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3.10.24

la mia sottile linea nera \ incubo in una notte buia e tempestosa

IL mio incubo  dell'altra  notte   Inizia  proprio come  la  storia  ( vedere   punti di riferimento  a  fine  post   )   dell'ultimo n   di Dylan Dog  ( sarà  perchè    avendo  letto   prima  d'andare  a  dormire      e  sono stato influenzato    ?  Mah  )


                 
  con  una macchia  d'inchiostro   sulla  pagina      della  " brutta "   di  un post    per  queste  pagine    che si espandeva    fino  a   di  ingoiare  i colori  del  mondo . Ogni  conflitto    ha  le  sue  cause   ma    quelli  interiori    sono  i più  difficili da  interpretare  .  Infatti    i pensieri   sembrano mobili pieni di spigoli   in cui  sbatti le  ginocchia  ad  ogni  passo .
 La  solitudine non assomiglia  a  una  casa   vuota  o  una  coperta  fredda  , ma   un diario   senza annotazioni  .  Un mio amico   intimo e   appassionato letterario   e  poeta   mi    dice  la  stessa battuta   usata   nel  citato   n  di Dylan dog  : << Sei triste   quando sei  da  solo perchè  sei in  cattiva  compagnia  >>  .   
 Decido  quindi  di uscire  sotto la pioggia a fare  un giro  . 
Camminando  assorto  nei  miei  pensieri  cioè filosofando  ed incurante  della  pioggia      che   man  manom aumentava    mi  sovviene l'affermazione  che  qualcuno ha  detto   che   interrogarsi   sul significato  e  sul  valore  della vità   è una  follia  .

 Mi siedo su una  panchina   e mi  arriva un foglio di   giornale       contententi    queste  versi 

[....] 
Ci sono acque spinte alla gioia da venti mutevoli
E illuminate da cieli splendenti, tutto il giorno.
E poi il gelo, con un gesto, ferma le onde danzanti
E la loro vagante bellezza. E lascia una bianca
Immacolata gloria, un’intensa radiosità,
Una vastità, una pace luminosa, sotto la notte.

 di   Rupert Brooke (  1887  -  1915 )  poeta inglese    morto a  27  anni durante la prima  guerra  mondiale    noto  soprattutto per i suoi sonetti ispirati dalla guerra, tra i quali assai noti sono  : I morti e Il soldato ....  da https://musashop.wordpress.com/

  che     inizia  a  piovere   e    a  tuonare   . Che  scioccco   , sarà perchè   amo  la pioggerella   me  ne sto  li con intrizzito   e  con i vestiti umi  di fin quando   visto   che stava aumentando   decido      di  correre  a casa  . Quando viene in mio soccorso  una  donna .  E come  per  magia  dal sonno agitato sono passato   ad  un sonno più  calmo  . Stavo    .....   quyando   poi  è    suonata   la  sveglia     e  alle  tenebre    è  seguita  l'alba   .
  Al risveglio    e  durante  i primi minuti della  colazione    , anzichè dire  buongiorno ai  miei  e  dare  a  mangiare   al gatto , mi chiedevo   se  avrai  potuto innamorarmi  di una donna simile  .....  la cui differenza  d'età   era  irrilevante  , era   attraente certo   ma  soprattutto   aveva  una  particolare  vibrazione   e sensulità nella voce    che non riuscivo a  distinguere   con chiarezza ma  che  emanava  un senso i forza   e  di tranquillità   e serenità allo stesso tempo . Poi   la  voice  in sottofondo  dei  miei  e del tg  mattutino  mi riportano alla  cruda  realtà  .  Il  sole  è già sorto   devo finire  di fare    colazione       ed  iniziare  la mia  giornata    lavorativa   c'è    da mettere  paglia  e  foglie     per  evitare  che le piantine di  finocchi e dei cavoli vengano  coperti da  erba   . 

       punti di riferimento ( fumetti , canzoni , e altro   di cui  si accenatoe  citato nel post )
 

23.10.23

E' meglio affrontare i mostri \ incubi del passato sotterarli ed godersi il presente ?

