o copio da internet argomenti di filosofia ed antologica molti \e di voi mi chiedono se, alcuni in buona fede perché vogliono approfondire le FAQ molti perché ma anche molti mandroni pigri da non provare a vedere se in un blog ci sono FAQ , sono laureato o in filosofia o ho una solida base filosofica altri se sono laureato in scienze politiche . In realtà la mia conoscenza filosofica è scolastica ed per giunta insegnata male e di conseguenza con poco impegno da parte mia . infatti il 28 preso ad l'unico esame di filosofia che ho dato all'università è frutto oltre al mio mettere il culo sedere sulla sedia per passarlo e non laurearmi troppo tardi ( anche poi non ce lo fatta a mettere in atto tale proposito , ma questa è un altra storia che prima o poi racconterò ) oltre ad t ripetete ciò che studiavo e farmelo spiegare da un mio amico laureato e prof di filosofia alle superiori da mia zia pedagogista ed ex preside di scuola (un tempo si chiamavano così ) elementari
Le mie condivisioni provengono oltre che da persone affini ( ma non necessariamente ) da gruppi \pagine psicologici e filosofici e di storia e sono anche frutto di : letture varie delle diverse culture politiche e culturali nuove e vecchie ( sono cresciuto durante la fase finale della 1 guerra fredda 1945\7 fino al 1989\ 92 ovvero Usa contro Urss e paesi non allineati, nello scontro tra fascismo e comunismo , cattolici progressisti \sociali e cattolici conservatrici per concilio vaticano II ) ,auto analisi / messa in discussione, vecchie sedute d'analisi psicologica ( Sophia analisi ) ,esperienze personali , letture di opere politiche e filosofiche , ascolto di trasmissioni culturali musica cantautorale e non solo ad argomenti introspettivo ed filosofico ( vedi esempio Battiato ) scambi d'opinione con alcuni amici laureati in filosofia (in particolare il nostro Cristian Porcino autore di saggi interessanti non accademici come i cantautori e la filosofia da Battiato a Zero vedi foto di copertina a sinistra ) ed insegnanti della materia ma anche semplici appassionati senza pregiudizi e preconcetti culturali ed ideologici ascoltando o leggendo anche se in alcuni casi dopo alcune righe o alcuni minuti d'ascolto sbadiglio perché troppo i filosofi sono (soprattutto il primo ) filosofi da salotto come Fusaro o troppo accademici come Cacciari chiamati solo per fare ascolti in tv .
Dovrei lasciare perdere , ma non ne posso più di stare zitto o mandare a fncl , chji i dice perch+ metto la musica nei miei post .Ecco la risposta : <<. Senza la musica che lo accompagna il tempo è solo sfilza di scadenze e date entro cui vsanno pagate le bollette . >> Frank Vincent Zappa ( 1940 –1993)
Mi piacerebbe che il tempo scorresse lento come la polvere nella clessidra - che poi è sempre lo stesso tempo ma lì, osservandolo, sembra andare alla velocità giusta, nella clessidra il tempo sembra prendersi... il giusto tempo - e invece, siamo già incredibilmente arrivati al "cambio dell'ora": il 29 ottobre infatti si torna a quella solare e se fossimo animaletti ci meriteremmo tutti di andare in letargo e risvegliarci a primavera
Invece, è solo un bel sogno ! Però, pensate, come sarebbe diverso se potessimo fermare il tempo come facciamo quando stoppiamo la sabbia nella clessidra: magari come quelle create da di Adrian Rodriguez Cozzani, ( vedere il video e l'url sotto riortastro ) io per esempio, in questo momento vorrei congelare gli attimi per godermi con l'attenzione e l'intensità che si merita la lettura, anzi la rilettura delle fantastiche alcune solo per i disegni della colana le storie di Sergio bonelli editorePoi cercherei anche di far ruotare vorticosamente la mia clessidra personale all'indietro, per tornare al momento anecedente ad alcune mie azioni sconsiderarte Ricordo i racconti dei nonni niti a quelli dei genitori - erano densi di emozioni e mi è davvero spiaciuto di non essere stata lì con loro .....
La notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre ricordate di portare le lancette dell'orolagio indietro di un'ora !
da la stampa del 30\9\2017
Artista, artigiano e un po’ filosofo: l’ultimo costruttore di clessidre
Roma, l’argentino che fuggì dalla dittatura: “Regalo l’illusione di possedere il tempo”
FEDERICO TADDIA
ROMA
«A volte le giro tutte insieme, per il piacere di trovarmi silenziosamente immerso in una cascata di polvere che mi accompagna dall’istante passato all’istante successivo: è il tempo che scorre, che corre, che diventa visibile e tangibile».
Ampolle in vetro che si distinguono in secondi e minuti; sabbie raccolte, lavate e setacciate con dedizione per scivolare senza intoppi; gocce di cera d’api colate con delicatezza per difendersi dall’umidità mantenendo inalterati sofisticati equilibri e millimetriche simmetrie.
Arte, artigianato e filosofia: per Adrian Rodriguez Cozzani la clessidra è la sintesi perfetta di tutto questo, come testimonia nella sua bottega nel cuore di Trastevere. L’ultimo costruttore di orologi a sabbia è un argentino di 70 anni, dallo sguardo penetrante e la battuta mai banale, arrivato a Roma nel 1977 in fuga dalla dittatura con in tasca freschi studi di architettura. «Dopo qualche anno trascorso lavorando tra Italia e Venezuela ho messo in pratica un detto che spesso ripeteva la mia nonna, originaria di Parma: «Meglio avere la testa di topo che una coda di leone». Così ho scelto di seguire l’istinto e la passione, abbandonando il posto sicuro per dedicarmi al mio hobby: i misuratori di tempo. Orologi solari e meridiane prima, clessidre ad acqua e a polvere poi: ho aperto un mio spazio, negozio e laboratorio, che è cresciuto con me, giorno dopo giorno, granello dopo granello: questo luogo è la rappresentazione di me stesso, io sono questo». Piccole, da un paio di minuti appena, o grandi, immense, fino a due ore. E in mezzo le misure standard, compresa quella da 50 minuti pensata per gli psicologi. Disegni classici, in legno e ferro, riproduzioni ispirate a modelli storici dalle linee sobrie e minimaliste. Un migliaio di pezzi all’anno, costruiti con cura e anima. A cui si aggiungono le clessidre artistiche, come quella racchiusa in una rete di corde per trasmettere l’impressione di poter ingabbiare il tempo, o quella a tre ampolle, per misurare contemporaneamente intervalli totali e parziali.
«Le più complicate sono quelle personalizzate: di recente una signora sarda, come memoria di una storia d’amore, ne ha chiesta una con microsfere di diversi colori, che dovevano passare da un’ampolla all’altra ma senza mai mischiarsi. Qualche mese fa ne hanno ordinata una di sabbia nera, completamente piena: inutilizzabile, ma bellissima da guardare. Anche se la più originale e, paradossalmente, quella di più difficile realizzazione, rimane la clessidra da un secondo: una richiesta apparentemente assurda, ma tutti i desideri vanno rispettati. E anche un orologio che fotografa il battito di un attimo ha il suo fascino e la sua dignità». Coni di carta con cui rabboccare le sfere, il tocco del vetro con le dita, secco ma delicato, per far accomodare al meglio ogni particella, la misurazione fatta con un vecchio orologio a pile per calcolare le quantità, la verifica e la controverifica che tutto funzioni al meglio con la consapevolezza che non esiste la misurazione esatta, perché come in una continua partita di Tetris le particelle di sabbia cercano il giusto incastro, che può portare a rallentamenti o accelerazioni della discesa. O, raramente, a fermare la clessidra. «Se è stata costruita con attenzione e buoni materiali è un evento davvero sporadico, ma non impossibile: fa parte del gioco, va messo in conto». Lo dice con sapiente rassegnazione Adrian, diventato involontariamente una piccola star in Cina, Giappone, Russia e Stati Uniti, grazie a programmi televisivi che hanno raccontato la sua storia, portando settimanalmente turisti, cartina alla mano, a perdersi per i vicoli alla ricerca del «Maradona delle clessidre».
