“ La conoscenza è nella nostalgia. Chi non si è perso non possiede ”
Pier Paolo Pasolini ( 5 marzo 1922 – 2 novembre 1975 )
Ieri mentre uscendo dalle poste ho incontrato quel mio amico con cui ho avuto una discussione sulla politica nel calcio e nello sport ( la trovate qui) . Egli mi ha dato ragione . Infatti
----- Ho riflettuto su quello che mi stavi dicendo l'altra volta e ho trovato conferma leggendo quest articolo a forma del grande Gigi Riva sull'ultimo numero dell'espresso
--- l'ho letto anch'io . e pur non avendo raggiunto la crisi dei 50 ed avendo vissuto non solo mondiali in cui l'influsso politico stava andando scemando fino a quelli di Russia 2018 ma la politica come s'intendeva una volta ormai in declino mi viene un po' di Nostalgia . Infatti essa è un sentimento che ha tante facce: nostalgia di casa per i milioni di persone che hanno lasciato la loro terra in cerca di una vita migliore; nostalgia di sicurezza per coloro che proprio da questi si sentono minacciati; nostalgia di un progresso economico che si immaginava garantito a tutti, ma anche, e forse soprattutto, nostalgia di una politica in cui credere e riconoscersi. Si sente crescere la fatica di vivere e si pensa che tornare indietro sarebbe il modo migliore per andare avanti. Vengono rimpianti, così, uomini e idee di tempi conclusi: Moro,, Almirante , Berlinguer, persino Craxi e Andreotti, con l’utile dimenticanza di scandali e ombre per non compromettere apologie tardive. E si guardano i nuovi politici con la diffidenza e in alcuni casi anche ostilità che in verità ci meritano, soprattutto quelle persone che, a lungo nostalgici di un’epoca tragica, cercano oggi di mostrarsi liberi dall’imprinting del passato Esercizio inutile, perché la nostalgia ai nostri giorni è un impulso scomposto che invade la comunicazione, inondando la Rete di parole pronunciate nel passato o anche strumento di personaggi come Trump che l’hanno sfruttata per vendere un passato mai esistito e riscriverlo .
-- Quindi la nostalgia un sollievo visto come essa è centrale anche nelle arti, con grandi film del passato come “Nuovo Cinema Paradiso” o il recentissimo “Nostalgia” di Martone, e che si sia sottoposta per secoli al trattamento di poeti e scrittori, diventando rimembranza per Leopardi, spleen per Baudelaire, nostalgia del futuro per Musil. Tra il passato idealizzato e il futuro minaccioso manca, però, un protagonista centrale: il presente. Non piace a nessuno perché ha annientato il vecchio e l’ha sostituito con il peggio. Anche se forse è proprio quella del presente la nostalgia più dolorosa come ha scritto nel tuo precedente post : << [ 13 giorno senza mondiali ] Ritornare e riportare tutto a casa >> avevi detto che ritornavi a casa ed ne avevi nostalgia ?
Non Bisognerebbe - Francesco Guccini
--- capisco non bisognerebbe .....