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30.3.21
5.6.19
La bufala sull’eutanasia concessa dall’Olanda alla 17enne Noa Pothoven
colonna sonora
Di cosa stiamo parlando
NOA POTHOVEN EUTANASIA BUFALA – No, Noa Pothoven (ne ho parlato precedente ), la diciassettenne olandese ammalatasi di anoressia e depressione in seguito a uno stupro subito all’età di dodici anni, non ha ottenuto alcuna eutanasia. Quindi la storia dell’eutanasia ottenuta da Noa Pothoven è una bufala.
leggi anche
- Chi era Noa, la ragazza di 17 anni che non ha ottenuto l’eutanasia in Olanda
- Eutanasia, come funziona la dolce morte in Olanda
prima di far scannare la gente dobbiamo verificare la news onde evitare errori .
Infatti https://www.tpi.it/2019/06/05/
Il caso di Noa è deflagrato in Italia nella giornata di ieri, martedì 4 giugno, e ha tenuto banco per quasi 24 ore, scatenando un accesissimo dibattito pubblico. Fiumi di parole sono però stati spesi per commentare una notizia che, allo stato attuale, altro non è che una vera e propria fake news.Come rivelato a TPI da Marco Cappato, leader dell’associazione Luca Coscioni, la diciassettenne olandese non ha affatto ottenuto l’eutanasia ma al contrario si è lasciata morire di fame e di sete proprio perché l’Olanda le ha negato la possibilità di accedere al trattamento di fine vita.“L”Olanda ha autorizzato l’eutanasia su una 17enne? Falso!!! I media italiani non hanno verificato. L’Olanda aveva rifiutato l’eutanasia a Noa. Lei ha smesso di bere e mangiare e si è lasciata morire a casa, coi familiari consenzienti. Si attendono smentita e scuse”, si legge nel tweet pubblicato da Cappato.
“Ho chiesto informazioni a una mia amica, per sapere che cosa stessero scrivendo i giornali olandesi sul caso e lei mi ha risposto che non ne stavano parlando perché in realtà la ragazza aveva semplicemente smesso di magiare e di bere. Inoltre è venuto fuori anche che lei aveva fatto richiesta per ottenere l’eutanasia, ma la domanda le era stata rifiutata.A leggere la stampa italiana sembrava invece che l’Olanda avesse eutanasizzato una ragazza depressa di 17 anni. Il fatto che un caso del genere fosse esploso in Italia, in prima pagina ovunque, senza che in Olanda se ne parlasse minimamente mi ha fatto capire che c’era qualcosa che non tornava”, spiega Marco Cappato.“In Italia, peraltro, in una situazione del genere, il caso avrebbe potuto essere trattato allo stesso modo perché nessuno può essere costretto a nutrirsi e idratarsi se non si dimostra che è una persona incapace di intendere e di volere e allora si procede con un Tso. Ma se non fai un Tso, la persona si lascia morire. A creare confusione è stata l’espressione “legal euthanasia” utilizzata in un articolo inglese. La ragazza non ha agito contro la legge, se si usa “legal” in quel senso può anche andare bene, ma Noa non ha avuto accesso a quella che noi chiamiamo “eutanasia legale” e dunque una pratica che avviene sotto controllo medico e con autorizzazione legale da parte delle istituzioni”, conclude Cappato.Ad annunciare il rifiuto dell’eutanasia da parte dell’Olanda era stata proprio la stessa Noa: “La domanda è stata rifiutata perché sono troppo giovane e avrei dovuto prima affrontare un percorso di recupero dal trauma psichico fino ad almeno 21 anni. Pensano che sia molto giovane, pensano che debba finire il trattamento psicologico e che il mio cervello sia completamente sviluppato. Non succederà fino all’età di 21 anni. Sono devastata perché non posso aspettare così a lungo”, si legge nel libro autobiografico della diciassettenne pubblicato lo scorso anno.Nel suo ultimo post Instagram, pubblicato pochi giorni prima della morte, la diciassettenne aveva inoltre annunciato di aver deciso di smettere di mangiare e bere per lasciarsi morire: “Voglio arrivare dritta al punto: entro un massimo di 10 giorni morirò. Dopo anni di continue lotte, sono svuotata. Ho smesso di mangiare e bere da un po’ di tempo, e dopo molte discussioni e valutazioni, ho deciso di lasciarmi andare perché la mia sofferenza è insopportabile. Respiro, ma non vivo più”.Nessuna eutanasia legale è stata quindi concessa dal sistema sanitario olandese, i medici dissero a Noa, anche nel tentativo di trovare un rimedio alla patologia depressiva che da troppi anni la affliggeva, che qualora non avesse cambiato idea avrebbe dovuto attendere il compimento del 21esimo anno di età. Nonostante queste informazioni sul caso di Noa fossero di dominio pubblico, in Inghilterra – complice un articolo pubblicato dal Daily Mail – e in Italia a traino, la notizia della morte per eutanasia si è diffusa a macchia d’olio.