E insieme a loro collezionisti e artisti, scenografi e registi, curiosi o i vicini di quartiere che buttano dentro il naso per prendere ispirazione, dar forma a qualche visione o regalarsi una parentesi di ossigeno in una sorta di bolla impermeabile alla frenesia e allo stress della metropoli. «E’ vero, ora c’è molto più interessamento per la clessidra, e credo che aumenterà sempre di più: è uno strumento che ti dà la sensazione di possedere il tempo. Puoi girarla, stopparla, farla ripartire. A differenza di tutte le tecnologie digitali che ci accompagnano e che continuamente ci spiattellano in faccia il passare dei minuti, qui hai un controllo. L’unico vero capitale che ha l’uomo è il tempo: con la clessidra scorre più lento. Te lo fa godere. Assaporare. Respirare. Sì, te lo fa vivere».
ed ecco alcune sue opere altre ne trovate qui sulla sua pagina facebook o sul suo sito www.polvereditempo.com
la suia bottega situata a via del moro 59 a Roma 06 588 0704
concludo con una foto presa con il cellulare tratta dalla sua intervista rilasciata a topolino , da cui ho preso l'editoriale
Se un pianista uomo indossa dei pantaloni stretti non mi faccio tante domande - ha spiegato la musicista in un'intervista al Guardian - quando suono devo sentirmi me stessa, mi piace mettermi a nudo. Se la musica è sensuale, perché non possiamo provare semplicemente ad adeguarci?''. Classe 87, nata a Pechino, Yuja Wang ha studiato al Curtis Institute of Music di Filadelfia dove si è formata con Gary Graffman, maestro, tra gli altri, di Lang Lang. Ha un contratto discografico con la Deutsche Grammophon e da aprile 2017 sarà in tour in Europa
Qualche giorno fa alla consueta rassegna sui fotografi contemporanei organizzata da associazione culturale la sardegna vista ( ne ho già parlato qui sul blog in altri post ed a cui sono iscritto ) ho conosciuto oltre ai fotografi : Ulisse Bezzi e Miroslav Tichý ( ne ho parlato qui ) si discuteva del rapporto fra quadri e foto ed di come un quadro con la tecnica della pittura ad olio potesse essere scambiato per fotografia . Poi a casa cercando qualcosa su caravaggio per approfondire le tematiche biografiche della storia che stavo rileggendo " uccidete caravaggio " edito dalla Bonelli o forse sfogliando non ricordo bene cortana o msn news ovvero il nuovo motore di ricerca di windos \ explorer ho trovato suhttp://www.huffingtonpost.it/ questo articolo fotografico
Iperrealismo. Realismo radicale. I dipinti di Emanuele Dascanio, giovane artista milanese, non possono che iscriversi in questa categoria. La precisione e l'estrema attenzione per il dettaglio rendono i suoi quadri incredibilmente fedeli alla realtà, tanto che è facile scambiarli per immagine fotografiche.
Nature morte, per lo più. Spicchi di anguria che sembrano veri, acini di uva, mandarini e lamponi che paiono appena colti, sono i suoi soggetti preferiti. Ma negli ultimi lavori Dascanio comincia a lanciarsi anche nella riproduzione di volti e ritratti. Con risultati davvero sorprendenti
Infatti non credevo che la tecnica della pittura rinascimentale fosse ancora diffusa , ma credevo fosse ormai relegata alla storia o ad occasioni particolari . Ora vedendo questi bellissimi quadri ( di cui trovate oltre l'url dell'articolo citato una foto sotto ) e qui un video tratto dal suo canale dii youtube
avevo deciso di saperne di più chiedendo alcune cose all'autore . Ma questo video preso dalla sui bacheca di facebook
sembra aver reso inutile , ma io pubblico lo stesso ( la trovate sotto con alcune informazioni su di lui ) . la sua intervista che causa troppo lavoro o essendo un piccolo blog hanno la precedenza i media specialistici . Magari 'artista ci ripensa o trova tempo chi lo sa e magari approfondisce certe cose che emergono dal video sopracitato
Emanuele Dascanio nasce a Garbagnate Milanese nel 1983.
Dopo essersi diplomato al Liceo Artistico Lucio Fontana di Arese, nel 2003 si iscrive all’accademia di Brera, sezione pittura: avendo appreso di vivere in un contesto decadente per la stessa pittura, la abbandona dopo sei mesi.
Continuando, però, a sentire il desiderio ed il bisogno di una crescita artistica, nel 2007 approda nello studio di Gianluca Corona, allievo del celebre Mario Donizetti, trovando in lui un valido maestro ed apprendendo la tecnica della pittura ad olio.