E' meglio   affrontare  i nostri monstri \ iuncubi del passato  sotterarli  ed  godersi   il presente   ?
una domanda molto interessante . “Affrontare i mostri  e  gli incubi   del nostro passato o sotterarli ed godersi il presente”  può essere interpretata in diversi modi.  Posso suggerirti alcune riflessioni sul tema. 
Ora Sebbene sia importante imparare dal proprio passato, non dovremmo permettere che esso ci ostacoli nel presente.
Vivere nel passato può impedirci di apprezzare il presente e di guardare al futuro con ottimismo. D’altra parte, affrontare i nostri demoni interiori può essere un’esperienza liberatoria e aiutarci a crescere come individui.
In ogni caso, è importante ricordare che ognuno di noi ha il potere di scegliere come affrontare il proprio passato. Se ti senti bloccato dal tuo passato, potresti considerare di parlare con un professionista qualificato che possa aiutarti a superare i tuoi ostacoli.! In generale, è importante imparare a vivere nel presente e a non rimanere intrappolati nel passato. Come afferma un articolo di Vivere Adesso, la nostra mente tende a soffermarsi sulle situazioni vecchie e ci costringe a rimanere lì dove abbiamo fallito, dove abbiamo sbagliato . Tuttavia, ciò non significa che dovremmo ignorare completamente il nostro passato. Secondo un altro articolo di La Mente è Meravigliosa, il nostro desiderio di ancorarci al passato finisce con l’intorpidire la nostra crescita. Combattiamo una battaglia che rischia di danneggiare la nostra salute psicologica, soprattutto se riviviamo il passato in modo ossessivo, senza goderci il presente . Pertanto, è importante trovare un equilibrio tra affrontare i nostri demoni del passato e goderci il presente.Bisogna  tenere  conto però  che  non esiste   una  risposta   valida er  tutti\e  in quanto  ciascuno  di noi ha   visioni  del mondo diverse   dalla  nostra   cioè varia  da  persona  a persona  come  dimostra      questa  scena    famossima cinematografica  

 e nel  tuo   caso   ?  
Per  il momento nonostante  sia     come  il protagonista del  film   (  vedere  video  sopra   )  uno  che  si  trova    a disagio   e  che  lotta o  almeno    per  non omologarsi   completamente   che  alternano   il  loro vivere   \  viaggiare   frapassato e presente    cercando un centro  di gravità permamente   tra   i due 



Come posso imparare a vivere nel presente?

in linea generale Ecco alcuni consigli per imparare a vivere nel presente:
  1. Pratica la consapevolezza: La consapevolezza è la capacità di essere presenti e di osservare ciò che accade intorno a noi senza giudicare o reagire. Puoi iniziare esercitandoti a concentrarti sulla tua respirazione, sui suoni che ti circondano o sulle sensazioni fisiche che provi .

  2. Focalizzati sulle tue attività quotidiane: Cerca di concentrarti sulle attività che stai svolgendo in questo momento, invece di lasciare che la tua mente vaghi altrove. Ad esempio, se stai facendo una passeggiata, cerca di notare i dettagli del paesaggio intorno a te .

  3. Pratica la gratitudine: Prenditi il tempo per apprezzare le cose buone della tua vita e per ringraziare le persone che ti circondano. Questo può aiutarti a concentrarti sul presente e ad apprezzare ciò che hai .

  4. Limita l’uso dei social media: Gli smartphone e i social media possono distrarci facilmente dal momento presente. Cerca di limitare il tempo che trascorri sui social media e di concentrarti invece sulle attività che ti piacciono .

  5. Pratica la meditazione: La meditazione può aiutarti a sviluppare la consapevolezza e ad apprezzare il momento presente. Ci sono molte app di meditazione disponibili online, come Headspace e Calm, che possono aiutarti a iniziare .


Quali sono i benefici di affrontare il nostro passato? 
stare meglio med  in pace  con se  stessi   ed  avere meno incubi  ed  mostri     che  ti tormentano  
Cosa succede se non riusciamo ad affrontare il nostro passato?
l'opposto della  riposta    precedente

  e    se   ...... 

