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24.8.24

quanto vale un ricordo ?

      CANZONI  CONSIGLIATE  
Non bisognerebbe - Francesco Guccini  *
Viaggi   e Miraggi  - Francesco De Gregori **

avvicinandomi  a i 50    e  dialogando  del passato   con  i miei   genitori (  81 mia  madre 

83  mio padre  )  o miei amici   mi  chiedo spesso  quanto vale   un  ricordo . Ricordare   dipende    da  cosa  si  vuole  ricordare , deriva  da  <<    v. tr. [lat. recŏrdari, der., col pref. re-, di cor cordis «cuore», perché il cuore era ritenuto la sede della memoria] (io ricòrdo, ecc.)
  una    foto  che  mi  hanno scattato e  che ho trovato
con  gooogle  photos
 ... https://www.treccani.it/vocabolario/ricordare/ >>perchè nell'eta  classica   s'era convinti  che la memoria  risiedesse nel cuore  .  Infatti in inglese  c'è un espressione   learn  by heart  .  Inoltre  ricordare  Ricordare a qualcuno qualcosa significa richiamare alla memoria propria o altrui, con l’idea di dover adempiere a qualche dovere o provvedere a qualche necessità, oppure avvertendo o rimproverando .Ricordarsi di qualcosa significa avere o richiamare alla memoria   Ricordarsi di un torto o di un'offesa ricevuta significa serbare il ricordo Ricordarsi a lungo di un evento memorabile significa che si suppone rimarrà a lungo nel ricordo .Ogni  qualvolta  che viviamo , un'esperienza  , leggiamo o ascoltiamo  una storia , vediamo  un film  ,   ascoltiamo   una canzone  o  un podcast , ecc insomm a ad ogno nostro passo   sviluppiamo ricordi  ....  alcuni belli  ed   altri brutti  alcuni   estinati ad essere  dimenticati  ,  altri ad essere archiviati   per   essere rispolverati  \ riscoperti  dalla  polvere  del tempo  a qiualche  rimpatriata  fra  amici  oeparenti ,   mettendo ordine    in soffittà  ,  leggendo necrologici  o  partecipazioni di  nozze , ecc  .  Ma  il nosro  archivio non ha  spazio infinito   e  quindi  ci  vengono   in aiuto supportii  vecchi   e  nuovi   che  servono  a fissare  momenti  , sensazioni  , emozioni : dei veri  e propri alleati del  roicordo  . Foto , video ,  diari  , libri   ,  inseti  ,  giornali ,  oggetti  ( ninnoli   come  li  chiamano mia  madre  e la  donna delle  pulizie  che  spolverano  in  casa  )  custoditi   a  volte   in modo distratto . Chi non ha  mai  trovato in un casetto  ,   fra le  pagine di  un libro ,  o in rete  (   come nel caso       della  foto riportata  sopra )    che gli  ha fatto   alla  mente  una persona  ( nel  caso  una persona   scomparsa  )  , un avventura  , un luogo ,  un viaggio fisico o mentale ** , qualche  f brutta fiigura  ?  I  ricordi sono davvero magfici    e  sono  un eredità    a  volte  bella  o brutta   ma   sempre parte di noi .  Fncl quindi  a  chi mi dice  che  sono nostalgico e  che  ricordo  le  cagate  di mio nonno  .  o che    non Non bisognerebbe *  ma  su  questo   prima  o  poi  ci ritorneremo   .  adesso va  a prepararmi  la  valigia   per  il fine settimana     al mare   pronto  a crearne di nuovi a   ecidere  quali rimuovere   condannandoli all'oblio  e quali archiviare  . 

Vi  lascio    con questa  poesia  


Un ricordo
Io non sapea qual fosse il mio malore
né dove andassi. Era uno strano giorno.
Oh, il giorno tanto pallido era in torno,
pallido tanto che facea stupore.
Non mi sovviene che di uno stupore
immenso che quella pianura in torno
mi facea, cosí pallida in quel giorno,
e muta, e ignota come il mio malore.
Non mi sovviene che d’un infinito
silenzio, dove un palpitare solo,
debole, oh tanto debole, si udiva.
Poi, veramente, nulla piú si udiva.
D’altro non mi sovviene. Eravi un solo
essere, un solo; e il resto era infinito.

