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2.9.25

con poco si puo' creare molto La storia di Il sassarese Nicola Dau ha creato “Loan Shark” insieme al torinese Luca Folino . «Il mio videogame costato 10 euro adesso vende in tutto il mondo


da  la nuova 2\9\2025


La storia di Nicola Dau, 26 anni: «Il mio videogame costato 10 euro adesso vende in tutto il mondo» Il sassarese Dau ha creato “Loan Shark” insieme al torinese Luca Folino: «Sembra un gioco di pesca, in realtà parla del fenomeno dello strozzinaggio»



Sassari Sei un pescatore italiano sommerso dai debiti. Nel mezzo dell'ennesima notte in mare, prendi all'amo qualcosa di diverso: un essere marino parlante che ti promette di renderti ricco... ma a quale prezzo? Scopri a tue spese che quel pesce dall’aspetto disgustoso, di nome Cagliuso, si è fatto prendere all’amo di proposito, ma quando propone di aiutarti vuole approfittare della tua situazione, a costo di rovinarti. Fino a chiederti addirittura un occhio, o la barca. Gettandoti sempre più nelle mani del Loan Shark, che in inglese è lo “strozzino”.E’ l’idea originale che nei primi giorni dall’uscita ha conquistato già decine di migliaia di appassionati di videogames del genere horror. Che su questa base hanno creato un gioco capace di interessare giocatori, influencer e addetti ai lavori di tutto il mondo. A realizzarlo due giovani esperti del settore, il sassarese Nicola Dau (26 anni) e il torinese Luca Folino (27 anni), ex-sviluppatori nel settore AA (giochi di fascia medio-alta), la cui amicizia si è cementata sul bus 71 di Torino che per un anno e mezzo li ha portati a casa dal lavoro, insieme a un artista anonimo, "Tremotino".
Amici che dopo un’esperienza comune nell’industria videoludica hanno fondato lo Studio Carota (il nome deriva dall’abitudine di sgranocchiare l’ortaggio nelle pause di lavoro). La carota fa bene non solo alla vista, ma fa mettere bene a fuoco il futuro e le possibilità che offre.

Quota 25mila copie

“Lo squalo vuole indietro i suoi soldi. Cattura abbastanza pesci e ripaga il tuo debito prima che sia troppo tardi. Pesca o vieni pescato” recita l’efficace presentazione del gioco che sta facendo il botto: a due settimane dal rilascio 25mila copie vendute, 35mila in “carrello” come desiderata, un trend che non si ferma (negli Usa il 62%delle vendite, il resto diviso tra tutto il mondo) tanto da attirare le attenzioni della grande industria, nonostante fosse nato come prova per testare la capacità del duo di muoversi da soli nel magmatico mondo dei videogame. «Il progetto è del tutto indipendente – dice Nicola Dau –: nessun editore, è autofinanziato con… 10 euro e auto-pubblicizzato. La maggior parte delle riunioni creative per Loan Shark sono avvenute passeggiando nei parchi».

Storie intense e uniche

«Costruiamo i nostri giochi sui loro punti di forza e ci lasciamo ispirare dalle nostre debolezze – spiega il Carota Studio – Puntiamo su storie intense e uniche e vogliamo portare nel mercato, dominato soprattutto dalla cultura Usa, una prospettiva radicata invece nelle nostre origini, nei luoghi in cui siamo cresciuti e nelle influenze che ci hanno formati», dice Nicola, che dopo le superiori si è trasferito in Scozia per studiare all’Università di Abertay (Dundee), polo europeo del settore dove si è laureato col massimo dei voti. Il suo sogno? Creare opere ambientate in Sardegna. Luca, laurea in Scienze delle Comunicazioni, il giornalismo nelle corde, si ispira alla grande letteratura italiana. I due si completano benissimo caratterialmente e professionalmente e si vede.

Horror psicologico

Loan Shark, dalle atmosfere inquietanti, è solo un punto di partenza, con significati molto profondi, alla faccia di chi ritiene che giocare in video sia solo un passatempo ine a se stesso: «Non è il solito gioco di pesca rilassante come altri sul mercato» dicono Nicola e Luca. «Si tratta di un horror psicologico incentrato sulla talassofobia. Il giocatore interpreta un pescatore indebitato, ormai senza tempo per saldare i propri debiti, che riceve l’aiuto inaspettato di un pesce parlante con cui intavola dialoghi surreali. All’inizio, la creatura sembra offrirsi di aiutare senza chiedere nulla in cambio, ma ben presto inizierà a pretendere favori sempre più impegnativi. Occorre affrettarsi a pescare tanto e meglio possibile (suggestive le visioni subacquee della pesca a mosca e delle creature marine che devono abboccare). Il gioco esplora così le dinamiche con cui una persona può scivolare nel debito e restarne intrappolata, fino a non poter più risalire». I temi principali di Loan Shark, che Nicola e Luca definiscono “una fiaba oscura”, sono il fatto di recitare un ruolo disturbante, la paura del mare, la sensazione di “avere l’acqua alla gola”.Il tutto con un sottofondo di black humor che non guasta.