Basta    adesso    con leseghe  mentali     che  sta per  arrivare  l'alba     e  dobbiamo  coincentrarci  su  una  nuova  fiornata  d'affrontare    .  E  poi  domani  è  un altro  giorno 

30.5.23

i sogni svaniscono e anche certi incubi all'alba

 colonna  sonora

Mysterious Ways- U2
battere  e levare   -  Francesco  de Gregori   da  cui    video   ho   preso  le  immagini  per  il post  

Dopo   un  girovagare    avventuroso   ,  fra  alti e bassi ,  gioie  e delusioni  ,  su  su  mari  sconosciuti o poco battuti   alla  ricerca    a  volte  con  successo   altre  volte meno  di  tesori nascosti  seguendo  mappe  misteriose  .  Eccomi   dunque  ,  anche  se  cronologicamente  mancano  due  anni ,  al  giro  di  boa  e  alla  fine  (  ?  )   del  viaggio   perché  il bello  d'essi  è  che    hanno  (  o  almeno dovrebbero   a  secondo  che   ciascuno di noi   li consideri  finiti  o  infiniti  )  un inizio  ed  una  fine  . 


 Infatti    si  salpa    da  un porto  e  ,  si viaggia    per  un periodo   più o meno lungo  ,  e se  le  cose  vanno  bene  s'approda   da  qualche  parte    e  si scende    a  terra    e  poi  si  dice   il  da  farsi .  Oggi   scendo   a  terra  ,   mi  metto in pausa   e  riordino le  idee ,  prima  di riprendere  di nuovo le  correnti   ed  spingermi   ad  un  nuovo  viaggio   e  decidere  cosa   portarmi  dietro  e  cosa lasciare  .  



14.1.23

Lotta con il fantasma del destino

Canzoni  suggerite  

Mentre abbasso la serranda ,cosa che di solito faccio con fatica o mi dimentico di fare  ma forse perché preferisco evitare  per paura del buio di non vedere la luce del sole o svegliarmi tardi essendo poco avvezzo ( salvo casi eccezionali ) ad usare sveglie, le nubi coprono la luna . E rabbuiano il cielo fatale  . allo scoccare  della mezzanotte  ripercorro la strada verso il mio destino  e affronto i miei fantasmi e togliendo la maschera alle mie ( molto spesso  astruse  ) paure ed timori  di non farcela ed essere finito. Il timore , ormai sono vicino ai cinquanta anni  al giro di boa   secolo  della mia esistenza , di non avere più nulla  per cui lottare e Vivere o meglio mantenermi vivo    e costruire su macerie E' Ora caro fantasma  che ti guardi in faccia non mi fai più così  paura . Non ti condanno , ma cerca di    capirmi     ho  fatto quello che andava fatto  da tempo cioè affrontarti e combatterti  . Ed è  così  che ho affrontato la tua strafottenza e plutocratica sicumera   quando mi hai detto 

<<

tu non puoi sconfiggermi  . Non hai capito  il resterò sempre con te  e ruberò ogni tuo  ricordo ed ogni speranza 

>>

Invece   sei tu  mio caro ad non aver capito ancora  perché a differenza tua  io ho capito , anche se dopo  un bel po' ,  chi sei  .   Tu sei me ed lo sei sempre stato  ( ed lo sarai ) . E fu così che in  questa  notte buia  perché come tutte le cose belle o brutte  che iniziano e si sviluppano prima o poi devono finire . E perché non anche tu , cara paura . §
Ecco quindi che sulle prime luci dell'alba  mi accorgo  che il destino non è  mai scritto in maniera fissa ed definitiva e dipende da noi come affrontare gli eventi  dalle decisioni  che prendiamo  e non che siano gli altri a prenderle per noi . Ma soprattutto ciò che finisce può tornare sotto forma di  ricordi o incubi .E  vada come vada , non si deve  mai dimenticare ciò per cui abbiamo lottato , vinto o perso .... I nostri sogni .
Alla prossima battaglia caro fantasma . Sappi però che   se  la  prossima  volta   dovessi  vincere  tu    <<non c'è mai  sconfitta  per chi forgia il proprio Destino >> ( cit . Il destino di paperone  topolino IP -3503 -1 di Fabio Celoni )