Gabriele  D'annunzio ( 1863-1938 )

                      

16.7.24

Buon compleanno Renato di © Daniela Tuscano del la pagina fb Tulipano - Il Web Magazine Indipendente scritto dal Popolo

 


Precisiamo: per me #renatopozzetto è innanzi tutto #cochierenato👬, perché nascono in due e perché è giusto. Cochi era considerato, ingenerosamente, la «spalla» della coppia, ma senza di lui Pozzetto non avrebbe raggiunto la popolarità stellare che lo circonda ancor oggi, ormai lontano dagli schermi, dall'alto dei suoi 84 anni. Renato è stato Renato grazie a una squadra di stralunati geniacci: lui e Cochi, appunto, entrambi autori dei loro sketch e canzoni, una più fulminante dell'altra, e il terzo (in)comodo, il convitato di pietra, l'ipermilanese (in realtà albano-pugliese) #enzojannacci; più una gang di svitati assortiti, da #dariofo a #feliceandreasi, da #waltervaldi a #boldi e #teocoli e al più giovane #diegoabatantuono. #milano è unica perché non ha gigioni, sa mettere d'accordo talenti superlativi senza che uno affossi l'altro. Cochi&Renato facevano ridere tanto, di gusto, anche i bambini, ma la loro comicità era raffinata, pungente, iconoclasta. In una parola, #patafisica: lunare come il sopracciglio di Renato levato verso il cielo, che rimanda ad altri mondi, perché qui ci si prende troppo sul serio mentre siamo un punto nell'universo, oscuro, anzi, nebbioso. Quella #madonna evocata così spesso dal laico Renato - e non può essere che la #madonnina - indica tante cose: lo stupore bambino, lo spavento sbarellato, e soprattutto il «Bum», lo svelamento della sparata. Sdrammatizza, si dice; di fatto riporta le cose alla loro giusta dimensione che può essere anche molto drammatica, ma è l'unica che abbiamo e bisogna affrontarla a viso aperto. Questa è Milano, un pragmatismo onirico, che come gli occhi acquosi di Pozzetto scorre e va, trascinando via i ciottoli di facili certezze.

27.6.24

Giovani sempre più boomer ? , stesse lamentele di mamma e papà: «Non voglio parlare con un robot quando chiamo il servizio clienti!»

premetto che no sono della milenianas  o della    generazione Z ma vicino ( se volete etichettarmi ) vista la mia età ai boomer . Chi ha scritto quest articolo è fazioso ed in malafede paragonare le due generazioni perchè le proteste \ lamentele dei giovani sono in parte giuste e comprensibili . Infatti con il voler semplificare troppo la vita si è perso ogni contatto umano e con il mondo reale ( e credo che se continuerà cosi l'unica attività umana che rimarrà sarà , sempre chje le macchine nonce la freghino , quella onanistica 😂😥) .




Giovani sempre più boomer, stesse lamentele di mamma e papà: «Non voglio parlare con un robot quando chiamo il servizio clienti

                                         di Hylia Rossi

Un ciclo continuo e inarrestabile. Un giorno sei parte dei "giovani", pronto a distruggere lo status quo, un cuore rivoluzionario che batte forte nel petto e il giorno dopo... ti svegli col pensiero di quel nuovo modello di lavastoviglie in cima alla lista desideri. La battaglia tra le generazioni è sempre diversa e sempre la stessa e non c'è nulla di cui sorprendersi, ma rendersi conto degli anni che passano e di somigliare sempre più ai propri genitori non è mai facile (anche se si guarda a mamma e papà come a degli eroi). Non è passato molto tempo dal trend che ha visto i social pieni di "ok boomer", due semplici parole usate da giovani e giovanissimi per sminuire le paternali e i commenti più conservatori dei baby boomer, vale a dire la generazione dei nati tra il 1946 e il 1964 (e che col tempo è stata usata nei confronti di un atteggiamento paternalistico, a prescindere dall'anno di nascita). E in questo poco tempo tanti di coloro che scrivevano "ok boomer" si sono resi conti di condividere e supportare tante lamentele proprio con i boomer che tanto criticavano. 