Virale

Loan Shark è stato sviluppato in soli 3 mesi. «L’obiettivo originale era studiare come pubblicare un gioco su Steam e guadagnare, andando bene, 50 euro. Pochi dialoghi e molto spavento, ma ha finito per essere il contrario. Dietro ci sono fidanzate, mamme, fratelli, sorelle e amici a tenere vivo l’entusiasmo». Nienre risorse per pagare i grandi influencer che illustrano in diretta il gioco ai loro tanti follower. Ma l’idea ha fatto comunque il giro del mondo tanto che alcuni si sono proposti per creare gratuitamente versioni in lingue estere, anche in arabo e in cinese. Influencer importanti come l’indonesiano Windah Basudara (17 milioni di follower) si sono offerti di lanciarlo e anche qualche grande piattaforma che inizialmente chiedeva cifre inarrivabili, visto il successo iniziale e imprevisto, si è messa a disposizione. E così il miracolo sardo-piemontese vola. Anzi, naviga nell’oscurità, ma senza paura.


8.7.25

Compra un dipinto per 600 euro, poi scopre che è il capolavoro perduto di William Turner: venduto all'asta a oltre 2 milioni



a volte succede che le cose considerate cose di pocco conto o croste cioèa quadri vecchi, anneriti e squamosi, privi di valore artistico, o anche, più genericamete qualsiasi quadro senza pregio posso essere invece dei capolavori : poco conosciuti , ignoti , ipotetici d'artisti importanti come il capolavoro perduto di William Turner .


Compra un dipinto per 600 euro, poi scopre che è il capolavoro perduto di William Turner: venduto all'asta a oltre 2 milioni








Un capolavoro riscoperto di William Turner (1775-1851), uno dei più grandi pittori del Romanticismo inglese, ha raggiunto la cifra di 1,9 milioni di sterline (circa 2,166 milioni di euro) all'asta di Sotheby's a Londra. Il dipinto ha visto una concorrenza accanita tra quattro offerenti, prima che un collezionista privato del Regno Unito si aggiudicasse «The Rising Squall, Hot Wells, from St Vincent's Rock, Bristol» per oltre sei volte la sua stima massima di 300.000 sterline.
L'acquisto per "due soldi"
Uno dei primi dipinti a olio di Turner, e il primo mai esposto pubblicamente, è stato recentemente riscoperto dopo 150 anni. L'opera era stata venduta all'asta l'anno scorso per sole 400 sterline (circa 600 euro), a causa di un'errata attribuzione a un pittore sconosciuto. Il nuovo proprietario ha sicuramente vissuto la sorpresa della vita quando ha fatto pulire il dipinto, rivelando di nuovo la firma di Turner.
Il dipinto perduto
«The Rising Squall, Hot Wells, from St Vincent's Rock, Bristol» fu dipinto nel 1792, quando il celebre pittore romantico aveva 17 anni ed era ancora studente alla Royal Academy of Art di Londra. Il suo primo acquerello era stato esposto alla mostra estiva della Royal Academy nel 1790, quando Turner aveva appena 15 anni. The Rising Squall segnò una nuova pietra miliare: fu il primo dipinto a olio di Turner a essere esposto pubblicamente nello stesso prestigioso luogo, nella primavera del 1793, pochi giorni prima del suo 18º compleanno.
La vendita all'asta
«Cambia molto di ciò che sappiamo, o pensavamo di sapere, sul primo lavoro di Turner e sul modo in cui la sua tecnica e il suo stile si sono evoluti», ha detto Julian Gascoigne, specialista di Sotheby's, al quotidiano «The Guardian». «Sta cercando di capire il mezzo, ma porta tutta l'esperienza che aveva già come pittore di acquerelli nell’applicazione dell'olio». Al momento dell'asta alla casa Dreweatts di Londra l'anno scorso, il dipinto era caduto nell'oblio ed era stato erroneamente attribuito a un «seguace di Julius Caesar Ibbetson», pittore britannico del XVIII secolo, con una stima di 600-800 sterline, ma venduto per soli 400 sterline. Dopo la scoperta della firma di Turner sulla tela, il dipinto è stato analizzato dai massimi studiosi che hanno confermato la nuova attribuzione.
Il record d'asta per un dipinto di Turner è stato stabilito a Sotheby's Londra nel 2014, quando «Rome, from Mount Aventine» (1835) fu venduto per 30,3 milioni di sterline. Tra i soggetti interessati all'acquisto all'asta Sotheby's c’era il Bristol Museum and Art Gallery, che ha raccolto oltre 100.000 sterline da circa 1.450 donatori per acquisire l'opera, in una campagna di raccolta fondi durata cinque giorni che è stata definita «un risultato fenomenale». Purtroppo l'istituzione non è riuscita ad aggiudicarsi il lotto. I fondi raccolti saranno restituiti ai donatori.

