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27.3.17

l'hipop e il rap non è solo fedez e J-Ax o bello figo in particolare . ecco le nuove leve : valentina ruibini ,lowlow, Master Sina


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Nell'ultyimo ventennio hip hop  \ raper  è  uscito da  genere  di nicchia   (    Csoa   \  . C.S.A. ed  altri spazi   occupati ) è diventato   di massa  e  ancora  di più che negli anni 90 il rap \ hip hop ha sempre più successo e i suoi esponenti sono sempre più giovani rispetto ai quelli della mia generazione ( vedi url sopra ) . Infatti   è variegato che  è dificile tenere  conto dei gruppoi    che   nascono , muoiono  e  risorgono  della carriere  soliste   o doppie .  Ecco  una   mia sintesi sulle nuove  leve  .  Per esere  agiornati  dei continui mutamenti   ,  trovate  sopra   alcuni punti di riferimento



La prima è Valentina Rubini ( forse la più originale ) che pur   si rifacendosi    come il rapper  \  hipop   italiano   al modello originale  americano  ., lo fa   criticamente  con   originalità  e  nel  solco  delle denunce  sociali     vedere sia il  video   sotto   sia  vegano intollerante  senza  scendere   nell'ovvietà e nell'odio  e  violento  , e  negli stereotipi   di quelli americani
qui  trova    maggiori informazioni  su di lei  https://www.facebook.com/valentinarubiniveg/






 la seconda
è lowlow, vero nome Giulio Elia Sabatello, classe 1993, cresciuto con i miti di Eminem e Muhammad Alì, lowlow si è affermato prima sulla scena romana - dove ha esordito tredicenne nelle battle di freestyle – ed è approdato in Sugar con in dote milioni di visualizzazioni su YouTube, due mixtape che hanno scalato le classifiche digitali e una serie di collaborazioni artistiche tra le quali Gemitaiz, Briga, Rocco Hunt, Mostro. È da poco on-line con “Ulisse”, il suo singolo digitale d’esordio






che anticipa l’album di inediti “REDENZIONE” in uscita il 13 gennaio 2017, prodotto da Fausto Cogliati, che ne è anche autore della musica: un flow fuori dal comune, testi raffinati e ricchi di riferimenti culturali trasversali, una capacità di creare immagini d’impatto, mai banali e fortemente cinematografiche sono le sue caratteristiche principali. “Ulisse” è un biglietto da visita che non lascia indifferenti, un brano di eccezionale impatto emotivo, rappresentazione esplicita di come si può essere indotti ad usare violenza spinti dall’ipocrisia del sistema, ma anche metafora di un malessere generazionale e di un torpore che lowlow tenta provocatoriamente di scuotere non solo nei suoi coetanei.Il videoclip vedere sopra diretto da Yuri Santurri & Daniele Tofani per Trilathera, ha superato 5 milioni di visualizzazioni nelle prime due settimane dalla pubblicazione.“Nelle mie canzoni parlo quasi esclusivamente di Me, il resto lo conosco poco. Niko sono Io, con più senso pratico in un altro mondo in cui non esiste il Rap per sfogarsi - racconta lowlow - Certe volte la rabbia ti trasforma, la paura diventa forza e lasci andare tutte le emozioni, ti esprimi e non importa quanto drammatiche saranno le conseguenze. Tratto da una Storia non Vera”.
Insomma acido e ribellione allo stato puro cher alterna il linguaggio dei becero populismo cioè salvinismo ed ala estremista di grillini con la denuncia  sociale  raffinata di Valentina rubini

per seguirlo Segui lowlow su:
Facebook - https://www.facebook.com/lowlowofficial/
Instagram - https://www.instagram.com/lowlowoffic...
Twitter - https://twitter.com/lowlowofficial


il   terzo  Master Sina  alias  di  Anis Barka ecco la  sua storia  dalla   repubblica  d'oggi 





