da Lorenzo tosa una storia sugli effetti collaterali dell'odio ideologico e della chiusura mentale
Quest’uomo si chiama Derek Huffman, è un texano di 46 anni ossessionato dalla cosiddetta “ideologia woke”, che considera il male assoluto.E la sua storia è l’emblema stessa del disagio.Un giorno una delle figlie torna a casa sconvolta dicendo che una loro compagna ha parlato a scuola di omosessualità.Apriti cielo!Huffman e moglie decidono che la misura è colma. “Per noi è stato sufficiente per capire che qualcosa doveva cambiare”. Così, per sfuggire ai pericolosi “wokers”, ha la brillante idea di trasferirsi con tutta la famiglia nella Russia diPutin, a Istra, 40 chilometri da Mosca, in un villaggio fondato da ultraconservatori americani, grazie al programma di visti “valori condivisi”.Ma Huffman fa di più. Accetta di arruolarsi nell’esercito russo, pensando che svolgerà nient’altro che lavoro d’ufficio nelle retrovie.Invece, nel giro di poche settimane, viene mandato sul fronte ucraino a combattere senza alcuna preparazione, conoscenza, addestramento. E da giugno non si hanno più notizie di lui.La moglie ha denunciato allora tutto su Youtube: “Mio marito è stato gettato tra i lupi, senza addestramento adeguato”.Eccoli, i valori che cercava Huffman. È scappato da una ragazzina che parlava di omosessualità e si è ritrovato a combattere in guerra per un paese straniero e invasore.Questa storia sarebbe da leggere prima di andare a dormire ai pillon, ai trumputiniani (che spesso sono la stessa cosa), a chi si riempie la bocca di gender, woke e altri deliri.Se non fosse drammatica, farebbe persino ridere.