7.6.23

La banca le accredita 50mila euro sul conto per errore, lei trova il modo per non restituirli: è tutto legale

da il sito leggo tramite https://www.msn.com/it-it d'oggi 7\6\2023


La fortuna può arrivare in modi inaspettati, ne è un esempio la storia della donna che da un giorno all'altro ha trovato sul suo conto corrente un accredito del valore di circa 50mila euro. Nonostante fosse stato frutto di un errore della banca, la fortunata ha deciso di tenere per sé il denaro e investirlo nell'acquisto di due case a un'automobile, il tutto senza incorrere in problemi legali. Come ha fatto? Ha spiegato tutto in una serie di video pubblicati su TikTok 
che hanno scatenato la curiosità degli utenti.Aprille Franks, influencer americana di Las vegas, nota anche come business e lifestyle coach, ha condiviso la sua straordinaria esperienza su TikTok. Un giorno d'ormai vent'anni fa ha ricevuto un'e-mail che la informava dell'accredito sul suo conto di $ 50.000 (circa 46mila euro). Siccome non era in attesa di alcun pagamento, ha contattato amici e familiari per sapere se qualcuno avesse fatto un bonifico per sbaglio. Poi ha contattato la banca per segnalare lo sbaglio, ma dalla filiale le è stato detto che non c'era alcun errore e la transazione era legittima. Aprille a quel punto ha deciso di tenere i soldi per sé, dal momento che nessuno li aveva reclamati, ma non prima di sentire il parere del suo avvocato in merito.
Il legale le ha consigliato di denunciare nuovamente l'accredito, stavolta per iscritto e conservando la documentazione, e di non toccare i soldi per almeno 30 giorni. Aprille ha anche rilasciato una dichiarazione pubblica a un giornale, in modo da essere certa che - in caso di errore - il legittimo proprietario dei 50mila dollari potesse reclamare la cifra. Ma nessuno si è mai fatto avanti, e la cospicua somma è rimasta legittimamente a lei. Solo mesi dopo la banca l'ha contattata tramite un avvocato chiedendo il rimborso dell'accredito avvenuto per sbaglio, ma era ormai troppo tardi: Aprille si è difesa sostenendo che fosse stata proprio la banca a non aver rispettato la sua stessa policy non avviando un'indagine entro dieci giorni, mentre lei aveva denunciato tutto secondo procedura. «Non ho infranto la legge e sì, sono stato fortunata. Buon per me», ha detto.
Se oggi 50mila dollari possono essere di sicuro una cifra considerevole, quando sono avvenuti i fatti - nel 2000 - sono stati in grado di cambiare radicalmente la vita di Aprille. In un altro video su TikTok la donna, che oggi ha 47 anni, ha spiegato come ha investito la somma. Ha comprato due case, una delle quali è stata poi rivenduta come forma di investimento, e un'automobile.

4.8.17

i bivi della vita

Nel viaggio della vita capita a volte di essere
dal mio  istangram https://www.instagram.com/redbeppeulisse/

ad un bivio sulla strada da prendere .
Infattti mi chiedo   se  usare  la tecnica   de il potere della visualizzazioni  come  mi èstato suggerito  dal mi amico analista  o  continuare  alla  cieca  nella  strada  verso la  luce
Nessun testo alternativo automatico disponibile.
orfani  :  Sam  n 4

  cioè qualsiasi  cosa mi  capiti nel  cammino     che  è nella vita  l'importante  e  che  io riesca  in un modo  o nell'altro a   cavarmela  ovvero meglio non contare  sulla  fortuna   ma  soltanto  su  stessi  e  alla fine si  hanno  più se  stessi    come rispondevo   a chi mi  chiedeva    noi siamo  padroni del nostro destino  o   è la  sorte  a governarci ?



Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata n LX IMPARATE A “LEGGERE” IL LINGUAGGIO DEL CORPO

 Il linguaggio del corpo da solo non basta a prevenire femminicidi o violenze, ma può essere un segnale precoce utile se integrato con educ...