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25.10.23

Si oscilla fra tragedie da gossip e Gaza,meno male che c’è il Generale…. di Pierluigi Raccagni

Il libro del Generale Vannacci è stato adottato in una quinta di un liceo in provincia di Brindisi,da un insegnante di Lettere che non guarda in faccia a nessuno che limiti la libertà di pensiero.Dovrebbe guardarsi nello specchio dell’ omofobia,del razzismo,e della scemenza, perché porta a scuola un testo che inneggia all’ odio.Ma dato che rappresenta quella maggioranza silenziosa che fa del fascismo una barzelletta sporca e crudele,bisogna girarsi dall’ altra parte.Il sindaco di Lucca dice no ad un via dedicata a Sandro Pertini perché ” partigiano”, cioè di parte,e probabilmente perché l’ ex presidente della Repubblica diede l’ ordine di giustiziare Mussolini.
Almirante sì,Pertini no: ma in che paese viviamo? Sulla tragedia personale della Meloni il pettegolezzo e il gossip sono stati un’ oscenità giornalistica- mediatica.
Peccato che Meloni e fascisti vari non hanno memoria che loro negano libera affettività privata a milioni di persone Giorgia,la signora Meloni, da underdog vittimista, discepola prima di Almirante, poi del trumpiano di estrema destra Steve Bannon, è sempre stata con quei poteri storti che ne hanno fatte storicamente di tutti i colori vs. i democratici in genere.
Siamo di fronte al solito pastone per cani affamati di emergenze per fare denaro,e poca informazione Per finire con la vera tragedia che ha cambiato nel secolo scorso la nostra storia: quella fra palestinesi e israeliani,Musulmani ,ebrei,sionisti e antisionisti nel dopo Olocausto.
Qui il pensiero normale agita gli opposti estremismi con contabilità aziendale dei morti,sperando ,secondo sondaggi,che ciò non comporti inflazione e aumento bollette .
Si attende il D- Day.   A ciascuno il suo,nell’ inferno della banalità.

22.4.22

le curiosità e le domande stupide a Samantha Cristoforetti ed al sua risposta sorprendente che gli spiazza

 Accade che, a distanza di sette anni dall’ultima volta, Samantha Cristoforetti si prepari a tornare nello Spazio.Con qualunque astronauta uomo quei pochi che ancora non hanno mandatoil cervello all'ammasso e non si sono defilippilizzati e si basano sul gossip si sarebbero concentrati unicamente sui dettagli della missione.A lei, la prima donna negli equipaggi dell’Agenzia spaziale europea, il giornalista del “Messaggero”
decide di rivolgere questa domanda surreale per essere educati . << Quanti post-it ha messo sul frigorifero, visto che starà assente cinque mesi e comunque qualcuno a casa la famiglia la manda avanti? >> . La risposta di Cristoforetti è da incorniciare. << Ho un partner, il papà dei miei figli, che si occuperà sia di mandare avanti la casa che i nostri bambini. Lo fa già, da sempre. È sempre stato lui la figura di riferimento principale sia per la cura dei figli che per tutte le cose domestiche. Non è un cambiamento così radicale.>> Una risposta --- come fa notare Lorenzo Tosa --- perfetta nella sua normalità a una domanda semplicemente imbarazzante, mentre in tanti (e tante) tra i commenti addirittura la insultano perché “non fa la mamma” e “non dedica abbastanza tempo ai figli”. Questo Paese retrogrado e oscenamente sessista ., anche se con delle poche resistenze una eccellenza assoluta come Samantha Cristoforetti davvero non se la merita. . Nella forma cartacea dell’intervista questa parte è stata edulcorata, ma nel VIDEO pubblicato dalla stessa testata romana il virgolettato letterale è quello riportato ( dal minuto 8.55).
Video


