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2.12.22

[ 13 giorno senza mondiali ] Ritornare e riportare tutto a casa

Un altro giorno     dei miei non mondiali  viene usato   per   l'analisi   del  mio sogno   fatto di recente  .  Un   sogno "alla Dylan Dog "   ( ma non solo ) dell'altra notte mi ha fatto capire che non sempre ritornare a casa / indietro è negativo ma può essere positivo . Infatti sentivo il bisogno d esplorare ed cercare nuove rotte ed orizzonti che non fossero percorsi d'altri o poco battute come suggerita   da “La strada non presa”  una delle più celebri poesie di Robert Frost, scritta nel 1916, è tratta dalla raccolta “Mountain Interval”     per  potermi perdere  ed  allo stesso    ritrovarmi  . Ma  oggi   dopo essermi spinto    tra mari e strade sconosciute* ed   a  volte   inospitali    su  cui non m'ero     avventurato   . Strade che per la maggior parte non hanno non portato mai a niente e mi hanno fatto cercare il sogno che conduce alla pazzia e spinto nella ricerca di qualcosa che non trovano nel mondo che hanno già, dentro le notti dal vino e non solo bagnate lungo le strade , per fortuna non è stato il mio caso pastiglie trasformate dentro alle nuvole di fumo del mondo fatto di città, essere contro ad ingoiare la nostra stanca civiltà* si ritorna casa 🏠🏡 per ripartire .  Un   ritorno  a spirale che non è   solo un ritorno/ riandare al passato  ma  ripartire con esso verso il futuro . Insomma ripartire verso nuove avventure e nuove strade   certe   . Ecco che quindi dopo un lungo viaggio    viene la voglia  di   tornare  a casa   per  prendermi  una pausa   ed  ripartire   verso  il  futuro   e magari  di  nuovo    futuro ed  magari  chissà    verso  l'ignoto  Infatti mi rivoltavo nel letto per decidere come procedere . 




Inizio un dialogo che tra me e me che corrisponde in linea di massima a quello riportato ( come la foto riportata sopra ) dall'ultimo n di Dylan Dog 

-Un disturbo del  campo visivo  un glitch eccolo di  nuovo   
-  tutto  bene   ?
-  No   .  il centro  non regge   le  cose precipitano  o  sono precipitate  o precipiteranno  vallo a  capire   quando  si  ha a che  fare  con il tempo  e   con lo spazio  .  
-  con tutto rispetto    di cosa  stai parlando  ?  
 -  ti sto  dicendo  che hai  la  serata  libera   anch'io  me  ne  torno  a casa   
-    quale  ?  
-  a casa   ho detto  
- E'  un addio  ?
-   Chi può  dirlo    In fondo  l'universo  è  fatto di    Storie   .... non d'atomi  

[...] 

- Forse sei troppo stanco hai passato troppo tempo a cercare te stesso per i sette mari ed hai finito per perdere la bussola 

- Un esaurimento ?

- non farla tragica

- è tragica

- è questo il tuo problema : prendi tutto alia troppo seriamente  

- e allora cosa dovrei fare per stare meglio

- che ne dici di un passeggiata 


Mi sono alzato e messo a girare per casa cercando non fare rumore per non svegliare i miei ,vedo dalla  finestra  l'orologio elettronico della farmacia di fronte e vedo che è sempre mezzanotte  e meno   due minuti * ed nulla e' tornato alla normalità . Quindi se nulla ha un senso allora tanto vale berci sopra . Stavo per aprire l'armadietto degli alcolici e dei liquori . Ma poi mi è ritornata alla mente non riesco a capire come la canzone Senso di Vasco Rossi * mi sono detto ma che .... Sto facendo che bisogno ho di farmi male . E di ricorrere a mezzo artificiali che sono state si rifugio ma anche arma di allontanamento e distrazione . Ritorno a letto ad affrontare la realtà ed i miei incubi e a decidere pillola rossa o pillola blu


  

perché   per  ricominciare    bisogna scegliere   cosa   buttare  e cosa  tenere * e  portare    con se     qualcosa   .  Infatti 