Gen Z e Millennial come i "boomer"

Più si va avanti con l'età e più frequentemente ci si rende conto di aver detto qualcosa che somiglia paurosamente a qualcosa che i più "grandi" dicono spesso. Le lamentele dei boomer, allora, diventano immediatamente più comprensibili. Lori ha chiesto su Twitter: «Qual è la lamentela più boomer che avete?» e sono arrivate migliaia di risposte, alcune delle quali hanno ottenuto tantissimi consensi. «Avere un hobby manuale, che non ha nulla a che fare con la tecnologia e il digitale, come lavorare il legno, cucire, disegnare e via dicendo, fa bene alla salute mentale. I social media stanno distruggendo questi hobby e spingono le persone a pensare che le uniche cose che vale la pena fare sono quelle che "vengono bene" in foto o in video e portano fama online», scrive qualcuno



Per quanto riguarda il fenomeno dei video tutorial, un utente commenta: «Il fatto che devi vedere un video per imparare a fare qualsiasi cosa anziché leggere il manuale di istruzioni mi fa bollire il sangue nelle vene. Voglio poter controllare il modo in cui entro in contatto con le informazioni e imparo, voglio poter saltare e andare alla parte che mi interessa».Ci sono poi lamentele molto più concise e che immaginiamo facilmente pronunciate da un anziano un po' burbero: «Le serie tv sono troppo scure, non si vede niente, il volume delle pubblicità è troppo alto, i fari delle macchine sono troppo luminosi», «Ci sono pubblicità ovunque. Ogni tre secondi. Pubblicità, spot, pubblicità... Basta!», «La musica di sottofondo nei ristoranti è troppo alta, non siamo mica in discoteca, vorrei riuscire ad avere una conversazione», «I bambini non imparano più a scrivere in corsivo!», «Odio i menu con il codice QR nei ristoranti, voglio quello cartaceo, fisico», «Smettetela di far uscire le serie tutte insieme! Voglio vederli piano piano, di settimana in settimana, insieme al resto del mondo, così che si possa discutere tutti insieme del nuovo episodio come si fa in una società come si deve!».


19.4.24

diario di bordo n 44 anno II USO STRUMENTALE \ PROAGANDISTICO DEL TERMINE MADE IN ITALY.,il caso Canfora \ meloni dove sta l'insulto ? ., il 25 aprile osteggiato dall'ignoranza ed negazionismo di da Fdi ., uso improprio dell'immagine di Berlinguer nelle tesseredi partio


USO  STRUMENTALE  \  PROAGANDISTICO DEL MADE  IN ITALY

è  vero che  ormai  i mercato ed  l'industria   sono  sempre più glòbali , ed  le  responsabilità  del  declino industriale  italiano  è   responsabilità  dei  governi  d  degli  anni 80\2000  ma  oltre  a non  fare  .....  pe reistere   ed  essere  competitivi    ,  fanno solo  per  propaganda  e  per  avere  i vosti  dei nazionalisti \   sovranisti     ma  poi   non sono coerenti    In fatti    leggo  che  


Per Urso un suv tedesco e uno giapponese: niente auto italiane nel garage del ministro al made in Italy 
Dagospia riporta la dichiarazione patrimoniale dell’esponente di governo che ha contestato il nome “Milano” per il nuovo modello Alfa Romeo

                      (ansa)

Una vettura tedesca e una giapponese. Non c’è traccia d’Italia nel garage del ministro Adolfo Urso che, in nome appunto del made in Italy, ha contestato Stellantis, gruppo partecipato da Exor che controlla anche Repubblica, per la scelta di battezzare “Milano” il nuovo modello del marchio Alfa Romeo. L’amministratore delegato della casa automobilistica del Biscione, Jean-Philippe Imparato, in seguito alla polemica ha deciso di cambiare il nome dell’auto in “Junior”. "Un'auto chiamata Milano non si può produrre in Polonia”, aveva contestato Urso. Ora Dagospia risponde pubblicando la dichiarazione patrimoniale del ministro dell’Industria e made in Italy. E risulta, appunto, che il parco auto di Adolfo Urso è composto da una Volkswagen T Cross del 2021 e da una più datata Toyota Raw4, immatricolata nel 2006. Due suv, nessuno dei quali è riconducibile all’Italia. Nei giorni scorsi il ministro Urso ha ribadito che l'Italia ha bisogno di più case automobilistiche, non solo di Stellantis aprendo quindi all'industria cinese che, con il marchio Dongfeng ha reso noto di essere pronta ad avviare produzione nel Paese.


