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8.10.24

L’incidente nel 2020 e le vite parallele di due amiche inseparabili giulia muscariello perse la gamba per salvare chiara MEMOLI si laureano insieme assieme 4 anni dopo

CORRIERE  DELLA SERA     8\10\204  

Giulia e Chiara, legate da un filo che non si potrà mai spezzare. A quattro anni dal brutto incidente in cui la prima perse la gamba per salvare l’amica, si sono laureate insieme. Giulia in Lettere moderne a  Salerno, Chiara in Ingegneria di Giusi Fasano biomedica a Torino. Ma c’è di più. C’è che Chiara ha scelto Ingegneria biomedica sognando di poter sostenere e aiutare la sua amica con le protesi. «Dopo il fatto dell’incidente — dice — ho cominciato a vedere, proprio osservando Giulia, che cose fantastiche poteva fare un ingegnere in quest’ambito. E quindi è grazie a lei che mi sono avvicinata a questo mondo e ho scelto questo corso di laurea. Ora mi sono iscritta alla magistrale in Strumentazione biomedica che si occupa, fra le altre cose, di progettare le componenti elettroniche dei singoli strumenti oppure dei sensori e dei collegamenti all'app come quelli che usa Giulia per la sua gamba». L’incidente? «Non ne parliamo quasi più», giura Chiara. «Anche perché non c’è più niente da dire. È andata così. Ogni tanto torna tutto a gallai sono destini legati con un filo così spesso che niente potrà mai spezzare. Giulia e Chiara sanno che per loro è così, è sempre stato così. Hanno imparato a camminare assieme, hanno giocato assieme, hanno studiato assieme, sono finite assieme nella stessa disgrazia e adesso, manco a dirlo, si sono laureate praticamente assieme, a pochi giorni l’una dall’altra. Laurea triennale: Giulia in Lettere moderne a Salerno, Chiara in Ingegneria biomedica a Torino. Giulia è Giulia Muscariello, quella ragazza dai lunghi capelli chiari che oggi ha 22 anni e che abbiamo imparato a conoscere quando ne aveva appena compiuti 18. Nella notte fra il 30 e il 31 luglio del 2020 era seduta su un muretto accanto alla sua amica diciassettenne Chiara Memoli, a Cava de’ Tirreni, Salerno. Chiacchieravano quando il rombo di un’auto irruppe sulla scena e in pochi istanti diventò più forte delle loro voci. Giulia capì al volo che quell’auto non avrebbe frenato, diede uno spintone a Chiara per evitare l’impatto ma non fece in tempo a mettere in salvo se stessa. Si svegliò in ospedale con la gamba sinistra amputata all’altezza della coscia e quello fu il giorno zero da cui ripartire. Con Chiara al suo fianco, come sempre. L’amica avviò per le sue cure una raccolta fondi, la storia della loro amicizia e del gesto di generosità di Giulia arrivò al Quirinale, dove Sergio Mattarella la nominò Alfiere della Repubblica. Una favola fatta di un’amicizia che non è stata scalfita nemmeno un po’ dalla distanza dettata dalle scelte universitarie. E così, eccole, Giulia e Chiara in prima fila a celebrare l’una la laurea dell’altra. 



