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4.6.21

non serve essere accademici per filosofare

 


come al solito ogni volta che condivido 
 


  o copio da internet argomenti di filosofia ed antologica molti \e di voi mi chiedono  se, alcuni in buona fede perché vogliono approfondire  le FAQ  molti perché ma anche molti  mandroni pigri  da non provare a vedere se in un blog  ci sono  FAQ , sono laureato o in filosofia o ho una solida  base filosofica  altri se sono laureato in scienze politiche . In realtà la mia conoscenza filosofica è scolastica ed per giunta insegnata male  e  di conseguenza con poco impegno da parte  mia . infatti  il 28 preso  ad l'unico esame di filosofia che ho dato all'università  è  frutto oltre al mio mettere il culo  sedere sulla sedia per passarlo e non laurearmi  troppo tardi ( anche poi non ce lo fatta a mettere in atto tale proposito , ma questa è  un altra storia che prima o poi  racconterò  ) oltre ad  t ripetete ciò  che  studiavo  e farmelo spiegare da un mio amico laureato e prof  di filosofia alle superiori  da mia zia pedagogista ed ex preside  di scuola (un tempo si chiamavano così  ) elementari
 Le mie condivisioni  provengono oltre che da persone affini ( ma non necessariamente ) da gruppi \pagine  psicologici e filosofici  e di storia e sono anche frutto di  : letture varie    delle diverse culture politiche e culturali  nuove e vecchie ( sono cresciuto durante la fase finale della 1 guerra fredda    1945\7  fino  al 1989\ 92 ovvero Usa contro Urss e paesi non  allineati,  nello scontro  tra fascismo e comunismo , cattolici progressisti \sociali e cattolici conservatrici per concilio  vaticano II  ) ,auto analisi  / messa in discussione, vecchie sedute d'analisi psicologica ( Sophia analisi ) ,esperienze personali ,    letture  di opere politiche e filosofiche  , ascolto di trasmissioni culturali   musica cantautorale e non solo ad argomenti introspettivo ed filosofico (  vedi esempio Battiato ) scambi d'opinione con alcuni amici  laureati  in filosofia  (in particolare il nostro Cristian Porcino  autore  di saggi interessanti non accademici  come i cantautori e  la filosofia  da Battiato a  Zero   vedi   foto di copertina    a  sinistra  ) ed insegnanti della materia ma anche semplici appassionati  senza pregiudizi e preconcetti culturali ed ideologici ascoltando o leggendo anche se  in alcuni casi  dopo alcune righe  o alcuni minuti d'ascolto  sbadiglio perché  troppo i filosofi sono  (soprattutto il primo ) filosofi da salotto  come Fusaro o  troppo accademici  come Cacciari chiamati  solo per fare ascolti  in tv .

P.s
non do consigli  perché





con questo ė veramente tutto . alla prossima 

25.10.17

riflessioni sull cambio d'orario da legale a solare ed Adrian Rodriguez Cozzani Artista, artigiano e un po’ filosofo: l’ultimo costruttore di clessidre







In sottofondo 
"Un altro giorno è andato - Francesco Guccini 


Dovrei lasciare perdere  , ma non ne posso più   di  stare zitto  o mandare  a  fncl  , chji i dice  perch+ metto   la musica  nei miei  post  .Ecco la risposta  : <<. Senza la musica che lo accompagna il tempo è solo sfilza di scadenze e date entro cui vsanno pagate le bollette . >>   Frank Vincent Zappa ( 1940 –1993)

Un ultima  precisazione    primsa  d'iniziare  : il post   d'oggi  èdeliberamente  tratto ed  rielaborato   da  http://www.topolino.it/archivio-post/topo-3231/


  Adesso  andiamo ad iniziae   .

