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17.12.18

Colpisci, intervieni, ripara: i gap( gruppi artigiani pronto intervento ) all'opera per risanare le città


Roma, sono "gruppi artigiani di pronto intervento", hanno la sigla come le bande partigiane e lavorano in segreto. Le loro azioni sono rapide e improvvise per supplire la burocrazia nelle nostre città. E poi lasciano un bigliettino per sensibilizzare alla causa.




È -- secondo repubblica ---- un’organizzazione segreta, tutti i suoi membri vivono in clandestinità, lavorano sotto copertura
come impiegati o liberi professionisti, le loro azioni sono rapide e improvvise. Il primo intervento è stato la riparazione dell’antica fontana di una storica scuola della capitale. Sono i nuovi gappisti, bande armate di pinze e pennelli, che invece di sabotare, riparano.
Un ottimo gesto . Infatti ci sono ancora tracce in questo paese di coscienza civile, di appartenza a una collettività e non a se stessi.  dico Grazie a questi veri cittadini.  iNoltre   sempre  un comento  lasciao all'articolo su repubbblica
seccondo un commento anonimo : << Ho appena parlato con Renato che mi ha pregato di riportare le sue parole: "... si, va bene però questo non è che il punto di partenza! L'obbiettivo non è l'articolo sul giornale ma reclutare nuovi gappisti, a Roma come ovunque. " Grazie a tutti i gappisti concludo citando     questa  lettera  su repubblica   di  sabato 15\12\2018

Nessun testo alternativo automatico disponibile.



25.11.18

effetto delle fake news e dell'analfabetismo funzionale .come un esperimento sociale -provocazione fatto a Nantes per sensibilizzare la gente sul femminicidio venga scambiato per una “follia totale”.

 questa   news    riportata  sotto   ed  i risultati  specie  in Italia     dimostrano come   ci sia ancora  molto  da   fare    nella   guerra    culturale   contro il femminicidio e   le  sue radici  culturali   , che   non  basta  la  sola   giornata   ipocrita e pulicoscienza   contro  la violenza  sulle  donne .  

  da https://www.ilmattino.it/ di  Sabato 24 Novembre 2018, 21:01 




Marciapiedi divisi per uomini e donne: a Nantes esperimento sociale contro violenza di genere






                                              di Giampiero Valenza

A sinistra gli uomini, a destra le donne. Così un marciapiede diventa un esperimento sociale per spiegare perché lottare contro la violenza di genere. Succede a Nantes, in Francia, dove il Comune lo ha fatto in occasione di una serie di iniziative promosse per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza alle donne prevista per domani. Il cartello è stato installato in rue de la Paix (via della pace).
I simboli del cartello sono quelli classici degli uomini e delle donne stilizzate che si trovano in ogni gabinetto. L’iniziativa, spiegano dall’amministrazione, fa parte di una azione organizzata per confrontarsi con i passanti sull’uguaglianza di genere. Così è nata una sorta di candid camera: non pochi si sono indignati o hanno gridato allo scandalo proprio davanti al cartello. 
Se chi vive a Nantes conosce bene la notizia (proprio oggi, tra l’altro, è in corso in città una marcia contro la violenza alle donne), in Italia qualcuno ha sbagliato interpretazione.
Infatti  ----  sempre  secondfo  l'articolo  -- C'è chi ha preso sul serio il cartello tanto che sui social ha commentato come una “follia totale” la scelta del marciapiede di genere. Ecco un esempio di come si trasforma un esperimento sociale in una fake news.

5.1.16

Befana, il parroco invita i bimbi a distruggere le armi giocattolo

  da  http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/    del  4\1\2016  

Aulla, il messaggio Don Roberto Turini: "Atto simbolico per dire che siamo contro ogni conflitto e contro la violenza"
                                      di Gianluca Uberti