 Infatti l'amico     ed  il  compagno  di strada    Francesco Trento , ed  è  questo   è uno dei  casi in  cui  qualcuni  dei tuoi contatti non solo  social   ti  tolgono le parole  di bocca   ed  arrivano   a pensarla  come  te  a perfettamente   ragione   anche   se pessimista  . Ma  purtroppo    in casi   come  questo    il pessimismo  corrisponde  alla   realtà  . Ecco  cos'ha  scriitto in merito 

Ecco  cos'ha  scriitto in merito 

Quand'ero piccolo mio zio, che è un fisico, partiva per delle missioni lunghissime in Antartide, e se qualcuno lo intervistava gli chiedeva come si resisteva al freddo, cosa si mangiava, com'era stare sei mesi lontano da tutto, se era pericoloso, che animali potevano incontrare, ma soprattutto gli facevano delle domande sulla spedizione: sul buco nell'ozono, sulla criosfera, i ghiacciai, i cambiamenti climatici, insomma su quel che andavano a studiare. A nessuno veniva in mente di dire: ehi, ma come, stai mesi lontano da casa? E chi pensa alla prole ? Adesso abbiamo un'astronauta che va nello spazio, non proprio una che esce a comprare una pizza, e tra le migliaia di domande possibili, di curiosità profondissime che si possono avere su un mondo straordinario a cui noi non avremo mai accesso, la prima cosa che viene in mente a chi la intervista è: ma chi pensa ai tuoi figli ? "'sto cazzo" sarebbe già stata una risposta fin troppo diplomatica, a mio avviso. Comunque, ricordo che mio zio una volta era tornato giusto per Natale. Ci siamo seduti a tavola e dopo un po' di convenevoli qualcuno ha iniziato a parlare del capitone e di come si cucinava. Allora zio è sbottato: "Cristo, sono stato sei mesi in un posto in cui nessuno di voi andrà mai e state parlando del capitone? Ma non siete curiosi?". E lui era andato in Antartide. Pensa una che esplora lo spazio per noi e in cambio si becca 'ste domande. P.S.: ho cercato "Samantha Cristoforetti" su Google per scegliere una foto per il post.Nella zona "ricerche correlate" è uscito:"le persone hanno chiesto anche:chi è il fidanzato della Cristoforetti?quanto guadagna la Cristoforetti?"Non ce la possiamo fare, mai.



 Ecco quibìndi che   invece di andare avanti stiamo regredendo come società e  << [....] quando ero piccola non l'avrei mai immaginato possibile. Cavoli, siamo nel 2022 non nel medioevo. È una donna straordinaria e da ammirare, che fa un lavoro importante, nonché da sogno, e non è da tutti. Per i suoi figli sarà un esempio, come dovrebbero essere tutte le mamme che lavorano oggi e spesso sono assenti, ma non per questo meno mamme e donne.>> ( Emina Ristovic) .

29.10.18

troppo nazionlismo e provincialismo in cucina o prima gli italiani anche a tavola ? il caso di Vittorio Castellani, meglio noto come Chef Kumalé, lascia La Prova del Cuoco


Risultati immagini per Chef Kumalé
 IO   sto  con Chef Kumalé  (  foto  a   destra   )  , non perchè non ami  la  cucina  italiana  e  la mia terra  .
 Ma  perchè    considero  l'identità  ( anche quellla  culinaria  )    un qualcosa  d'aperto e non di  chiuso   . Infatti  : <<  (  ...  )    il boia diventa vittima anche dopo mezz'ora \ ma la vittima diventa il boia se non ha cultura ! (...  continua  qui   )  >>.  Quindi  non vedo    niente  di male   e  " pericoloso "    se  in una  trasmissione  di     cucina    oltre  alle  classiche  ricette  italiane   ci si mettono    anche delle ricette   straniere  . perchè non    bisogna  dimenticare    che  molte  ricette regionali  sono frutto  di  contaminazione  ed  integrazione     con  vari popoli     che   prima  e    dopo   Roma    sono  presenti in  Italia  .  Ad  esempio i  carciofi alla romana  sarebbero    un piatto preso  dall'antica   comunità ebraica  .  