Mi piacerebbe che il tempo scorresse lento come la polvere nella clessidra - che poi è sempre lo stesso tempo ma lì, osservandolo, sembra andare alla velocità giusta, nella clessidra il tempo sembra prendersi... il giusto tempo  - e invece, siamo già incredibilmente arrivati al "cambio dell'ora": il 29 ottobre infatti si torna a quella solare e se fossimo animaletti ci meriteremmo tutti di andare in letargo e risvegliarci a  primavera

Invece, è solo un bel sogno  ! Però, pensate, come sarebbe diverso se potessimo fermare il tempo come facciamo quando stoppiamo la sabbia nella clessidra: magari come  quelle create da   di  Adrian Rodriguez Cozzani,  (  vedere il video  e  l'url   sotto    riortastro )  io per esempio, in questo momento vorrei congelare gli attimi per godermi con l'attenzione e l'intensità che si merita la lettura, anzi la rilettura   delle fantastiche alcune solo per i disegni della colana le storie di Sergio bonelli editore Poi cercherei anche di far ruotare vorticosamente la mia clessidra personale all'indietro, per tornare al momento anecedente    ad alcune mie azioni  sconsiderarte  Ricordo i  racconti    dei nonni  niti a quelli   dei genitori   - erano densi di emozioni e mi è davvero spiaciuto di non essere stata lì con loro .....








La notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre ricordate di portare le lancette dell'orolagio indietro di un'ora !




da la  stampa  del 30\9\2017 
Artista, artigiano e un po’ filosofo: l’ultimo costruttore di clessidre
Roma, l’argentino che fuggì dalla dittatura: “Regalo l’illusione di possedere il tempo”






FEDERICO TADDIA

ROMA
«A volte le giro tutte insieme, per il piacere di trovarmi silenziosamente immerso in una cascata di polvere che mi accompagna dall’istante passato all’istante successivo: è il tempo che scorre, che corre, che diventa visibile e tangibile».
Ampolle in vetro che si distinguono in secondi e minuti; sabbie raccolte, lavate e setacciate con dedizione per scivolare senza intoppi; gocce di cera d’api colate con delicatezza per difendersi dall’umidità mantenendo inalterati sofisticati equilibri e millimetriche simmetrie.
Arte, artigianato e filosofia: per Adrian Rodriguez Cozzani la clessidra è la sintesi perfetta di tutto questo, come testimonia nella sua bottega nel cuore di Trastevere. L’ultimo costruttore di orologi a sabbia è un argentino di 70 anni, dallo sguardo penetrante e la battuta mai banale, arrivato a Roma nel 1977 in fuga dalla dittatura con in tasca freschi studi di architettura. «Dopo qualche anno trascorso lavorando tra Italia e Venezuela ho messo in pratica un detto che spesso ripeteva la mia nonna, originaria di Parma: «Meglio avere la testa di topo che una coda di leone». Così ho scelto di seguire l’istinto e la passione, abbandonando il posto sicuro per dedicarmi al mio hobby: i misuratori di tempo. Orologi solari e meridiane prima, clessidre ad acqua e a polvere poi: ho aperto un mio spazio, negozio e laboratorio, che è cresciuto con me, giorno dopo giorno, granello dopo granello: questo luogo è la rappresentazione di me stesso, io sono questo». Piccole, da un paio di minuti appena, o grandi, immense, fino a due ore. E in mezzo le misure standard, compresa quella da 50 minuti pensata per gli psicologi. Disegni classici, in legno e ferro, riproduzioni ispirate a modelli storici dalle linee sobrie e minimaliste. Un migliaio di pezzi all’anno, costruiti con cura e anima. A cui si aggiungono le clessidre artistiche, come quella racchiusa in una rete di corde per trasmettere l’impressione di poter ingabbiare il tempo, o quella a tre ampolle, per misurare contemporaneamente intervalli totali e parziali.
«Le più complicate sono quelle personalizzate: di recente una signora sarda, come memoria di una storia d’amore, ne ha chiesta una con microsfere di diversi colori, che dovevano passare da un’ampolla all’altra ma senza mai mischiarsi. Qualche mese fa ne hanno ordinata una di sabbia nera, completamente piena: inutilizzabile, ma bellissima da guardare. Anche se la più originale e, paradossalmente, quella di più difficile realizzazione, rimane la clessidra da un secondo: una richiesta apparentemente assurda, ma tutti i desideri vanno rispettati. E anche un orologio che fotografa il battito di un attimo ha il suo fascino e la sua dignità». Coni di carta con cui rabboccare le sfere, il tocco del vetro con le dita, secco ma delicato, per far accomodare al meglio ogni particella, la misurazione fatta con un vecchio orologio a pile per calcolare le quantità, la verifica e la controverifica che tutto funzioni al meglio con la consapevolezza che non esiste la misurazione esatta, perché come in una continua partita di Tetris le particelle di sabbia cercano il giusto incastro, che può portare a rallentamenti o accelerazioni della discesa. O, raramente, a fermare la clessidra. «Se è stata costruita con attenzione e buoni materiali è un evento davvero sporadico, ma non impossibile: fa parte del gioco, va messo in conto». Lo dice con sapiente rassegnazione Adrian, diventato involontariamente una piccola star in Cina, Giappone, Russia e Stati Uniti, grazie a programmi televisivi che hanno raccontato la sua storia, portando settimanalmente turisti, cartina alla mano, a perdersi per i vicoli alla ricerca del «Maradona delle clessidre».
E insieme a loro collezionisti e artisti, scenografi e registi, curiosi o i vicini di quartiere che buttano dentro il naso per prendere ispirazione, dar forma a qualche visione o regalarsi una parentesi di ossigeno in una sorta di bolla impermeabile alla frenesia e allo stress della metropoli. «E’ vero, ora c’è molto più interessamento per la clessidra, e credo che aumenterà sempre di più: è uno strumento che ti dà la sensazione di possedere il tempo. Puoi girarla, stopparla, farla ripartire. A differenza di tutte le tecnologie digitali che ci accompagnano e che continuamente ci spiattellano in faccia il passare dei minuti, qui hai un controllo. L’unico vero capitale che ha l’uomo è il tempo: con la clessidra scorre più lento. Te lo fa godere. Assaporare. Respirare. Sì, te lo fa vivere».
ed ecco alcune  sue  opere   altre ne  trovate   qui sulla sua pagina facebook o sul suo    sito www.polvereditempo.com