il  caso  Canfora  \ meloni   dove  sta  l'insulto  ?


 una  interessante   discussione   avuta    su  

  •    Quindi, offendere qualcuno, definendolo nazista, è storia? 
  •   secondo   me  invece   più che insulto per me è un opinione condivisibile o meno . Infatti visto che qualcuno\a la cosidera insulto l stesso camfora non l'ha più,,ripetuta . ed ha detto che << nessuno si bagna er due volte nello stesso fiume >> .
  • Qualsiasi aggettivo può essere qualificato come "opinione". La definizione di "nazista" è una offesa palese e grave, soprattutto se fatta ad una figura istituzionale; in questo caso le pene previste vengono aumentate. E, comunque, non è storia
  •  ****  ma tu hai sentito Canfora come spiegava la genesi e il significato di questa frase? Mi sa di no.
  • Si  **** E non mi convince per niente, anzi!Ma non deve convincere me, deve convincere il giudice.Comunque erano belli i tempi quando ci si indignava per Berlusconi che dava del Kapò a Schulz....
  • ****Per carità, non è cambiato niente, è così dalla notte dei tempi. Mi ricordo, negli anni 70, una diatriba tra Berlinguer e Forattini. Quest'ultimo accusava, nelle sue vignette, il segretario del PCI di essere diventato un borghesuccio e l'aveva ritratto seduto in poltrona con il monocolo che sorbiva una tazza di te, mentre sotto le sue finestre infuriava una manifestazione operaia. Berlinguer si incazzò e Forattini fece finta di scusarsi disegnandolo vestito da operaio metalmeccanico, pronto ad unirsi alla manifestazione operaia successiva. Secondo me, chiunque di loro abbia torto o spari balle se la prende di più, vedi D'Alema, vedi Renzi e, ai loro tempi, Craxi e Berlinguer. Meloni è fascista dentro, come La Russa, perchè prendersela tanto ?

#Fdi vuole lavare i fondi all'#anpi :<<è #antisemita e nega le #foibe. E il preferto la eslude dal #25aprile : che c'entrano i #partigiani con la #liberazione ?



Questa destra oltre essere faziosa su certe vicende storiche complesse ed ancora aperte visto che a cause interne e internazionali non abbiamo ancora fatto completamente i conti ( il caso delle vicende dl confine orietale     \ terre irridente nel quale foibe ed esodo istriano\dalmata sono la punta dell'icerbeg ) è ignorante che non capisce quello che legge vedi il caso del romnzo il romanzo Dalla stessa parte mi troverai (Edizioni Sur) di Valentina Mira ( ne ho parlato precedentemente qui sul blog ) ed avrebbe bisogno di consultare un vocabolario \ ed un enciclopedia vista l'errata equiparazione antisemitismo con antisionismo ( su cui evito i ritornarci per non essere troppo : noioso ed saccente ) e accettare acriticamente quello che gli impongono altre nazioni



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La foto degli occhi di #EnricoBerlinguer sulla nuova tessera del PD. BERLINGUER :<< meno male che ho avuto un ictus >>

7.4.24

i fumetti non sono solo fantasia ma anche belissime strorie . il caso del bellissimo Temporale - vite straordinarie di uomini comuni di andrea ferraris .