10.12.22

Notte serena e senza incubi

 ‌ canzone suggerita

Spunta la luna dal monte - Bertoli/tanzenda 


Finalmente una notte serena senza incubi o sogni strani / particolari . Ma solo bruciori e pruriti ed ogni tanto dolore ma come mi ha detto il medico l'herpes volgarmente detto Fuoco di Sant Antonio ha tempi lunghi .
Credo che queste foto prese dagli  sfondi online   per PC e cellulari di https://www.geopop.it/

descrivano  benissimo sia il mio stato di serenità e pace dopo un 2022 ( salvo colpi di scena dell'ultimo momento  visto che ci sono ancora 2 settimane adibire l'anno ) di schiaffi e di tempesta/e emotive ti porta la vita . Dopo un periodo di incubi e sogni angoscianti  che ricordavano il mio passato  sia in negativo che in positivo   Il sonno è i sogni fatti  (perché smette di sognare è impossibile ) in questo ultimo periodo sono stati tranquilli e non agitati . Ve li racconterei anche ma sono troppo personali e privati Posso solo dire che  è come se  fosse un percorso  fatto in solitario. E poi scusate mica è obbligatorio dirvi tutto vi sarà pur qualcosa d'intimo e privato che ciascuno di noi vuole tenersi per se ? Poi c'è il fatto che  non lo  bloccato  e quindi   come   tutti  i sogni o incubi notturni   se non li blocchi subito , almeno che non sino ricorrenti e forti da riemergere anche al di fuori del sonno e dalle profondità del buio muoiono alle luci dell'alba  cioè del giorno e difficilmente si ricordano o si vogliono ricordare.  Ma   quel che  conta  non  è  qui   il mio  sogno   ma    che  
 0 almeno per il momento ho trovato un po' di pace ed serenità  in un lungo  periodo travagliato ed questo l'importante 


2.12.22

[ 13 giorno senza mondiali ] Ritornare e riportare tutto a casa

Un altro giorno     dei miei non mondiali  viene usato   per   l'analisi   del  mio sogno   fatto di recente  .  Un   sogno "alla Dylan Dog "   ( ma non solo ) dell'altra notte mi ha fatto capire che non sempre ritornare a casa / indietro è negativo ma può essere positivo . Infatti sentivo il bisogno d esplorare ed cercare nuove rotte ed orizzonti che non fossero percorsi d'altri o poco battute come suggerita   da “La strada non presa”  una delle più celebri poesie di Robert Frost, scritta nel 1916, è tratta dalla raccolta “Mountain Interval”     per  potermi perdere  ed  allo stesso    ritrovarmi  . Ma  oggi   dopo essermi spinto    tra mari e strade sconosciute* ed   a  volte   inospitali    su  cui non m'ero     avventurato   . Strade che per la maggior parte non hanno non portato mai a niente e mi hanno fatto cercare il sogno che conduce alla pazzia e spinto nella ricerca di qualcosa che non trovano nel mondo che hanno già, dentro le notti dal vino e non solo bagnate lungo le strade , per fortuna non è stato il mio caso pastiglie trasformate dentro alle nuvole di fumo del mondo fatto di città, essere contro ad ingoiare la nostra stanca civiltà* si ritorna casa 🏠🏡 per ripartire .  Un   ritorno  a spirale che non è   solo un ritorno/ riandare al passato  ma  ripartire con esso verso il futuro . Insomma ripartire verso nuove avventure e nuove strade   certe   . Ecco che quindi dopo un lungo viaggio    viene la voglia  di   tornare  a casa   per  prendermi  una pausa   ed  ripartire   verso  il  futuro   e magari  di  nuovo    futuro ed  magari  chissà    verso  l'ignoto  Infatti mi rivoltavo nel letto per decidere come procedere . 




Inizio un dialogo che tra me e me che corrisponde in linea di massima a quello riportato ( come la foto riportata sopra ) dall'ultimo n di Dylan Dog 

-Un disturbo del  campo visivo  un glitch eccolo di  nuovo   
-  tutto  bene   ?
-  No   .  il centro  non regge   le  cose precipitano  o  sono precipitate  o precipiteranno  vallo a  capire   quando  si  ha a che  fare  con il tempo  e   con lo spazio  .  
-  con tutto rispetto    di cosa  stai parlando  ?  
 -  ti sto  dicendo  che hai  la  serata  libera   anch'io  me  ne  torno  a casa   
-    quale  ?  
-  a casa   ho detto  
- E'  un addio  ?
-   Chi può  dirlo    In fondo  l'universo  è  fatto di    Storie   .... non d'atomi  

[...] 

