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26.7.23

Da licenziati diventano soci titolari e ora ripartono con la seconda sfida . Dopo un fallimento quattro ex dipendenti rilevano il market e lo portano al successo Super Dis a Predda Niedda (Sassari) si affilia al gruppo Frongia di Oristano

  da  la nuova  sardegna  del   26\7\2023

Lo vedi dagli sguardi, dai sorrisi, dalle battute. Lo intuisci dal cercarsi sempre l’uno con l’altro. C’è amicizia, complicità, c’è una storia creata e vissuta insieme, tra tempeste, paura di non farcela e pacche sulle spalle per darsi forza. È una squadra quella che si appresta ad affrontare una nuova avventura nel supermercato di Predda Niedda, circa 1000 metri quadri nella strada 2 a Sassari.  Si chiama ancora Super Dis  ma da giovedì 27 il suo nome  diventerà “Vicino a te”: entrerà a far parte della catena della famiglia Frongia di Oristano, di cui sarà il diciannovesimo punto vendita nell’isola.
Sarà un rapporto di affiliazione e collaborazione stretta, ma i proprietari del supermercato sassarese resteranno i quattro che lo hanno creato e portato avanti in questi anni, rilevando una attività in fallimento. Si chiamano





 Vittoria Bazzu, 57 anni, Gavino Poddighe, 45, Stefania Demuru, 40 e Stefano Chessa, 51. Amici, tutti con grande esperienza nel commercio, reduci da chiusure, trasferimenti, periodi di cassa integrazione e fallimenti dei vari marchi per i quali hanno lavorato come dipendenti. Sino a quando, a cavallo tra il 2014 e il 2015, hanno deciso di provare a farcela  da soli. «E siamo diventati soci proprietari – racconta Vittoria con gli occhi che brillano  dall’emozione – Poteva sembrare una follia e invece eccoci qua. Ci abbiamo creduto, non abbiamo mollato».Al punto che la loro società  già da tre anni è entrata nel Top 1000, cioé nell’elenco delle mille aziende che vantano i fatturati più alti in Sardegna: si chiama Vsgs, acronimo che sta per Vittoria, Stefania, Gavino e Stefano e il volume d’affari supera i 4 milioni di euro.La sfida nel 2015 Verso la fine del 2014, dopo varie vicissitudini e periodi altalenanti, arriva la parola più temuta: fallimento. «È stato un momento terribile – dice Vittoria – perdere il lavoro significa tornare al punto di partenza, rimettersi in gioco e sperare che qualcun altro ti assuma. Per me, che avevo già 48 anni, sapevo che sarebbe stato molto difficile perché la mia età non piace al mercato. Ma non potevo immaginare di smettere di lavorare e come me altri colleghi, chi con famiglia a carico, tutti con spese da affrontare. Ho pensato che potevamo unirci, costruire il futuro con le nostre mani». Aggiunge Gavino: «Quando Vittoria mi ha spiegato la sua idea, l’ho accolta con entusiasmo. Avevamo dalla nostra una grande esperienza e conoscenze tra i fornitori e anche una buona dose di intraprendenza. Ho
pensato che potesse essere per noi una opportunità di rivincita e ci siamo lanciati, con il pieno appoggio delle nostre famiglie». Anche Stefania, che già lavorava con Vittoria, e poi Stefano, per anni titolare di un market apprezzatissimo nel quartiere di Prunizzedda a Sassari, hanno detto sì a occhi chiusi. «Avevamo una caratteristica in comune – dice Vittoria – lo spirito imprenditoriale, la voglia di mettersi in gioco pienamente consapevoli dei rischi ma anche della possibilità di realizzare il nostro sogno. Qualcuno ci avrà preso per matti, ma tornando indietro rifaremmo tutto».Dal 2015 a oggi Per prima cosa i nuovi soci-titolari hanno rilevato i macchinari del precedente supermercato, hanno chiesto e ottenuto un sostegno dalle banche e con un capitale di circa 100mila euro sono partiti. «Super Dis è stato inaugurato nel 2015 – dicono Vittoria e Gavino – e nella fase iniziale non avevamo una grande scelta di prodotti perché i fornitori non erano tanti». E la concorrenza agguerritissima, in una città in cui apre un supermercato dopo l’altro, e la grande distribuzione alimentare è presente con tutti i più importanti marchi nazionali ed esteri. Per i quattro soci la ripartenza è stata dura ed in quei momenti è stato fondamentale restare uniti e tenere sempre a mente l’obiettivo. Il buio è durato qualche anno, poi tra il 2018 e il 2019 la ruota ha iniziato a girare nel verso giusto, sia per il Super Dis di Sassari sia per il punto vendita di Osilo, più piccolo e seguito prevalentemente da Stefania. Se già prima della pandemia Super Dis era riuscito a ritagliarsi uno spazio significativo nel mercato, nel 2020 l’arrivo del Covid ha fatto aumentare i clienti e lievitare i guadagni. Perché il negozio, con le sue dimensioni a misura d’uomo, appariva più rassicurante rispetto agli ipermercati. E anche perché proprio in quel periodo è stata arricchita l’offerta della gastronomia, con menu diversi ogni giorno e piatti preparati dal capochef. I dipendenti, inizialmente 8 a Sassari compresi i soci-lavoratori, sono diventati 20. Altri 7 invece operano nel negozio di Osilo. Vicino a te Da giovedì nuovo nome, ancora più prodotti sardi tra gli scaffali (con la linea Bobore creata dai Frongia), un’ampia sezione enoteca, più attenzione verso chi è affetto da intolleranze alimentari varie e sguardo aperto verso nuove cucine come quelle di Cina e Giappone. Ma la formula vincente, nell’area organizzata in maniera più circolare e avvolgente, non si cambia e i pezzi forti, come la macelleria e ovviamente la gastronomia, restano. Si ricomincia, e sarà la seconda sfida, dopo la prima vinta con onore e orgoglio

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