Ma c’è di più. C’è che Chiara ha scelto Ingegneria biomedica sognando di poter sostenere e aiutare la sua amica con le protesi. «Dopo il fatto dell’incidente — dice — ho cominciato a vedere, proprio osservando Giulia, che cose fantastiche poteva fare un ingegniere in quest’ambito. E quindi è grazie a lei che mi sono avvicinata a questo mondo e ho scelto questo corso di laurea. Ora mi sono iscritta alla magistrale in Strumentazione biomedica che si occupa, fra le altre cose, di progettare le componenti elettroniche dei singoli strumenti oppure dei sensori e dei collegamenti all' app come quelli che usa Giulia per la sua gamba». L’incidente? «Non ne parliamo quasi più», giura Chiara. «Anche perché non c’è più niente da dire. È andata così. Ogni tanto torna tutto a galla quando magari lei è preoccupata o indecisa per qualcosa. Le dico sempre: sei stata capace di superare quel che ti è successo, non ti farai spaventare da una piccola scelta! Lei è davvero speciale. Il giorno della sua laurea io c’ero e alla fine l’ho abbracciata e ho pianto come forse non avevo mai fatto da quella sera tragica. Ho metabolizzato tutto, finalmente». Con il suo 110 e lode in tasca, Giulia ha cominciato la magistrale alla Sapienza di Roma in Filologia, e se deve immaginare un futuro felice si vede dietro una cattedra universitaria a insegnare. Lei, che è da sempre innamorata delle parole, dice che la sua preferita l’ha presa in prestito dal greco: ananthèo, rifiorire. Proprio quel che ha fatto in questi quattro anni, nonostante le difficoltà dei primi mesi post incidente e la morte di sua madre alla quale ha dedicato la tesi in Letteratura latina sul mito di Narciso. «Mai avrei immaginato di riuscire a vivere da sola in una grande città», confessa ripensando alla Giulia spaventata e disperata dell’estate 2020. «E invece ora so che posso farcela. Sono autonoma, guido, ho trovato casa, ho molti amici. Avere persone vicine che ti aiutano è una cosa bellissima, ma avevo bisogno di capire se potevo cavarmela da sola e adesso so che la risposta è sì». L’ostacolo più grande? «Mostrarmi, soprattutto al mare. Ho fatto fatica a superare questo passaggio ma alla fine ho capito che dovevo trasformare quel punto debole in un punto di forza e sa che ho fatto?». Che cosa? «Ho cercato di rendere più belle le mie protesi. Quella da mare adesso è rosa brillantinata, quella da tutti i giorni è dorata».

27.10.13

l'amore non è solo sesso o storie stucchevoli baci e bacetti ( pussy pussy ) ..... .. ma anche storie del genere Stati Uniti, ragazza gli donò un rene lui la sposa tre anni dopo il trapianto

  toccante  storie  presa  sia  su http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=9c582b191177177  sia   sul quotidiano locale unione sarda   Sabato 26 ottobre 2013 17:08  da  cui  è preso  l'articolo sotto riportato

.. ma  anche  storie   
Stati Uniti, ragazza gli donò un rene lui la sposa tre anni dopo il trapianto



I due sposini

Due giovani statunitensi protagonisti di una storia a lieto fine. Prima il fidanzamento, poi un figlio e infine le nozze. Nel terzo anniversario del trapianto.
Chelsea Clair, una ragazza dell'Indiana, aveva 22 anni quando tre anni fa conobbe Kyle Froelich, all'epoca appena 19enne a un esposizione d'auto. Tra i due scattò il classico colpo di fulmine. Ma subito scoprì che il giovane aveva una gravissima disfunzione renale, diagnosticata quando aveva appena 12 anni. Le sue condizioni erano molto gravi. Ma da quel giorno la loro vita cambiò radicalmente. Chelsea, ascoltando la sua storia, decise subito di donargli un rene, malgrado lo avesse appena conosciuto. Tutto andò per il verso giusto. Le visite mediche dimostrarono che lei, come donatore, era perfettamente compatibile con l'organismo del ragazzo. Il trapianto ebbe successo. Ed esattamente tre anni dopo quell'operazione, il 12 ottobre, i due si sono sposati al Danvill Conservation Club, lo stesso luogo che ospitò la mostra d'auto in cui si conobbero per la prima volta. Un'unione molto profonda: circa un anno fa, la coppia ebbe un figlio, Wyatt, che ora ha 11 mesi.
LA STORIA - Come racconta la stampa locale, la loro storia sembra essere tratta da un copione di Hollywood: Kyle, appena ricevette l'offerta, sulle prime ringraziò ovviamente la ragazza, ma non si fece troppe illusioni. Già tante volte in passato amici, parenti, si erano detti disponibili al trapianto, ma mai nessuno sino a quel giorno aveva superato i test clinici. Così lui aveva quasi perso le speranze. Ma quella volta era diverso: Chelsea fece le prove proprio il giorno dopo aver conosciuto il suo futuro marito. E dopo lunghissime 4 settimane di paziente attesa, arrivò il via libera definitivo e le procedure di trapianto poterono finalmente avere inizio. Sei mesi dopo, Chelsea e Kyle, si svegliarono in ospedale dopo l'intervento, in due letti, uno a fianco all'altro, ognuno con un rene perfettamente funzionante. Esattamente tre anni dopo quel giorno così importante, hanno coronato il loro sogno d'amore. "Tra di noi esiste un legame che nessuno può capire, se non ha mai vissuto storie simili: lei non è solo mia moglie, ma la mia migliore amica", ha detto l'uomo. Quindi, scherzando, Chelsea ha replicato: "Il mio è un matrimonio d'interesse. Lui ha un mio rene, devo stare sempre attenta che lo tratti con tutte le cure del caso".

