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Visualizzazione dei post con l'etichetta utopie

[ 13 giorno senza mondiali ] Ritornare e riportare tutto a casa

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Un altro giorno     dei miei non mondiali  viene usato   per   l'analisi   del  mio sogno   fatto di recente  .  Un   sogno "alla Dylan Dog "   ( ma non solo ) dell'altra notte mi ha fatto capire che non sempre ritorn are a casa / indietro è negativo ma può essere positivo . Infatti sentivo il bisogno d esplorare ed cercare nuove rotte ed orizzonti che non fossero percorsi d'altri o poco battute  come suggerita    da “La strada non presa”   una delle più celebri poesie di Robert Frost, scritta nel 1916, è tratta dalla raccolta “Mountain Interval”       per  potermi perdere  ed  allo stesso    ritrovarmi  . Ma  oggi   dopo essermi spinto    tra mari e strade sconosciute* ed   a  volte   inospitali    su  cui non m'ero     avventurato   .  Strade che per la maggior parte non hanno non portato mai a niente e mi hanno fatto cercare il sogno che conduce alla pazzia e spinto nella ricerca di qualcosa che non trovano nel mondo che

Gli ultimi luoghi inesplorati della Terra. Dove si trovano? e città fantastiche ed affascianati cioè Crazy borders come KOWLOON

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la prima storia d'oggi che mi porta a chiedermi e qui ad iniziare a mettere indiscussione il mio evadere attraverso lo spazio   ed  il cosmo    appassionandomi  ai  viaggi spaziali e persone  come  samantha  crisoferetti   .  Oltre  che   a   fumetti com  e Orfani della bonelli  ed  inserendo  i film:  1 ) GOOD BYE, LENIN! Regia di Wolfgang Becker . Genere Commedia, - Germania, 2003 ., 2)  COSMONAUTA Regia di Susanna Nicchiarelli . Genere Commedia, - Italia, 2009   tra  i miei preferiti      la seconda dalla mia  tendenza anarchica e libertaria oltre che per i viaggi sia fisici che mentali . Stavo guardo il documentario ( non l'ho riportato perchè a diferenza dell'altro non sono riuscito a prendere il codice embed per metterlo qui sul blog ma lo trovate qui dal Dal 10/06/2022 al 25/05/2027) del canale franco tedesco , ora anche in italiano https://www.arte.tv/it/ Città enclave che rassomiglia ad indastria    di  Conan il ragazzo del futuro  (

Tra i robot di Mutonia nella comune steampunk ., La realtà aumentata a scuola non è virtuale

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  adesso anche l'occidente  ed  il nord   del mondo    si  moltiplicano  le  iniziative  di creazioni   dagli scarti   e di  riciclo Vivere riciclando i rifiuti? Trasformare in arte quello che la società chiama scarti? A Mutonia si può. "Qui diamo al rifiuto una seconda vita fino a farlo diventare opera d'arte". Siamo in Romagna, a pochi passi da Rimini, nella ridente Santarcangelo di Romagna, dove 30 anni fa arrivò la Mutoid Waste company, fondata a Londra nel 1986 e formata da un gruppo di ragazzi che sembravano usciti dalla serie distopica Mad Max. Riciclatori, ma anche artisti ecclettici e autori di fortunati spettacoli itineranti. Dopo il bando imposto dalla Tatcher in Inghilterra parte della compagnia, per sua natura nomade, decise di stabilirsi in Italia. "Riciclare i rifiuti non è soltanto una scelta ecologica, le auto non durano solo tre anni, la nostra è una scelta critica contro la società del consumismo votata al capitale" ------- Un mondo fantas

silenzio opportunistico e utopia della perfezione

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un silenzio interesato che dimostra come ormai anche la scienza si pieghi allo show business la prima stpria visto che : << [....] se divulghi troppo dopo non ti chiamano più  [...]  >>   (  vedere     screenshot   a   dell'articolo   di republoica  del  27\6\2021    riportatoi a  sinistra   ) .  La  seconda  è  di    la  storia  di un utopia    ,  un otta  quotidiana   per raggiungere    una  cosa  che   non lo  sarà mai   al 100   %    e     che  spesso  ( almeno per    me  era  cosi   )    si diventa  frustrati      quando non si raggiunge, almeno  che      come   sembra    aver  dichiarato Bolle  in questa   intervista  sempre  a republica  del  27\6\2021  ,  non  s'accetti  i propri limiti  come  suggerisce    anche la  canzone   la  libertà  di Guccini    scelta  come  colonna  sonora  del post  d'oggi  .                   Bolle “Il mio corpo un dono prigioniero della perfezione”                                 di Dario Cresto-Dina Un