AULLA. Da oltreoceano arrivano, sempre più spesso, notizie terribili di gente ammazzata con armi da fuoco e le guerre davvero non mancano nel globo. E se restiamo in Lunigiana, proprio negli ultimi giorni i fatti di cronaca parlano di furti nelle case, con sottrazione di pistole che vanno a ingrossare, probabilmente, un mercato nero basato sulla violenza. Però, c'è chi prova a opporsi a questa spirale come il parroco di Quercia di Aulla, don Roberto Turini, storico promotore della Pro Loco “La quercia d'oro”, che organizza, per il 27esimo anno, la kermesse “La Befana a Quercia”, incentrata su quella che era la calza più lunga del mondo, che scende per ben 25 metri dal campanile della chiesa del borgo di Quercia, entrata anche nel guiness dei primati. Infatti, don Roberto invita i bambini a portare la sera di martedì 5 le loro armi giocattolo sotto la grande calza, con l'auspicio di un disarmo globale, un segnale forte dedicato ai signori della guerra che verrà lanciato dai più piccoli, i quali distruggeranno le loro armi giocattolo a martellate.
“Si tratta di un atto simbolico – commenta il parroco di Quercia – per dire che siamo contro ogni conflitto e contro la violenza, perché proprio adesso c'è più bisogno di una cultura della pace”. La distruzione delle armi giocattolo ci sarà dopo la santa messa delle ore 20, che sarà impreziosita dai canti della corale “Ars Antiqua”, diretta dal maestro Piero Barone, e dopo la fiaccolata per la pace "Una luce per il mondo", con i bambini che porteranno in processione l'immagine del Bambino Gesù di Praga

3.6.14

orgia con i clandestini la pornostar Valentina Nappi risponde alla Lega Nord

da http://www.retenews24.it/

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Anche la pornografia si scaglia contro la Lega Nord e la campagna anti-immigrazione clandestina promossa dal suo segretario, Matteo Salvini. Una prorompente Valentina Nappi, attrice a luci rosse originaria di Scafati, ha pubblicato su facebook una fotografia che la ritrae in compagnia di un gruppo di muscolosi uomini dalla pelle nera. “Matteo Salvini, te la dedico: il primo blowbang in black. SONO TUTTI CLANDESTINI”. Questa la provocazione della 24enne campana, lanciata nel mondo della pornografia da Rocco Siffredi. Nella foto la disinibita ragazza sembra pronta a sfoggiare tutta la sua ‘arte’ seduttrice per conquistare il corpo degli aitanti immigrati in un’orgia di gruppo. Un chiaro messaggio alla battaglia del leader del Carroccio contro l’arrivo in Italia degli stranieri dai paesi in difficoltà. La campagna contro l’immigrazione è stata infatti uno dei principali slogan elettorali dei leghisti prima delle elezioni europee, testimoniate anche da un video choc del consigliere regionale della Lombardia, Cioccia. Nello spot l’esponente della Lega e candidato al parlamento di Bruxelles ha utilizzato alcuni immigrati per consigliare, a chi ci stesse pensando, di non venire in Italia. Guarda il video:

2.2.14

21 piatti gourmet dal cibo trovato nei cassonetti Rob Greenfield è un'ambientalista americano di San Diego

21 piatti gourmet dal cibo trovato nei cassonetti Rob Greenfield è un'ambientalista americano di San Diego non nuovo a imprese eclatanti per attirare l'attenzione sui problemi legati all'eccesso di consumi. Questa volta ha vissuto una settimana per la strada cibandosi solo di quanto trovato nei cassonetti dei supermercati: pane, frutta e verdura per un valore di circa 200 dollari con i quali ha potuto non solo sopravvivere ma preparare 21 piatti completi. I numeri dello spreco di cibo in Usa sono impressionanti: 165 miliardi di dollari in cibo commestibile sprecato, il 30% del cibo acquistato finisce nella spazzatura. 



 See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/media/21-piatti-gourmet-dal-cibo-trovato-nei-cassonetti-f54e9404-7cf8-4a8a-8866-9a3205824b7a.html?refresh_ce#sthash.Isvx9MNw.dpuf

6.1.14

Non pellicce ma tatuaggi" Modella cinese posa nuda



musica in sottofondo  \  consigliata
  Bandoneòn - Giacomo Spano ( http://giacomospano.com/ )
Nostra signora dell'ipocrisia - Francesco Guccini  

cazzeggiando sul sito de  l'unionesarda 
leggo questa news .