26.10.10

perchè ho due blog ( splinder e blogspot ) in simbiosi tra loro

I miei  40 lettori  ,  ma  credo anche  voi nuovi , oltre  gli utenti \ amici di facebook  mi  chiedono  : come mai oltre questo  ne  hai  su splinder   un  altro   "gemello" http://cdv.splinder.com .,.  come mai anzichè post  diversi ,salvo rare volte ,  ci sono gli stessi post  in entrambii sia  tuoi   o della cdv  Daniela Tuscano  .,  quale seguire   dei due .
Veiamo alle risposte
1) tra la fine del 2008 e  gli inizi del 2009  visto che splinder non permetteva  alcune funzioni  :  mettere  direttamente  nel form   tuoi video  o quelli scaricati dalla rete   da  vari  url ,(  youtube  a  parte  )  foto  che hai salvato o scatatto tu e sono sul tuo schermo , senza passare per  una pagina intermedia , i cosidetti media di splinder. Un esempio un video caricato dal suito del quotidiano  l'unità , tramite downloadhelper opzione che ofre mozilla firex fox  per salvare  i video   della rete  (  youtube  compreso  )  sul tuo pc  ,  disponible  qui ma  non in quello di splinder Inoltre  su splinder  lo spazio , secondo alcuni mie  amici ,dell'account pro  cioè quello a pagamento   s'esaurisce  subito  e di quello free non  ne parliamo  il che   ti costringe  a crearti  ( come ho fatto  io con flicker ) per le  tue foto album  fotografici  al di fuori di splider  . Inoltre   come il caso di uno degli ultimi post ho salvato alcune foto tramite  prese  da un articolo da me citato   tramite   cattura  schermata  di mozzilla firex  , le  ho salvate  sul mio pc   e  , poi le  ho postate su blogspot  e  poi  come si fa per mettere   le foto sul blog  di splinder le  ho prese    dal post  online di  blogspot  e le  ho messe su splinder   
Un'altra motivazione    sta nel fatto che   avevo ed  in parte  ho ancra   anche dei cdv  su blogspot  che non volevano iscriversi a splinder .
2) perchè o causa  di pc  con poca ram  , o perchè nn tutti hanno l'adslma le vecchie linee , opure perchè  uso direttamente  il copia e  incolla   senza  paassare  o farlo raramente da  testo semplice portami dietro vari codici htm e  affini  o altri motiivi a me  ignoti che rendono il mio  blog pesante  e difficile  d'aprire  a molti che per  questo   rinunciano a scrivere  o commentare  oppure  commentano  su facebook  dove  ho configurato il nostro blog  di splinder oppure  su quello gemello  , dove  nel caso di daniela  ci scrivono anche    , form  compreso
3) quando avete difficotà ad aprire  splinder  seguite  blogspot  oppure  viceversa   tanto  i post  , salvo qualche modifica dell'ultima ora  su splinder (a volte  sui mi capita  di  modificarlio riscriverli )   o  uso    d'opzioni    " non permesse "  da  splidner  vedere prima risposta   che  comuncherò su splinder con relativo url del post  sul blog  gemello come  ho fatto per  un post recente  .

«Io, maestra nera nella scuola italiana. Oggi c'è chi non si vergogna più di essere razzista» la storia di Rahma Nur

  corriere  della sera   tramite  msn.it  \  bing    Rahma Nur insegna italiano, storia e inglese alla scuola elementare Fabrizio De André d...