Canzone suggerita
 Quando ti scrivo -  Vinicio  Caposela  



 
Venerdi tornato dal lavoro di preparazione dell'orto estivo è trovo come regalo questo libro del bravissimo Andrea ferraris .
"Temporale" Tredici storie di ragazzini diventati uomini, traditi dal tempo, ma anche capaci di conservare, nelle forme eccentriche che solo in provincia e nei piccoli borghi sembrano sopravvivere, una straordinaria autenticità .
 << 
I racconti di Temporale superano di rado le cinque o sei tavole. Si tratta di piccoli squarci sulle vite dei personaggi, episodi che si susseguono liberamente, accomunati solo dalle ambientazioni. Pur essendo debolmente legati, non rispondono a una trama orizzontale definita, un po’ come i brani di una playlist.
Mi fa molto piacere che parli di playlist. In effetti il libro è composto come un album musicale, ci sono dei pezzi brevi e qualche ballata dal respiro più lungo che danno lo scheletro del racconto e che fanno viaggiare nelle atmosfere. E musicali sono le ispirazioni che mi hanno accompagnato mentre lo disegnavo, Vinicio Capossela, il Tom Waits di Blue Valentine, i Beach Boys di Pet Sounds.  (....) Questo libro, come pure il prossimo, parlano del tempo e della memoria, di avvenimenti a cui ho partecipato e di altri che mi sono stati raccontati. Naturalmente il tutto è interpretato, si potrebbe dire “inventato”, ma il nocciolo della storia è vero e, per questo motivo, spero possa

pitoli, ciascuno dedicato ad un membro della compagnia, Ferraris racconta il paese, sempre più piccolo, il bosco e i suoi abitanti notturni, la nebbia, una ragazza che conserva un frammento di asteroide sul camino, ricordo del bisnonno navigatore, il cane "Fiume", che si calma
solo con lo scorrere dell’acqua. La fine della scuola, la fuga tra le colline per le vacanze estive. Sono un plotone, i ragazzini. Le corse in bici, la partita a pallone delle sei, le ragazze... e poi la quiete del dolce far niente, sotto il grande castagno, nell’ora più calda. A distanza di anni, ormai adulto, Roberto torna a sedersi sotto quello stesso albero, in attesa che quei ricordi vengano allo scoperto.  Infatti  
Il libro si apre con un apparente movimento retrospettivo. Il narratore sembra lasciarsi andare ai ricordi, ma subito dopo lo vediamo agire nel presente nei luoghi della sua giovinezza, rimasti uguali ad allora. Il dialogo con il passato, da sempre centrale nei tuoi lavori, stavolta pare quasi azzerato perché il tempo della provincia è un tempo fermo. Eppure il trascorso dei personaggi torna a farsi sentire in ogni momento.  <<  Su quali aspetti del passato del Monferrato e dei suoi abitanti ti sei voluto focalizzare, raccontando il loro presente?

La cosa che mi interessava era raccontare come il tempo, apparentemente immobile di cui parlavi, abbia in realtà modellato le vite. Di come questo abbia trasformato la socialità. L’immagine della Cantina Sociale, abbandonata da molti anni, è il simbolo di questi cambiamenti. Getta un’ombra sul fallimento dei rapporti sociali.Mi interessava raccontare di come alcuni dei protagonisti dei racconti combattano la solitudine. Agli occhi degli altri possono risultare bizzarri, strani, eccessivi, sicuramente fuori dagli schemi. Per me, sono i più interessanti, hanno una loro poesia, conservano unicità e forza, una loro bellezza. E ora che sei tornato a vivere in questi luoghi, cosa è cambiato rispetto a un tempo? Il paesaggio, per esempio. La campagna oggi è meno lavorata, le stradine che un tempo portavano i contadini nei campi sembrano sparire invase dall’erba. Sono fantasmi della memoria. Mi piace immensamente disegnarle.>>





Come     ho  scritto     sul mio   facebook  
 
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#dinotte #onirico complimenti ad Andrea Ferraris che è riuscito a mettere in immagini nella storia #balllataperanimalinotturni ( sara ) una delle bellissime #storie \ racconti della sua ultima fatica : #TEMPORALE . Complimenti mi ha fatto respirare le stesse emozioni del film #radiofreccia ( film ed album di #lucianoligabue ) e del libro sempre di luciano #fuoriedentroilborgo

 