Prima  d'iniziare    leggi anche


Da  https://www.nanopress.it/spettacoli/

Chef Kumalé lascia La Prova del Cuoco: ‘Mi chiedono solo piatti italiani, non ci sto’
Vittorio Castellani, meglio noto come Chef Kumalé, lascia La Prova del Cuoco: 'Mi chiedono di parlare soltanto di piatti regionali italiani, escludendo il multiculturalismo a tavola. Ma io che sono un esperto di cucine del mondo non posso accettarlo'. Insomma: 'prima gli italiani' anche in cucina?


Pubblicato da Raffaele Dambra Lunedì 29 ottobre 2018



La conduttrice Elisa Isoardi durante un photocall della trasmissione La prova del cuoco / Ansa.




‘Prima gli italiani’ anche tra i fornelli? Il giornalista Vittorio Castellani alias Chef Kumalé ha lasciato La Prova del Cuoco perché, a suo dire, gli avrebbero impedito di presentare piatti etnici a vantaggio di ricette rappresentative del ‘multiregionalismo italiano’. Richiesta legittima, per carità, se non fosse che Castellani è un esperto conoscitore di cucine di ogni parte del mondo, frutto di quasi trent’anni di viaggi intercontinentali alla scoperta di sapori e culture diverse, e che quindi non ha senso chiamarlo in trasmissione per parlare di pastasciutta e parmigiana di melanzane.
Chef Kumalé ha annunciato l’addio a La Prova del Cuoco attraverso un polemico post su Facebook, spiegando che a queste condizioni la sua presenza nel programma è diventata inutile: ‘Lunedì 29 sarei dovuto tornare a La Prova del Cuoco su Rai 1, ma l’idea di andare in televisione per raccontare poco più di niente e per fare lo slalom tra termini e definizioni da evitare, ricette fusion e rivisitazioni strampalate, non fa per me’.
‘LA TRASMISSIONE PREFERISCE DARE SPAZIO AL MULTIREGIONALISMO ITALIANO PIUTTOSTO CHE AL MULTICULTURALISMO’
Poi, l’affondo: ‘Dopo avermi cercato e voluto’, ha scritto Castellani, ‘Mi hanno detto che la trasmissione preferisce dare spazio al multiregionalismo italiano piuttosto che al multiculturalismo a tavola. Come se i due contenuti non potessero convivere all’interno della stessa trasmissione’.
‘ANCHE IN CUCINA MI SEMBRA CHIARO IL CONCETTO DI SOLO GLI ITALIANI!’
In altri termini, secondo Chef Kumalé il motivo del cambio di rotta sul tipo di ricette nasconderebbe motivazioni ben più profonde, probabilmente di natura ideologica: ‘Sono preoccupato per l’aria asfittica che si respira in questo Paese, per questa forma di povertà culturale, che in modo silente ma sostanziale sta rinforzando sentimenti e scelte che reputo molto pericolose per la nostra povera Italia. Anche in cucina oramai mi sembra chiaro il concetto di ‘Solo gli Italiani!’, che rappresenta un’estensione dello slogan ‘Prima gli Italiani’.
Inutile dire che qualcuno molto malizioso ha già collegato questa nuova direzione ‘tricolore’ de La Prova del Cuoco alla presenza come conduttrice di Elisa Isoardi, guarda caso la compagna di… Matteo Salvini, uno dei massimi rappresentanti dell’identitarismo nazionale. Ma forse la scelta di puntare, in via quasi esclusiva, sulla cucina italiana è dovuta più probabilmente alla necessità di recuperare ascolti dopo un inizio zoppicante, dato che alla maggior parte dei telespettatori interessano di più i piatti nostrani.