IL guardiano del faro Racconto di Daniela Bionda

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                        IL guardiano del faro    Sbarcò in un giorno assolato da un battello a vapore. Sembrava un fuggiasco, uno che scappava dai posti affollati, dai chiacchericci di vecchie comari, dagli strali di un prete, dai vicoli della città. Il nostro non è che un villaggio fatto da piccole case, campi coltivati, orti e bestiame. Portava con sé solo una sacca con pochi vestiti, un rasoio affilato, una saponetta, un piccolo pettine ed un mondo fatto di libri, le pagine consunte, frutto di ripetute letture ed un fiore secco come segnalibro. Disse al capo villaggio di voler diventare il guardiano del faro, che spiccava lassù in alto, arroccato sulla scogliera, con i gabbiani che ci volavano attorno, per poi fiondarsi sul mare. Si chiama Jonathan, divenne il guardiano del faro, con lo sguardo poteva abbracciare l' immenso azzurro del mare. Indicare ai naviganti rotte sicure. Un giorno, salii su una piccola barca, raggiunsi l'altra sponda e mi inerpicai sulla scogliera, s

Una vita senza Big Tech, storie di chi cerca alternative ai giganti del web: "Non barattiamo i nostri dati per i loro servizi

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 <iframe class="rep-video-embed" src="https://video.repubblica.it/embed/tecno-e-scienze/una-vita-senza-big-tech-storie-di-chi-cerca-alternative-ai-giganti-del-web-non-barattiamo-i-nostri-dati-per-i-loro-servizi/384819/385547&width=640&height=360" width="640" height="360" frameborder="0" scrolling="no"></iframe> Gmail? No, Protonmail o Tutanota. Whatsapp? Meglio Signal. Instagram o Twitter? Assolutamente Mastodon. E così via, per ogni singola applicazione o servizio che siamo abituati a conoscere e utilizzare, loro hanno un'alternativa. "Loro" sono quelli che, per ragioni legate principalmente alla protezione della propria privacy, ricercano opzioni differenti alle Big Tech come Google, Facebook o Apple per lavorare e rimanere connessi. Non sono migliaia ma sono molto eterogenei. Dall'ingegnere e padre di famiglia che installa un server in casa per gestire i documenti in cloud, fino ai r

Vivere senza supermercato. L’esperienza di Elena

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   Redazione People For Planet 1 Novembre 2020 Dal canale Youtube  di Bernardo Cumb o :  (…)  Elena Tioli  ex consumista perfetta, ex insoddisfatta cronica e schiava dell’aspetto esteriore. Ex dipendente a tempo indeterminato. Dal  2015  non entra in un supermercato. Negozi che vendono  sfuso ,  autoproduzione ,  aziende agricole  e  sociali ,  botteghe  e negozi di quartiere e altre piattaforme che mettono in contatto diretto  produttori e consumatori. Ha creato la  mappa  Italia senza supermercato (che puoi trovare sul sito  Vivere senza Supermercato  ) in cui chiunque può segnalare piccoli produttori, aziende etiche, il mondo dello sfuso, del biologico, del solidale… lontano dalla grande distribuzione e vicino al Pianeta e alle persone.

woodstock rivoluzione o fine d'un epoca ? secondo me entrambe . secondo voi invece ?

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da https://www.huffingtonpost.it/ 15/08/2019 14:17 CEST Joan Baez: "Woodstock? Non ne ho nostalgia. Fu un evento importante, ma non una rivoluzione" La cantautrice ricorda il festival 50 anni dopo: "Mi sentivo un outsider. C'era chi cantava della guerra, ma in pochi pensavano alle questioni serie. Io non l'accettavo"                                             By Federica Olivo Aveva 28 anni ed era incinta di 6 mesi Joan Baez quando salì sul palco di Woodstock. Cantò per un’ora, di notte, ma poi restò lì fino alla fine del festival, portando qualche volta la sua voce e la sua chitarra sul palco più piccolo. E sentendosi una voce fuori dal coro, diversa dagli altri artisti e, forse, anche da una parte del suo pubblico. A un certo punto, mentre cantava il primo brano dal palco più importante, si fermò. Chiese al pubblico - con toni, ammette lei stessa oggi, quasi bruschi - di sedersi. Era un modo per dire ‘ascoltatemi, non pensate ad

Non esiste più una criminalità di una volta i casi di Nule\Orune ed il caso di ghilarza

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per  approfondire *  https://www.unionesarda.it/video/video/2018/10/09/gli-omicidi-di-orune-nule-alberto-cubeddu-rischia-l-ergastolo-52-782119.html   **   https://www.repubblica.it/cronaca/2018/10/17/news/oristano_delitto-209182654/ ***  https://it.wikipedia.org/wiki/Graziano_Mesina Lo  so  che  ormai  , sopratutto in Sardegna  ,  è  ormai   da quasi 70  anni  che la  criminalità   e  sempre  più feroce  e  disumana  . Ma  qui  la  situazione    è sempre  peggio   ed  a renderla  peggiore  ci  si mettono anche  i  minori  . Infatti   questo mio post nostalgico   scritto   stamattina  sulla  mia bacheca  di facebook ha  creato come  sempre  un vespaio  di polemiche    e  di  fraintendimenti Dopo gli omicidi   efferati    di Nule\Orune* e quell'episodio a Ghilarza** sconfortato affermo che:   non esiste più la criminalità di una volta che aveva un suo codice  etico ( il così detto codice barbaricino ) edl elementi per evitarne la degenerazione oltre al rispetto del corpo dell