non c'è bisogno d'aggiungere altro all'articolo riportato sotto , in quanto : mi toglie le parole di bocca e riesce a dire meglio di me la rabbia e l'indignazione contro gli sportivi da tastiera e abituati solo a sport maschili ,se non che conferma la finale del mio post precedente : << la nazionale femminile gioca ai mondiali di calcio femminile 2023 ma per i media passa rispetto a quelli maschili >>
Moltissimi "sportivi da tastiera" si augurano che l'Italia esca, ricordano i titoli vinti dalla controparte maschile (dimenticandosi che l'Italia femminile è professionista solo da un anno. E i carichi di allenamento tra i dilettanti e i professionisti cambiano!!) e sbraitano "E' più emozionante vedere una partita di terza categoria maschile".
Gente, ve lo posso dire? Avete rotto il ca**o! Vedetevi le partite di terza categoria maschile (con tutto il rispetto per gli sportivi di serie C1), che non scompaiono, se c'è il calcio femminile.
Intanto, c'è un dato: le ragazze, per due mondiali consecutivi, si sono qualificate. I loro strapagati colleghi no. E piagnucolano per ogni minchiata.
Chi ci sta mettendo più grinta e impegno? A me pare le ragazze.
Poi, ripeto, le ragazze, negli anni passati, non potevano vivere solo di calcio, al contrario dei maschi, perché il calcio femminile era considerato dilettantesco. E coi carichi di allenamento differenti (e la necessità di lavorare per vivere) è normale essere svantaggiati.
Ma questo gli "sportivi da tastiera" lo capiranno mai?
Giada Cristallina
P.s
Aspettarsi gli stessi (presunti) livelli tecnici maschili da donne appena entrate nel professionismo, è da perfetti imbecilli. Si cresce con l'allenamento, non per grazia ricevuta.