A non credendo ad le dicotomie ( post precedente   : [ 10 giorni senza mondiale ] OCCIDENTE E ORIENTE si attraggono e quindi una contrapposizione io non la vedo  ) le prendo entrambe  E poi ritorno a sognare altro cercando di raggiungere l'isola che non c'è   e poi  dritto fino al mattino*  


colonna      sonora  



Riportando Tutto a casa ( album ) -mcr
Un Senso - Vasco Rossi 
* Dio E' Morto - Francesco Guccini

*L'isola che non c'è - Eduardo bennato
Che sarà - ricchi e poveri
*2 minutes to Midnight - iron maiden
*Mysterious Ways - U2
* Battere e levare - Francesco De Gregori


 



13.1.17

che cosa è la vita ? .... una bella domanda

Ogni giornata è una piccola vita, ogni risveglio una piccola nascita, ogni nuova mattina è una piccola giovinezza. (Arthur Schopenhauer)


Era  da era  da tempo che  non riportavo qui  le  mie  elucubrazioni mentali . Eccovene una recente

Cosa  è  la vita  ?
Alcuni  come  l'introduzione d  questo articolo ( da cui ho tratto l'incipit ) di questo sito 

da   http://www.lescienze.it/
Chi non desidera vivere in modo più appagato e consapevole? Vivi l’attimo è un tema che riguarda direttamente ognuno di noi, e più precisamente la nostra vita. Tutti noi parliamo spesso della nostra vita, ma ci chiediamo poche volte: in che cosa consiste la nostra vita terrena? La risposta più ovvia potrebbe essere: è logico che la nostra vita terrena è costituita da attimi, secondi, minuti, ore, giornate, mesi e anni. Tuttavia, ci siamo mai chiesti fino a che punto conosciamo e utilizziamo la nostra vita terrena e se negli attimi della nostra vita sulla Terra siamo veramente presso di noi? Sì, noi tutti - ognuno di noi in prima persona - siamo presso di noi negli innumerevoli attimi della giornata, nei secondi, minuti e nelle ore?
La  considerano   come una  sorta  di Carpe  diem . Altri   come qualcosa  di indefinibile in quanto  Malgrado secoli di discussioni, esperimenti, riflessioni e progressi scientifici, nessuna delle definizioni di "vita" proposte finora riesce a discriminare in modo netto e soddisfacente fra ciò che chiamiamo animato e ciò che consideriamo inanimato. Forse perché il vero elemento comune delle cose che definiamo vive non è una loro proprietà intrinseca, ma la nostra percezione di ... continua  qui  su http://www.lescienze.it/ .
Ciascuno di noi  ha  una  sua definizione ( I II III ) e la  vede a  360 gradi  ed  in modo   differente  vedere  qui   alcune  mie  ricerche fatte su google alla voce video   per    trovare  un ispirazione    .


dai   http://www.fedeleallalinea.it/wordpress/galleria sito ufficiale del  film  fedele alla linea



Ora  Condivido    quanto  viene  detto , non ricordo il post  preciso  esatto  ma  lo  ritrovate   sfogliando le  pagine di  quei tre  link , su  https://it.answers.yahoo.com/

non cercare di risolvere il mistero, non è definibile ,e bella,,, per questo
spiritcars · 9 anni fa

noi purtroppo non sapremo mai veramente il perche siamo stati creati o cosa ci ha creati.... ma possiamo dare un senso alla nostra vita... in modo che quando verrà l'ora di morire seremmo felici di aver vissuto.....
Pamythestrange · 9 anni fa



Infatti  per  me  La  vita   è una delle cose  più  strane e complicate che ci sono  come potete vedere  ( N.B  alcuni sono ripetuti per  degli errori  d'ortografia  , di  punteggiatura  cioè mancanza della  virgola   e non , ripetizioni di  tag  )  i miei  tag      :  1) Lezione   di vita  , 2) le  storie  ) .
Insomma  "un qualcosa"  che  a  volte  può  far  male o far bene  a  volte anche  no  dipende da come scegli di viverla   cioè da come gestiamo  usiamo   o non usiamo il  libero arbitrio  \  spirito critico. Come Disse Frost [ Robert  Frost ], Due Strade Trovai nel Bosco e Io Scelsi Quella Meno Battuta ed è per Questo che Sono Diverso.(  dal film sotto  riportato )