25.4.17

trovata pubblicitaria o tentativo di proporre culura non dozzinale ?Parte da Padova l'iniziativa di bookcrossing che coinvolge i negozi di parrucchieri e i saloni di bellezza. In attesa della messa in piega si leggono Hosseini o Baricco

da http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2017/04/24/

Shampoo e libri, dall'estetista il gossip non è più di moda
Parte da Padova l'iniziativa di bookcrossing che coinvolge i negozi di parrucchieri e i saloni di bellezza. In attesa della messa in piega si leggono Hosseini o Baricco
di Elvira Scigliano

PADOVA. "Shampista" nel linguaggio comune è ormai diventato un termine dispregiativo; dalla parrucchiera ci si aspetta tuttalpiù di parlare del divorzio di Brad Pitt e Angelina Jolie; dall'estetista non si va oltre un paniere di luoghi comuni e pettegolezzi, la cui liturgia è scritta dalle riviste patinate dei fatti e misfatti del prossimo. Invece no, almeno per venti aziende del padovano che - grazie alla Confederazione nazionale degli artigiani - ha lanciato l'iniziativa "I libri nella testa".


Il gruppo di parrucchieri che ha aderito all'iniziativa di bookcrossing


La prima esperienza nazionale di bookcrossing nei centri estetici e saloni di bellezza. Le aziende (Athena Beauty club di via Cittadella; Equipe Terry di via Santi Martino e Solferino; Estetica Naif, sempre di via Santi Martino e Solferino; Salone Dora di via Altinate; Estetica e benessere di via Dal Pozzo; Vip Center di via Teza; Daniel Capelli di Baone; Estetica profili di Stra; Eva Luna di Maserà; Isidea Estetica di Pionca di Vigonza; La Quintessenza di Mestrino; Meridian Center di Terraglione; Salone Matteo di Cadoneghe e Studio Cem di Este) si sono ribellate al pregiudizio e hanno dato il benvenuto nei loro negozi a un assaggio di dieci volumi di saggi, romanzi, poesie, da offrire ai clienti, in alternativa alle riviste patinate. C'è Il cacciatore di aquiloni di Hosseini, c'è Baricco, ma anche la padovana Silvia Veronese con la poesia (L'eco dell'aria), Grisham e Lilli Gruber; l'intramontabile Orgoglio e pregiudizio e pubblicazioni sulla terra veneta e padovana.
Come funziona? Il cliente arriva, inizia a leggere il libro, si appassiona e lo porta a casa con l'impegno di restituirlo la volta successiva o con la promessa di portare un altro libro in cambio. «Non siamo né delle zuccone, né delle pettegole», scandisce Luisa Borgato, titolare di un parrucchiere a Forcellini, «per quanto mi riguarda seleziono le mie collaboratrici: pretendo siano diplomate. E nel mio negozio da sempre entrano Focus e National Geographic e le mie clienti non si sono mai lamentate. Ora potrò condividere con loro la mia passione per le storie d'amore e i gialli». «Ho letto la storia di Madre Teresa di Calcutta e vorrei che tutti la leggessero», aggiunge Matteo Massarotto, parrucchiere a Cadoneghe, «e più di una cliente mi ha chiesto di portare letture nuove». Con tutto il rispetto per chi nei saloni di bellezza ci va proprio per "informarsi" e, magari, non sentirsi fuori dal mondo quando non si parla di politica, filosofia o finanza.
Perché scegliere per due ore la leggerezza non fa di noi dei somari impenitenti. «I fatti leggeri creano discussione, appassionano senza impegno», sottolinea Roberto Buson, estetista in centro, «vogliamo
solo offrire qualcosa di più». «Un grazie speciale - chiude Matteo Rettore, presidente della Cna - va alla biblioteca civica di Este, alla libreria caffè Il mondo che non vedo e a Proget edizioni e nuova grafotecnica che ci hanno regalato 150 libri».