22.5.19
il 23.5.2019 - 23.5.1992 strage di capaci non solo mafia e ricordi personali
per approfondire il contesto di Capaci e il dopo ( Borsellino- via d'Amelio , le bombe delle 1992\93 e il colpo di coda [?] di mafia e potere politico )
Come ben sapete , cari compagni di strada e di viaggio , io sono sempre contrario agli anniversarti e alle celebrazioni ufficiali ma li celebro qualche giorno prima o qualche giorno dopo in ( almeno ci provo ) maniera non retorica celebrativa e d ipocrita cavalcata da cloro che lo accusarono di essersi messo da solo la bomba all'addaura - Ma a causa di problemi di lavoro e di salute , per questo evento lo faccio in tale data e con ricordi diretti o semi indiretti .
Ricordo tale evento come se fosse oggi . Infatti ci sono eventi che ti rimangono impressi dal farti ricordare quello che sta facendo o dov'eri quando hai appreso la notizia del fatto . E la strage di Capaci ( anche se in realtà' l'attentato non avvenne proprio a capaci . Infatti secondo la voce di https://it.wikipedia.org/wiki/Capaci : << [...] Il 23 maggio 1992, sull'Autostrada A29, nei pressi dello svincolo di Capaci (ma in territorio di Isola delle Femmine, un comune adiacente [....] ) è uno di questi . Ricordo che stavo studiando per le ultime interrogazioni ed alle 18.55 feci una sosta per sentire i titoli del tg3, quando già 5 minuti prima smisero di fare pubblicità e comparve non ricordo se La Cuffaro o la Berlinguer annunciando la news che già circolava essendo l'attentato avvenuto un ora prima . Io urlai con e lacrime a volto , e scosso riferisco la news a mia madre che si trova in cucina a preparare la cena . E lei venne in soggiorno e mi disse << avrai sentito male >> , di non preoccuparmi , poi scosso aspettai due \ tre minuti in più quando il tg3 delle 19 apri con la notizia e con l'aggiornamento della morte del giudice e vedi mia madre con il volto rigato dalle lacrime .
Ricordo le immagini ( di cui trovate sotto una foto )
Ma non come descritto dall'ottimo speciale di Atlantide di andrea purgatori andato in onda sabato 18\5\2019 su la7 intitolata "Capaci le verità nascoste " non sapevo o avevo vaghi ricordi tramite i giornali e vari servizi tv , su la confusione che ci fu dopo la strage .
La trasmissione mi ha fatto ricordare di come falcone inizio a morire per gli attacchi da quelli che ora l 'osanno e ( mi pare che non si sono neppure scusati per la merda fango che gli hanno gettato addosso ) santificano
Spero d'esserci riuscito e d'aver svolto il dovere di ricordare non solo falcone ma anche gli uomini della sua scorta senza retorica e frasi di circostanza un fatto della storia italiana con cui non abbiamo ancora fatto i conti e di cui ancora ( vedere siti citati all'inizio e la trasmissione di Atlantide di Andrea Purgatori citata e che trovate qui sul sito della trasmissione http://www.la7.it/ ) ancora avvelena il nostro paese e della mia gioventù
- http://www.19luglio1992.com/scarpinato-i-graviano-non-parlano-per-paura-di-chi-ha-impedito-a-falcone-di-indagare-sui-rapporti-gladio-mafia/
- https://it.euronews.com/2018/05/23/attentato-falcone-da-roma-agli-stati-uniti-passando-per-il-cratere-di-capaci
- http://www.antimafiaduemila.com/rubriche/giorgio-bongiovanni/67389-dietro-le-stragi-di-capaci-e-via-d-amelio.html con altri ottimi link sotto riportati
auto degli uomini della scorta del giudice Falcine |
Ma non come descritto dall'ottimo speciale di Atlantide di andrea purgatori andato in onda sabato 18\5\2019 su la7 intitolata "Capaci le verità nascoste " non sapevo o avevo vaghi ricordi tramite i giornali e vari servizi tv , su la confusione che ci fu dopo la strage .