 Inoltre  la  vita non è solo  il vivere  giorno per  giorno come  se  fosse  l'ultimo    o il  battere  e levare  o  ricostruire  su macerie  ed  mantenermi vivo è fatta  anche  di  : ritorni ,  di  riportando tutto a  casa  e di radici ed ali . Ma  soprattutto , in tempi come questi  di riscoperta  delle  proprie radici \ identità (   a meno  che  tu non preferisca  essere  seme  od  entrambe  come  mi  è stato   riposto qui  dallo  scrittore Karim Metref   e  come a volte mi sento  anch'io  ) . Insomma  le  piccole cose   come questa

non so  che  altro dire  se  non che   essa   fatta di strade,bvi  che si incrociano   e  si separano   ( ed  a  volte  si  rigongiungono  )   per  arrivare  tuitte  alla stessa  metà  finale    e  che ti permettono di andare nella stessa direzione oppure che ci allontaneranno per sempre . Stradwe  su  cui  muoviamo i nostri passi, dove ci condurranno non possiamo saperlo  con certezza , ciò che importa è camminare senza fermarsi, ogni grande avventura bella  o brutta  che  sia   inizierà sempre dal primo passo
Concluso     con queste  citazioni  
Cogli la rosa quando è il momento, che il tempo, lo sai, vola e lo stesso fiore che sboccia oggi, domani appassirà.
Perché siamo cibo per i vermi, ragazzi. Adesso avvicinatevi tutti, e guardate questi visi del passato. Li avrete visti mille volte, ma non credo che li abbiate mai guardati. Non sono molto diversi da voi, vero? Stesso taglio di capelli, pieni di ormoni, come voi, invincibili, come vi sentite voi. Il mondo è la loro ostrica, pensano di essere destinati a grandi cose, come molti di voi, i loro occhi sono pieni di speranza, proprio come i vostri. Avranno atteso finche non è stato troppo tardi per realizzare almeno un briciolo del loro potenziale? Perché vedete, questi ragazzi ora, sono concime per i fiori. Ma se ascoltate con attenzione, li sentirete bisbigliare il loro monito: carpe... carpe diem... cogliete l'attimo, ragazzi... rendete straordinaria la vostra vita...   sempre  dal famoso 
film  e  goditi anche le piccole  cose 





22.8.13

lo so che non bisognerebbe ritornare ma ..

                   
  .....a  volte   : A ) le  news  incomplete su un determinato fatto   ,. B)   le  risposte ed  i chiarimenti   ai   fans  di  un autore  da  te " maltrattato" , C )   le  nuove  sensazioni   che  provi   e  che riesci ad  immortalare  con le tue  foto  in un  paesaggio   uno degli ultimi  ( se non addirittura   l'ultimo  )    rimasto  immune dalle brutture  edilizie   e speculative  per  creare  ricchezza fallace  e  per pochi  ti  costringono a farlo     .
Da  dove  iniziare  ?   facciamo come si faceva  da bambini  con la nota  filastrocca

"Ambarabà ciccì coccò
tre civette sul comò
che facevano l'amore
con la figlia del dottore
il dottore si ammalò
ambarabà ciccì coccò!"

iniziamo   dal  punto C .  che non altro l'aggiornamento fotografico  (  con delle mie foto scattate   da me medesimo   sulla strada  Bosa-Alghero  , di ritorno  da TresNuraghes - qui maggiori news - il   18\8\2013   )  di due  miei post precedenti   1 2  che  parlano   di questo  problema 
  le altre   scattate  da me  e   dal mio " vecchio  "  in una posizione  diversa dalla mia   le trovate  sul mio album online  di flicker  (  vi rammento   qui  l'url )