"Ink, not mink" significa "tatuaggi, non pellicce". E' lo slogan scelto per sensibilizzare le persone rispetto ai capi d'abbigliamento fatti con pellicce di animali.                                    
La modella e artista cinese Wang Ke ha posato nuda mettendo in mostra solo i suoi tatuaggi. Obiettivo: ricordare il messaggio della Peta, associazione animalista internazionale, che da anni diffonde per sensibilizzare la gente a non acquistare capi di abbigliamento fatto con la pelliccia di animali

Essa  non contiene  niente  di nuovo  perchè  ormai  usare  il proprio corpo come protesta   non costituisce nessuna   novità  degna  di nota . Infatti   se  i media ne parlano  è  perchè  siamo in una società  mediatica  dove  l'esposizione del  corpo e il suo  uso massiccio    serve ( vedere   spot  pubblicitari  ,  trasmissioni tv come striscia la notizia  , ecc )  come arma  di distrazione di massa  ed  attirare   i media   come mosche  sul miele  , ecco quindi che da quasi ex pornodipendente    ritengo valida la frase  ( non ricordo   la fonte  )   tira più un pelo di  ....   o di ( aggiunta mia  per  par condicio )  ....   che  un bambino che muore  , come  si può notare   anche dal fatto che  tra i miei post più popolari  c'è quello  su  porno ( senza  vocazione  al limite della ninfomania  ) di sara tommasi . 

La  vera news  \  novità sta nel  fatto   che a  farlo  è  una  modella cinese   un paese  dove  anche  il  più semplice nudo  è  represso  ed censurato  .  

15.10.12

Il male nel mondo? È colpa delle donne che non la danno

Il male nel mondo? È colpa delle donne che non la danno
Le situazioni di scarsità determinano conflitti. Proviamo a capire perché noi ragazze dovremmo essere più disponibili.



Supponiamo ci sia un gran numero di individui (ad esempio, i fan sfegatati di Madonna) che desiderano fortemente A (che potrebbe essere, ad esempio, un biglietto per un concerto di Madonna). Supponiamo, inoltre, che ci sia scarsità di A. È inevitabile che gli individui confliggeranno (nel nostro esempio, i conflitti potrebbero assumere la forma di risse alle biglietterie). Maggiore sarà la 
disponibilità di A, minore sarà la conflittualità che si genererà (nel nostro esempio, ciò implicherebbe meno risse e/o risse meno violente). Si tratta di un meccanismo ovvio, che vale in svariati contesti. Esso accomuna le guerre fra clan mafiosi e le lotte fra leoni. Eppure, se ci riferiamo al sesso e alla specie umana, sembra esserci qualcosa che – almeno apparentemente – non quadra.
Di sesso, infatti, nella specie umana potrebbe non esserci affatto scarsità, oggi. I metodi contraccettivi, le barriere contro le malattie, ecc. rendono possibile una promiscuità tale da rendere pressoché infinto il sesso che si può (o meglio: si potrebbe) fare. Eppure la percezione che hanno in molti, specie ragazzi, non è questa. Non percepiscono tutta questa “facilità”. Mediamente, non riescono a trovare ragazze con cui fare sesso libero senza impegno con la stessa facilità con cui, mediamente, potrebbe fare lo stesso una ragazza.
Perché? Perché molte ragazze, un po' per inerzia bio-etologica, un po' per cultura, un po' per impliciti (e meno impliciti) calcoli di convenienza, assumono in moltissimi casi comportamenti che di fatto determinano una situazione di scarsità, sessualmente parlando. Certo, ci sono le eccezioni, come la sottoscritta. Ma purtroppo quelle come me non sono in numero sufficiente. Se fossimo di più, probabilmente in tantissimi sarebbero decisamente più tranquilli e rilassati e ci sarebbe meno conflittualità (e violenza) nel mondo. Forse addirittura meno guerre. Pertanto…Pertanto il mio invito è: ragazze, datela di più! Questo non vuol dire darla anche a chi non ci piace, ci mancherebbe. Vuol dire, però, darla con la massima facilità possibile a chiunque non ci dispiaccia e ci ispiri anche solo un po'. “Ragazza facile” deve diventare un complimento! Però anche i ragazzi devono fare la loro parte: devono smetterla di avere scarsa considerazione delle cosiddette “ragazze facili” e incominciare a capire che noi “ragazze facili” siamo anche le più intelligenti!

«Io, maestra nera nella scuola italiana. Oggi c'è chi non si vergogna più di essere razzista» la storia di Rahma Nur

  corriere  della sera   tramite  msn.it  \  bing    Rahma Nur insegna italiano, storia e inglese alla scuola elementare Fabrizio De André d...