Attraverso l'utilizzo delle antiche tecniche rinascimentali applicate al contemporaneo senso del foto realismo, Emanuele Dascanio cerca di indagare attraverso la pelle della realtà il suo senso intrinseco e profondo.
Emanuele Dascanio ha partecipato a vari concorsi e mostre collettive a livello nazionale e internazionale, classificandosi sempre ai primi posti.
Le sue opere sono presenti in prestigiose collezioni private in Italia e all’estero.
Continuando, però, a sentire il desiderio ed il bisogno di una crescita artistica, nel 2007 approda nello studio di Gianluca Corona, allievo del celebre Mario Donizetti, trovando in lui un valido maestro ed apprendendo la tecnica della pittura ad olio.
Attraverso l'utilizzo delle antiche tecniche rinascimentali applicate al contemporaneo senso del fotorealismo, Emanuele Dascanio cerca di indagare attraverso la pelle della realtà il suo senso intrinseco e profondo.
Emanuele Dascanio ha partecipato a vari concorsi e mostre collettive a livello nazionale e internazionale, classificandosi sempre ai primi posti.
Le sue opere sono presenti in prestigiose collezioni private in Italia e all’estero.
https://www.youtube.com/user/daskyo
facendoci raccontare la sua esperienza al di fuori dall'accademia e quindi dai circoli artistici ad essa collegati e di
Come si può investire in una passione per affrontare l’incertezza del presente e lo spettro di una precarietà futura ? Ciao, partiamo dal tuo presente per raccontarci la tua storia: di cosa ti occupi in questo momento ? Qual è stato il tuo primo lavoro non " accademico " ? Chi sono i tuoi clienti ? Come ti promuovi oltre youtube e facebook nel web ? Cosa ti piace di più nel lavoro che hai creato per te?
in una recente intervista più precisamente a http://alessandraredaelli.altervista.org/ ( qui l'articolo completo ) hai detto : << (...)Terminati gli studi obbligatori sono entrato in accademia pieno di sogni e ne sono uscito pieno di incubi (.....) >> quali sarebbero questi incubi e se li rapressenti nele tue opere o li tieni dentro di te ?
Tu possiedi una tecnica precisissima, che si evidenzia in particolare nei lavori a grafite e carboncino, e obiettivamente un’enorme abilità che puoi fare qualsiasi cosa, anche se hai scelto di muoverti in un ambito classico, perchè non disegni anche tavole o copertine per fumetti o siti web ?
tu che sei di formazione classico rinascimentale ma educato rispetto aqueste nuove generazioni educate alla mediocrità , alla banalità ed incultura , cosa salvi di questi ultimi tre secoli in ambito artistico pittorico specialmente ?
vista la tua formazione classica ti sei senti più Leonardo o Caravaggio ? e se fossi vissuto a quiell'epoca quale dei due avresti voluto essere ? Si può dire , vedendo le tue opere e dalle risposte date in precedenza , che i tuoi interessi spaziano senza confini…
per le tue opere usi il classico schizzo preparatorio e\o fotografie oppure modelli quando si tratta di persone o cavalletto quando si tratta di paesaggi ?
visto che i tuoi quadri sembrano fotografie hai acquisito o avuto nozioni ed pratica fotografica oppure usi la fotografia solo per diffondere online le tue opere ?
oltre agli autori rinascimentali c'è qualche altro autore o corrente della storia dell'arte classica\ moderna a cui ti rifai ?
dipingi in silenzio o con sottofondo musicale e che tipo di musica metti o ascolti ?
ho appena visto questo tuo quadro mi chiedo ( forse perchè sono più avezzo all'uso della fotografia che alle tecniche , anche se non disdegno l'arte e la sua storia ) mi viene questa domanda ti senti più fotografo o pittore ? nelle tue opere usi il cuore o la mente oppure entrambe per non essere d'essere d'assente ?
tra le tecniche [ per ulteriori dettagli ed apprendimenti vedere primo link all'inizio del post ] del movimento iperrealista : Acquaforte,Acquatinta,Aerografo,Colori Acrilici,Litografia , ecc qual'è quella da te usata e preferita ?
qualcosa d'aggiungere , rettificare o approfondire ?