il Post   B
 invece  sono la presunta    fine  (   visto  che lui continua  nonostante  le dimissioni  - qui il testo integrale  del  comunicato - a  :  ripetere "Il mio è stato un errore di comunicazione - spiega - che ha causato un grosso equivoco, strumentalizzato". A  scusarsi pubblicamente   , quando farebbe meglio a farlo in silenzio e lontano dal clamore mediatico  in modo  da essere più sincero e credibile  . "Domani contatterò il Ministro Kyenge e le associazioni che si occupano della lotta al femminicidio e contro la violenza sulle donne. Contatterò pure l'ambasciata per consegnare una lettera privata e personale da inviare alla signora Isinbayeva". )  delle  polemiche create  dalla becera  dichiarazione  dell'ormai  ex dirigente del Pd Sardo, ritorna sulla della  vicenda che nei  giorni scorsi lo ha  visto protagonista      )  delle  polemiche ( cosa  rara  in italia  in un politico   )     vedere per chi lo  ha  perso  post precedente


IL post  A  (   il post  incriminato   : http://tinyurl.com/q6y69j5  )

Oltre  a  email  (    cestinate   la maggior  parte  )    Di  fans  maleducati  e fanatici    che  non accettano  le  critiche   e che  rispondono ( sia  che  siano  strumentali o  costruttive  ) con insulti  ed offese   , ho avuto  una   discussione  avuta con dei miei   amici   di  cui  il primo  insegnante  di chitarra   sulla famosa  querelle   suscitata  dall'infelice  ed  ignorante  battuta  d'allevi  .
Iniziamo dalla discussione   con gli amici  :
1) premetto  musicalmente  non mi piace  giovanni allevi è un po' mediocre e spaccia per  classica  un genere   che non ha  niente  a che  vedere  con la classica .A volte   è troppo vanitoso  ed si loda troppo , dandosi troppe  arie  . Ma  qui  spezzo una lancia  a  suo fare  perchè : a ) il mondo del conservatorio  è troppo chiuso alle sperimentazioni e  contaminazioni  ed spesso le  sue  critiche   sono attacchi  . b)  la  sua  era una battuta  decontestualizzata  ed estrapolata  dai media
2) come tu  hai  quasi tutti  (   tranne gli ultimi   3  cioè   :   Alien, Secret Love , Sunrise   ) i  suoi  cd  e  poi   sputi nel piatto dove mangi ?


 Inizio dall'ultima  discussione cosi mi viene meglio a rispondere  anche alla prima . Io Non sto  spuntando nel piatto dove  mangio  , perchè  per poter  criticare  (  o cambiare idea  )   o apprezzare  qualcuno o qualcosa    , devi per  forza  (  in tutte le  cose non  solo le arti è cosi  o almeno dovrebbe esserlo   ancora  oggi   )   ascoltarlo  o leggerlo    . Almeno   che   tu  non decida  di basare le  tue scelte  \ il tuo  giudizio positivo  o negativo che sia   solo  ed   esclusivamente   o  sulle  critiche  o sui  consigli   degli altri  e non perchè lo hai scelto tu  .
 Ho iniziato  ad ascoltarlo  fin dall'album  ,non ricordo se me lo avevano o regalato o  comprato , No concept  .  Bello ed  interessante.  Poi  incuriosito   sia dal suo modo di suonare   sia dal  fatto   che Jovanotti  gli avesse  chiesto d'accompagnare  i suoi concerti  . Ma  già  dal  terzo album   i pezzi più belli e poetici    iniziano a  diminuire  ed  aumentare  quelli    più ripetitivi , monotoni , banali   . Ma  non sapendo resistere  ai tormentoni  mediatici \  culturali  , ma  soprattutto   per  un mio  diffetto  di  comprare  sempre  tutto   e  di voler  , anche  nei fumetti è cosi  , continuare  una serie      ho comprato  \  scaricato  gli altri  , rendendomi conto   , salvo  alcuni pezzi   della ripetitività  e  della monotonia  . Poi  sono riuscito   visto   le sue reazioni alle critiche e stroncature  ( alcune motivate   e non dettate  da  gelosia  ed  invidia  )   sia  dei dinosauri  della cultura e del  conservatorio   ,  ho smessi di  comprarlo   In lui critico  , il  suo   voler essere  sulla  cresta dell'onda   a tutti i costi , e di  dire  qualunque  fesserie   pur  di far  parlare  di se  , la mancanza  di umiltà e  di modestia  rispetto  ad  Ludovico Einaudi   .
 Ma  soprattutto  dell'ignoranza   e della banalità  o presunta  tale   i pareri sono discordi  visto    che a tratti  si  è dimostrato colto   a   tratti  ignorante   come  nell'ultima  sua  uscita   nel  paragonare   Bethoveen a  Jovanotti ) perchè  anche  per fare  battute  e  spiegare  ad un pubblico  digiuno   di  cultura  non  omologata  e banalizzata  (  vedi  trasmissioni  come  amici e  simili  )  sia per  fare  notizia  e  farsi pubblicità e  far  si che  tutti parlano di lui  rimanere  insomma   sulla cresta dell'onda  , sia  per    tentare ,  sdrammatizzando  un discorso serio  e avvicinando  pubblico  giovanile
per  non rimanere relegato  agli  specialisti   cioè  come dice lui   : << bisogna trovare il coraggio di prendere le distanze perché è nostro dovere creare e sognare una nuova musica che racconti il nostro tempo.>>   , ci vuole  un po'  di cultura   e  di buonsenso   E  vero quello  che  dice    e  che  dicono l'email  che  ho ricevuto ed  i mie amici   ed concordo quello che dice  ma  un rinnovamento   e rielaborazione  dei classici deve avvenire  senza snaturarli    troppo  ,  cioè rinnovare  o all'interno della tradizone o anche all'esterno d'essa , ma  aggiungendovi pezzi   \  interpretazioni  propri  come fa  la  pianista  nel  finale  di questo  stupendo  film




