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Visualizzazione dei post con l'etichetta lobby

Massimo A. Alberizzi ( corriere della sera ) «L'Ordine dei giornalisti? È un carrozzone da buttar via»

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unione sarda 7\7\2013 di GIORGIO PISANO In Italia c'è una potentissima lobby di cui si dice poco, anzi niente: è l'Ordine nazionale dei giornalisti, una casta che per misteriose ragioni trova poco spazio su quotidiani e televisioni. Rispetto a quella dei magistrati (ma anche dei notai o degli avvocati) appare piuttosto timida a parlare di sé. E a parlare comunque: basti dire che da anni si discute di riformare l'accesso alla professione ma la questione resta sospesa, surgelata a perdere. Nel nostro Paese i giornalisti si dividono in due categorie: pubblicisti e professionisti. I professionisti sono quelli che esercitano il mestiere a tempo pieno, alle dipendenze di una testata. Per essere definiti professionisti debbono affrontare un esame di Stato che prevede uno scritto e, se si riesce a superarlo, l'orale. Una leggendaria bocciatura porta il nome di uno dei più importanti scrittori italiani del '900: Alberto Moravia.I pubblicisti svolgono altri mestie

non sempre la chiesa discrimina i gay il caso di Arino

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dalla mia amica di facebook leggo  questa news      Gemma Fanni L'omosessuale Arino: la chiesa mi accoglie per come sono. [...] «Ogni volta che affermo di essere contro il matrimonio, contro l’adozione, gli attivisti LGBT mi indicano come reazionario, fascista e omofobo, che nel mio caso è paradossale! Al contrario, quelli che mi conoscono dicono: “E ‘fantastico quello che dici”, ma non osano fare il grande passo. Molti temono di perdere gli amici. Hanno paura a parlare». Ha poi proseguito l’omosessuale: «Un bambino ha bisogno di un padre e una madre» qui il resto del'articolo   da  http://www.uccronline.it/ L’omosessuale Ariño: «la Chiesa mi accoglie per come sono»  4 dicembre, 2012 Abbiamo già parlato in precedenza delle numerosi voci contrarie alla legge che verrà varata dal governo Hollande tra un paio di mesi, che aprirebbe il matrimonio e l’adozione alle persone dello stesso sesso con relativa abolizione dei termini “mamm

Niente tagli per le scuole cattoliche

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Fiera Milano di Rho, ore 13:05 dello scorso 5 novembre, il presidente Berlusconi ammette "una svista colpevole". «Ho una grossa colpa - afferma - non mi ero accorto che nella Finanziaria era previsto questo taglio alle scuole private e cattoliche». E le agenzie, informano: « il Premier assicura il suo impegno per evitarlo ». Stop. In tempi di tagli per 8 miliardi di euro alla scuola pubblica. Di aumento smodato di alunni per classe così da diminuire le classi. Di riduzione degli insegnanti di sostegno per gli alunni handicappati. Di chiusura del 24% delle scuole, perlopiù ubicate nei piccoli centri. Di perdita del tempo scuola, da un max di 40 a 24 ore settimanali nelle primarie, da 32 a 29 nelle medie, da un max di 40 a 32 o 30 alle superiori. Di tagli occupazionali per 160.000 unità in danno di quanti sono in servizio, da decenni, in regime di permanente precarietà. Perlopiù, in tempi di recessione. Ecco, questa sì che è una "carineria". Non intesa come battuta,

Senza titolo 1368

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Dopo una settimana a cazzeggiare sul lavoro o nello studio  e  a festeggiare  per la vittoria  dopo 24 anni luglio 1982  -luglio  2006  dell' I)talia ( un po' di  bravura e  un po' di culo ) che  hanno interessato tutto il paese  sottoscritto compreso (allergico ll'esagerazione retorica e  al stucchevole nazionalismo e patriotismo  ma   poichè   nel  1982 aveva  6 anni  e si è voluto godere questo evento   )   . IN clima di tale euforismo   è forse sfuggito  ai più    la  news e  testimoniata  dalla visione in diretta  tv  degli azzurri e  il passaggio alla festa  del foro massimo ) di  buffon  che  sventola   una  bandiera    tricolore -- e  fin qui niente  di male  --  se  non fosse che  8 come  è successo al mio paese che alcuni giovani sventolavano le bandiere italiane con l'effige  di mussolini o l'aquila  dela Rsi  in mezzo )   con  la scritte  in carattere celtico  e  croce celtica  simbolo del  movimento  nazi fascista   ed  xenofobo di di forza nuov