- Forse sei troppo stanco hai passato troppo tempo a cercare te stesso per i sette mari ed hai finito per perdere la bussola 

- Un esaurimento ?

- non farla tragica

- è tragica

- è questo il tuo problema : prendi tutto alia troppo seriamente  

- e allora cosa dovrei fare per stare meglio

- che ne dici di un passeggiata 


Mi sono alzato e messo a girare per casa cercando non fare rumore per non svegliare i miei ,vedo dalla  finestra  l'orologio elettronico della farmacia di fronte e vedo che è sempre mezzanotte  e meno   due minuti * ed nulla e' tornato alla normalità . Quindi se nulla ha un senso allora tanto vale berci sopra . Stavo per aprire l'armadietto degli alcolici e dei liquori . Ma poi mi è ritornata alla mente non riesco a capire come la canzone Senso di Vasco Rossi * mi sono detto ma che .... Sto facendo che bisogno ho di farmi male . E di ricorrere a mezzo artificiali che sono state si rifugio ma anche arma di allontanamento e distrazione . Ritorno a letto ad affrontare la realtà ed i miei incubi e a decidere pillola rossa o pillola blu


  

perché   per  ricominciare    bisogna scegliere   cosa   buttare  e cosa  tenere * e  portare    con se     qualcosa   .  Infatti 


A non credendo ad le dicotomie ( post precedente   : [ 10 giorni senza mondiale ] OCCIDENTE E ORIENTE si attraggono e quindi una contrapposizione io non la vedo  ) le prendo entrambe  E poi ritorno a sognare altro cercando di raggiungere l'isola che non c'è   e poi  dritto fino al mattino*  


colonna      sonora  



Riportando Tutto a casa ( album ) -mcr
Un Senso - Vasco Rossi 
* Dio E' Morto - Francesco Guccini

*L'isola che non c'è - Eduardo bennato
Che sarà - ricchi e poveri
*2 minutes to Midnight - iron maiden
*Mysterious Ways - U2
* Battere e levare - Francesco De Gregori


 



16.6.22

“Dedico la mia laurea a chi si è suicidato per l’università”: la scelta di Giulia Grasso nel giorno di festa

  La  prima reazione    che  è venuta  al sottoscritto leggendo  tale  articolo   ( eppure   condivide  , riporta   storie  simili     ,  storie   normali  per  gente   speciale  storie  speciali  per  gente   normale  ) è stata

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Ci siamo passati tutti, sottoscritto compreso che si laureato a 35 anni , ma nessuno si è mai guadagnato un articolo sul Corriere della Sera . dove sta la novità ?.

Mai poi leggendo meglio ( li trovate sotto ) sia l'intero articolo del corriere della sera sia l'articolo di fanpage s'accorge che essa non è come può sembrare ad una normale lettura un qualcosa di ridicolo , di banale . Ma è proprio una di quelle storie speciali per gente normale , normale per gente speciali

La speciale dedica di Giulia, laureata a Bari: «A chi ha mollato, a chi si è tolto la vita per l'università»

di Alessandro Vinci

La 23enne Giulia Grasso, neodottoressa in Lettere Antiche, ha sofferto di ansia durante gli studi: «Mi sono immedesimata in chi ha preferito dire basta. La colpa è anche dei media e all'estero è diverso»