  e  non facendone  una marmellata   prendendo  un pezzo da  uno  o  un pezzo  da  un altro  .  Dando  materiale  alle  critiche  che  gli vengono rivolte  . Infatti   Ha  ragione questo video  specie   negli ultimi minuti   Ora  voi  direte , e  qui  mi rivolgo  anche  al mio primo amico   ma Allevi   ha  smentito  con un comunicato ufficiale   sul  suo  sito . Vero ma  è una  semitita   che non ( almeno per me  )  convice  perchè  se   la  sua  frase  è stata  estrapolata  da una discussione molto più ampia  ,  perchè non riporta  l'intero discorso tenuto  a  Giffoni festival   ? .  Ha  ragione   il mio amico  musicista  , che come  Nazzareno caruso  in un articolo qualche tempo fa  su panorama   ,  dice   che  Allevi  subisce  gli attacchi  , a  volte  gratuiti  della casta i disonauri



.
E come   me  pensa che  quella  d'allevi non musica  classica  .  Infatti  : <<

(....)
                      Critica
Allevi si autodefinisce compositore di musica classica contemporanea. Nonostante il successo mediatico e commerciale, Allevi ha ricevuto giudizi negativi[1][22][23][24], soprattutto da esponenti della musica classica, tra cui Uto Ughi[25][26]. In particolare, ha suscitato polemiche la decisione del Senato di far dirigere ad Allevi il concerto di Natale. Molti degli addetti ai lavori infatti sostengono che il successo di Allevi sia il prodotto di un'abile operazione di marketing e non di una reale capacità di innovazione musicale che lo stesso compositore rivendica. Il pianista, dal canto suo, considera le critiche a lui rivolte come delle offese personali, astratte e non contestualizzate[27][28].
Un artista classico che ha espresso giudizi favorevoli ad Allevi e al suo successo è stato il pianista Nazzareno Carusi[29].
Come detto, le opinioni di altri artisti e critici sul suo lavoro sono discordanti. Il musicologo Stefano Biosa sostiene sia una musica minimalista, «edulcorata e accattivante», che «in parte si rifà, semplificata, a certe atmosfere del Keith Jarrett anni settanta, a Michael Nyman e altri compositori minimalisti».[24] Il critico musicale Alberto Barbadoro ritiene la sua musica di matrice pop «banale, scontata» perché senza «alcuna ricerca», e che si possa collocare come «musica d'intrattenimento tipo Schlaks, Clayderman».[24] Per il pianista Ramin Bahrami, Allevi «punta su melodie orecchiabili e si spaccia come il profeta della classica».[23] Tino Cennamo, dirigente Ricordi, sarebbe disposto a contrattualizzarlo: «Nel filone della musica moderna, tra la contemporanea e la pop, un genere molto in voga nei paesi anglosassoni. Dopo Einaudi, rappresenta il nuovo fenomeno della musica italiana».[23]  