REGGIO EMILIA. Scappò in Europa a 12 anni nascosto in un camion nella stiva di una nave e ora, che ne ha 28, è uno dei rapper più famosi in Tunisia. La sua canzone "Clandestino", molto autobiografica, ha fatto 31 milioni di visualizzazioni su Youtube, mentre "Bye bye" ne ha 34 milioni. Master Sina lo stanno aspettando in patria per un tour nei principali festival (Kef, da ventimila spettatori) e nelle discoteche di Tunisi, Djerba, Hammamet o Sousse, conteso da tutte le tv e radio nazionali: girerà anche una fiction.
Una vera popstar, a casa sua, dove cantano a memoria anche le strofe in italiano. Ha girato, a sue spese, videoclip a Miami, Costa Azzurra e Dubai: auto, donne, lusso, soliti stereotipi rap. Da noi, invece, a Reggio Emilia all'anagrafe fa Anis Barka e - dopo aver fatto di tutto: lavapiatti, muratore, imbianchino... - ha un ristorante arabo in centro che gestisce in prima persona, con l'aiuto del cugino, e vive con la famiglia in un decoroso appartamento di periferia. Ha la faccia buona come il suo rap, allegro, positivo e senza rabbia.
Da clandestino in Italia a star del rap in Tunisia: Anis canta 'Bye Bye'




Nel tempo libero va in sala di registrazione, a Parma, dove si sta autoproducendo il secondo album, in cui ospita alcuni rapper italiani molto noti. È uno che ce l'ha fatta, e anche se nei suoi testi in arabo e italiano avverte "non pensiate che qui sia un Paradiso" o "ho visto fratelli affogare, c'è chi si è salvato e chi non è tornato", resta convinto che ancora oggi valga la pena tentare il sogno italiano.
"Da piccolo vedevo quelli che tornavano dall'Italia con la macchina, vestiti bene. Accanto a casa nostra a La Marsa, a nord di Tunisi, - racconta - c'era una fabbrica di mobili e materassi. A 12 anni tagliai la tela di un loro camion e mi infilai dentro, sbarcando a Marsiglia due giorni dopo. I miei avvisarono un conoscente che viveva lì e che mi diede riparo. Mio padre venne a riprendermi, ma non ci riuscì. Anzi, rimase anche mio fratello, più grande di un anno, e dopo qualche mese ci trasferimmo a Parma, da uno zio che lavorava in un hotel alla stazione. Ho imparato l'italiano in terza media, poi basta scuola. Per mantenermi ho fatto di tutto. A 17 anni mi sono trasferito a Bologna, sempre con mio fratello, e anche lì di giorno facevo il lavapiatti o il macellaio alla Bolognina, e la sera iniziai a fare il pierre in discoteca e organizzare feste. Sì, sono finito anche in qualche giro sbagliato, ci passiamo tutti, lasciamo stare. Per qualcuno non c'è scelta, ma un'alternativa invece si trova sempre".
Sei anni fa un amico cuoco gli offrì un lavoro a Reggio in quel ristorante che poi Anis ha rilevato e ha continuato a organizzare feste e concerti hip hop o latinos (anche di Mtv Zone). Finché - senza saper suonare uno strumento, cresciuto solo a rap americano o francese più Pausini, Ramazzotti e Ferro - l'estate scorsa ha provato a rappare anche lui con gli artisti che ingaggiava, come il tunisino Balti e l'algerino Reda Taliani, ed è nata la sua "Clandestino", registrata in studio a Lione.
"Voglio diventare ricco - dice il refrain - faccio contenta la mamma senza andare a picco. Arabo in Italia, scappato dal paese sulla barca, mi sono arrangiato, ho sbagliato, sono cresciuto, ho pagato, non devo dire grazie a nessuno. Quando da piccolo ti portavano il regalo, io ero in giro a cercare denaro...".