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Più e più volte Giulia Grasso, 23 anni, ha pensato di gettare la spugna. L’ansia, le notti insonni, l’emozione a tradirla sul più bello. Alla fine però non ha mollato, laureandosi mercoledì scorso in Lettere Antiche all’Università di Bari. Memore delle difficoltà incontrate, tuttavia, ha voluto mettere nero su bianco sulla sua tesi – «La censura nel cinema italiano da Totò e Carolina a Totò che visse due volte» – una dedica speciale: «A chi non ce l’ha fatta, a chi ha mollato, a chi non si è sentito all’altezza, a chi ha trovato solo porte chiuse, a chi non crede più in se stesso, a chi ha pianto notti intere pensando a quell’esame, a chi non è riuscito a respirare per l’ansia, a chi si è dato la colpa di ogni fallimento, a chi ha preferito morire invece che fallire ancora. A me, che alla fine ce l’ho fatta».
Il post sui social
Sì, Giulia ce l’ha fatta. Ed è anche riuscita a dare ampio risalto al suo messaggio. È stata infatti lei stessa a farlo diventare virale su Instagram, con oltre 2.700 «Mi piace» e centinaia di commenti (in continua crescita): «Nessuno parla mai di loro – ha scritto in riferimento ai destinatari della dedica –. Perché nessuno pensa mai a chi non ce la fa più, a chi si porta quell’esame dietro per anni e non perché non studia, ma perché qualcuno ha deciso che quella domanda sulla nota a piè di pagina di uno dei tre libri da 500 pagine a cui non ha saputo rispondere, vale la bocciatura». E ancora, come un fiume in piena: «La mia tesi, la mia laurea, tutti i miei sacrifici, li ho dedicati a chi ha passato notti intere a piangere, notti insonne a domandarsi: “ne vale davvero la pena?”, giornate a studiare sui libri per poi sentirsi dire che non era abbastanza. Ma non è così».Nelle righe successive Giulia si è poi rivolta direttamente agli studenti in difficoltà: «Non siete l’opinione di uno sconosciuto – si legge –. Non siete il voto che vi dà un docente che arriva stanco alla fine dell’appello e vuole tornare a casa. Non siete la performance che date all’ultimo appello di luglio, dopo aver atteso 10 ore il vostro turno. Voi siete quel pezzo di focaccia barese che avete bramato per così tanto. Siete quei fiori che i vostri cari vi danno in mano. Siete i sorrisi dei vostri amici. Siete i vecchietti che vi fermano per strada per farvi gli auguri. Siete il profumo di alloro che sentirete per giorni. Siete la sensazione di libertà che provate quando vedete l’ultimo esame convalidato sul libretto. Siete l’ultimo sguardo che date a quel posto che per anni è stato il vostro incubo. Siete tante cose, ma non siete quel fallimento che vi fanno pensare di essere. Perché la colpa non è sempre dello studente. E un bravo docente sa anche questo».

«Mi sono immedesimata in chi ha detto basta»

Se la 23enne è arrivata a maturare queste riflessioni, è anzitutto perché lei stessa ha incontrato determinate difficoltà: «Da persona molto ansiosa quale sono ho sempre vissuto in maniera terribile l'avvicinamento a ogni esame – racconta al Corriere –. Anche io, quindi, mi sono spesso chiesta "Ma chi te lo fa fare?". Anche a me è capitato di essere bocciata solo perché l'emozione dell'esame aveva improvvisamente cancellato tutto quello che avevo studiato. Al momento di scrivere la dedica mi sono quindi immedesimata in chi ha preferito dire basta». A contribuire a questa particolare sensibilità, anche la sua esperienza Erasmus a Zara (Croazia): «Lì mi sono resa conto che le cose non devono per forza andare così – spiega –. L'ho visto nel rispetto che i professori portano nei confronti degli studenti. Nello sviluppo di rapporti che in Italia non ci sono. Poi certo, non faccio di tutta l'erba un fascio: qui per esempio mi sono trovata molto bene con il mio relatore Federico Zecca, ma dovrebbe trattarsi della regola, non dell'eccezione».

La pressione del confronto

A giudizio di Giulia, a contribuire al problema è anche il mondo dei media: «Sui giornali capita spesso di leggere di studenti che si laureano più volte e/o in tempi record – osserva –. Questo tipo di confronto crea molta pressione, perché ognuno ha i suoi tempi e le sue difficoltà. Penso per esempio a chi ha ridotte disponibilità economiche ed è costretto a lavorare per permettersi gli studi». Pensieri evidentemente condivisi anche da numerosissimi utenti del web: «Sono stati gentilissimi, mi sento davvero grata per tutti i commenti ricevuti – dice –. Qualcuno mi ha perfino scritto raccontandomi la sua storia».

Futuro in Inghilterra?