da  http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Allevi
   >>
ma  pop  moderno . .
 Quindi ., come  potete notare  ,  le mie critiche ad  allevi sono soltanto  al suo modo  di fare  musica  che  può  piacere  o non piacere  ( a me non piace  granchè ) o    alla sua persona  , ma  al  suo modo , quasi spocchioso  ed  egocentrico   di comportarsi   e  alle sue  manie  di protagonismo  .

27.6.13

anonima sequestri tra passato e presente Pancirolli riabbraccia il taxista che l’aiutò dopo il rilascio L’ex-rapito torna 34 anni dopo sui luoghi del suo sequestro


L'ascolto della canzone  , in particolare le prime note   ( Non bisognerebbe mai ritornare: /perchè calcare i tuoi vecchi passi, /calciare gli stessi sassi, /su strade che ti han visto già a occhi bassi? / Non troverai quell' ombra che eri tu /e non avrai quell' ora in più /che hai dissipato e che ora cerchi; /si scioglierà impossibile il pensiero /a rimestare il falso e il vero /in improbabili universi. [ ...   qui il resto del testo ] della canzone   Non bisognerebbe mai ritornare di Guccini




Mi ha  fatto venire  in mente    questa  storia    dell'anonima sequestri sarda  

Roberto Pancirolli, imprenditore di Monza, è tornato dopo 34 anni a Galtellì, dove fu liberato dall’Anonima sequestri. E qui ha riabbracciato Francesco Solinas, il tassista che lo accompagnò a San Teodoro. Pancirolli fu rapito insieme alla moglie Ornella Fontana nel 1979. La moglie tornò libera qualche giorno dopo. 


di Daniela Scano 

SASSARI Il ritorno non è solo un viaggio nei luoghi del passato. A volte ritornare vuol dire fare un volo a ritroso con l’anima. Il ritorno, quando è una scelta esistenziale, può essere riconciliazione con il ricordo. Roberto Pancirolli racconta il suo ritorno con il tono di voce lieve di un uomo che ha fatto, da tempo, i suoi conti con il passato. Venerdì scorso Roberto Pancirolli, 68 anni, titolare di una società a Monza, è entrato in un bar di Galtellì e si è guardato intorno con curiosità.
Roberto Pancirolli, a destra, Francesco Solinas; a sinistraIn una notte d’estate di 34 anni fa, in quello stesso locale, sentì il profumo inebriante della libertà ritrovata. Poche ore prima, nelle campagne del paese, i sequestratori che il 7 luglio 1979 l’avevano rapito a Cala Girgolu insieme con la moglie Ornella Fontana, lo avevano rivestito alla meglio con abiti puliti e l’avevano rilasciato. La moglie era rimasta nelle mani dei banditi, l’Anonima gallurese, in attesa che il padre di lei, il “re del bullone”, mettesse insieme il miliardo e mezzo di lire concordati per il riscatto. In quel bar di un paesino sconosciuto, oltre alla libertà, Pancirolli aveva trovato un telefono pubblico dal quale aveva contattato i familiari. Il bar Molti spettatori dell’arrivo di quello strano turista non ci sono più. La settimana scorsa altri sguardi curiosi hanno accolto l’uomo arrivato dalla penisola. Mangiando un panino e sorseggiando una birra, Roberto Pancirolli ha scoperto che il ritorno può essere un sentimento condiviso. «Conoscete per caso Francesco Solinas?» ha chiesto agli avventori, con il tono di chi non vorrebbe essere messo a conoscenza di un epilogo. Pochi istanti dopo un uomo anziano è entrato nel bar del paese. Quando il suo sguardo ha incontrato quello dello strano turista, anche lui ha fatto un tuffo nel passato remoto.
 Roberto Pancirolli e la moglie Ornella Fontana
E il ricordo si è sciolto in un abbraccio senza parole. Il noleggiatore Francesco Solinas è il noleggiatore d’auto che la notte del rilascio, facendo finta di non sapere chi fosse il suo cliente, accettò di accompagnare Roberto Pancirolli a San Teodoro, dove lo attendevano i familiari suoi e della moglie. Per quel viaggio il tassista venne chiamato a dare risposte dal “giudice sceriffo” Luigi Lombardini, per niente convinto del fatto che un tassista non sottoponga a interrogatorio il suo passeggero. E quando il giudice Luigi Lombardini metteva la prua contro qualcuno, questa è storia, c’era da stare sicuri che questa persona non avrebbe dormito sonni tranquilli.

