Forse è vero è un po' dura da trasmettere ai bambini\e sotto i 14 anni , ma proibirla o fare interpellanze per vietarla mi sembra una soluzione anacronistica e deleteria di lontana memoria .
"8 Marzo, un testo di Alda Merini da non distribuire nelle scuole"
CesenaToday2018-03-08
Quale responsabile di Fratelli d'Italia per Cesenatico, desidero fare presente quanto quest'oggi,8 Marzo, molte donne e molte mamme si stanno chiedendo e mi hanno chiesto il perché l'assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Cesenatico abbia distribuito nelle scuole delle pergamene scegliendo proprio quel testo di Alda Merini per celebrare l'8 Marzo.
Ci sono le donne
Ci sono le donne....e poi ci sono le donne donne
E quelle non devi provare a capirle, sarebbe una battaglia persa in partenza.
Le devi prendere e basta.
Devi prenderle e baciarle, e non dare loro il tempo di pensare.
Devi spezzare via, con un abbraccio che toglie il fiato, quelle paure che ti sapranno confidare una volta soltanto,
a bassa bassissima voce.
Perché si vergognano delle proprie debolezze e, dopo avertele raccontate, si tormenteranno in un agonia lenta e silenziosa
al pensiero che scoprendo il fianco e mostrandosi umane e facili e bisognose per un piccolo fottutissimo attimo,
vedranno le tue spalle voltarsi ed i tuoi passi allontanarsi.
Perciò prendile e amale.
Amale vestite, e senza trucco che a spogliarsi sono brave tutte.
Amale indifese e senza trucco, perché non sai quanto gli occhi
di una donna possono trovare scudo dietro un velo di mascara.
Amale addormentate, un po' ammaccate quando il sonno le stropiccia.
Amale sapendo che non ne hanno bisogno, sanno bastare a se stesse.
Ma appunto per questo, sapranno amare te come nessuna prima di loro
Alda Merini è una gran poetessa, ma una dubbia pedagoga, e distribuire questo testo nelle scuole. In primo luogo le donne sono tutte donne...Senza distinzione... Donne... Persone. Una donna, inoltre, deve avere il tempo di pensare e soprattutto di decidere se vuole "essere presa". Quel modo di agire contro la volontà della femmina riporta alla mente il "mediatore culturale" assurto all'onore delle cronache dopo le violenze sessuali di Rimini. Pare gli sia costato il posto di lavoro quel che aveva dichiarato... forse perché era senza licenza poetica? Forse perché non era l'8 Marzo? Chissà. Domunque sarebbe opportuno che il Signor Sindaco Matteo Gozzoli desse a queste MAMME un suo autorevole parere.
Isa Brighi - Fratelli d'Italia Cesenatico
La signora Isa non accetta o forse ignora il fatto che ci sono diversi tipe di donne eccone un caso
https://biella.diariodelweb.it/biella/articolo/?nid=20180308-493270
BIELLA
«Ci sono donne che possono vivere anche senza uomini»
Francesca Zecchini, in occasione della Festa dll'8 marzo, scrive una lettera aperta sulla condizione femminile
Francesca Zecchini (© Diario di Biella) BIELLA - In occasione della festa della donna, di oggi 8 marzo, pubblichiamo un contributo di Francesca Zecchini, mamma, libera professionista nel ramo assicurativo e consulente per "Rosso Limone", portale dedicato al benessere delle donne. Ecco il suo testo, di carattere generale e che nulla ha a che vedere con persone direttamente o indirettamente riconducibili alla sua sfera personale e familiare.IL TESTO - «Ci sono donne che non hanno bisogno di un uomo. Ci sono donne che non hanno bisogno di uomo con cui avere dei figli, comprare una casa con mutuo o dividere le bollette. A volte possono sembrare immature o troppo indipendenti e lo sono quando si concedono qualche uscita con le amiche o una serata trasgressiva. Oscillano tra il nutrire la bambina che è in ognuna di loro e il riconoscersi donne adulte guardandosi negli occhi le une con le altre, tra un compito di matematica e un bicchiere di spritz. Quelle donne conoscono a memoria a quale figlio appartiene ogni singola smagliatura che vedono guardandosi allo specchio e dietro quale cicatrice si nasconde ogni battaglia che hanno combattuto». SOFFERENZA - «Hanno sofferto e fatto soffrire, anche quando non volevano, anche quando hanno agito per il quieto vivere, per il bene della coppia, per affetto dei figli, per una vecchiaia insieme, oppure semplicemente in nome di quello che chiamavano amore. Le riconosci perché a prima vista hanno lo sguardo sfrontato, il fare sicuro e l’atteggiamento provocatorio, ma i loro occhi si illuminano subito alla vista della foto di un cucciolo o di un «sei speciale», anche se non lo vogliono mostrare. Di loro dicono che sono «ingestibili», solo perché non capiscono che un adulto non deve essere «gestibile» per essere amato, bensì lasciato libero di essere com'è. Non si fanno abbattere da un NO, ma sanno capire quando è il momento di lasciar andare, consapevoli di aver tentato tutto e fiere di ciò che hanno imparato durante il tragitto del treno su cui hanno scelto di salire». AMORE - «Sono ancora capaci dire TI AMO, oggi senza orgoglio o paura di essere deboli e di perdere sé stesse. Custodiscono nel loro cuore le volte in cui lo hanno detto, a volte meno delle dita di una sola mano, a volte molte meno degli uomini con cui sono state a letto. Perché Ti Amo oggi sono parole ancora più preziose di ieri. Sono gelose di un’affinità mentale invece che di una scopata ed esprimono la loro passionalità a letto come in una discussione al lavoro. Queste donne non hanno bisogno di un uomo perché sono libere di amare un uomo, perché sanno quanta forza e felicità arriva dallo scegliersi reciprocamente ogni giorno. Perciò uomini, quando incontrate una di loro, non vi fermate al semplice fatto che non hanno bisogno di un principe azzurro che le salvi». |