», racconta.  Il netturbino che  ha drogato e stuprato almeno altre due donne   è ai domiciliari perché Stefania Loizzi, ex banconista di una gelateria, prima vittima del netturbino romano, non ha perso tempo. «L’ho denunciato subito e metto la mia faccia sul giornale per tutte quelle donne vittime come me. Non dobbiamo avere paura dei nostri “No”. Dobbiamo mostrarci perché siamo le vittime, non i carnefici. Loro devono nascondersi». Come vi siete conosciuti? «Mi ha chiesto l’amicizia su Facebook a fine 2020. Ho visto che in comune avevamo un’amica. Sono una persona molto diffidente e ho chiesto informazioni a lei. La mia amica mi ha detto che era una persona tranquil