La trasmissione mi ha fatto ricordare di come falcone inizio a morire per gli attacchi da quelli che ora l 'osanno e ( mi pare che non si sono neppure scusati per la merda fango che gli hanno gettato addosso ) santificano
Spero d'esserci riuscito e d'aver svolto il dovere di ricordare non solo falcone ma anche gli uomini della sua scorta senza retorica e frasi di circostanza un fatto della storia italiana con cui non abbiamo ancora fatto i conti e di cui ancora ( vedere siti citati all'inizio e la trasmissione di Atlantide di Andrea Purgatori citata e che trovate qui sul sito della trasmissione http://www.la7.it/ ) ancora avvelena il nostro paese e della mia gioventù
14.6.16
i libri e la cultura ti fanno vivere meglio i caso di Sebastiano Prino una dela banda dela strage di chilivani ed altre storie ( adotta i figli dell'amica morta di cancro , una donna che fa il barbiere )
A miei lettori, comprendendo anche qulli di googleplus,che mi chiedevano che fine avessero fatto i miei post con il tag le storie . eccoli accontentati .
La prima storia è quella del percorso di riabilitazione ( il carcere ti cambia sempre che lo voglia o meno ) carceraria che sta affrontando Sebastiano Prino uno degli appartenti alla banda che partecipo alla strage di Pedesemene, più nota come strage di Chilivani
Ora non riuscendo a copiare questo articolo dell'unione sarda del 13\6\20116 dal pdf del quotidiano in questione scaricato tramite http://avxhome.in/newspapers ( N.B ricordatevi di mettere navigazione anonima o di cambiare l'ip visto che dall'italia non vi si può più acedere direttamente ) lo riprongo qui tramite il cattura schermata di windos
la seconda è la storia dell'amicizia fra due donne dove Stephanie adotta i sei figli dell'amica Bethie morta di cancro
La prima storia è quella del percorso di riabilitazione ( il carcere ti cambia sempre che lo voglia o meno ) carceraria che sta affrontando Sebastiano Prino uno degli appartenti alla banda che partecipo alla strage di Pedesemene, più nota come strage di Chilivani
Ora non riuscendo a copiare questo articolo dell'unione sarda del 13\6\20116 dal pdf del quotidiano in questione scaricato tramite http://avxhome.in/newspapers ( N.B ricordatevi di mettere navigazione anonima o di cambiare l'ip visto che dall'italia non vi si può più acedere direttamente ) lo riprongo qui tramite il cattura schermata di windos
la seconda è la storia dell'amicizia fra due donne dove Stephanie adotta i sei figli dell'amica Bethie morta di cancro
L'UnioneSarda.it »
Cronaca
» di Mercoledì 08 Giugno alle 10:48
Adotta i sei figli dell'amica morta di cancro: la storia di Beth e Stephanie
Inserito il 21/05/2016
h 14:00
Proseguendo un'attività di famiglia, a Gonnesa una giovane da qualche
tempo fa la barbieressa, una professione inusuale. Il nostro Giorgio
Orrù ha intervistato Cristina Corrias mentre si faceva fare la barba.
Beth Laitkep con i suoi 6 figli
La storia di un'amicizia tra Beth Laitkep e Stephanie Culley sta facendo il giro del mondo.
La
prima, vittima il 19 maggio scorso di un terribile cancro, mamma di sei
bambini avuti da due uomini diversi, prima di morire ha espresso il suo
ultimo desiderio alla seconda: "Se non accade un miracolo, terresti i
miei sei figli, te ne prenderesti cura come fossero tuoi, tenendoli
tutti insieme?".
E l'amica, già mamma di tre ragazzini, ha risposto di sì, che lo avrebbe fatto.
Beth,
che ha vissuto in solitudine gli ultimi anni, è poi morta dopo una
lunga sofferenza e l'amica ha mantenuto la promessa: lei e il marito
Donnie, che vivono in Virginia (Usa), hanno già preparato i documenti
per formalizzare l'adozione dei bimbi.
la terza Fa barba e capelli ai maschi, con disinvoltura. Da Gonnesa la storia di Cristina Corrias da un servizio di videolina
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