Andiamo         commenntare   storia    per  storia

  • ESTATE Un bellissimo racconto . intrinso di nostalgia dei bei tempi andati . ottimo il contesto La fine della scuola, la fuga tra le colline per le vacanze estive che     ancora  rimane  in noi   a  istanza  d'anni come  il  protagonista  seduti  all'ombra  di un cespuglio .  Ricordi assopiti     che     aspettano    di venire   fuori  allo scoperto  <<   convinti  che nessuno  li veda  >> .
  • L'ULTIMA  CASCINA ( SPOK ) Una  riscoperta   della solitudine  della  natura     il bosco e i suoi abitanti notturni, .  un ritorno  al borgo  . Un    ritornare   ad  abitare   e  non solo  a    rifugiarsi quando deve, a suo dire, "staccare la spina". 
  • SPARA   TANTO  VA' IN CULO Mai tale  soppranome  del protagonista (  Bomba )    è   azzeccato  .   un elogio   al peto libero 
  • GIU'  NELLA  VALLE un bel passatempo i  compagnia    quando  non c'erano  :  pc ,  tv di massa  , internet  e  cellulari  .  
  • FIUME ( PONGO ) la storia   del  il cane "Fiume", che si calma solo con lo scorrere dell’acqua.
  •  HAI  VISTO  IL  BOMBA  ( TABACCO )  Una storia    alcolica  in cui il bar  è  centro  di aggregazione e   di  ritrovo . 
  •   LA   BALLATA   PER  ANIMALI  NOTTURNI ( SARA  )   <<  C’è un piccolo >>come dichiarato   da  Andrea       sempre  a  fumettologica   <<   racconto, Ballata per animali notturni, che è il viaggio di una ragazza verso casa a notte fonda, accompagnato da Nightcall di Kavinsky. Mentre lo ascoltavo mi sono reso conto che il testo della canzone parlava di un viaggio tra le colline. Esattamente quello che stavo disegnando! >>.        Allora   o  ho  sbagliato io  a cercare  con google   le  frasi    del testo   riportate    da Adrea   in quanto    google  dice  che  è  una canzone di London Grammar. How Does It Feel    (  trovate  sopra il  video  e  qui la  traduzione italiana )
  • LUNA PIENA    (RUMBA )    come    essa   ti   dà pace interiore   e  ti strega
  •   RISERVA  DI CACCIA  ( KEEGAN ) Non  so  se  è  la  terra funesta  n  451   di  Dylan Dog      abbia    preso ispirazione da   lui   o   sia  ua  casom che  due strade  artistiche si siano incontrate  . Infatti  non siamo  in fondo  tutti\e  anime   perse  nella nebbia  ? 
  • LOVE ,METEORITE ( SPOK, SARA) dal temporale nasce l'amore . un temporale spezza la monotonia .,
  • SERE STANCHE  ( SPADINO )   la belezza  di  camminare nel buio .,
  • CACCIA ALLA VOLPE ( BARBA)   anche la provincia   ha le sue paronoie   d'ordine , sicurezza  , come  quelle  inculcate  dai leghisti  che  ci  chiudono dentro steccati ed cortili in questo  caso . Ma    forse  è  migliore  l'interpretazione che  ne  da  l'autore  : <<  Riguardo al confine, hai ragione, sono affascinato dal tema. In questo caso il muro, come dice molto bene Ivano Fossati, lo abbiamo nella nostra testa.>>
  • VOLLO  origine di  un sopranome .  alcuni sono cosi antichi  che  è difficile  ricordare il nome vero  (  o se  n'è persa la memoria  )  .  Inoltre    nei piccoli paesini  si trasmettono da generazioni   tanto  da  identificare   la persona  ed  la  famiglia  da  quello  più che   dai  dati anagrafici   (  nome  e  cognome  )  .  Basta  un niente    per   farselo   e portarselo diero  anche a  ditanza  d'anni  . 
  • ONDA  DI MARE  ( ONDA  )  quando il viaggio versoil mare  è  un viaggio di libertà  e  d'evasione  della monotonia    e  dalla routine .
  • UISCHI  DI FINE ESTATE (   BOMBA  )    nel  vento    prima   o poi ci finiamo tutti .  polvere  eravamo e  polvere  ritorneremo  .
  • UFO   . Giù nella valle tutto può accadere, anche che un astronave condotta da alieni che bevono Barbera possa portarti a spasso.  Infati   Il temporale del titolo è oggetto di una scommessa, ma è anche elemento di potenza che li travolge fisicamente. . 
un ottimo   fumetto    che  merita  un posto nella  propria libreria   .  Un  vero  gioiello di essenzialità  quello   di Andrea Ferraris   come    lo   ha definito  il  sito   <<  (gliaudaci.blogspot.com)>>









emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...