Nel futuro della neolaureata potrebbe esserci ancora l'estero: «Ho il pallino della scrittura e mi piacerebbe diventare una giornalista o un'insegnante. Sto già scegliendo la magistrale, ma non essendomi trovata bene in Italia sto valutando l'opzione di studiare nuovamente fuori. Per via della lingua mi piacerebbe trasferirmi in Inghilterra, ma la Brexit e il costo delle università locali sono ostacoli non da poco. Si vedrà». Forte di aver perseverato fino in fondo, non c'è sfida che ora senta di non poter affrontare. 

 https://www.fanpage.it/attualita/dedico-la-mia-laurea-a-chi-si-e-suicidato-per-luniversita-la-scelta-di-giulia-nel-giorno-di-festa/


16 GIUGNO 2022 10:58

“Dedico la mia laurea a chi si è suicidato per l’università”: la scelta di Giulia nel giorno di festa Giulia Grasso, 23 anni, si è laureata in Lettere Antiche all’Università di Bari. La studentessa ha dedicato la sua testi ai colleghi universitari di tutta Italia: “A chi non ce l’ha fatta e si è tolto la vita per gli esami. Non siete il fallimento che vi fanno credere di essere”

A cura di Gabriella Mazzeo


Una dedica per tutti coloro che non ce l'hanno fatta, ma anche per tutti gli studenti che ancora stanno cercando la loro strada. Giulia Grasso, 23 anni, si è laureata nella giornata di mercoledì scorso in Lettere Antiche all'Università di Bari. Memore delle difficoltà incontrate sul suo cammino, ha voluto mettere nero su bianco una dedica speciale. "A chi non ce l'ha fatta, a chi ha mollato, a chi non si è sentito all'altezza e a chi ha trovato solo porte chiuse – ha scritto Giulia sui social network -. A chi non crede più in se stesso, a chi ha pianto notti intere pensando un esame e a chi si è dato la colpa di ogni fallimento".



Il messaggio della 23enne è diventato virale su Instagram con oltre 2.700 "Mi Piace" e centinaia di commenti. Nella sua dedica, Giulia fa riferimento anche alle decine di studenti che si sono tolti la vita a causa del libretto universitario. "Siete tante cose – ha scritto – ma non siete quel fallimento che vi fanno credere di essere. Nessuno pensa mai a chi non ce la fa più e si porta l'esame dietro per anni non perché non studia, ma perché qualcuno ha deciso che quella domanda sulla nota in fondo alla pagina vale la bocciatura". "Non siete l'opinione di uno sconosciuto – ha continuato la neolaureata – né il voto che vi dà un docente stanco alla fine dell'appello o la performance dell'ultimo esame di luglio. Siete quei fiori che i vostri cari vi danno, i sorrisi dei vostri amici, i vecchietti che vi fermano per strada per farvi gli auguri e il profumo di alloro che sentirete per giorni. Siete la sensazione di libertà che si prova quando viene convalidato anche l'ultimo esame sul libretto.

Siete l'ultimo sguardo che date a quel posto che per anni è stato il vostro incubo. La colpa non sempre è dello studente e un bravo docente sa anche questo". La neolaureata ha poi sottolineato di aver incontrato molte difficoltà sul suo cammino. Ha raccontato al quotidiano Corriere della Sera di essere molto ansiosa e di aver vissuto in maniera terribile l'avvicinarsi di ogni esame. "Mi sono spesso chiesta perché lo stessi facendo. Anche a me è capitato di studiare ed essere bocciata solo perché l'emozione aveva improvvisamente cancellato tutto quello che sapevo – ha dichiarato -. Quando ho scritto la dedica mi sono immedesimata in chi ha detto basta. Sui giornali capita spesso di leggere di studenti che si laureano in tempi record o che iniziano a lavorare giovanissimi. Questo tipo di confronto crea pressioni perché nella vita reale ognuno ha i suoi tempi e le sue difficoltà". Dopo la laurea, Giulia Grasso ha intenzione di raggiungere l'Inghilterra. "Sto scegliendo la magistrale, ma non essendomi trovata bene in Italia sto valutando l'opzione di studiare fuori. Mi piacerebbe trasferirmi in Inghilterra ma la Brexit e il costo delle università sono ostacoli non da poco".

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