la suia bottega situata a via del moro 59 a Roma  06 588 0704




concludo   con una  foto  presa con il cellulare  tratta  dalla  sua intervista rilasciata  a topolino     , da cui ho preso  l'editoriale  
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13.4.17

Yuja Wang, la pianista che suona con stile: ''La musica è sensuale, io mi adeguo''

leggi anche
 http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2017/04/la-musica-indipendentemente-dal-genere.html



E' stata una bambina prodigio. Oggi, concertista di fama internazionale, è diventata il simbolo di una ricerca che va oltre la musica e guarda alla femminilità.  Prima che inizi a eseguire le partiture dei suoi compositori preferiti al pianoforte, Yuja Wang conquista il pubblico con un look anticonformista. ''

Se un pianista uomo indossa dei pantaloni stretti non mi faccio tante domande - ha spiegato la musicista in un'intervista al Guardian - quando suono devo sentirmi me stessa, mi piace mettermi a nudo. Se la musica è sensuale, perché non possiamo provare semplicemente ad adeguarci?''. Classe 87, nata a Pechino, Yuja Wang ha studiato al Curtis Institute of Music di Filadelfia dove si è formata con Gary Graffman, maestro, tra gli altri, di Lang Lang. Ha un contratto discografico con la Deutsche Grammophon e da aprile 2017 sarà in tour in Europa

26.10.15

[intervista mancata a Emanuelwe Dascanio ] dipinti cosi veri da sembrare foto I dipinti di Emanuele Dascanio

potrebbe interessare
http://www.settemuse.it/arte/corrente_iperrealismo.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/Iperrealismo