Sofia Rossi ·
ahahahahahahah prendo nota da questi non ci vado....sono come dice l'articolo "somara impenitente"
Mi piaceRispondi221 h
Giuseppe Scano ·
Lavora presso Tempio Pausania
LOL
Mi piaceRispondi5 min
Mirko Rossi
Ma per favore!! Siamo alla follia. Mettete quello che vi pare da leggere ma non rilasciate stè dichiarazioni: "le mie clienti leggono solo focus", "la mia cliente ha letto il libro della teresa di calcutta e le sono sparite le doppie punte". Se volete farvi pubblicità fatela, anche questa è un'idea ma la gente viene a sistemarsi la testa, spesso a prezzi diciamo non popolari e se ne sbatte di tutto il resto.
Mi piaceRispondi320 h
Anna Alberti
Forse l'iniziativa è buona, ma io vedo le signore in attesa della messa in piega sempre con lo smartphone fra le mani...speriamo ritrovino il piacere della lettura.
Elena Bedin
Anche da Carmen & Vallì (Estetica e parrucchiera) a Vigodarzere! Bellissima iniziativa!


6.1.14

Non pellicce ma tatuaggi" Modella cinese posa nuda



musica in sottofondo  \  consigliata
  Bandoneòn - Giacomo Spano ( http://giacomospano.com/ )
Nostra signora dell'ipocrisia - Francesco Guccini  

cazzeggiando sul sito de  l'unionesarda 
leggo questa news .

"Ink, not mink" significa "tatuaggi, non pellicce". E' lo slogan scelto per sensibilizzare le persone rispetto ai capi d'abbigliamento fatti con pellicce di animali.                                    
La modella e artista cinese Wang Ke ha posato nuda mettendo in mostra solo i suoi tatuaggi. Obiettivo: ricordare il messaggio della Peta, associazione animalista internazionale, che da anni diffonde per sensibilizzare la gente a non acquistare capi di abbigliamento fatto con la pelliccia di animali

Essa  non contiene  niente  di nuovo  perchè  ormai  usare  il proprio corpo come protesta   non costituisce nessuna   novità  degna  di nota . Infatti   se  i media ne parlano  è  perchè  siamo in una società  mediatica  dove  l'esposizione del  corpo e il suo  uso massiccio    serve ( vedere   spot  pubblicitari  ,  trasmissioni tv come striscia la notizia  , ecc )  come arma  di distrazione di massa  ed  attirare   i media   come mosche  sul miele  , ecco quindi che da quasi ex pornodipendente    ritengo valida la frase  ( non ricordo   la fonte  )   tira più un pelo di  ....   o di ( aggiunta mia  per  par condicio )  ....   che  un bambino che muore  , come  si può notare   anche dal fatto che  tra i miei post più popolari  c'è quello  su  porno ( senza  vocazione  al limite della ninfomania  ) di sara tommasi . 

La  vera news  \  novità sta nel  fatto   che a  farlo  è  una  modella cinese   un paese  dove  anche  il  più semplice nudo  è  represso  ed censurato  .  

30.7.12

Se il gossip prevale sullo sport


  dall'unione sarda del  30\7\2012

Se il gossip prevale sullo sport

Ivan Paone

Troppe telecamere, troppo clamore, troppa pressione mediatica. E Federica Pellegrini ha fatto flop nella finale 400 stile libero di nuoto. Ma, per favore, non gettate la croce addosso ai media, adesso. Gran parte delle responsabilità di questa sovraesposizione grava sulla stessa Federica, che ha trasformato in evento mediatico qualsiasi aspetto della sua vita, anche privata. Per esempio, che bisogna c'era di una cerimonia di fidanzamento con Magnini stile holliwoodiano? E dei discorsi sul sesso prima della gara? Interviste su interviste, in minima parte sui giornali sportivi, la gran parte su quelli di gossip. Il tutto unito a una insicurezza di base di Federica, che ha paura di nuotare in mare. E non è che la sua metà, Filippo Magnini, si stia comportando meglio. Commentando la faticosa qualificazione della staffetta azzurra, Magnini ha gettato fango sui compagni in diretta tv: «Io ho fatto una grande gara, gli altri non devono commettere certi errori. Siamo all'Olimpiade!». Vivaddio, non ce ne eravamo accorti.
Consoliamoci con l'argento dello sciabolatore Diego Occhiuzzi e con il bronzo della judoka Rosalba Forciniti. Attorno a loro, poco clamore ma tanta felicità sincera. In pieno spirito olimpico che, in teoria, dovrebbe mettere in gara solo atleti dilettanti. In teoria.