E il ricordo si è sciolto in un abbraccio senza parole. Il noleggiatore Francesco Solinas è il noleggiatore d’auto che la notte del rilascio, facendo finta di non sapere chi fosse il suo cliente, accettò di accompagnare Roberto Pancirolli a San Teodoro, dove lo attendevano i familiari suoi e della moglie. Per quel viaggio il tassista venne chiamato a dare risposte dal “giudice sceriffo” Luigi Lombardini, per niente convinto del fatto che un tassista non sottoponga a interrogatorio il suo passeggero. E quando il giudice Luigi Lombardini metteva la prua contro qualcuno, questa è storia, c’era da stare sicuri che questa persona non avrebbe dormito sonni tranquilli. Ma Francesco Solinas era ed è una persona sicura del fatto suo. E soprattutto non aveva niente da nascondere. La ricorrenza Alla vigilia dell’anniversario dei 34 anni dal sequestro, Roberto Pancirolli è tornato per la prima volta in Sardegna. L’industriale, vedovo da 13 anni, è voluto andare con la sua compagna dove il ricordo del rilascio è rimasto: un grumo di sentimenti e di profumi impigliato nei boschi del Montalbo. In quella strada, vista solo di notte e poi nei sopralluoghi con le forze dell’ordine, l’ex sequestrato ha respirato a pieni polmoni. L’aria aveva lo stesso profumo di allora, ma questa volta il cuore era finalmente in pace. È stato forse in quel momento che Pancirolli ha sentito forte il desiderio di parlare con Francesco Solinas. Era come un debito di verità da saldare, visto che in quel viaggio notturno di 34 anni fa i due uomini si erano detti bugie. «Eh già – racconta Pancirolli –, raccontai al mio autista che avevo fatto un guasto con la macchina. E quando lui mi propose di andare a controllare, gli dissi che preferivo essere accompagnato a San Teodoro. Lui accettò senza fare domande, ma credo che avesse capito chi ero». Sì che l’aveva capito, il signor Francesco, anche se rispettò l’anonimato del suo cliente.Forse negli anni, ripensando a quei momenti, Roberto Pancirolli ha anche capito che quel viaggio fu anche un gesto di coraggio di un sardo in una società che pur non essendo complice della criminalità non voleva essere coinvolta. «Abbiamo parlato tanto –racconta oggi l’ex sequestrato –, mi ha invitato a casa sua e ho conosciuto la sua famiglia. Incontrarci dopo tanto tempo ha fatto piacere a entrambi». Nel senso che ha fatto bene a tutti e due. La memoria Francesco Solinas si ricordava perfettamente l’incontro con Roberto Pancirolli e lo scambio dei ricordi è stato utile all’industriale per ricomporre un puzzle rimasto incompleto. Perché quella notte, nell’auto che correva verso San Teodoro, i sentimenti di Pancirolli erano confusi tra il sollievo per il rilascio e la preoccupazione per l’incolumità della moglie. Solinas gli ha ricordato le cose che disse e lo ha riportato indietro nel tempo. Le tappe La sosta a Galtellì è stata una tappa determinante nel viaggio del ritorno cominciato a Chia, dove Roberto Pancirolli e la sua compagna hanno trascorso una breve vacanza. L’unico luogo dove l’uomo non è mai tornato è la villa dei suoceri, a Cala Girgolu, dove venne prelevato insieme alla moglie nella terribile estate del 1979. Una stagione, quella, durante la quale l’Anonima gallurese imperversò e fece soldi a palate. «No, ammetto che non riesco a tornare in quella casa – spiega –. Non riesco a stare tranquillo». C’è da capirlo.