Qualche giorno fa alla consueta rassegna sui fotografi contemporanei organizzata da associazione culturale la sardegna vista ( ne ho già parlato qui sul blog in altri post ed a cui sono iscritto ) ho conosciuto oltre ai fotografi : Ulisse Bezzi e Miroslav Tichý ( ne ho parlato qui ) si discuteva del rapporto fra quadri e foto ed   di come un quadro con la tecnica della pittura ad olio potesse essere scambiato per fotografia . Poi  a casa cercando qualcosa  su caravaggio   per  approfondire  le tematiche  biografiche  della  storia  che stavo rileggendo   " uccidete  caravaggio " edito dalla Bonelli   o forse   sfogliando   non  ricordo  bene    cortana o msn news ovvero il nuovo motore di ricerca di windos  \  explorer    ho   trovato su http://www.huffingtonpost.it/ questo articolo fotografico 


Iperrealismo. Realismo radicale. I dipinti di Emanuele Dascanio, giovane artista milanese, non possono che iscriversi in questa categoria. La precisione e l'estrema attenzione per il dettaglio rendono i suoi quadri incredibilmente fedeli alla realtà, tanto che è facile scambiarli per immagine fotografiche.
Nature morte, per lo più. Spicchi di anguria che sembrano veri, acini di uva, mandarini e lamponi che paiono appena colti, sono i suoi soggetti preferiti. Ma negli ultimi lavori Dascanio comincia a lanciarsi anche nella riproduzione di volti e ritratti. Con risultati davvero sorprendenti
Infatti non credevo che la tecnica della pittura rinascimentale fosse ancora diffusa , ma credevo fosse ormai relegata alla storia o ad occasioni particolari . Ora vedendo questi bellissimi quadri ( di cui trovate oltre l'url dell'articolo citato una foto sotto ) e qui un video tratto dal suo canale dii youtube





avevo deciso di   saperne di più chiedendo alcune cose all'autore . Ma   questo video   preso dalla sui bacheca  di facebook





   sembra  aver  reso inutile  , ma  io   pubblico  lo stesso  ( la  trovate  sotto    con  alcune informazioni su  di lui )  .  la  sua intervista  che causa    troppo lavoro  o   essendo un  piccolo blog  hanno la precedenza  i media  specialistici   . Magari 'artista   ci ripensa  o trova  tempo   chi lo sa    e magari approfondisce    certe  cose  che  emergono   dal video  sopracitato    


eccola  qui



Ma  non   prima di riportare  alcune sue  note  biografiche prese  dalla sua  pagina  facebook 

dall'albume   di facebook dell'autore  
Emanuele Dascanio nasce a Garbagnate Milanese nel 1983.
Dopo essersi diplomato al Liceo Artistico Lucio Fontana di Arese, nel 2003 si iscrive all’accademia di Brera, sezione pittura: avendo appreso di vivere in un contesto decadente per la stessa pittura, la abbandona dopo sei mesi.
Continuando, però, a sentire il desiderio ed il bisogno di una crescita artistica, nel 2007 approda nello studio di Gianluca Corona, allievo del celebre Mario Donizetti, trovando in lui un valido maestro ed apprendendo la tecnica della pittura ad olio. 
Attraverso l'utilizzo delle antiche tecniche rinascimentali applicate al contemporaneo senso del foto realismo, Emanuele Dascanio cerca di indagare attraverso la pelle della realtà il suo senso intrinseco e profondo.
Emanuele Dascanio ha partecipato a vari concorsi e mostre collettive a livello nazionale e internazionale, classificandosi sempre ai primi posti.
Le sue opere sono presenti in prestigiose collezioni private in Italia e all’estero. 
Continuando, però, a sentire il desiderio ed il bisogno di una crescita artistica, nel 2007 approda nello studio di Gianluca Corona, allievo del celebre Mario Donizetti, trovando in lui un valido maestro ed apprendendo la tecnica della pittura ad olio. 
Attraverso l'utilizzo delle antiche tecniche rinascimentali applicate al contemporaneo senso del fotorealismo, Emanuele Dascanio cerca di indagare attraverso la pelle della realtà il suo senso intrinseco e profondo.
Emanuele Dascanio ha partecipato a vari concorsi e mostre collettive a livello nazionale e internazionale, classificandosi sempre ai primi posti.
Le sue opere sono presenti in prestigiose collezioni private in Italia e all’estero. 
E-mail
Canale  di youtube  
https://www.youtube.com/user/daskyo