16.6.12

Il nuovo video di Sara Tommasi nuda sbaraglia il web ma è censurato dai media di partito


da  nocensura
Giovedì 24 maggio 2012
Clicca qui per vedere il video (senza censure)

Sara nuda: battiamo i media di regime colpevoli di avere oscurato il signoraggio e che vogliono ora fermare l'onda in piena del video di Gino Marra

L'eclatante nuovo video di Sara Tommasi nuda che parla di signoraggio bancario e attacca Pierfurby Casini e i politici che sanno del signoraggio bancario, ma fanno finta di niente, perché sono collusi con le banchesta sbaragliando il web: in appena 24 ore è stato ripreso e pubblicato da circa 1.200 siti, come dimostrano i risultati della ricerca su Google, settando l'opzione "ultime 24 ore". Dai blog che parlano di politica, come "I segreti della casta" ai siti di gossip: un vero e proprio fiume in piena che non accenna a placarsi, con un totale di visualizzazioni sull'ordine, sicuramente, già di alcuni milioni. Anche sul nostro blog l'articolo sul video è stato cliccatissimo: di gran lunga il più visto degli ultimi due giorni e in poco più di 24 ore ha scalato la classifica degli "articoli più visti della settimana" posta sulla colonna sinistra del blog, secondo solamente all'articolo sulla questione che lo stato non rimborserà più i terremotati, che però è stato pubblicato 5 giorni fa (come si suol dire, "tira più un pelo...") e probabilmente lo supererà nelle prossime ore. 


MA LA COSA "STRANA" - CHE POI TANTO STRANA NON E' - E' IL COMPORTAMENTO DEI GRANDI MASS MEDIA, CHE SOLITAMENTE SONO SOLITI IMBASTIRE "MEGA SCOOP" APPENA SARA TOMMASI ALZA LA GONNELLA... E DAVANTI A UN VIDEO COSI' ECLATANTE... TACCIONO IN MASSA!

COME MAI?

CARI GIORNALISTI, CHE SCODINZOLATE COME CAGNOLINI FESTOSI OGNI QUALVOLTA CHE UN VIP MOSTRA TETTE E GENITALI... COME MAI NON PARLATE DI QUESTO VIDEO?!? 

COME MAI NON PARLATE DELL' EX "ISOLANA DEI FAMOSI" A CUI CONCEDETE, SOLITAMENTE, MOLTISSIMO SPAZIO PER OGNI MINIMA SCIOCCHEZZA?!?

EVIDENTEMENTE, QUANDO SI PARLA DI SIGNORAGGIO BANCARIO, LE "REGOLE" DEI MASS MEDIA CAMBIANO... MA CERTO NON SARA' IL "BOICOTTAGGIO" DEI MASS MEDIA DI SISTEMA A FERMARE UN VIDEO CHE CERTO, NON E' PASSATO INOSSERVATO.

QUESTA VOLTA, CARI MASS MEDIA, DI SARA TOMMASI NE PARLIAMO NOI...

QUI il video di Sara Tommasi nuda
QUI il documento sul signoraggio bancario dell'Avv. Marra


Staff nocensura.com

quando l bullo è un prof' Obesa','Anoressica'.Roma una Scuola sciopera contro la prof bulla

(ANSA) - ROMA, 12 MAR - Alla fine hanno deciso di prendere il problema di petto, facendo uno sciopero, con tanto di presidio e un video per...