25.5.12

“Volume 1″ – 25 anni di musica in 11 brani Roberto Mazzuia



Incuriosito da  alcune canzoni trovate  sul suo sito uficiale principalment qui  http://www.robertomazzuia.com/?cat=6 oltre che nle  gruppo  di radio faber    decido di cogliere al  volo la sua proposta  : 
Ciao Beppe.
Scrivo a te e a pochi altri che considero particolarmente "utili" (scusa la franchezza) in merito a questa mia, perché sono in dirittura d’arrivo col mio CD.
Da questo punto di vista mi sto ricavando diverse soddisfazioni, avendo molte richieste e molte conferme positive anche da persone del settore.
A tal proposito ti chiedo per favore di confermare se te lo posso inviare e in quante copie (costa 10 euro, spese di spedizione incluse) ed eventualmente di fornirmi un indirizzo per la spedizione.
Ma la cosa che più mi sta a cuore in questo momento è che ho la richiesta da parte di alcuni produttori di usare dei miei pezzi, scritti in passato e non inclusi nel mio CD, per altri artisti e delle richieste di fornire pezzi nuovi, sempre per altri cantanti. Non sai che soddisfazione l’idea di poter scrivere anche per altri!
Siccome sono molto critico verso quello che faccio, di solito scarto subito quello che non mi convince. Ma in vista di far ascoltare quello che scrivo a terzi “del settore” mi piacerebbe poter contare su un buon numero di amici che mi dessero i loro pareri man mano, cioè dal pezzo “grezzo” (magari solo chitarra e voce e anche registrato male!) fino via via alla cura degli arrangiamenti. Il tutto spassionato e ovviamente non vincolante per nessuno.
Il fatto che si provenga da esperienze diverse, musicalmente parlando, o si abbiano gusti opposti potrebbe essere solo un vantaggio per me, se mi voglio mettere in discussione sul serio, per cui gli eventuali commenti sarebbero maggiormente graditi se detti “fuori dai denti”.
Se mi concederai di annoverarti tra questi “consulenti”, ti invierò qualche pezzo da ascoltare presto.
Un abbraccione-one!

Ora  finalmente dopo  una serie di  cause  in particolare  : 1)  Gap culturale  e  generazionale  con i miei ( specie mio padre  ) che    giudicano, la  musica a loro estranea  in particolare quella  delle nuove generazioni  in particolare  ,nella maggior parte dei casi in maniera  aprioristica  o peggio   dopo averne ascoltato  4\5 secondi )  nel  90%  dei casi aprioristicamente  , come   ciocchi di stagnali e  chi le canta   zanfaraioli  ., 2) l'aver ascoltato , il che pert me  è un problema avendo  dei disturbi uditivi  ,    a  basso volume per  via   della malattia e poi del lutto  dell'inquilinio del piano di sotto  ,     sono riuscito a d ascoltare  con calma  il suo cd  ( foto  sopra  al centro    )   discreto e di ottima fattura   



ecco un mio giudizio  canzone  per  canzone  
1 ) testo discreto .La Base musicale  non èdel  mio genere  ne  ho ascoltato di peggiori  . Niente male  .  è la prima volta che sento , dopo chi ruba nei supermercati di francesco de gregori . Base musicale troppo commerciale . Ma ben compensata dalla voce 
2) bellissimo e toccante testo .Ottima la musica .Io la vedo comne  la  continuazione  ed  attualizzazione    vagabondo dei nomadi 
3) stupenda sia nel testo che nella musica . Un po' triste e amlinconmia   mi ricorda i Mana in "En El Muelle De San Blas" 
4 ) bellissima si respira uno spirito di libertà anche se secondo rende di più fatta in acustico , ma va benissimo anche cosi 
5) qui devo basarmi sula base musicale perchè non conosco il dialetto e nel testi non c'è , come succede per i modena city ramblers , una traduzione . discreta musicalmente e ben ritmata
6 ) idem per la precedente 
7) senza parole per la bellezza e la profondità
 bella . una canzone che parla al cuore , non in maniera stucchevole .
9) pessimista   e triste  . E'  riuscito a cantare e bloccare le emozioni che derivano dalla solitudine e dal lottare contro d'essa
10) si  nota  una influenza di Dylan dog . Anche nel pessimismo e nela malinconia  ci può essere  creatività  .
11) la canzone più bella dell'album insieme alla 2 . ottima l'idea dela seconda voce femminile è quella che da maggiore consistenza alla canzone già bella di per se

Concludendo  Visti i suoi scritti  del suo blog ( http://www.robertomazzuia.com/ ) , è un buon disco  un buon punto di  partenza  per  una carriera musicale  destinata  al sucesso  .Cofermo  quanto  già dissi su queste pagine   dopo un ascolto   di una sua canzone  . Continua cosi ed in bocca  al lupo per il prossimo e  non limitarti ad usare  solo la mente  ma  anche , come traspare in alcune canzoni in particolare  la  riserva  cuore&mente  per  non essere  f'assente ( anche  se  nell' Intervista” su “WhoHub” 13.05.2012  non lo sembri  ) 

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