 facendoci   raccontare la sua esperienza   al di fuori  dall'accademia e  quindi  dai  circoli  artistici  ad essa  collegati   e  di

Come si può investire in una passione per affrontare l’incertezza del presente e lo spettro di una precarietà futura ? 


Ciao,  partiamo dal tuo presente per raccontarci la tua storia: di cosa ti occupi in questo momento ?

Qual è stato il  tuo primo lavoro  non "  accademico  " ?

Chi sono i   tuoi  clienti ?

Come   ti  promuovi oltre  youtube e  facebook   nel web ?

Cosa ti piace di più nel lavoro che hai creato per te?


in una recente  intervista  più  precisamente  a  http://alessandraredaelli.altervista.org/ (  qui l'articolo completo  )  hai detto : << (...)Terminati gli studi obbligatori sono entrato in accademia pieno di sogni e ne sono uscito pieno di incubi (.....) >> quali sarebbero questi incubi e se li rapressenti nele tue opere o li tieni dentro di te ?

Tu possiedi una tecnica precisissima, che si evidenzia in particolare nei lavori a grafite e carboncino, e obiettivamente un’enorme abilità che puoi fare qualsiasi cosa, anche se hai scelto di muoverti in un ambito classico, perchè non disegni anche tavole o copertine per fumetti o siti web ?

tu che sei di formazione classico rinascimentale ma educato rispetto aqueste nuove generazioni educate alla mediocrità , alla banalità ed incultura , cosa salvi di questi ultimi tre secoli in ambito artistico pittorico specialmente ?

 vista  la tua  formazione classica   ti sei  senti più Leonardo  o  Caravaggio  ?  e  se  fossi vissuto  a quiell'epoca  quale  dei due  avresti voluto essere  ?

Si può dire  , vedendo le  tue opere  e  dalle  risposte  date  in precedenza   , che i tuoi interessi  spaziano senza confini…


per le tue opere usi il classico schizzo preparatorio e\o fotografie oppure modelli quando si tratta di persone o cavalletto quando si tratta di paesaggi ?





visto che i tuoi quadri sembrano fotografie hai acquisito o avuto nozioni ed pratica fotografica oppure usi la fotografia solo per diffondere online le tue opere ?

oltre  agli autori  rinascimentali   c'è qualche altro autore  o  corrente  della storia dell'arte  classica\ moderna     a  cui ti rifai ?

 dipingi in silenzio o con sottofondo musicale    e che tipo di musica    metti  o ascolti ?  


ho appena visto questo tuo quadro mi chiedo ( forse perchè sono più avezzo all'uso della fotografia che alle tecniche , anche se non disdegno l'arte e la sua storia ) mi viene questa domanda ti senti più fotografo o pittore ?

nelle tue  opere  usi il cuore  o la mente  oppure entrambe  per  non essere  d'essere  d'assente  ?
 

tra  le  tecniche [ per ulteriori dettagli ed apprendimenti vedere primo link all'inizio del post ] del movimento iperrealista : Acquaforte,Acquatinta,Aerografo,Colori Acrilici,Litografia  , ecc    qual'è  quella  da  te  usata  e preferita  ? 




qualcosa  d'aggiungere  , rettificare   o approfondire  ?  




emergenza femminicidi non basta una legge che aumenti le pene ma serve una campaga educativa altrimenti è come svuotare il mare con un secchiello

Apro l'email  e tovo  queste  "lettere "   di  alcuni haters  \odiatori  ,  tralasciando  gli  insulti  e le  solite  litanie ...