«Sono venuto in Sardegna per trovare un caro amico che abita a Cagliari e ne ho approfittato per fare un viaggio – spiega –. I rapporti con la vostra isola sono sempre saldi. Con l’isola ho un legame particolare, anche se fino ad oggi non ero ancora tornato». Racconta, Pancirolli, che durante il sequestro i banditi gli davano da leggere la Nuova Sardegna. «Scoprii così la storia di un malato che attraversava l’isola per sottoporsi a dialisi e altre storie – spiega –. Una volta libero contattai queste persone e me ne occupai. Con qualcuno sono rimasto sempre in contatto, come per esempio con il mio amico di Cagliari». La fiducia Ma il legame con la Sardegna è fatto anche di fiducia se, come racconta, l’industriale ha affidato a un sardo la sua villa in Toscana.La serenità raggiunta gli consente il lusso di non esprimere giudizi sugli uomini che privarono lui e la moglie della libertà. «Fummo fortunati, devo ammetterlo – dice anzi –. I sequestratori ci trattarono bene. Mia moglie soffriva di claustrofobia e loro rispettarono questa paura, prima tenendoci all’aperto e poi in una grotta. Nessuno ci fece del male. Ricordo che avevo centomila lire e, quando mi fecero rivestire, nascosi le banconote dentro una scarpa. Avevo paura che qualcuno mi derubasse e di non poter pagare il taxi fino a San Teodoro». Con una parte di quei soldi si chiuse la transazione tra l’ex sequestrato e il conducente dell’auto a noleggio di Galtellì. Francesco Solinas prese i soldi senza fare domande e venerdì, prima di salutarlo, ha detto a Roberto che sì, quella notte aveva capito chi era. Lo avrebbe riportato a casa gratis, ma per rispetto della sua paura non gli disse niente. 
LA PRIGIONIA  Fu un sequestro lampo: 25 giorni A gestire il riscatto pensò il padre della moglie che giocò al rialzo 
Raffaele Dessolis
 Alla fine del maggio del Duemila, Ornella Pancirolli Fontana, figlia di Walter Fontana, l'industriale monzese noto anche come “il re del bullone”, morì a Milano. Il suo e quello del marito fu uno dei sequestri più veloci dell’Anonima: 25 giorni. E anche uno dei più reddittizi per i delinquenti. Era il 1979, anno horribilis della storia criminale dell'isola: in dodici mesi vennero messi a segno dieci rapimenti, di cui quattro duplici e uno triplice. Due ostaggi non fecero mai ritorno a casa, quattro vittime predestinate riuscirono a sfuggire ai banditi. La maggior parte di questi colpi venne messa a segno d'estate, soprattutto nelle località turistiche della costa orientale. A firmarli era sempre l’Anonima Gallurese. La signora Fontana, che allora aveva 32 anni, venne rapita insieme con
il marito il 7 luglio, mentre rientrava nella villa del padre,a Cala Girgolu. I banditi li portarono in una zona che si presume si trovasse alle falde del Montalbo, non lontano dalla superstrada Nuoro-Siniscola. Walter Fontana non si fece impressionare e non imboccò i canali e le metodologie classiche: forte della sua posizione economica e della esperienza fatta in fabbrica prima di diventare "Il re del bullone", scelse il contatto diretto. Non solo, giocò al rialzo anzichè al ribasso. I sequestratori chiedevano un miliardo di lire, gliene diede uno e mezzo. Per il sequestro furono condannati in via definitiva Raffaele Dessolis  (  foto a destra  )   e Gavino Beccu.


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